Ciao Ragazzi! Scrivo per raccontare la mia esperienza all'evento stampa per la Michelin Road 6 e Road 6 GT. Vi avviso in anticipo però che sono americana quindi non prometto una grammatica perfetta.
Ho un amico che prendo spesso in giro perché fa la vita di una Rockstar (maiuscolo). Va in giro per il mondo provando tutte le moto più belle che esistono ed ovviamente gli rompo le scatole per smaltire la mia - benevola - invidia. Mercoledì scorso mi chiamava questo amico per dire che se avessi potuto liberarmi perché toccava a me fare la vita da rockstar (minuscolo però che non posso pretendere). Magari da qualche parte esiste una ragazza appassionata di moto che avrebbe detto no, ma sicuramente io non sono lei. Così mi ha messo in contatto con Davide Polo (magari lo conoscete ), per definire i dettagli. Non ci ho pensato due volte. Poi, mentre stavo andando a Sarnico, sul lago di Iseo, è arrivato qualche pensierino...
Prima di tutto dovreste sapere che non sono nessuno io. Non sono né giornalista né professionista del mondo delle moto. Sono solo una ragazza appassionata alla follia per tutte le cose che hanno a che fare con le moto. Da qualche anno mi diletto con attività amatoriale in pista ma non al livello professionale. Quindi, come iniziavo il breve tragitto tra Brescia e Sarnico ho iniziato a pensare... Primo: Si può arrivare ad un evento Michelin su un paio di Dunlop o sarebbe una specie di 'faux paux'? Secondo: Sono alta 175 cm ma peso 50 chili se penso pesante... nel caso che mi diano una di quelle moto che pesano una tonnellata che cavolo faccio? Decido subito di nascondere la mia Triumph Street Triple all'arrivo e faccio una preghiera che abbiano dimenticato di portare le moto grosse.
La moto sono riuscita a nasconderla sperando che nessuno se ne sia accorto ma la preghiera ovviamente non l'ha sentito proprio nessuno All'ingresso dell'albergo c'erano parcheggiate una marea di BMW. Una più bella, più potente, e soprattutto più pesante dell'altra.
Avevo 5 minuti giusti fra quando sono entrata in lobby e quando iniziava il pranzo e li ho usati tutti per chiamare il mio amico per qualche consiglio.
"Ma quelle moto che sembrano divani, dici che riuscirò a gestirle?"
"Raddrizza il manubrio quando ti fermi e basta."
"Ah..."
"Ma tutte quelle persone giù nel lobby che sono professionisti... Cosa dico se mi chiedono come mai sono qua?"
"Sei stata invitata e basta.C'è Davide comunque."
Che poi ho visto invece conoscere tutti con molta confidenza.
Inizio a capire che per fare la vita da Rockstar come lo fa lui magari bisogna stare molto più tranquilli. Pace. Scendo a pranzo.
---
Del pranzo c'è solo da raccontare che precedentemente non sapevo che ci fosse una cultura così importante dei forum di moto. Non sarà un sentimento popolare da pubblicare su DDG ma è la verità. Io, come tanti, ero cresciuta con facebook ed instagram (e per qualche mesetto myspace ma chi si ricorda). Nonostante questo mio oblio mi sono trovata seduta tra due persone che lavorano forte in quel mondo. Ho ascoltato una conversazione di demografiche, etiche di moderazione, etc. e mi sono alzata da tavola un pochino stupita che esistessero tutte queste cose in una maniera così profonda e io non me ne ero nemmeno accorta. Anche perché la cultura della moto qua in Italia è stata la mia salvezza come straniera, è proprio mio modo principale in cui mi collego agli altri.
---
Un'ora dopo mi sono trovata in sala riunione per studiare le nuove Michelin Road 6 con gli altri. Avevo letto un pochino prima di arrivare giusto per non far capire subito che io fossi un impostore. A quanto mi sembra, la Road 5 è stata molto amata ma la Road 6 in teoria ha miglioramenti di 15% per quanto riguarda aderenza sul bagnato e 10% per quanto riguarda il consumo della gomma. In più la "dual compound technology" che prima hanno messo soltanto sulla gomma posteriore ora la mettono anche sulla gomma anteriore. La versione GT ha un rinforzo all'interno della gomma che la rende più rinforzata e sicura per le moto più pesanti. Le note standard sono più meno quelle. Una cosa in più che ho trovato molto interessante è che le lamelle sul Road 6 sono fatte in una maniera molto particolare. Come si consuma la gomma le lamelle dovrebbero allargarsi. L'idea è quella di compensare il consumo della gomma con lamelle più larghe così tirano via più acqua. Quindi come perdi un po' del grip inizi, per via delle lamelle allargate, a tirar via più acqua. Teoricamente questa compensazione dovrebbe mantenere una coerenza maggiore nel comportamento della gomma sul bagnato, anche quando inizia ad avere qualche chilometro in più alle spalle.
Finito il discorso tecnico della gomma, iniziano a spiegarci come funzionerà il giro.
Passiamo sotto il lago d'Iseo per salire tramite Polaveno, poi da lì un piccolo salto in Val Trompia per arrivare a Lodrino. Torniamo al fatto che non sono nessuno ed ho zero esperienza con questo tipo di eventi. A me piace anche guidare nella pioggia ma devo dire che la paura di fare una brutta figura davanti agli altri era abbastanza alta. Mi rassicurava tantissimo sapere che se io avessi dovuto guidare le moto grosse come una poltrona nella pioggia su delle gomme che non conoscevo almeno lo facevo su alcune strade che conosco bene.
---
Finita la riunione siamo tutti scesi per scegliere una moto e prepararci per partire. Non mi vergogno neanche un pochino dire che mi sono buttata addosso alla moto più piccola che c'era con la speranza che non me la staccassero più. Facciamo le foto dei rider vicino alle moto per il fotografo così sapeva organizzare le foto dopo e via.
---
Non avendo mai fatto parte di un evento così vi racconto un attimo come procede. La prima ora e mezza si sta parcheggiati lungo la strada ad aspettare il proprio turno per passare davanti al fotografo. Ogni 10 minuti circa ti segnala un organizzatore che tocca a te e poi ti butti sulla strada sperando dopo di capire bene dove sia il fotografo. Risulta un gioco delicato perchè non si può oltrepassare la striscia in strada mentre ti fa la foto altrimenti non è più utilizzabile. Quindi se riesci capire dov'è magari sfrutti meglio lo spazio prima della foto per poi stringere in piega. Semmai ci torno ad un evento così porto un bel regalo per il fotografo: una camicia di colore arancio radioattivo perchè vi giuro lo vedi sempre all'ultimo.
Il passaggio davanti al fotografo dura un'attimo solo.
ll resto del tempo si passa così col telefono in mano guardando gli altri col telefono in mano a farsi e fare foto (mentre gli altri fanno il passaggio di turno):
Poi si fa un altro giro davanti al fotografo:
Poi si tira fuori il telefonino e si chiacchiera / si fa le foto con gli altri:
---
Poco dopo l'ultima foto è arrivato il momento che temevo di più. Davide voleva scambiare moto.'TE LA SENTI?' mi dice. E stava guidando una di quelle grosse come un frigorifero, anche se con lui sopra sembrano piccole. Nel caso che pensiate che io esageri vi lascio questa immagine in evidenza:
Era talmente grossa che quasi quasi mi nascondeva del tutto. E qua si inizia a fare qualche nota sulle gomme. I discorsi iper tecnici li lascio agli altri che sono sicuramente più colti in materia. Qualche chilometro l'ho fatto però e so dire quando sento qualcosa di diverso nel comportamento del mezzo. Fra la pesantezza delle moto (sia questa che quella precedente) e le caratteristiche delle gomme mi sono sentita impiombata per terra. Le condizioni in strada passavano da umido a sgocciolato e alla fine semplicemente bagnato. Per provare una gomma "all weather" ci stava anche.
Non ho avuto problemi di grip in nessun caso. Se vi ricordate stavo spiegando prima che per un bel ora e mezza si passava la maggior parte del tempo ad aspettare il proprio turno. Come media si guidava 2 kilometri e poi si parcheggiava di nuovo ad aspettare per 10 barra 15 minuti. Non è proprio facile indovinare fin dove ti tenga una gomma in piega quando non si è ancora scaldata. Qualche volta mi sono trovata al limite di sbagliare nell'indovinare ma non è finita troppo male. Direi che anche da freddo tengono parecchio.
Tenendo conto che questa dovrebbe essere una gomma che copre un pezzo importante del mercato, dovrebbe supportare sia un uso turistico che sportivo in diversi condizioni. Quindi si valuta in base alla sua capacita di fare tante cose diverse. Grip da freddo sul bagnato c'è l'ha. Non mi butterei fino terra col ginocchio da subito però mi sento abbastanza sicura anche in un traffico intenso. Per chi guida la moto nella pioggia questo conta. Più piano non vuol sempre dire più sicuro. A volte hai bisogno di scappare da qualche posto stretto in fretta per evitare quel genio che sta leggendo un contratto sul suo sterzo in macchina. Ho fatto un paio di scarti in traffico sul bagnato con le Road 6 e non ho avuto nessun momento di dubbio.
Torniamo un attimo alla questione di sentirsi aggrappata a terra in piega. Fra la Road 5 e la Road 6 hanno aumentato il pezzo di spalla liscia fra il bordo della gomma e dove inizia il battistrada quindi ci si sente molto appoggiata anche in curva. In confronto con le gomme che uso in strada fuori la stagione estiva (Dunlop Mutant) questa sensazione di sentirmi stabile in piega è la differenza più notevole. I Dunlop Mutant hanno il battistrada che arriva quasi al bordo della gomma ed a volte vibra in piega. Cose che non succedono con la Road 6. Stare in piega sulle Road 6 è semplicemente una sensazione più elegante.
La Road 6 da anche una sensazione di essere più dura delle Mutant e come sensazione mi è piaciuta su una moto pesante come le BMW nelle foto. Per una guida turistica questa sensazione di essere dure mi piaceva. Non sono convinta, però, che mi piacerebbe anche su una moto più leggera in una situazione più sportiva. Per questo bisogna fare una prova specifica.
In generale, la gomma fa esattamente quello per cui è stata disegnata e per me lo fa bene. Si copre un range di condizioni e stile di guida abbastanza grande senza puntarsi troppo in una direzione o l'altra. Per chi sta maggiormente su asfalto pulito fra Marzo ed Ottobre la consiglierei. Questa, secondo me, è una gomma per chi mette un treno all'anno e vorrebbe fare tutto con esso. Per chi usa vari tipi di gomme durante l'anno la consiglierei per meta stagione. Facendo parte del secondo gruppo di persone che mettono più treni all'anno la userei così. In inverno vorrei una gomma più morbida in centro che si comporta bene anche nella ghiaia o nei sassi. In estate ultimamente sto mettendo le Michelin Power Cup 2 sia sulla moto da strada che la moto da pista per godere la stagione in cui si può essere un attimo più sportivi. Non passerei alla Road 6 dal Power Cup 2 per l'estate ma sicuramente è una buona soluzione per primavera ed autunno. Magari potrebbero andare bene anche in inverno ma anche questo vorrebbe una prova specifica.
Ecco. Mi pare che ho parlato abbastanza a lungo. Se ho dimenticato qualcosa non esitate a farmela notare
Questa è stata un'esperienza unica per me. Ringrazio DaiDeGas, Davide Polo naturalmente, il mio amico Rockstar Alberto Cecotti, e Michelin Italia per l'opportunità.
Ho un amico che prendo spesso in giro perché fa la vita di una Rockstar (maiuscolo). Va in giro per il mondo provando tutte le moto più belle che esistono ed ovviamente gli rompo le scatole per smaltire la mia - benevola - invidia. Mercoledì scorso mi chiamava questo amico per dire che se avessi potuto liberarmi perché toccava a me fare la vita da rockstar (minuscolo però che non posso pretendere). Magari da qualche parte esiste una ragazza appassionata di moto che avrebbe detto no, ma sicuramente io non sono lei. Così mi ha messo in contatto con Davide Polo (magari lo conoscete ), per definire i dettagli. Non ci ho pensato due volte. Poi, mentre stavo andando a Sarnico, sul lago di Iseo, è arrivato qualche pensierino...
Prima di tutto dovreste sapere che non sono nessuno io. Non sono né giornalista né professionista del mondo delle moto. Sono solo una ragazza appassionata alla follia per tutte le cose che hanno a che fare con le moto. Da qualche anno mi diletto con attività amatoriale in pista ma non al livello professionale. Quindi, come iniziavo il breve tragitto tra Brescia e Sarnico ho iniziato a pensare... Primo: Si può arrivare ad un evento Michelin su un paio di Dunlop o sarebbe una specie di 'faux paux'? Secondo: Sono alta 175 cm ma peso 50 chili se penso pesante... nel caso che mi diano una di quelle moto che pesano una tonnellata che cavolo faccio? Decido subito di nascondere la mia Triumph Street Triple all'arrivo e faccio una preghiera che abbiano dimenticato di portare le moto grosse.
La moto sono riuscita a nasconderla sperando che nessuno se ne sia accorto ma la preghiera ovviamente non l'ha sentito proprio nessuno All'ingresso dell'albergo c'erano parcheggiate una marea di BMW. Una più bella, più potente, e soprattutto più pesante dell'altra.
Avevo 5 minuti giusti fra quando sono entrata in lobby e quando iniziava il pranzo e li ho usati tutti per chiamare il mio amico per qualche consiglio.
"Ma quelle moto che sembrano divani, dici che riuscirò a gestirle?"
"Raddrizza il manubrio quando ti fermi e basta."
"Ah..."
"Ma tutte quelle persone giù nel lobby che sono professionisti... Cosa dico se mi chiedono come mai sono qua?"
"Sei stata invitata e basta.C'è Davide comunque."
Che poi ho visto invece conoscere tutti con molta confidenza.
Inizio a capire che per fare la vita da Rockstar come lo fa lui magari bisogna stare molto più tranquilli. Pace. Scendo a pranzo.
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Del pranzo c'è solo da raccontare che precedentemente non sapevo che ci fosse una cultura così importante dei forum di moto. Non sarà un sentimento popolare da pubblicare su DDG ma è la verità. Io, come tanti, ero cresciuta con facebook ed instagram (e per qualche mesetto myspace ma chi si ricorda). Nonostante questo mio oblio mi sono trovata seduta tra due persone che lavorano forte in quel mondo. Ho ascoltato una conversazione di demografiche, etiche di moderazione, etc. e mi sono alzata da tavola un pochino stupita che esistessero tutte queste cose in una maniera così profonda e io non me ne ero nemmeno accorta. Anche perché la cultura della moto qua in Italia è stata la mia salvezza come straniera, è proprio mio modo principale in cui mi collego agli altri.
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Un'ora dopo mi sono trovata in sala riunione per studiare le nuove Michelin Road 6 con gli altri. Avevo letto un pochino prima di arrivare giusto per non far capire subito che io fossi un impostore. A quanto mi sembra, la Road 5 è stata molto amata ma la Road 6 in teoria ha miglioramenti di 15% per quanto riguarda aderenza sul bagnato e 10% per quanto riguarda il consumo della gomma. In più la "dual compound technology" che prima hanno messo soltanto sulla gomma posteriore ora la mettono anche sulla gomma anteriore. La versione GT ha un rinforzo all'interno della gomma che la rende più rinforzata e sicura per le moto più pesanti. Le note standard sono più meno quelle. Una cosa in più che ho trovato molto interessante è che le lamelle sul Road 6 sono fatte in una maniera molto particolare. Come si consuma la gomma le lamelle dovrebbero allargarsi. L'idea è quella di compensare il consumo della gomma con lamelle più larghe così tirano via più acqua. Quindi come perdi un po' del grip inizi, per via delle lamelle allargate, a tirar via più acqua. Teoricamente questa compensazione dovrebbe mantenere una coerenza maggiore nel comportamento della gomma sul bagnato, anche quando inizia ad avere qualche chilometro in più alle spalle.
Finito il discorso tecnico della gomma, iniziano a spiegarci come funzionerà il giro.
Passiamo sotto il lago d'Iseo per salire tramite Polaveno, poi da lì un piccolo salto in Val Trompia per arrivare a Lodrino. Torniamo al fatto che non sono nessuno ed ho zero esperienza con questo tipo di eventi. A me piace anche guidare nella pioggia ma devo dire che la paura di fare una brutta figura davanti agli altri era abbastanza alta. Mi rassicurava tantissimo sapere che se io avessi dovuto guidare le moto grosse come una poltrona nella pioggia su delle gomme che non conoscevo almeno lo facevo su alcune strade che conosco bene.
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Finita la riunione siamo tutti scesi per scegliere una moto e prepararci per partire. Non mi vergogno neanche un pochino dire che mi sono buttata addosso alla moto più piccola che c'era con la speranza che non me la staccassero più. Facciamo le foto dei rider vicino alle moto per il fotografo così sapeva organizzare le foto dopo e via.
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Non avendo mai fatto parte di un evento così vi racconto un attimo come procede. La prima ora e mezza si sta parcheggiati lungo la strada ad aspettare il proprio turno per passare davanti al fotografo. Ogni 10 minuti circa ti segnala un organizzatore che tocca a te e poi ti butti sulla strada sperando dopo di capire bene dove sia il fotografo. Risulta un gioco delicato perchè non si può oltrepassare la striscia in strada mentre ti fa la foto altrimenti non è più utilizzabile. Quindi se riesci capire dov'è magari sfrutti meglio lo spazio prima della foto per poi stringere in piega. Semmai ci torno ad un evento così porto un bel regalo per il fotografo: una camicia di colore arancio radioattivo perchè vi giuro lo vedi sempre all'ultimo.
Il passaggio davanti al fotografo dura un'attimo solo.
ll resto del tempo si passa così col telefono in mano guardando gli altri col telefono in mano a farsi e fare foto (mentre gli altri fanno il passaggio di turno):
Poi si fa un altro giro davanti al fotografo:
Poi si tira fuori il telefonino e si chiacchiera / si fa le foto con gli altri:
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Poco dopo l'ultima foto è arrivato il momento che temevo di più. Davide voleva scambiare moto.'TE LA SENTI?' mi dice. E stava guidando una di quelle grosse come un frigorifero, anche se con lui sopra sembrano piccole. Nel caso che pensiate che io esageri vi lascio questa immagine in evidenza:
Era talmente grossa che quasi quasi mi nascondeva del tutto. E qua si inizia a fare qualche nota sulle gomme. I discorsi iper tecnici li lascio agli altri che sono sicuramente più colti in materia. Qualche chilometro l'ho fatto però e so dire quando sento qualcosa di diverso nel comportamento del mezzo. Fra la pesantezza delle moto (sia questa che quella precedente) e le caratteristiche delle gomme mi sono sentita impiombata per terra. Le condizioni in strada passavano da umido a sgocciolato e alla fine semplicemente bagnato. Per provare una gomma "all weather" ci stava anche.
Non ho avuto problemi di grip in nessun caso. Se vi ricordate stavo spiegando prima che per un bel ora e mezza si passava la maggior parte del tempo ad aspettare il proprio turno. Come media si guidava 2 kilometri e poi si parcheggiava di nuovo ad aspettare per 10 barra 15 minuti. Non è proprio facile indovinare fin dove ti tenga una gomma in piega quando non si è ancora scaldata. Qualche volta mi sono trovata al limite di sbagliare nell'indovinare ma non è finita troppo male. Direi che anche da freddo tengono parecchio.
Tenendo conto che questa dovrebbe essere una gomma che copre un pezzo importante del mercato, dovrebbe supportare sia un uso turistico che sportivo in diversi condizioni. Quindi si valuta in base alla sua capacita di fare tante cose diverse. Grip da freddo sul bagnato c'è l'ha. Non mi butterei fino terra col ginocchio da subito però mi sento abbastanza sicura anche in un traffico intenso. Per chi guida la moto nella pioggia questo conta. Più piano non vuol sempre dire più sicuro. A volte hai bisogno di scappare da qualche posto stretto in fretta per evitare quel genio che sta leggendo un contratto sul suo sterzo in macchina. Ho fatto un paio di scarti in traffico sul bagnato con le Road 6 e non ho avuto nessun momento di dubbio.
Torniamo un attimo alla questione di sentirsi aggrappata a terra in piega. Fra la Road 5 e la Road 6 hanno aumentato il pezzo di spalla liscia fra il bordo della gomma e dove inizia il battistrada quindi ci si sente molto appoggiata anche in curva. In confronto con le gomme che uso in strada fuori la stagione estiva (Dunlop Mutant) questa sensazione di sentirmi stabile in piega è la differenza più notevole. I Dunlop Mutant hanno il battistrada che arriva quasi al bordo della gomma ed a volte vibra in piega. Cose che non succedono con la Road 6. Stare in piega sulle Road 6 è semplicemente una sensazione più elegante.
La Road 6 da anche una sensazione di essere più dura delle Mutant e come sensazione mi è piaciuta su una moto pesante come le BMW nelle foto. Per una guida turistica questa sensazione di essere dure mi piaceva. Non sono convinta, però, che mi piacerebbe anche su una moto più leggera in una situazione più sportiva. Per questo bisogna fare una prova specifica.
In generale, la gomma fa esattamente quello per cui è stata disegnata e per me lo fa bene. Si copre un range di condizioni e stile di guida abbastanza grande senza puntarsi troppo in una direzione o l'altra. Per chi sta maggiormente su asfalto pulito fra Marzo ed Ottobre la consiglierei. Questa, secondo me, è una gomma per chi mette un treno all'anno e vorrebbe fare tutto con esso. Per chi usa vari tipi di gomme durante l'anno la consiglierei per meta stagione. Facendo parte del secondo gruppo di persone che mettono più treni all'anno la userei così. In inverno vorrei una gomma più morbida in centro che si comporta bene anche nella ghiaia o nei sassi. In estate ultimamente sto mettendo le Michelin Power Cup 2 sia sulla moto da strada che la moto da pista per godere la stagione in cui si può essere un attimo più sportivi. Non passerei alla Road 6 dal Power Cup 2 per l'estate ma sicuramente è una buona soluzione per primavera ed autunno. Magari potrebbero andare bene anche in inverno ma anche questo vorrebbe una prova specifica.
Ecco. Mi pare che ho parlato abbastanza a lungo. Se ho dimenticato qualcosa non esitate a farmela notare
Questa è stata un'esperienza unica per me. Ringrazio DaiDeGas, Davide Polo naturalmente, il mio amico Rockstar Alberto Cecotti, e Michelin Italia per l'opportunità.
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