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In wiaggio, winter 2014: Tauerntreffen, EstEuropa, Elefantentreffen

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    #1

    In wiaggio, winter 2014: Tauerntreffen, EstEuropa, Elefantentreffen

    Venerd? 24 Gennaio 2014
    Sono le 19:00, ? appena finita un?altra lunga giornata di lavoro; ma la mia moto ? fuori ad attendermi, gi? pronta con i bagagli per andare all?Elefantentreffen in Germania. Hey, ma aspetta un attimo, l?Elefante si svolger? la settimana prossima, quindi perch? partire adesso?
    -
    Come ogni anno, insieme ad un gruppo di amici organizzo il nostro Elefanten con molto anticipo. Si decide insieme quando partire e che itinerario seguire, in base alle necessit? e preferenze di ognuno. Quest?anno per? ho a disposizione l?intera settimana, cos? partir? nel week-end precedente. Si uniranno a me Omar e Ivan, per un giro turistico a Cracovia e Auschwitz, in Polonia, e in Repubblica Ceca, posti che conosco bene.

    Loro partiranno luned?, pertanto mi organizzo per fare qualcosa da solo nel week-end. Mi ricordo di un motoraduno in Austria, dove per? serviva una sorta di invito. Cerco su internet, ed eccolo qui, il Tauerntreffen: l?organizzazione sembra seria e molto puntigliosa fin da subito. Viene sottolineato che, per raggiungere l?evento, ? necessario percorrere, con la moto, una pista da sci/slittini. Ovviamente la pista sara innevata, visto che si trova a 1.725 metri di altitudine, con manutezione minima. ? indispensabile partire solo se si ? convinti di voler affrontare questa sfida, da loro definita ?rally, e solo se muniti di attrezzatura idonea.
    Dopo aver letto il regolamento, mando la mia richiesta, in inglese. Incredibile, vengo accettato subito!
    Finalmente prover? le catene per la moto su un percorso impegnativo...
    -
    ? buio, fa freddo, chi partirebbe mai a quest?ora? ? un venerd? sera di Gennaio, potrei farmi una doccia calda ed uscire a bere birra, ma in Austria c?? un gruppo di nuovi amici che mi aspetta per un week-end di festa insieme. Uno di quegli eventi che nel bene o nel male mi rester? impresso per sempre.
    Da Lugo di Romagna a Trieben, base dell?evento, ci sono circa 700 chilometri; prevedo almeno 6 ore di viaggio. Parto gi? in ritardo di un?ora (strano...) e mi immetto quindi in autostrada per recuperare un po? di tempo. La pioggia giunge a farmi compagnia, mantenendo la temperatura calda, 8?C fino a Udine.
    ? tardi e dovrei andare avanti, ma la fame ha la meglio sulla mia proverbiale concentrazione: devo proprio cedere al salasso di un pasto light in autogrill. Mi telefona Urska, amica biker, che mi invita a fermarmi da lei per la notte, appena oltre il confine con la Slovenia. Ma preferisco tirare dritto fino a Trieben, per essere pronto gi? la mattina presto e avere tutto il tempo necessario ad affrontare la difficile salita.
    ?Se continua a piovere cos?, trover? la neve gi? sul Tarvisio? ? penso ? ?Come quella volta sul Bernina?.
    Ma invece smette. La strada inizia a salire; adoro questo tratto, anche se di notte non ? possibile godere del panorama Friulano.
    Sento il motore faticare, e non capisco se sia dovuto al freddo o alla salita. Sono carico, meno di altre volte, eppure non l?aveva mai fatto. Ecco superato il confine, sono in Austria. Devo fermarmi a prendere la Vignette, ne approfitto per far riposare la moto. Nel parcheggio non ce ne sono altre.
    Se c?? un paese dove adoro l?autostrada, questo ? l?Austria: i continui cavalcavia ti fanno godere di un panorama spettacolare, e oltre a questo i pedaggi sono economici. Basti pensare che con 4.90 Euro, che ? il taglio minimo della Vignette per le moto, ? possibile percorrere le autostrade liberamente per ben 10 giorni!
    Dopo un te caldo sono pronto a ripartire, quando mi si avvicina un ragazzo: mi saluta, chiedendo se sono lo stesso che ? stato a Mosca il mese scorso. Parliamo come amici che si conoscono da tempo, mi racconta che anche loro stanno andando ad una festa/raduno a Norimberga.
    Riparto, e la moto continua a tentennare: a gas costante, la sento andare a tre cilindri, costringendomi ad accelerare, per poi riprendersi.
    ?Tieni duro, ti ho promesso che questo ? l?ultimo.?
    Nei 120.000 chilometri percorsi in questi quattro anni mi ha portato ovunque volessi, a partire dalla Sicilia e ai primi sterrati sull?isola d?Elba, per poi giungere tre volte in Russia e poi a Capo Nord.
    Superata Villach, dovrei tagliare da Klagenfurt, ma la strada ? tortuosa e c?? forte possibilit? di neve: sono costretto ad allungare fino a Graz. Arriver? tardissimo: Andreas, l?organizzatore, aveva opzionato per me una camera a Trieben, ma ora forse ? troppo tardi per disdirla. ? quasi mezzanotte, decido di fermarmi per chiamarlo e spiegargli la situazione. ? ancora in piedi, ? al raduno insieme ai molti partecipanti che sono gi? arrivati.
    ?Andreas, mi dispiace ma arriverei a notte fonda. Sono ancora in tempo per cercare una camera con Booking.com: 565,066 hotels worldwide.40+ million hotel reviews. per fermarmi a Graz, dovrei arrivarci alle due di notte.?
    ?Wizz, in Austria nessuno ti accetterebbe a quell?ora. Continua il tuo viaggio verso Trieben, io intanto chiamo l?albergo e vedo cosa possono fare. Al limite, qualcuno verr? prenderti per portarti al rifugio con il sidecar o un gatto delle nevi. Dormirai al caldo da qualche parte.?

    Resto sbalordito dalla solidariet? di Andreas: e dire che ci siamo conosciuti per e-mail solo qualche giorno fa!
    Riprendo la mia strada, mentre le temperature iniziano ad abbassarsi precipitosamente: gli otto gradi di Udine sono un lontano ricordo, eppure sono passate solo poche ore. Raggiungo le porte di Graz poco prima delle due di notte, la temperatura ? scesa a -3?C. Faccio una veloce sosta di rifornimento, senza nemmeno togliere il casco, e controllo il cellulare: c?? un nuovo sms.
    ?Wizz, vai al Triebener Hof, in centro a Trieben, segui le indicazioni. La porta ? aperta, entra al primo piano: camera 103, troverai le chiavi appese. A domani, Andreas.?

    Riparto pi? deciso che mai: mancano solo un centinaio di chilometri, devo seguire per Linz.
    La strada torna a salire, ? notta fonda, fa freddo. Ma sono determinato ad arrivare.
    Questo wiaggio ? iniziato solo da poche ore ma mi ha gi? riempito di emozioni. Chiss? cosa mi aspetter? domani!
    Le sorprese per? non sono ancora finite: inizia una galleria, di quelle che sembrano portarti dall?altra parte del mondo da quanto sono lunghe. Finalmente l?uscita, con la neve ad aspettarmi: pochi centimetri, ma sufficienti a portarmi a livello di allarme. Sono le tre di notte, fa freddo, sono stanchissimo ed inizio ad avere sonno. Devo farcela.
    Davanti a me, un casello: alcuni pedaggi ?speciali? in Austria, come il lunghissimo ponte Europa, vengono pagati a parte. Dopo la macchinetta per il pagamento, la strada ? piuttosto pulita: i mezzi spalaneve devono essere entrati in operazione immediatamente. Li raggiungo dopo pochi chilometri, sono tre: uno per corsia, il sale che spargono mi rimbalza dritto nel cupolino e sulla visiera, con un fastidioso ticchett?o.
    Poco dopo, la mia uscita: sono arrivato! Percorro lo svincolo, arrivando alla strada provinciale, dove la situazione ? ben diversa rispetto all?autostrada: la neve ? tutta l?, a coprire il manto stradale per almeno tre centimetri.
    Metto gi? i piedi dalle pedane e affronto la prima svolta, a sinistra verso il paese, con il posteriore che tende a derapare. Procedo a gas costante e velocit? moderata, non ha senso montare le catene per gli ultimi cinque minuti di strada. Ecco Trieben, maledizione, pieno di rotonde. La moto ? pesante, con i bagagli per una settimana; ma le sbandate sono talmente immediate ad ogni svolta, che imparo subito a controllarle, gestendo il gas e il peso del corpo. ? quasi divertente: un pirla, in piena notte, infreddolito e stanco, con la moto stracarica che si diverte a derapare per le rotondine di questo paesotto dormiente. Con la neve che scende imperterrita come a voler nascondere tutto.
    Triebener Hof, eccola, una tipica guest-house austriaca: l?ingresso carrabile ha una rampa in discesa, ultima difficolt? e poi andr? a nanna. Riesco a mettere la moto sotto un lato della casa riparato dal tetto. Finalmente scarico il borsone e mi dirigo verso l?ingresso: la porta ? veramente aperta. La luce si accende automaticamente, salgo le scale, ecco le camere: 101, 102... 103. La chiave ? l? appesa.
    Entro, tolgo gli stivali e i pantaloni, fradici. Ci butto sopra il giubbotto.
    Sono le 3:30, e svengo sul letto con le panta ancora addosso.

    ...continua...

    (click sulla foto per vederla in grande)

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    Bellissimo racconto.

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      #3
      Originally posted by monikaf View Post
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      Bellissimo racconto.
      Grazie! Su Facebook posto qualcosa ogni 2-3 giorni, tra l'altro il 19 Dicembre parto per la prossima avventura invernale!

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