Diritti TV, il tifoso torna protagonista
La rivoluzione ? dietro l?angolo. Con il nuovo contratto sui diritti tv (oggi in Lega c?? l?asta per l?assegnazione dei pacchetti per il triennio 2018-2021) cambieranno molte cose e il tifoso, ignorato per anni dalle societ?, torner? a ricoprire un ruolo importante per la spartizione di quella torta da 1400 milioni di euro all?anno che tiene in vita l?80% dei club, che senza quei soldi sarebbero falliti e da tempo.
Alla vigilia di Natale, mentre tutti erano distratti dalle polemiche sul VAR e dalle feste, infatti, il governo ha approvato in via definitiva un emendamento alla manovra, riformulato e approvato in commissione Bilancio della Camera. L?emendamento, riguarda quella fetta del 20% della torta (che vale circa 200 milioni di euro) che dal prossimo contratto sar? ridistribuita tramite una graduatoria determinata dallo share televisivo certificato delle partite trasmesse in TV (ovvero, dal numero dei telespettatori che hanno fatto registrare gli incontri trasmessi da SKY e da Mediaset Premium per ogni singola squadra) e dalle presenze all?interno degli stadi. Per questo, da mesi molte societ? stanno facendo promozioni di ogni genere per riempire i loro impianti, in modo da poter salire di qualche posizione in questa classifica che su base triennale potrebbe valere quasi quanto una qualificazione alla Champions League, visto che nel triennio 2018-2021 questa fetta di torta varr? per i club di Serie A circa 600 milioni di euro complessivi. E la maggior parte di quei soldi, finiranno nelle casse dei grandi club, quelli che hanno pi? tifosi reali (allo stadio) e virtuali o televisivi. Quindi, anche il tifoso seduto sul divano, vedendo la partita porter? soldi nelle casse della societ? per cui tifa. Anche se un ruolo fondamentale lo giocheranno, chiaramente, sia la Lega che le televisioni. Perch? ? chiaro che un posticipo o un anticipo, giocato in assenza di altre partite in contemporanea, far? registrare molti pi? spettatori di partite che si giocano alle 15. E questo, chiaramente, vale anche per Lazio e Roma, sicuramente penalizzate dal fatto che il derby non si possa pi? giocare in notturna per motivi di ordine pubblico.
La nuova classifica di ridistribuzione del malloppo, quindi, verr? stilata (come recita il testo di legge) ?sulla base del pubblico di riferimento di ciascuna squadra, tenendo in considerazione il numero di spettatori paganti che hanno assistito dal vivo alle gare casalinghe disputate negli ultimi tre anni, nonch? in subordine lo share televisivo certificato?. Niente pi? bacini d?utenza con tifosi virtuali, ma con tifosi regali che pagano il biglietto o vedono realmente le partite in tv.
Il tifoso, quindi, torna a recitare un ruolo di primo piano e non si potr? pi? dire che i ?presidenti se ne fregano se gli stadi sono vuoti?, oppure se ?i tifosi disdicono gli abbonamenti alle paytv?. Perch? d?ora in poi ogni spettatore perso allo stadio o davanti alla TV, peser?: e non poco.
Questa modifica alla legge-Melandri (quella che stabiliva i criteri di distribuzione dell?intera torta) ? stata voluta per premiare le societ? che mandano realmente avanti il baraccone: quelle che fanno audience o che riempiono gli stadi. E a beneficiarne, saranno soprattutto i grandi club, a discapito di quelle piccole realt? locali.
?Il nuovo testo completa le modifiche gi? approvate e che ridistribuiscono pi? equamente i proventi dei diritti tv tra le grandi societ?, in particolare si indica che la quota destinata al radicamento sociale delle societ? sia il risultato anche dell'audience televisiva certificata, cio? il seguito registrato dalle societ? attraverso gli ascolti televisivi. Ci? comporta che una quota maggiore dei proventi venga giustamente destinata alle grandi societ? che non solo hanno l'opportunit? e le capacit? di fare da traino a tutto il movimento, ma rappresentano spesso il nostro calcio all'estero, nelle Coppe europee e nelle competizioni internazionali?.
Tra le altre novit?, ce n?? una clamorosa, ovvero l?assegnazione di un determinato pacchetto dei diritti tv che consentir? di trasmettere gli incontri di calcio in diretta nei cinema che diventeranno dei piccoli stadi al coperto, decisamente pi? comodi degli stadi veri e che ti offrono la possibilit? di vivere l?evento insieme a centinaia di persone e non da soli sul divano di casa.
Dopo anni, quindi, il tifoso diventa nuovamente protagonista. Non come negli anni Settanta, Ottanta o nella prima met? degli anni Novanta, quando le societ? andavano avanti solo ed esclusivamente grazie alle entrate del botteghino e quindi con i soldi che versavano i tifosi, ma quasi. D?ora in poi, per i presidenti sar? ?rischioso? mettersi contro i tifosi, perch? eventuali stadi vuoti per protesta non rappresenteranno solo un danno d?immagine e un mancato incasso immediato, ma anche un danno economico enorme legato alla ridistribuzione dei soldi del contratto televisivo. E, forse, questa modifica della legge-Melandri spiega tante cose, tante conversioni vere o presunte tali di alcuni presidenti o dei cambi di rotta nei rapporti tra le societ? e i tifosi registrati negli ultimi tempi, all?insegna del ?volemose bene??
Fonte ssLAZIOfans.it
Tafferugli anche al cinema....che bello!!!
La rivoluzione ? dietro l?angolo. Con il nuovo contratto sui diritti tv (oggi in Lega c?? l?asta per l?assegnazione dei pacchetti per il triennio 2018-2021) cambieranno molte cose e il tifoso, ignorato per anni dalle societ?, torner? a ricoprire un ruolo importante per la spartizione di quella torta da 1400 milioni di euro all?anno che tiene in vita l?80% dei club, che senza quei soldi sarebbero falliti e da tempo.
Alla vigilia di Natale, mentre tutti erano distratti dalle polemiche sul VAR e dalle feste, infatti, il governo ha approvato in via definitiva un emendamento alla manovra, riformulato e approvato in commissione Bilancio della Camera. L?emendamento, riguarda quella fetta del 20% della torta (che vale circa 200 milioni di euro) che dal prossimo contratto sar? ridistribuita tramite una graduatoria determinata dallo share televisivo certificato delle partite trasmesse in TV (ovvero, dal numero dei telespettatori che hanno fatto registrare gli incontri trasmessi da SKY e da Mediaset Premium per ogni singola squadra) e dalle presenze all?interno degli stadi. Per questo, da mesi molte societ? stanno facendo promozioni di ogni genere per riempire i loro impianti, in modo da poter salire di qualche posizione in questa classifica che su base triennale potrebbe valere quasi quanto una qualificazione alla Champions League, visto che nel triennio 2018-2021 questa fetta di torta varr? per i club di Serie A circa 600 milioni di euro complessivi. E la maggior parte di quei soldi, finiranno nelle casse dei grandi club, quelli che hanno pi? tifosi reali (allo stadio) e virtuali o televisivi. Quindi, anche il tifoso seduto sul divano, vedendo la partita porter? soldi nelle casse della societ? per cui tifa. Anche se un ruolo fondamentale lo giocheranno, chiaramente, sia la Lega che le televisioni. Perch? ? chiaro che un posticipo o un anticipo, giocato in assenza di altre partite in contemporanea, far? registrare molti pi? spettatori di partite che si giocano alle 15. E questo, chiaramente, vale anche per Lazio e Roma, sicuramente penalizzate dal fatto che il derby non si possa pi? giocare in notturna per motivi di ordine pubblico.
La nuova classifica di ridistribuzione del malloppo, quindi, verr? stilata (come recita il testo di legge) ?sulla base del pubblico di riferimento di ciascuna squadra, tenendo in considerazione il numero di spettatori paganti che hanno assistito dal vivo alle gare casalinghe disputate negli ultimi tre anni, nonch? in subordine lo share televisivo certificato?. Niente pi? bacini d?utenza con tifosi virtuali, ma con tifosi regali che pagano il biglietto o vedono realmente le partite in tv.
Il tifoso, quindi, torna a recitare un ruolo di primo piano e non si potr? pi? dire che i ?presidenti se ne fregano se gli stadi sono vuoti?, oppure se ?i tifosi disdicono gli abbonamenti alle paytv?. Perch? d?ora in poi ogni spettatore perso allo stadio o davanti alla TV, peser?: e non poco.
Questa modifica alla legge-Melandri (quella che stabiliva i criteri di distribuzione dell?intera torta) ? stata voluta per premiare le societ? che mandano realmente avanti il baraccone: quelle che fanno audience o che riempiono gli stadi. E a beneficiarne, saranno soprattutto i grandi club, a discapito di quelle piccole realt? locali.
?Il nuovo testo completa le modifiche gi? approvate e che ridistribuiscono pi? equamente i proventi dei diritti tv tra le grandi societ?, in particolare si indica che la quota destinata al radicamento sociale delle societ? sia il risultato anche dell'audience televisiva certificata, cio? il seguito registrato dalle societ? attraverso gli ascolti televisivi. Ci? comporta che una quota maggiore dei proventi venga giustamente destinata alle grandi societ? che non solo hanno l'opportunit? e le capacit? di fare da traino a tutto il movimento, ma rappresentano spesso il nostro calcio all'estero, nelle Coppe europee e nelle competizioni internazionali?.
Tra le altre novit?, ce n?? una clamorosa, ovvero l?assegnazione di un determinato pacchetto dei diritti tv che consentir? di trasmettere gli incontri di calcio in diretta nei cinema che diventeranno dei piccoli stadi al coperto, decisamente pi? comodi degli stadi veri e che ti offrono la possibilit? di vivere l?evento insieme a centinaia di persone e non da soli sul divano di casa.
Dopo anni, quindi, il tifoso diventa nuovamente protagonista. Non come negli anni Settanta, Ottanta o nella prima met? degli anni Novanta, quando le societ? andavano avanti solo ed esclusivamente grazie alle entrate del botteghino e quindi con i soldi che versavano i tifosi, ma quasi. D?ora in poi, per i presidenti sar? ?rischioso? mettersi contro i tifosi, perch? eventuali stadi vuoti per protesta non rappresenteranno solo un danno d?immagine e un mancato incasso immediato, ma anche un danno economico enorme legato alla ridistribuzione dei soldi del contratto televisivo. E, forse, questa modifica della legge-Melandri spiega tante cose, tante conversioni vere o presunte tali di alcuni presidenti o dei cambi di rotta nei rapporti tra le societ? e i tifosi registrati negli ultimi tempi, all?insegna del ?volemose bene??
Fonte ssLAZIOfans.it
Tafferugli anche al cinema....che bello!!!
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