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2008: Mari e Monti girotondando in CORSICA (2.250 KM)

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    #1

    2008: Mari e Monti girotondando in CORSICA (2.250 KM)

    CORSICA 2008

    Prologo:
    Inizio questa mia descrizione della vacanza con alcuni particolari tecnici riguardanti il viaggio.
    Il tragitto ? stato per le sue tratte principali studiato a tavolino, ma sempre aperto a possibili variazioni anche istantanee a seconda dell'effettiva bellezza del posto ed a seconda dei nostri umori. Il tutto considerava un avanzo di 2 giorni "jolly" da utilizzare nel posto che ci piaceva di pi?.
    Il mezzo utilizzato quest'anno ? stato un Honda SH300 sporty con appena 1.000 Km ed un mese di vita, giusto giusto tagliandato, corredato del suo bauletto con in aggiunta due borse morbide laterali.
    Il Km percorsi alla fine saranno 2.250, compreso il tratto A/R Firenze-Livorno, il consumo medio della vacanza ? stato 30,1 Km/lit. (da considerare che 3/4 dei kilometri sono stati fatti a pieno carico) , la tappa dal minor consumo ha fatto segnare 32,8 Km/lit. mentre quella del consumo consumo massimo e stato di 28,4 Km/lit.
    L'equipaggiamento prevedeva una stoica tenda Ferrino Movin'2000 che nel tempo ne ha viste di "cotte e di crude" sacchi a pelo Ferrino Lightec 700, micro-materassini gonfiabili Quechua ed accessori vari come fornelletto camping Gaz e popote.
    L'abbigliamento prevedeva, come pantaloni lunghi dei fantastici Dainese in cotone antistrappo da moto, scarpe da trekking basse, giacchetto tecnico da trekking, mini-pile decathlon e giacchino a vento Columbia per la pioggia da 5000 mm; panta corto magliette e varie.
    La tenda era stipata a pezzetti nel piccolo vano sotto-sella dell'SH insieme ai panta-piaoggia e copri-scarpe da pioggia, mentre tutta l'accessoristica campeggio e scooter (nasto americano, fast, popote, fornello, cibo, ecc..., ecc...) stava nel bauletto.
    Le borse laterali erano una a testa e contenevano il nostro abbigliamento residuo e la roba da toilette. Sopra al bauletto stavano ripiegati i 2 leggerissimi moduli (o materassini da ginnastica).
    Caschi: 2 nuovi HJC jet, veramente eccellenti.
    Traghetto: Corsica Ferries:
    Partenza: Sabato 2 Agosto h. 18.30
    Ritorno: Domenica 17 Agosto h. 24.00
    Prezzo biglietti per scooter + 2 persone 45 Euri (tot A/R 90 Euri)
    Prezzo campeggi per 2 persone pi? tenda + scooter da minimo di 8 euri a testa a max di 13 euri a testa.
    Costo finale benzia: 100 euri
    Costo finale vacanza tutto incluso circa 800 euri cadauno.

    I Tappa: Firenze-Marina di Sisco (1 notte)
    Quest' anno la partenza dei biglietti risparmio (45 euri 2 persone + moto) era alle 6.30 del pomeriggio.
    Arriviamo a Livorno con un caldo bestiale e come ad ogni imbarco godo non poco a superare la lunga fila di auto per piazzarmi insieme alle altre 2 ruote in cima al gruppo.
    Deve passare il tempo ed inizio a curiosare tra le moto, gli scooter e le vespe da imbarcare, studio particolari, bagagli, carico da cui capisco chi fa la vacanza fighettina, chi va a trovare gli amici, chi viaggia in tenda chi in albergo e chi... poteva restare a casa.
    Accanto a me si piazza un CBR rosso fiammante, a malapena lo riconosco dato che il telaietto montato posteriormente sorreggeva un bauletto enorme e due borse laterali ancora pi? gigantesche da aggiungere alla torre sopra il serbatoio.
    Ma che si porta la gente in vacanza......???? Perch? ridurre un CBR cos?!!! Alla fine come sostengo da tempo, da molto pi? gusto guidare uno scooter come il mio che un CBR in quelle condizioni.... e mi compiaccio per la scelta effettuata di lasciare a casa la mia Hornet 900 evitanto di trasfigurarla in quel modo, senza poi avere nemmeno il piacere di sfruttarla nelle stradine strette e malandate della corsica, oltre ai numerosi ma facili sterrati che ogni tanto si incontrano.
    Comunque faccio amicizia col tipo, e gli controllo la moto mentre si rinfocilla al bar (scendeva da Milano), al suo ritorno gli svelo che sono motocilista pure io, ma che per questi viaggi, non avendo una moto "da carico" preferisco usasre lo scooter, lui oltretutto mi dice che stanno una settimana e cambiano meta ogni notte (indi il CBr lo guider? sempre con quell'assetto.... da Tir) Vabb?.....
    La nave ? in ritardo di 2 ore...cappero l'arrivo previsto alle 23,30 si sposta troppo tardi, speriamo il campeggio resti aperto altrimenti siamo nella cacca... Telefono e fortunatamente il simpatico padrone del campeggio a Marina di Sisco (10 km da Bastia) che gi? conoscevamo, ci dice che non c'? problema, ha altri campeggiatori da aspettare su quella nave.
    Montiamo la tenda alle 1,30 e la rismontiamo alle 8.00 di mattina pronti per la prima tappa: obiettivo trovare un campeggio notato l'anno passato a 20 km sotto Calv? sotto un dirupo che da direttamente sul mare (campeggio non segnalato da nessuno e non trovato su Internet), ovvero il camping il Muflone.

    II Tappa: Marina di Sisco-Porto (2 notti)
    Rifacciamo la strada dell'anno scorso passando da St. Florent, il deserto Des Agrates, Calvi......
    Il campeggio non si vede.... Boh.... lo abbiamo passato??? Siamo cos? rincoglioniti??? ricordavamo una piccola insegna scassata tra gli alberi.....
    Proseguiamo vero Galeria, ma nada..... alla fine rimaniamo col dubbio tra l'essere coglioni oppure che il camping potrebbe avere chiuso, con una preponderanza sulla prima ipotesi.
    Nel tragitto inizio i sorpassi dei primi mototuristi.... il primo non poteva che essere un Transalp, seguito da un Harley e via dicendo......
    Rifacciamo il planning iniziale e decidiamo di fare tappa a Porto al fantastico campeggio con piscina un kilometro nell'interno, gi? quasi sui monti.
    Prima dell'arrivo a Porto ci fermiamo a fare la foto di rito al belvedere del Golfo della Girolata e stuzzica la nostra attenzione un tipo enorme altissimo con le braccia tutte tatuate con Mountain Bike con borse sia posteriori che anteriori. Che mito ci diciamo e lo soprannominiamo Superman
    Porto ? un posto fantastico, monti a picco sul mare, in 5 KM sei in montagna tipo Dolomiti, ed il campeggio ? alto, la sua famosa piscina tra le rocce sempre spettacolare. Questa volta ci godiamo il tutto, mentre l'anno scorso avevamo passato un giorno sotto al diluvio.
    Il giorno dopo ci rechiamo alla favolosa spiaggia si Arone, e ci godiamo il tutto insieme ad una romantica cenetta sulla spiaggia di Porto in un posticino come al solito consigliato dal Routard.
    Dopo 2 notti a Porto e dopo aver esplorato tutta la zona adiacente possibile ed aver visitato Cargese, siamo pronti per la terza tappa: direzione Porto Pollo nel golfo di Valinco.

    segue.....

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    #2
    III Tappa: Porto-Serra de Ferro (3 notti)
    La strada non ? malaccio con tratti abbastanza veloci, supero un GS1200 che, punto sull'orgoglio con compagna dietro, accellera e prova a stare dietro, gli riesce (vorrei vedere) anche se stranamente ad ogni curva si allontana.....ah ah ah complice il traffico non riesce a risuperarmi..... poi cambia direzione prima di Ajaccio.
    Passato Ajaccio, aspettando che la costa riprenda ad essere bella e piacevole, decidiamo di sostare per qualche cosa da bere. Prima della sosta chi superiamo..... quel mito enorme in bici che avevamo visto al Golfo della Girolata.
    Si ferma anche lui allo stesso bar e scopro che ? italiano.. ....azzo 2.05 enorme..... si ? fatto un bel p? di strada. Parliamo uno p? di moto (pure lui ci va ed ha fatto bei viaggi, anche in Scozia) e di bici ove non faccio brutta figura ricordando i miei trascorsi con giro completo dell' Olanda e la Copenaghen-Stoccolma 17 f?.
    Ci scambiamo info sui posti, avendo lui la Lonley Planet, lui si ferma a tappa solo per la notte e deve completare il giro passando da Bonifacio (dove deve trovare amici conosciuti sul Dito) e poi risalendo sui monti.
    Il campeggio consigliato al Routard ? a Serra de Ferro, un micropaese alto su un promontorio, come sempre ? un ottimo consiglio, in quanto i campeggi gi? a Porto Pollo oltre a d essere superaffollati sono pure caldissimi e bruttini, ma la gente come si sa cerca sempre il campeggio sul mare.... mentre quelli in alto sono sempre i migliori e da intenditori.....(vedi Laconella all'Elba).
    Il campeggio ? stupendo, dotato di una piscina bellissima in mezzo al verde e con connessione Internet gratis, piazziamo la tenda come sempre in un posto strategico e decidiamo di fermarci 3 giorni, dal cmpeggio si ha la visuale di tutto il golfo, fino alla estremit? opposta di Campomoro: mozzafiato!!!
    Il primo giorno andiamo alla vicina spiaggia di Cupabia, stupenda con l'acqua trasparente tipo Palombaggia, come sempre dalle 9.00 la mattina fino a mezzogiorno resta quasi vuota, per poi diventare molto affollata.
    Dedichiamo il pomeriggio a macinare Km nell'interno della regione e a visitare Propriano, al centro del Golfo: il posto ..."in" della zona, attrezzato con un bellissimo porto.
    Il giorno dopo visitiamo Sartene, la pi? corsa delle citt? Corse, sui monti veramente fantastica e ceniamo sul lungomare di Propriano nel solito posticino Routardiano "U Pescatore".
    Nota culinaria: per la ristorazione il nostro programma ? il seguente: abbondante colazione in tenda, con caff?, marmellata, biscotti e baguette per poi mangiare della frutta a pranzo. per la cena il planning prevede un giorno in campeggio e un giorno fuori al ristorante, anche per variare. Le cene al ristorante in Corsica non costano tanto se si sa come muoversi: innanzitutto vanno presi esclusivamente i menu (ci si sazia molto bene con quelli da 17-20 euri con antipasto secondo e dolce-formaggio), una cena alla carta costa esattamente il doppio, poi va chiesta una "carafe d'eau" perch? la minerale te la mettono un botto e cercare di evitare il vino.... gi? il vino che al ristorante costa dai 15 euri in su. Il vino lo abbiamo sempre bevuto e maggiormente gustato in campeggio nella cenetta col fornellino camping Gaz, la popote e spesa al supermercato: non ci facevamo mancare niente, dai prodotti locali come la marmellata al mandarino, il lonzu, il pat?, le salsicce, i vari formaggi tipo brocciu, ecc, ecc, ai vari risotti (sempre riso Thai) allo zafferano (portato) e gamberetti, pomodori e cipolle conditi con l'olio "made in Ristori - Valdarno superiore...." erano sempre presenti..... il tutto pasteggiato con i vari rossi o ros? (che da loro vanno alla grande) locali o con le ottime (e care) birre corse come la famosissima Pietra e la bianca e sofisticata Colomba.
    Il terzo giorno: gita a Campomoro, posto che in fase di planning era stato lungamente in ballottagio come tappa con PortoPollo.
    Ebbene Campomoro ? stupendo!!!!! per conto nostro ? il pi? bel posto del sud della Corsica secondo quelli che sono i nostri canoni
    Innanzitutto ? tranquillissimo in quanto per arrivarci bisogna fare 15 km di strada che poi finisce, e dalle 10.00 in poi di mattina non c'? assolutamente pi? posto per le auto, indi per cui ci sono solo chi alloggi, i mattinieri e .... i motociclisti.....
    Abbiamo fatto l'escursione a piedi alla Torre Genovese e poi siamo stati al mare sugli scogli sottostanti che fanno parte della riserva naturale: una figata.
    Anche il campeggio di Campomoro ? molto carino (non potevamo fare a meno di visitarlo per "controllare" vedere se l'indicazione del Routard era giusta (nota: il campeggio indicato ? il secondo e si consiglia la prenotazione)
    La quarta tappa prevedeva di spostarci da porto Pollo a Roccapina, tappa molto breve di un'oretta.

    segue...

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      #3
      IV Tappa: Serra de Ferro-Venaco (4 notti)
      Fatti i bagagli partiamo come sempre verso le 9.00: smontare la tenda e montare il carico anche alla mattina presto procura sempre un'enorme sudata, alle 10.00 siamo sulla spiaggia di Roccapina, bella e famosa alla quale si arriva dopo 7 Km di sterrato facile.
      Il campeggio dice completo, ma a chiedere ci avrebbero dato posto per una piccola igloo e 2 persone ed in ogni caso il cartello era all'inizio inizio della strada sterrata, messo la sera prima, quando sappiamo benissimo che la mattina verso le 10.00 ad ogni campeggio si liberano molti posti.
      Sostiamo a rimirare la spiaggia, bella si... per? ogni secondo affluiva gente, il caldo era notevole, avevamo appena smontato tutto ed eravamo partiti da un ora.... ci siamo guardati ed abbiamo detto "salto-tappa!!!"si va alla successiva (ovvero sui monti) che comunque prevedeva un passaggio per Bonifacio, Portovecchio per poi salire a Zonza e quindi Zicavo.
      Che bello viaggiare in 2, ogni decisione o cambio programma ? fulmineo, senza incomprensioni e senza discussioni, basta guardarsi negli occhi per capire cosa si pensa, cosa che inevitabilmente non ? possibile in tanti in quanto giustamente ognuno ha diritto alla sua opinione, viaggiare in tanti riserva altri vantaggi, ma non certo quello dell'elasticit? nei programmi e nella mobilit?.
      Apriamo il gas e via.......
      Il Sud.... ? come mi ricordavo..... tanti italiani, calura incredibile, viaggiatori diversi, ovvero quelli della vacanza pi? comoda e improntata sulla bella spiaggia e sulla vita serale del posto... numerose moto e scooter ma nessuno da l'impressione di percorrere molti KM, non vedo bagali e tende, sono tutti fissi in un posto solo arrivati in auto, moto o scooterone.
      Sulle lunghe e larghe strade del sud ingaggio con un Beverly 500 italiano risentito dall'essere superato all'esterno di un curvone veloce...ah ah ah in effetti sul dritto si avvicinava.....ah ah ah (mo me fo' superare da uno scooter..siamo matti) in curva ho grattato le borse 2 volte... per vederlo scomparire nello specchietto, poi un un Africa Twin megacarico polacco, anch'esso superato e risentito......
      Becco il primo sorpasso, un negato con una Zmille che sapeva guidare il giusto, lo vedo da dietro, stavamo sorpassando numerose auto in stradoni dritti e pericolosi, mi faccio da parte e gli faccio cenno e lui come ogni buon francese ringrazia col piede dx.
      Nota sui saluti: viaggiando con lo scooter, non mi aspttavo di certo di venir salutato dai motociclisti, per? vedendo il carico, i due giubbotti uguali, i caschi uguali, capivano che eravamo in viaggio e che non eravamo gli ultimi arrivati sulle 2 ruote, quindi devo dire che la maggiorparte di loro (soprattutto francesi che hanno una cultura diversa della moto rispetto a noi) mi salutavano e venivano da noi alacremente contraccambiati. La cosa mi procurava sempre una certa emozione.
      Bonifacio e' un bordello incredibile, mamma mia non ci resterei nemmeno gratis, Portovecchio altrettanto.... poi il vedere tutti questi fighettini con la polo RL ed il MomoDesign....(ah ah ah) mi dava parecchio noia, oltre ad una temperatura sopra i 35 gradi praticamente impossibile!!!
      Via verso i monti..... passato Pisciadigallo (cascate che avevo visitato 15 anni fa) arriviamo a Zonza dove facciamo sosta dato che siamo gi? a circa 180 km. Mangiamo un insalata e ci gustiamo l'aria fresca di montagna, nel frattempo riincontriamo il tipo del CBR con cui avevamo fatto il viaggio sul traghetto, a loro manca un giorno, l'indomani si imbarcano e poi da lontano sento un urlo..... era il mitico Thomas, l'enorme uomo a cavallo della sua MB, si era appena fatto la salita si Zonza si fermava li in campeggio per poi farsi senza bagagli il Col della Bavella.... per sgranchirsi un p?.....
      Fissiamo per il giorno dopo a Zicavo dove noi ci saremmo dovuti fermare, da Zonza mancavano ancora una settantina di KM di curvette.....
      Ripartiamo, e tagliamo la montagna corsa dal Sud, ad un certo punto la strada si interrompe per proporci uno sterrato sassoso di 10 Km, penso al giorno dopo quando lo far? il povero Thomas... speriamo non buchi.
      Questa zona montuosa della Corsica ? molto deserta, quelli della girata da Portovecchio si fermano a Zonza, e gli amanti dei monti stallano nelle pozze d'acqua nelle vicinanza di Corte.
      Arriviamo a Zicavo e cerchiamo il campeggio, campeggio che il Routard non indicava mentre era segnalato dalla Lonley (poi ho capito perch?...il Routard non lo indicava.....).
      Dopo aver fatto 3 volte la stessa strada lo individuo.... una salita sterrata porta un luogo ameno, e bruttino (peccato in tutto quel bosco era difficile trovare un posto + brutto) con 2 casucce squallide in legno, una tenda di un ciclista ed una persona che si sbraccia e ci chiama. Andiamo da lui, si presenta e ci dice: "mettetevi l?!!", senza che io abbia il tempo di levarmi il casco... troppo entrante... per i miei gusti.
      Dico che vado a vedere il posto con lo scooter, lui non vorrebbe ma io parto, vedo dei bagni orribili e sta piazzola depressiva.... riscendo gi? con lo scooter, lui si sbraccia dicendo qualche cosa, io rispondo "Oui" faccio cenni strani con le braccia (tipo: faccio un giro) apro il gas e...... via da quel luogo........ dopo 5 Km mi fermo sul ciglio della strada tiriamo fuori Routard e pianta completa della Corsica e con Ely riorganizziamo un planning.......
      La cosa non ? semplice, siamo abbastanza stanchi, gi? l'arrivo a Zicavo era pi? che ambito e ci immaginavamo gi? sdraiati su un pratino, avevamo gi? fatto pi? di 200 km e sopra Zicavo non erano segnalati posti con campeggi. Spulciamo il Routard, tenendo come ultima opzione l'arrivo direttamente a Corte, ma Elisa individua a una ventina di Km sotto Corte questa fattoria-campeggio consigliata dal Routard con tutte le caratteristiche per essere un posto valido, il paesino vicino ? Venaco.
      Pronti via, rigalvanizzati x la scoperta rimontiamo in sella pimpanti dato che ci aspettano un'altra ottantina di Km..... tra i quali il passo del Col di Sorba, che ha una certa somiglianza con nostro Stelvio.....
      Ci dispiace solo che, se il giorno dopo Thomas ci avesse cercati a Zicavo, non ci avrebbe trovati, speriamo solo non abbia modificato il suo tragitto per noi, ma sono i rischi degli appuntamenti volanti senza cellulare, come si faceva una volta: molto pi? belli!!!!
      Finalmente arriviamo a Venaco, paesino stupendo nel cuore e nel centro delle montagne Corse. Troviamo il camping 5 km a sud del paesino, proprio come lo aspettavamo, su un promontorio che domina l'enorme vallata, piccolino, pulitissimo, carino, con i gestori simpaticissimi e popolato solo da appassionati di trekking: una fantastica fattoria familiare!!!
      Wow che figo, gi? decidiamo di passarci 4 notti, di primo acchito, oramai la nostra esperienza ci fa subito capire quando un posto vale veramente la pena, oltretutto da li si possono fare le medesime cose che si fanno stando a Corte, e quindi anche tornare in Val Restoinica, cosa che puntualmente facciamo il giorno seguente.
      L'anno prima mi era rimasto sul gozzo il fatto di non aver potuto fare il percorso trekking che parte dalla fine della valle, ovvero il parcheggio Bergerie de Grottelle e che risale al lago Di Melu e che continua,per i + arditi, sino al lago di Capitello. La decisione viene da sola...
      Fortunatamente il nostro abbigliamento ci permette anche i percorsi trekking, difatti per viaggiare utilizziamo delle scarpe off road/trekking basse, dei giubbini fini tecnici (proprio da trekking) ed abbiamo sempre con noi lo zainetto Quechua, indispensabile per ogni evenienza.
      Il primo tratto fino al lago di Melu ? pi? semplice, dura comunque un'ora e non tutti arrivano in fondo, richiede infatti come minimo almeno scarpe da tennis (che non evitano comunque la sofferenza finale dopo 2 ore di camminata), alcuni tratti vengono aiutati da ferrate e scale in ferro appositamente piazzate. il lago ? stupendo, ed in molti fanno il bagno, ? il lago che alimenta il fiume Restonica.
      Un p? di riposo e proseguiamo verso Capitello. Siamo i soli insieme ad altre 3 persone (rispetto alla massa che arriva alla prima tappa) ed altrettante poche ne abbiamo incontrate che scendevano. la salita ? dura e abbastanza difficile, oltre che pericolosa, basta un piede in fallo e si finisce di sotto..... ma finalmente dopo altri 45 minuti di quasi vera scalata...veniamo ripagati di tutto......
      Il lago di Capitello ? a 1.980 mt, lago vulcanico con ancora un pezzo di ghiacciaio che si sta sciogliendo in acqua.... lass? fa freschino e ci mettiamo il pile tecnico. Scendo fino al bordo dell'acqua, freddissima ma stupenda.... non posso non farlo, anche se sono il solo, mi spoglio, metto il costume e mi butto... che bellezza l'acqua pi? pulita del mondo, tanto che riempio la bottiglia e me la bevo!!!!! che impressione, oltre che freddo (molto simile al bagno nei laghi Finlandesi..... eh eh eh cos? rispondevo a chi mi chiedeva come facevo a fare il bagno.....) il lago ? estremamente limpido fino a diventare nero pece dove il fondale si fa pi? profondo. Riposiamo un'oretta e dopo le foto di rito iniziamo la comunque non semplice discesa.
      Altre 2 ore per scendere alla base, siamo distrutti, faccio un altro bagno, questa volta nelle pozze della Restonica la cui acqua a confronto con la precedente esperienza mi sembra quasi tiepida..... anche al pomeriggio tardi....
      Finiamo la giornata con un rapido aperitivo a Corte, la mia "citt?" preferita della Corsica, esattamente nel medesimo bar dell'anno scorso nella vecchia piazzetta del centro della Cittadella. Forse la fatica, forse la giornata piena..... mi metto a sedere ed appena mi si para davanti la mia bella Pietra fredda mi viene un subbuglio, quelle cose che arrivano in un attimo, pensieri improvvisi che sicuramente il subconscio sapeva da prima ma non li aveva ancora trasmessi......: dove ***** sono le chiavi dello scooter!!!!!!
      Rovisto rapidamente nello zaino e senza pensarci 2 volte mi alzo ed inizio a correre all'impazzita risalendo le scalinate di Corte in direzione dell'alta Cittadella al parcheggio dove ci eravamo fermati.....
      Sono una furia, Bolt in confronto ? un ragazzino che insegue le lucertole, le gambe pur stressate dal trekking di 5 ore precedente sembrano volare, in quei secondi penso cosa succederebbe se mi avessero rubato lo scooter..... ero praticamente sicuro di aver lasciato le chiavi attaccate, proprio in Corsica dove rubano le moto con la frequenza con cui da noi evadono le tasse, dove non devi mai parcheggiare accanto ai furgoncini coperti...... perch? dopoo qualche minuto potresti non ritrovarci pi? nulla.
      Ho finito le scalinate e la salita, i turisti mi guardano allibiti, mancano praticamente i 200 metri finali di dritto in piano tra le mura della cittadella per sbucare dalla Porta e vedere il parcheggio e quindi sapere ...il mio futuro. Corro corro ed un istante prima di affacciarmi prego che ci sia ancora.... eccoci momento cruciale ...supero la porta, mi affaccio e da lontano lo vedo ancora, dritto sul cavalletto centrale, parcheggiato a punta in avanti e da dietro si nota benissimo, anche in lontananza, il portachiavi Gucci pendere con le chiavi appese alla serratura del bauletto. Ringrazio i Santi ed inizio a camminare recuperando il fiato, ormai ? fatta, mi do del coglione 100 volte (cosa che prima non avevo avuto il tempo di fare) recupero le chiavi e rientro al bar, per gustarmi la mia bella Pietra ghiacciata...... mai nessuna birra ha avuto un sapore tanto gustoso!!!!!

      segue...

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        #4
        Ceniamo al ristorante del campeggio come consigliato dal Routard, il padrone con la moglie fa da mangiare in casa, ogni giorno menu diverso, abbondantissimo ma giustamente senza scelta, il tutto per 13 euri!!!!!!!!!! Oltretutto ? buonissimo e cucinato con la carne del posto!!!!! che figata! Prima di cena, uscendo dalla doccia...... chi vediamo che sta montando la sua tendina singola: il mitico Thomas....che grande..baci e abbracci e ci raggiunge a cena per gli amari ..... (era stremato ddopo aver fatto il famoso passo del Col di Sorba....lo Stelvio Corso...), fortunatamente anche lui si era fermato a Zicavo solo per pranzare senza nemmeno cercare il camping.
        Il giorno dopo decidiamo di fare una gita e dirigerci verso sud e pi? precisamente nella foresta di Vizzavona, il Routard parla di posto bellissimo e di percorsino trekking fino alle cascate "Des Anglais". Il posto ? stupendo, nel bosco hanno organizzato vari percorsi di diverse difficolt? tra gli alberi, sembravano tanti piccoli Tarzan, ogni tanto sentivi un urlo e vedevi fiondare da un albero all'altro qualche persona munita di imbracatura e caschetto attaccato ad un cavo, oppure li vedevi in equilibrio tra le corde..... molto divertente al costo di 20 euri per 4 ore.
        Decidiamo comunque per il trekking e le cascate, le nostre gambe abituate al cammino richiedono Km.... E Km gli concediamo, soprattutto perch? dopo 40 minuti di cammino ci accorgiamo che abbiamo sbagliato strada, stiamo andando verso la stazione nel bosco di Vizzavona.... rientriamo sui nostri passi e finalmente troviamo le cascate, risaliamo il fiume arrampicandoci fino a trovare delle pozze di nostro gradimento dove passiamo gran parte della giornata.
        Rientrati allo scooter, decidiamo di vedere la stazione e di prendere una birretta al suo caratteristico bar. Passa pure il treno, ? incredibile, questo treno parte da Bastia ed arriva a Bonifacio attraversando in verticale la Corsica e passando attraverso i Monti, praticamente se la mattina sei al mare, a pranzo puoi stare in montagna a fare del bel trekking nel cuore della Corsica. Il treno ? naturalmente diesel, 4 vagoni malconci pieni solo di ragazzi con gli zaini, 7 euri per il percorso completo (Bastia-Bonifacio).
        L'ultimo giorno a Venaco lo dedichiamo ad una bella girata con lo scooter, programmata sulla cartina. Prendiamo la nazionale in direzione Est ed arriviamo sulla costa Verde, parte della Corsica che non ci ? mai piaciuta, proprio nei pressi di Aleria. Comunque riusciamo a trovare qualche cosa di interessante pure li, inserendoci nella brutta, lunga, calda,trafficata e dritta strada che da Bastia porta a Porto Vecchio percorsa senza n? arte n? parte dalle auto appena sbarcate dal traghetto che si trasferiscono direttamente (fortunatamente) nelle 2 citt? famose del sud della Corsica, lasciando il centro ed il nord ai turisti pi? sensibili e che hanno la capacita di apprezzare maggiormente le loro bellezze (a discapito dello struscio tra i negozi di marca, delle bellissime ma super affollate spiagge della Corsica del Sud in particolare di Porto Vecchio).
        Una laguna immensa creata dal mare e dalla bassa terra pianeggiante si apre davanti a noi: il Lago di Urbino viene chiamato, una striscia di terra collega con l'estremit? dove un ristorantino bellissimo sfrutta nel suo men? la principale risorsa di quei Km quadrati di acqua: le ostriche!!!!! Purtroppo erano le 11.00 di mattina per cui non abbiamo potuto appprofittarne.

        V Tappa: Venaco-Haut Asco (3 notti)
        La tappa seguente prevedeva la scoperta della valle di Ascu, molto diversa dalla Restonica ci avevano annunciato, ma molto ben descritta dal Routard. La strada che entra nella valle di Ascu ? lunga 30 Km (senza sfondo) e sta proprio ai bordi dell'omonimo corso d'acqua che come la Restonica forma bellissime pozze dove passare la giornata. Risalendo tra le tortuose curve tra il dirupo ed il corso d'acqua, al 15esimo Km troviamo Asco, il paese, 4 case arroccate su un picco, proseguendo ci si inoltra ancora di pi? nella bellissima vallata fino ad risalire a Haut_Asco, fine della strada e partenza della vecchia e sepolta stazione sciistica. Haut Asco ? tappa fondamentale per il GR20, uno chalet bellissimo domina l'intera vallata. Ci piazziamo in un favoloso campeggio a 2 Km da Haut Asco, praticamente una parte di bosco recintata e montiamo la tenda proprio accanto al fiume che ci serviva come frigorifero, vasca da bagno, e piscina...... personale: un posto favoloso!!!!! Qui conosciamo 2 simpaticissimi ragazzi romani: Sumiti intrigante e bella ragazza dal padre francese e madre tedesca, nata a trastevere, col nome indiano.... ed Alessandro: Harleysta sfegatato oltre che appassionato di videogames...... Ci troviamo molto bene, sono proprio simpatici ed hanno la tenda accanto alla nostra, tiriamo le prime serate in lungo cazzeggiando con loro alla luce della torcia sorseggiando le sepreterne Pietra raffreddate nel fiume al rumore incessante dell'acqua che scorreva a 2 mt di distanza.
        Nella valle d'Asco effettuiamo il percorso di trekking pi? difficile di tutta la vacanza, ? infatti una tappa del GR20 molto impegnativa, ovvero la risalita dallo chalet di Haut-Asco fino alla cresta della Muvrella a 2.010 da cui si pu? ammirare il favoloso Monte Cinto, il pi? alto della Corsica con i suoi 2.706 mt.
        La risalita ? difficoltosa, non da tutti, assolutamente necessarie scarpe adatte, dopo un inizio tranquillo si inizia ad arrampicarci tra le rocce nel vero senso della parola, alcuni passaggi sono veramente impegnativi e difficili, soprattutto per i GR20isti che hanno sulle spalle il loro peso zaino di 15/20 Kg. Noi col pratico zainetto da escursione giornaliera fortunatamente siamo molto agili. Ci fermiamo varie volte, diamo fondo alla frutta ed alle barrette energetiche, a volte sbagliamo percorso (vanno seguite le strisce bianco-rosso dipinte sui massi ogni 100-200 mt), l'incontro di qualche altro escursionista ci da la sicurezza e la forza di continuare, incontriamo pure un personaggio favoloso: tale Giacomo, fiorentino coi capelli lunghi GR20ntista in solitaria, anzi col suo fido amico, un lupo, ma un lupo vero dagli occhi di cristallo corredato con le sue personali bisacce, che grandi!!!!!
        Parliamo un pochino, gli annuncio che la Fiorentina ha vinto l'andata del preliminare di Champions 2-0 con gol di Mutu e Gilardino e continuiamo col miraggio della vetta.
        Finalmente ci siamo, incredibile, siamo alti alti..... l'aria ? frizzantissima, troppo contenti per essere arrivati in cima dopo 2 ore di vera scalata e ben 700 mt di dislivello effettuati!!!!
        Facciamo le foto di rito, riposiamo un pochino ed iniziamo la discesa, questa volta nella stessa direzione del percorso del GR20.
        Il giorno dopo lo dedichiamo al massimo riposo nelle pozze dell'Asco mentre il terzo alla visita della Balagna con lo scooter.... Una regione spettacolare, paesini appollaiati tra i monti, il mare in lontananza, scendiamo fino a Ile Rousse e ci facciamo l'unico pranzo della vacanza: un bel "moules frites" e fritto misto in un ristorantino da guida Routard. Che impressione, la mattina in montagna a millepassametri ed a pranzo al porticciolo a mangiare fritto misto di pesce.......La mia mappa super dettagliata mi permette di scoprire strade non battute da turisti e addirittura strade prive di indicazione dove il senso di orientamento viene stimolato al massimo. Impossibile dimenticare la bellezza tra i tanti del paesino di nome Speloncato..... le parole non ne renderebbero giustizia.
        La sera ceniamo nello chalet di haut Asco, vicino al caminetto, in compagnia dei distrutti GR20 che facevano tappa li. Cibo come sempre ottimo, emozionante la sera lass?...nel grande silenzio in cima alla valle sotto ad un cielo iperstellato.
        Salutati i nostri oramai amici romani e la loro 883, ci rimangono i 2 giorni finali della vacanza e, come promesso ad Elisa, se fossero avanzati giorni saremmo ritornati nel posto per noi pi? incantevole della Corsica: ovvero Cape Corse, detto pi? volgarmente "il dito".

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          #5
          VI Tappa: Haut Asco-Centuri (2 notti)
          Sulla strada stretta e dissestata che conosco bene x averla fatta 4 volte lo scorso anno , mi diletto a superare vari motociclisti sicuramente in gita al nosd del dito da St Florent.
          Un vento incredibile ci accompagna nella risalita dalla parte ovest del dito, fa quasi paura con quel vento lo scooter vicino ai dirupi.... dopo aver passato Nonza, paesino stupendo che domina dall'alto la sua imponente e nera spiaggia, dove l'anno passato avevamo incontrato in nostri amici fiorentini Chiara e Cecco ed il loro bellissimo Giulio, arriviamo finalemnte a Centuri, nostro paesino preferito di tutta la Corsica e ci piazziamo nel campeggio dello scorso anno: l'Isolottu a Marina di Mute. Il pomeriggio, incontriamo x puro caso il nostro amico visual della Gucci, il simpaticissimo Palo col suo "compagno" con cui passiamo il pomeriggio sul molo del porto tra gli schizzi delle imponenti onde e le birre fredde da loro conservate e portate nella ghiacciaia; la sera mangiamo in tenda rinchiusi sotto una bufera di vento.
          Il giorno dopo passiamo una bellissima giornata sulla spiaggia selvaggia di Barcaggio, la punta estrema della Corsica, che si affaccia davanti ad un immaginaria quanto lonata Liguria.
          La mattina presto la spiaggia ? propriet? personale di simpatiche mucche, cui dobbiamo quasi chiedere il permesso per piazzarci, poi verso mezzogiorno delle mucche nessuna traccia, al contrario le spiaggia, pur grande si riempie di "umani".
          Rientriamo a Centuri, la strada ? alta sulla costa a dirupo ed il vento incredibilmente forte e potente, i "guardiani del capo" (pale eoliche in cima al monte) sono imbizzarriti. La guida dello scooter si fa difficoltosa, bisogna procedere con cautela, ? qui che una ben piantata Hornet 900 di Milano con borse laterali e passeggero mi sorpassa (il secondo sorpasso della vacanza...proprio da una H900...sono proprio contento), poi si ferma di colpo senza frecce e quasi quasi la prendo piena, che coglione!!!! Siamo sul punto pi? alto del capo, ora la strada gira verso sinistra aprendosi al versante Ovest ed al vento pieno del mare aperto, effettuo la curva e ...... mi attacco ai freni...... Il vento ? fortissimo, non reggo lo scooter, mi puntello coi piedi e mi avvicino lentamente sempre coi piedi per terra dalla parte in contromano, lontano dal dirupo...avessi avuto il parabrezza alto......ma..non ci voglio pensare.... le raffiche sono fortissime, mi appoggio con lo scooter alla spalla del monte, non sto in piedi, nel frattempo mi superano 2 auto, una col la bara portaoggetti sul tetto.... ad un tratto vediamo la bara aprirsi, dilaniarsi sotto le raffiche di vento.... e tutto il suo contenuto esplodere e volteggiare in aria come detriti appena espulsi da un vulcano in eruzione.... una scena incredibile, divertente quasi se fosse stata una finzione, ma era vera.... il poveraccio fermatosi e non pu? che constatare di aver perso tutto il carico, volato chiss? dove.....
          Procedo lentamente coi piedi per terra a passo d'uomo in pieno controsenso, vicino al dirupo non ci st?...dopo quello che ho visto basta una raffica per...... finalmente raggiungo la parte coperta dagli alberi e riprendo lentamente la marcia. Mamma mia......
          La seconda sera mangiamo nel nostro ristorantino di Centuri dell'anno passato, (Routard), U Cavallu di Mare. La solita simpatica padrona del prorompente seno rifatto e le solite 2 figlie anche loro molto simpatiche ed efficienti, oltre che molto carine 8cosa che non guasta mai...anzi) a servire, i soliti prezzi con 2 menu di ottimo pesce ce la caviamo con 36 Euri in due ....naturalmente con la "cafafe d'eau"

          VII Tappa: Centuri-Firenze
          E' il giorno della partenza, dobbiamo aspettare mezzanotte, ora cui a Bastia parte in nostro traghetto Corsica Ferries. Come l'anno passato passiamo la giornata sulla spiaggia di Marina di Sisco, con lo scooter gi? montato dei bagagli, e la sera ceniamo al porto vecchio di Bastia. C'? tanta gente, individuiamo il famoso Giacomo, il GR20ntista fiorentino, tutto rimesso lavato e stirato (anche il capello) che passeggia al guinzaglio del suo fido Lupo, immagino che la gente lo scambi per un cane Lupo......
          Verso le 23.00 arriviamo al porto dell'imbarco e scopriamo che la nave arriver? in porto alle 2.00......
          Che palle..vabb?....gente che dorme in auto, chi in terra..... finalmente arriva, come sempre le moto entrano prima, il che ci da un enorme vantaggio nella corsa alla conquista del posto valido in terra dove piazzare materassini e sacchi a pelo x la notte. Gli ultimi dormiranno agli ingressi dei bagni, o sui tavolini rotondi.....
          Sbarchiamo la mattina a Livorno, Italia...lunga colazione (lontani dal porto e dai compagni della traversata.... ) sul lungomare di Livorno, con Gazzetta dello Sport spulciata fino all'ultima virgola.
          FI-PI-LI ed arriviamo a Firenze, il contakilometri parziale dell'SH conta esattamente 2.253 Km, fatti tutti in scioltezza direi........
          Una grande vacanza, quasi perfetta... con un mezzo perfetto ed (devo riconoscerlo) una compagna perfetta..... ed ho detto tutto.

          Sid

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