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Giorno 08/08/23
Da Marburgo partiamo per tornare nella zona a nord di Lubiana. Visto che avremmo dovuto fare tanti km decidiamo di prendere l'autostrada (tanto ho capito che le PowerGP non le temono) e arrivare velocemente al paesino dove avremmo alloggiato per lasciare i bagagli e proseguire. Situato all'ingresso del bosco in un'enorme vallata c'è infatti questo adorabile aggregato di casette con i tetti in legno contornato da un ruscello, piante e fiori. Appena arrivata sento quell' inconfondibile odore di maneggio che mi mette subito in allerta: da qualche parte devono esserci dei cavalli 😍 (per vostra informazione vado pazza per questi animali!!!). Purtroppo non abbiamo tempo di cercarli quindi posiamo le nostre cose nella stanza e torniamo subito in sella per raggiungere i due laghi più famosi della Slovenia. È una bellissima giornata e i panorami mozzafiato non mancano. Percorrendo una stradina nella foresta vediamo alzarsi in volo proprio accanto a noi un falco (o un'aquila, difficile a dirsi) che ci lascia a bocca aperta e la cosa più bella è che l'abbiamo ripreso con la cam 😁 ma come nei giorni precedenti vediamo anche altri animali (ed io mi esalto ogni volta che avvisto un cavallo😂). Eccoci, finalmente giungiamo alla prima tappa: il lago di Bled! L'acqua pulita riflette l'immagine della deliziosa isoletta che si trova al centro e in lontananza si vedono le mura di un castello. Basta questo per giustificare tutto l'affluire di turisti e bagnanti. Decidiamo di stenderci sul prato, pranzare e goderci il sole riposando un po' gli occhi. Finito il pisolino prendiamo al volo un caffè (9€ due espressi 😱 li mortacci!!!) e ci accingiamo per raggiungere il secondo lago, lago di Bohinj con la famosa statua dello stambecco. Quello di Bled era molto carino ma questo è meraviglioso!!! Pausa obbligata anche lì, due foto e poi giunge l'ora di tornare all'alloggio. Non so bene perché ma Google Maps ha deciso di non farci fare la strada dell'andata, forse per il troppo traffico, e decidiamo quindi di seguire il percorso alternativo che ci propone. Immersi nel verde con una splendida luce del sole quasi pronto a tramontare iniziamo a salire. La strada sale, sale, sale ed è sempre più vuota, le curve sempre più frequenti e il bosco sempre più fitto! Stavamo percorrendo il passo che credo si chiami Lajnar ma non ci giurerei 😅 in ogni caso passa da Zgornja Sorica. Davvero bello e divertente, bravo Google Maps 😜 Con le ultime luci del giorno arriviamo all'alloggio, parcheggiamo le moto e... Eccoli i cavalli!!!!🥰
Giorno 09/08/23
Dopo aver risistemato i bagagli e aver lasciato quell'adorabile alloggio (e non prima di aver salutato i cavalli😂) ci rimettiamo in marcia in direzione Kranjska Gora percorrendo la strada che affianca il fiume Sava. Purtroppo la giornata non è delle migliori, non piove ancora ma le nuvole non promettono bene. Nonostante questo la strada è davvero invitante e ce la godiamo con un ritmo allegro fino a giungere alla vera meta del giorno, il Vrsic Pass meglio conosciuto come passo della Moistrocca. Ben 50 tornanti in totale con una caratteristica insolita: in centro curva ci sono i san pietrini!! Non sono mai stata un'amante dei tornanti ma è stato davvero divertente mettermi alla prova con questa strada! Scendiamo dal passo e decidiamo di prenderci una pausa in un bar. Tempo di un caffè e come temevamo inizia a piovere. Dobbiamo rivedere i nostri piani... Purtroppo non è il caso di fare anche il monte Mangart. Riprendiamo il viaggio dirigendoci verso il confine, è ora di tornare in Italia. Nonostante l'asfalto bagnato le strade sono come sempre uno spettacolo e le gomme, ormai mie compagne fidate, mi permettono di mantenere un buon ritmo senza preoccupazioni quindi il divertimento non manca! Ad un certo punto però veniamo interrotti da un lungo semaforo. In questa zona l'alluvione è stata più severa ed evidentemente stanno ancora sistemando le conseguenze del disastro. Il semaforo diventa verde e dopo pochi metri l'asfalto sotto di noi sparisce e viene rimpiazzato da ghiaia e sabbia. Beh nessun problema fare qualche metro di strada bianca giusto? Peccato che il "qualche metro" diventa ben presto "parecchi metri, forse un paio di chilometri" 😅 Ma anche stavolta le Power GP mi hanno dato una mano 😉 Finalmente torna l'asfalto e anche il nostro entusiasmo! Arriviamo così al passo Predil dove scavalchiamo il confine, siamo di nuovo in Italia! Le belle strade friulane ci accompagnano fino all'arrivo nel nostro nuovo alloggio, un'adorabile agriturismo nei dintorni di Prato Carnico dove finalmente possiamo mangiare bene!!!! 🤤😍
Giorno 09/08/23
Dopo aver risistemato i bagagli e aver lasciato quell'adorabile alloggio (e non prima di aver salutato i cavalli😂) ci rimettiamo in marcia in direzione Kranjska Gora percorrendo la strada che affianca il fiume Sava. Purtroppo la giornata non è delle migliori, non piove ancora ma le nuvole non promettono bene. Nonostante questo la strada è davvero invitante e ce la godiamo con un ritmo allegro fino a giungere alla vera meta del giorno, il Vrsic Pass meglio conosciuto come passo della Moistrocca. Ben 50 tornanti in totale con una caratteristica insolita: in centro curva ci sono i san pietrini!! Non sono mai stata un'amante dei tornanti ma è stato davvero divertente mettermi alla prova con questa strada! Scendiamo dal passo e decidiamo di prenderci una pausa in un bar. Tempo di un caffè e come temevamo inizia a piovere. Dobbiamo rivedere i nostri piani... Purtroppo non è il caso di fare anche il monte Mangart. Riprendiamo il viaggio dirigendoci verso il confine, è ora di tornare in Italia. Nonostante l'asfalto bagnato le strade sono come sempre uno spettacolo e le gomme, ormai mie compagne fidate, mi permettono di mantenere un buon ritmo senza preoccupazioni quindi il divertimento non manca! Ad un certo punto però veniamo interrotti da un lungo semaforo. In questa zona l'alluvione è stata più severa ed evidentemente stanno ancora sistemando le conseguenze del disastro. Il semaforo diventa verde e dopo pochi metri l'asfalto sotto di noi sparisce e viene rimpiazzato da ghiaia e sabbia. Beh nessun problema fare qualche metro di strada bianca giusto? Peccato che il "qualche metro" diventa ben presto "parecchi metri, forse un paio di chilometri" 😅 Ma anche stavolta le Power GP mi hanno dato una mano 😉 Finalmente torna l'asfalto e anche il nostro entusiasmo! Arriviamo così al passo Predil dove scavalchiamo il confine, siamo di nuovo in Italia! Le belle strade friulane ci accompagnano fino all'arrivo nel nostro nuovo alloggio, un'adorabile agriturismo nei dintorni di Prato Carnico dove finalmente possiamo mangiare bene!!!! 🤤😍
Giorno 10/08/23
Si riparte dall'agriturismo in direzione Trentino. Imbocchiamo subito una strada tutte curve che percorre tre passi: Forcella Lavardet, Sella di Razzo e Sella Ciampigotto! Strade molto belle e panoramiche anche se in qualche punto l'asfalto non era bellissimo. Non ci aspettavamo di fare tanti km in piena montagna così arriviamo in cima e ci accorgiamo di essere quasi in riserva 😱 soluzione? Fare tutta la discesa in folle 😂 finalmente troviamo un benzinaio e riprendiamo il viaggio. Passo Tre Croci, Cortina d'Ampezzo, Passo Falzarego, Passo Valparola (dove per poco non mi saltava addosso un cerbiatto 😅), Passo Gardena, Passo Sella, Passo Pordoi e pausa pranzo a Canazei. Che dire... Queste zone sono un parco giochi per i motociclisti, scendi da una strada meravigliosa e ti ritrovi su una ancora più bella 😍 Proseguiamo per vedere un posto che non avevamo ancora visto, il lago di Carezza... Uno spettacolo della natura a cui è impossibile restare impassibili!! Di nuovo in sella ci dirigiamo verso la nostra meta passando da un'altra strada pazzesca che collega Nova Ponente al paese di Aldino. Ormai sono stanchissima ma le curve sono troppo invitanti per mantenere un passo tranquillo e la luce del sole ormai quasi al tramonto rende il paesaggio una cartolina! Passiamo Trento e con l'imbrunire arriviamo finalmente a Fiavè dove ceniamo e a piedi ci dirigiamo verso il buio oltre le luci del paese per apprezzare il cielo stellato, circondati dal bosco. Il silenzio intorno a noi è assoluto fino al momento in cui sentiamo uno strano verso. "Oh senti, ci sono le rane", un altro verso, più forte e più cupo sembra provenire proprio dalle nostre spalle... Ci guardiamo: "Questa non è una rana"!! Per paura che fosse un cinghiale corriamo indietro e scoppiamo a ridere🤦🏻♀️Torniamo in albergo e finalmente ci addormentiamo, stanchi ma felicissimi della giornata!
Giorno 11/08/23
Con una bellissima giornata di sole ripartiamo da Fiavè per incontrarci con un nostro amico sul Monte Bondone ma siccome lui arrivava da Milano e ci avrebbe messo un po' decidiamo di fare una breve deviazione sul passo Duron. La strada è talmente bella che facciamo tutto il passo a salire, scendere dall'altro versante e risalire nuovamente in cima. Parcheggiamo le moto e ci godiamo una pausa sdraiati sul prato ma presto arriva il momento di rimetterci in sella per arrivare in tempo al punto di incontro. Edo indossa la giacca, fa per chiuderla ma... La cerniera si rompe😩 troviamo allora un modo per tenerla chiusa con le cinghie che avevamo portato di scorta. Ecco "sistemato", partiamo. Facciamo pochi metri e Edo mi dice che sente un rumore strano provenire dalla ruota anteriore quindi ci fermiamo a controllare cosa possa essere. Cerchiamo ovunque ma sembra tutto a posto quindi ripartiamo. Ancora pochi metri e Edo risente il rumore. Nuova pausa, nuovo controllo. Troviamo effettivamente la clip dove passano i tubi in treccia fuori dal suo incastro, la rimettiamo in sede e ripartiamo. Edo però continua a sentire strani rumori che compaiono e scompaiono ciclicamente. Purtroppo non abbiamo modo di capire cosa stia accadendo e decidiamo di proseguire lentamente per raggiungere il nostro amico. Arrivati ai piedi del Monte Bondone Edo scuote la testa e dice che sente strani movimenti all'anteriore quindi decidiamo di fermarci definitivamente prima che la cosa diventi pericolosa. Arriva anche il nostro amico che aiuta Edo a tenere la ruota anteriore sollevata facendo perno sul cavalletto per vedere se scorre correttamente. Effettivamente a tratti si sente un rumore. Per toglierci ogni dubbio smontiamo il parafango ma sotto non c'è niente incastrato. L'unica alternativa che ci sembra plausibile è che uno dei cuscinetti della ruota abbia ceduto. Che sfortuna 😩 tutto sommato però è andata bene che sia capitato l'ultimo giorno del nostro viaggio. Cerchiamo una soluzione. Proviamo a cercare un meccanico aperto ma sono quasi tutti chiusi e l'unico aperto ci consiglia di tornare lentamente a Milano (ma che consiglio è???😡)🤦🏻♀️Fortunatamente Edo ha l'assistenza stradale inclusa nell'assicurazione quindi chiama ma gli dicono che sono obbligati a lasciare la moto in un'officina Triumph ufficiale ed essendo chiuse per ferie sia quella di Trento che quella di Milano sarà costretto a pagare il deposito, senza specificare quanto gli costerebbe. Troppo sconveniente, non si può fare. Pensiamo allora di cercare un affitta furgoni che abbia sede sia a Trento che Milano per poter trasportare la moto fino a casa senza dover portare indietro il mezzo ma anche questa opzione risulta troppo costosa. Non sappiamo proprio cosa fare 😥 ad un certo punto mi viene in mente che proprio sul monte Bondone abita il nostro mito22 quindi lo contatto. Subito prova a darci una mano, ci offre perfino casa sua per aspettare lunedì mattina e vedere se riaprono le officine ma proprio in quel momento scopriamo che la Triumph di Brescia è aperta quindi il carro attrezzi può portare la moto là! Finalmente una soluzione!!! Arriva il carro attrezzi, raccogliamo le nostre cose e, vista ormai l'ora, torniamo a Milano.
Al di là del finale travagliato è stato un viaggio bellissimo, abbiamo visto posti meravigliosi e sono super felice di averlo fatto!! 😁 Grazie ancora a @michelin_italiana per avermi equipaggiata con gomme fantastiche che mi hanno fatta sentire tranquilla in ogni condizione 😍
Giorno 11/08/23
Con una bellissima giornata di sole ripartiamo da Fiavè per incontrarci con un nostro amico sul Monte Bondone ma siccome lui arrivava da Milano e ci avrebbe messo un po' decidiamo di fare una breve deviazione sul passo Duron. La strada è talmente bella che facciamo tutto il passo a salire, scendere dall'altro versante e risalire nuovamente in cima. Parcheggiamo le moto e ci godiamo una pausa sdraiati sul prato ma presto arriva il momento di rimetterci in sella per arrivare in tempo al punto di incontro. Edo indossa la giacca, fa per chiuderla ma... La cerniera si rompe😩 troviamo allora un modo per tenerla chiusa con le cinghie che avevamo portato di scorta. Ecco "sistemato", partiamo. Facciamo pochi metri e Edo mi dice che sente un rumore strano provenire dalla ruota anteriore quindi ci fermiamo a controllare cosa possa essere. Cerchiamo ovunque ma sembra tutto a posto quindi ripartiamo. Ancora pochi metri e Edo risente il rumore. Nuova pausa, nuovo controllo. Troviamo effettivamente la clip dove passano i tubi in treccia fuori dal suo incastro, la rimettiamo in sede e ripartiamo. Edo però continua a sentire strani rumori che compaiono e scompaiono ciclicamente. Purtroppo non abbiamo modo di capire cosa stia accadendo e decidiamo di proseguire lentamente per raggiungere il nostro amico. Arrivati ai piedi del Monte Bondone Edo scuote la testa e dice che sente strani movimenti all'anteriore quindi decidiamo di fermarci definitivamente prima che la cosa diventi pericolosa. Arriva anche il nostro amico che aiuta Edo a tenere la ruota anteriore sollevata facendo perno sul cavalletto per vedere se scorre correttamente. Effettivamente a tratti si sente un rumore. Per toglierci ogni dubbio smontiamo il parafango ma sotto non c'è niente incastrato. L'unica alternativa che ci sembra plausibile è che uno dei cuscinetti della ruota abbia ceduto. Che sfortuna 😩 tutto sommato però è andata bene che sia capitato l'ultimo giorno del nostro viaggio. Cerchiamo una soluzione. Proviamo a cercare un meccanico aperto ma sono quasi tutti chiusi e l'unico aperto ci consiglia di tornare lentamente a Milano (ma che consiglio è???😡)🤦🏻♀️Fortunatamente Edo ha l'assistenza stradale inclusa nell'assicurazione quindi chiama ma gli dicono che sono obbligati a lasciare la moto in un'officina Triumph ufficiale ed essendo chiuse per ferie sia quella di Trento che quella di Milano sarà costretto a pagare il deposito, senza specificare quanto gli costerebbe. Troppo sconveniente, non si può fare. Pensiamo allora di cercare un affitta furgoni che abbia sede sia a Trento che Milano per poter trasportare la moto fino a casa senza dover portare indietro il mezzo ma anche questa opzione risulta troppo costosa. Non sappiamo proprio cosa fare 😥 ad un certo punto mi viene in mente che proprio sul monte Bondone abita il nostro mito22 quindi lo contatto. Subito prova a darci una mano, ci offre perfino casa sua per aspettare lunedì mattina e vedere se riaprono le officine ma proprio in quel momento scopriamo che la Triumph di Brescia è aperta quindi il carro attrezzi può portare la moto là! Finalmente una soluzione!!! Arriva il carro attrezzi, raccogliamo le nostre cose e, vista ormai l'ora, torniamo a Milano.
Al di là del finale travagliato è stato un viaggio bellissimo, abbiamo visto posti meravigliosi e sono super felice di averlo fatto!! 😁 Grazie ancora a @michelin_italiana per avermi equipaggiata con gomme fantastiche che mi hanno fatta sentire tranquilla in ogni condizione 😍
Peccato per L’ inconveniente di edo però hai detto bene meno male che era L’ ultimo giorno .. una fortuna nella sfortuna .. vedere sempre il lato positivo🤣🤣
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