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Raduno in Germania

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    #1

    Raduno in Germania

    Ho visto cose che voi bikers umani ........ no, non era proprio così.
    Però potrebbe andare bene per iniziare il racconto di un raduno in terra tedesca.
    Sabato 5 luglio, area di servizio Garda Est, ore 9,45: sto aspettando Sherif (incrociato su un altro forum) che non ho mai visto di persona e col quale mi sono solo accordato via mail ed sms. Quando lui arriva sulla sua Dyna Street Bob quelli a bordo delle auto si stanno guardando intorno piuttosto interdetti. Da dove ca.....volo arrivano tutte queste moto? E gli accenti? Toscano, emiliano, romanesco, marchigiano, umbro e via andare si mescolano e si scontrano. Il caso ha voluto che il raduno dello Stelvio coincidesse con il raduno europeo delle BMW a Garmish e tanti si sono fermati proprio qui per rifornirsi di benzina e caffè, tanto è vero che i baristi stanno impazzendo. Visto che io sono su una Guzzi e Sherif è su una Harley sembra evidente che non siamo lì per il raduno delle BMW per cui la domanda di rito è: “Anche voi allo Stelvio?”
    “No, andiamo un po' più in là, circa 300 km più in là. In Germania”
    “Vacanza ?”
    “No, un raduno. Domani si ritorna”
    Ci guardano allarmati: questi due non hanno le rotelle a posto.
    Partiamo e poco dopo siamo lì a fare i conti con le code dei vacanzieri. Per un po' cerchiamo di fare i bravi e magari infilarci fra le due code di auto ma quando la cosa diventa problematica, visto che sulla corsia di emergenza ormai sono già in tanti con le moto a sfrecciare via, ci accodiamo per un bel pezzo finchè all'orizzonte non si profilano un paio di lampeggianti azzurri che hanno il magico effeto di far rientrare tutti nei ranghi. Riusciamo comunque a sbrigarcela abbastanza in fretta ed arriviamo abbastanza presto a subire il furto legalizzato che passa sotto il nome di pedaggio autostradale (27 euro da Rimini a Vipiteno – più di quello che costa un anno in autostrada in Svizzera o in Austria). La sosta prima dell'Europabrucke, con torta di mele e spremuta di arancio, mi fa capire che ho trovato un ottimo compagno di viaggio e riparto con lui verso Innsbruck ed il Fernpass convinto che sarà un grande fine settimana. La piazzola di sosta in cima al passo, davanti all'hotel che un po' ricorda i castelli bavaresi, è piena di BMW ma lungo la strada incontreremo moto di tutte le marche. Scendiamo verso la Baviera fra panorami verdissimi, montagne con ancora chiazze di neve in cima e piccoli villaggi fatti su misura per turisti in cerca di pace. Dalla Baviera passiamo al Baden Wurttemberg ed il paesaggio cambia ma non è meno affascinante di quello bavarese. Non ci sono gli alti picchi montani ma dolci colline con campi alternati a piccoli boschi e villaggi che sembrano usciti da cartoline di altri tempi. Le strade poi sono un sogno: fondo perfetto, curve morbide, segnaletica efficacissima. Arriviamo a Wilsingen poco prima delle sei, montiamo le tende ed andiamo a salutare uno dei boss del club organizzatore. Appena mi vede sono grandi saluti (questa è l'ottava volta che io ritorno) ed in men che non si dica ci troviamo con un boccaledi birra in mano offerto dalla casa.Pochi minuti dopo incontriamo Paolo ed Enrico che sono arrivati ieri sera da Acqui Terme e già hanno l'aria di chi sa di aver fatto la cosa giusta. Siamo gli unici stranieri ma questo sembra solo favorire le offerte di bevande di tutti i tipi. Verso le otto partono i giochi con divertimento di tutti e poi si passa alla musica. Il primo gruppo suona un punk rock un po' ripetitivo ma quando salgono sul palco i Woodpeckers l'atmosfera cambia di colpo insieme al genere di musica ed alla partecipazione del pubblico. Si comincia con gli Iron Maiden, si prosegue con gli AC/DC e poi via andare con Alice Cooper, Billy Idol e la voce di una ragazza che esegue una cover dei Nightwish in modo superbo. Ma è quando partono le note di “Born to be wild” che il tendone sembra esplodere con le voci di un migliaio di bikers che cantano a squarciagola. Mentre Enrico e Paolo sono intenti a "pasturare", Sherif è in giro in caccia e fuori dal tendone un altro migliaio di persone stanno ritrovandosi attorno ad un grande falò. L'atmosfera è piacevolissima ed andrà avanti così fino alle prime luci dell'alba. I tappi per le orecchie sono serviti a poco ma sono riuscito a mettere insieme quasi tre ore intere di sonno. Sherif invece non ha dormito proprio però alle otto e trenta siamo pronti a metterci in strada per il ritorno. Tra Fussen ed il Fernpass c'è il mondo a due ruote in strada. Le auto, pur numerose, sembrano scomparire in mezzo alle centinaia e centinaia di moto che sono dovunque. Il sole ci accompagna quasi fino al Brennero. “Quasi” perchè poco dopo l'Europabrucke cominciano a venire iù goccioloni pesanti che ci costringono ad indossare le tute da pioggia. Passato il Brennero la pioggia lascia il posto ad un timido sole e ben presto dntro alle antipioggia sembra di essere in una sauna. Ci fermiamo a toglierle insieme ad altri motociclisti reduci dallo Stelvio. Ovviamente il tempo maledetto ci lascia solo una ventina di minuti di tregua. Vicino ad Ala Avio il nuvolone nero si trasforma in pioggia violenta. Gli spazi sotto ai cavalcavia sono tutti pieni così decidiamo di tirare avanti fino alla prima stazione di servizio. Quando arriviamo si scatena l'apocalisse. Chicchi di grandine grossi come noci colpiscono dappertutto. Bene o male cerchiamo di mettere le moto al riparo sotto le pensiline del distibutore ed in pochi istanti è tutto bloccato perchè anche qualche automobilista ha pensato bene di risparmiare i costi del carrozziere. Caos totale per una mezz'ora con la grandine che fa un rumore pazzesco colpendo le lamiere delle pensiline e le carrozzerie delle auto che sono ferme sul piazzale. Arriva un'auto con il parabrezza incrinato da un pezzo di ghiaccio ed io mi becco di rimbalzo un frammento di grandine grosso quanto una moneta da due euro che mi fa un male boia.
    Dopo una mezz'ora l'inferno finisce ed in breve tempo il cielo torna azzurro. Io e Sherif aspettiamo di arrivare all'ultima area di servizio in comune prima di salutarci davanti ad un caffè e a riprometterci di ritrovarci in un'altra occasione. Sicuramente il prossimo anno per lo stesso raduno.
    Da Verona a Rimini il sole picchia caldissimo ed arrivo a casa perfettamente asciutto, come se non avessi preso neppure una goccia i pioggia.
    Riassunto del fine settimana: 1.600 km in due giorni, quantità sconosciuta di birra assorbita con facilità, quantità di sonno goduto piuttosto scarsa, soddisfazione per l'esperienza massima.

    alcune foto ma se volete un po' più documentazione : http://picasaweb.google.it/nonnoenio...ngenLuglio2008
    fernpass

    bikers tedeschi?

    Paolo in "pastura"

    I woodpeckers ed il pubblico
    Last edited by nonno enio; 10-07-08, 14:02.

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    #2
    Leggo proprio volentieri, anche noi ad agosto volevamo fare due curvette in territorio tedesco! Ti spiace se quando sarà il momento ti chiederò qualche dritta sull'itinerario? ;-)

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      #3
      Originally posted by missie**76 View Post
      Leggo proprio volentieri, anche noi ad agosto volevamo fare due curvette in territorio tedesco! Ti spiace se quando sar? il momento ti chieder? qualche dritta sull'itinerario? ;-)
      disponibile in ogni momento.
      Ho aggiuno un link per un album foto un po' pi? completo

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        #4
        Originally posted by nonno enio View Post
        disponibile in ogni momento.
        Ho aggiuno un link per un album foto un po' pi? completo
        Grazie mille :-)

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          #5
          Ho guardato tutte le foto... che vogliaaaaaaaa!!! oggi mi hanno scritto la lorenza e mario per il raduno del 25-27 luglio se non sbaglio... mi piange il cuore a non poter andar su...

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            #6
            NONNO ENIO spettacoloso

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              #7
              Originally posted by spqr81 View Post
              NONNO ENIO spettacoloso
              Appoggio, ho letto tutto con entusiasmo. Bravo nonno, un saluto da zio Mike!

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