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Il Topic ufficiale del Calcio
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Originally posted by FIloGhemEnO View PostSecondo me Ronaldo incarna la vera essenza del professionismo nel mondo del calcio. Se c'? uno da cui prendere esempio di come si gestisce la propria immagine calcistica prenderei uno come lui...
Per la squadra poi la cosa che conta ? il rendimento e a uno come Ronaldo ? difficile criticare la resa calcistica.
Inviato a mano tramite li diti
Con questo potrebbe essere sicuramente peggio la serata di Balotelli a Milano...per? al primo calo di rendimento qualcuno te lo fa notare...oppure alla prima incomprensione....
non penso che la cosa sia uscita cos? dal nulla...
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Originally posted by Fritz11 View Postte l'ho detto che qui il concetto di professionista non ? chiaro a molti....? uno che non pu? farsi i c***i propri nel privato ma in che campo pu? dare il peggio di s? sopratutto dal punto di vista comportamentale.Il mondo gira alla rovescia....
Cmq non so quanto conviene a Perez privarsi di Ronaldo, voglio dire, che indotto ha Ronaldo per le casse del Real...??
Credo che dopo RF e VR46, CR7 sia la sigla\marchio pi? conosciuta al mondo.
L'ho buttata l? a naso, aspetto qualche smentita...
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Originally posted by FIloGhemEnO View PostCmq non so quanto conviene a Perez privarsi di Ronaldo, voglio dire, che indotto ha Ronaldo per le casse del Real...??
Credo che dopo RF e VR46, CR7 sia la sigla\marchio pi? conosciuta al mondo.
L'ho buttata l? a naso, aspetto qualche smentita...
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:gaen:
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Originally posted by Sideman View Postnon ho detto che non sia un professionista, anzi non sarebbe mai arrivato li se non lo fosse stato, ma ? chiaro che se metti in mano a p?ersone con cos? tanto tempo libero, cos? tanti soldi poi ti ritrovi che facciano l'aperitivo a parigi e cena a Lisbona...o che li utilizzino nei modi pi? disparati...
Con questo potrebbe essere sicuramente peggio la serata di Balotelli a Milano...per? al primo calo di rendimento qualcuno te lo fa notare...oppure alla prima incomprensione....
non penso che la cosa sia uscita cos? dal nulla...
Si s? chiaro, mi sono allacciato al tuo discorso per dire la mia su cr7.
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Originally posted by FIloGhemEnO View PostCmq non so quanto conviene a Perez privarsi di Ronaldo, voglio dire, che indotto ha Ronaldo per le casse del Real...??
Credo che dopo RF e VR46, CR7 sia la sigla\marchio pi? conosciuta al mondo.
L'ho buttata l? a naso, aspetto qualche smentita...
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Originally posted by FIloGhemEnO View PostMa perch? hanno giocato a Torino?
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Mi ha fatto piacere vedere Sabato il fratello di un altro professionista con cui ho avuto il piacere di giocare in giovent?.Non ? andato benissimo per? potr? vantare una semifinale di Coppa italia nel curriculum.
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Un altro da prendere a male parole....state sintonizzati
11.15 KALINIC APRE AL NAPOLI - Tomislav Erceg, agente dell'attaccane croato Nikola Kalinic della Fiorentina, ha dichiarato a Radio Kiss Kiss: "E' normale che faccia piacere l'interesse di un club cos? importante come il Napoli, una societ? che ? cresciuta moltissimo nel corso degli ultimi anni. Al momento per? nessuno mi ha contattato. Siamo riconoscenti nei confronti di Paulo Sousa e della Fiorentina, che hanno puntato su di lui. Futuro a Napoli? Mai dire mai nel calcio. Siamo di Spalato, una citt? che somiglia molto a Napoli. Ripeto per? che lui ? riconoscente verso la Fiorentina e ora ? concentrato sugli obiettivi stagionali dei viola".
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Originally posted by Fritz11 View PostPerch? il nostro calcio ? triste...vabb? che eravamo a livello di semifinali e mi pare che anche in Inghilterra dalle semifinali si va a Wembley...per? nei turni precedenti anche le big vanno a giocare nei campetti di periferia....Calcio senza organizzazione e senza poesia....
Mi ha fatto piacere vedere Sabato il fratello di un altro professionista con cui ho avuto il piacere di giocare in giovent?.Non ? andato benissimo per? potr? vantare una semifinale di Coppa italia nel curriculum.
Appunto, mi volevo vedere la partita anche per la poesia dello stadio piccolo che tra l'altro ero andato a vedere su gugol e mi ritrovo l'olimpico di Torino...
Hai detto bene, tristezza.
Mo uno non ? che vuole sempre paragonare alla premier, per? quando vedi lo United che va negli stadi dove nemmeno la curva hanno e si vede il parcheggio..ha tutto un altro fascino...
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Il "nero" del calcio su cui nessuno vuole indagare
Tanto fumo e poco arrosto, tanta voglia (da parte dei PM) di vetrina mediatica (obiettivo perfettamente raggiunto perch? da ieri non si parla d?altro?) e pochissima voglia di indagare seriamente e di fare veramente pulizia nel mondo del calcio, sbattendo fuori da questo sistema chi bara, chi viola le regole, chi evade il fisco e da anni si arricchisce grazie ad operazioni illecite con cui si riempiono conti all?estero svuotando le casse delle societ?. Non ho nessuna fiducia in questa inchiesta, perch? ? bastato leggere le operazioni nel mirino di PM per capire che l?indagine si ? fermata alla superficie, senza voglia di scavare veramente. Si gioca, insomma, per l?ennesima volta a non vedere quello che sta accadendo da anni. Eppure, basterebbe poco, perch? se ci arriva qualche giornalista (come il sottoscritto, che fenomeno non ?) a trovare il marcio e a svelare un sistema in atto da anni solo parlando con un agente FIFA, vuol dire che la cosa ? sotto gli occhi di tutti, ma tutti fanno finta di non vedere e di non capire. E allora, per l?ennesima volta, provo a spiegare, partendo da casa nostra, svelando un sistema che in realt? usano tutti.
Parto dal caso Zarate-Cruz, finito addirittura nel mirino della Covisoc, con magistrati e Guardia di Finanza che si sono letteralmente girati dall?altra parte per non vedere. Per chi si fosse perso le puntate precedenti, riassumiamo la storia di quei contratti. Nel 2008, la Lazio prende Mauro Zarate in prestito dall?Al Sadd per 3 milioni di prestito oneroso. Zarate viene tesserato e in Lega viene depositato un contratto in cui risulta che l?ingaggio del giocatore ? pari al minimo salariale, ovvero 1500 euro al mese. Insomma, un giocatore che negli emirati guadagnava quasi 4 milioni di dollari esentasse, viene in Italia e firma un contratto a meno dell?1% di quello che prendeva all?Al Sadd? Normale? No. Infatti, quei 3 milioni di euro versati dalla Lazio all?Al Sadd non sono per il prestito, ma per pagare lo stipendio del calciatore. E la cosa la ammette candidamente anche l'avv. Gentile in un'intervista del 15.3.2011
?Nell?operazione di prestito di Zarate dal*l?Al Sadd il primo anno, il ragazzo aveva uno stipendio minimo di 1.500 euro al mese. E? venuta fuori l?indagine per ca*pire come mai, un calciatore come Zara*te, aveva uno stipendio cos? basso. Ed ? venuto fuori, documenti alla mano, che in realt? la Lazio aveva pagato all?Al Sadd un compenso per il prestito e che l?Al Sadd continuava a pagare lo stipen**** che aveva pattuito con Mauro Zarate all?inizio del contratto, quindi l?Al Sadd pagava lo stipendio a Mauro, la Lazio ha pagato un compenso oneroso per il pre*stito oneroso del giocatore per tutto l?an*no con il quale si rimborsava anche una parte dello stipendio che prendeva?.
E perch?? Semplice, perch? in questo modo, la Lazio risparmia circa 3 milioni di euro, visto che un ingaggio di 3 milioni di euro netti, in realt? tra tasse e gabelle varie costa ad una societ? circa 6 milioni di euro. Ma se depositi un contratto al minimo salariale e trasformi il costo dell?ingaggio in cifra versata per il prestito, ecco che su quei 3 milioni di euro non si pagano tasse. Semplice. Ma come fare quando poi dal prestito si passa all?acquisto e diventa impossibile rendere credibile un ingaggio al minimo salariale? Nel 2009, nell?ambito dell?acquisto di Zarate, la Lazio utilizza la societ? Pluriel Limited (societ? offshore con sede a Londra) per pagare 14 milioni e 950.000 euro di commissioni per la stipula del contratto. Un escamotage per pagare meno tasse ma, comunque, una cosa vietata dal regolamento: perch? le commissioni vanno pagate direttamente agli agenti e segnalate tramite dei moduli predisposti dalla Commissione Agenti della Federcalcio. Il rappresentante della Pluriel Limited, guarda caso, era l?agente Riccardo Petrucchi (che fu deferito insieme a Lotito e alla Lazio), che non aveva mai depositato alcun mandato scritto in cui dichiarava di operare per conto di Zarate. Quella cifra, grazie a questa operazione non ? mai stata ufficialmente dichiarata e su quella cifra chiaramente nessuno ha pagate tasse in Italia. La Co.vi.soc, spulciando tra i bilanci not? la cosa poich? a fronte di un costo di acquisizione del cartellino di Zarate di 20,2 milioni di euro e un contratto quinquennale lordo d?ingaggio di 12 milioni e 243.000 euro, quei 15 milioni di commissioni sono apparsi subito uno sproposito, calcolando che gli agenti percepiscono al massimo il 10% del compenso lordo del calciatore, mentre qui le commissioni erano addirittura superiori all?ingaggio. E per giunta pagate all?estero ad una societ? e non ad un agente riconosciuto dalla Federcalcio e dalla Fifa.
E veniamo a Cruz, arrivato a parametro zero dall?Inter ma inserito a bilancio con un costo di acquisizione di 2,150 milioni di euro. Perch? un giocatore arrivato a parametro zero costa in realt? 2,150 milioni di euro, come risulta a pag.7 del bilancio 2009-2010 della Lazio?
Perch? quei soldi vengono fatti passare per ?commissioni?, mentre in realt? altro non sono (come nel caso di Zarate e di centinaia di altri giocatori) che la parte dell?ingaggio del calciatore versato all?estero per non pagare le tasse. Nel caso di Cruz, quei soldi finiscono nelle casse della societ? Van Dijk, il cui rappresentante legale era all?epoca Dennis Sickman, che al contrario di Riccardo Petrucci (citato prima per il caso-Zarate) non era neanche agente riconosciuto dalla FIFA. Anche qui il compenso spropositato non ? stato dichiarato come previsto dal regolamento ed ? stato scoperto dalla Co.vi.soc solo perch?, come nell?operazione Zarate, era sproporzionato rispetto all?ingaggio biennale di 1 milione e 337.000 euro lordi dichiarato come compenso percepito da Cruz. Insomma, la Lazio dichiarava 3,7856 milioni di euro lordi di stipendi per Zarate e Cruz (e su quelli pagava le tasse), mentre in realt? per ogni anno di contratto ne uscivano altri 4 milioni netti abbondanti sotto forma di commissioni versate all?estero a due societ? offshore.
Tanto per ulteriore chiarezza e completezza, per queste due operazioni Lotito ? stato deferito e condannato dalla Disciplinare a 10 mesi di squalifica, mentre la Lazio ha ricevuto l?ennesima multa, questa volta di 80.000 euro. Pena che poi fu ridotta. Ma a livello penale nessuno ha mai indagato, neanche la solerte (si fa per dire) procura di Napoli.
Operazioni come quelle descritte, le fanno tutte le societ?, non solo Lotito e la Lazio. Questo deve essere ben chiaro. Da molti anni, infatti, per alcune societ? le vie del mercato portano sempre se non esclusivamente in Sudamerica: e non solo per via del talento dei calciatori brasiliani, argentini o uruguagi. In quella zona, infatti, si ? concentrato l?interesse di alcuni investitori dell?Est o dell?Asia, che attraverso alcuni fondi di investimento con sede nei paradisi fiscali di tutto il mondo, acquistano parte del cartellino dei calciatori pi? promettenti del calcio sudamericano. I giocatori, quindi, diventano una sorta di ?multipropriet??, con frazionamenti che a volte rendono complicate le trattative ma che, soprattutto, impediscono di sapere alla fine dove finiscono i soldi spesi da chi compra.
Le ?multipropriet?? dei cartellini dei giocatori, sono l?ultima frontiera del business nel mondo del calcio, ma anche di un?evasione fiscale che non ? solo una piaga italiana, ma mondiale. Perch? il calcio ? considerato una ?lavatrice?perfetta per pulire soldi. Giocatori sconosciuti o quasi pagati anche cinque, dieci volte il loro reale valore; ragazzi di 16 anni acquistati per cifre da capogiro e inseriti nelle formazioni giovanili per poi uscire di scena dopo qualche anno, con i tifosi a domandarsi che fine hanno fatto quei calciatori strapagati. Nel mirino, come detto, sono finite da anni soprattutto le operazioni con il Sudamerica, un mercato molto fiorente per chi vuole fare un certo tipo di ?affari?; un mercato che ? diventato per alcuni club italiani una sorta di pesca miracolosa. Ma certe operazioni ripetute da parte di alcune societ?, hanno fatto drizzare le antenne sia all?Agenzia delle Entrate che alla Guardia di Finanza. Cos?, dopo l?inizio di una trattativa tra Agenzia delle Entrate e Lega Calcio per fare chiarezza sul pagamento dell?Iva del 22% nelle operazioni di prestito o di compropriet? dei giocatori (finora quasi totalmente evaso dalle societ? di calcio, come abbiamo raccontato ieri facendo l?esempio del prestito di Zarate dall?Al Sadd alla Lazio?) destinati alle prime squadre o ai settori giovanili, nel mirino sono finite tutte le operazioni con l?estero (soprattutto con il Sudamerica) che consentono la creazione di ?fondi neri? con un meccanismo che diventa semplicissimo quando il giocatore ? in parte o totalmente di propriet? di una societ? non calcistica, ovvero del club in cui gioca. Come nel caso di Tevez, anche se l?argentino ? solo la punta di questo iceberg, visto che le ?multipropriet?? in Sudamerica sono oramai la norma e i ?fondi di investimento? sono proprietari o co-proprietari dei cartellini di tutti i giovani talenti, soprattutto brasiliani, argentini e uruguagi.
Ecco, in parole semplici, come si svolgono queste operazioni: la societ? A ? proprietaria del 50% del fortissimo giocatore X (che i procuratori, a volte anche grazie a giornalisti amici e compiacenti, riescono a far dipingere subito come l?erede di Cristiano Ronaldo o in prospettiva come un mix tra Neymar e Messi); il restante 50% del cartellino ? di propriet? della societ? B. Il ragazzo viene venduto per 20 milioni di euro alla societ? italiana che chiameremo per comodit? Y, di cui ? Direttore Sportivo o Presidente il signor Z.
Ecco che cosa succede. Dalle casse della societ? Y, escono 20 milioni di euro reali, che vanno spesso e volentieri ad abbattere gli utili (infatti, curiosamente, grazie a queste operazioni fatte vicino alla chiusura del bilancio la societ? Y a fine anno ? sempre in leggera perdita o al massimo in pareggio, con i giornali che esaltano la generosit? del signor Z nel ricapitalizzare ogni anno il club o la bravura di Z nel far tornare sempre i conti al centesimo). Di questi 20 milioni di euro, 10 finiscono nelle casse della societ? A (quasi sempre una societ? di cui sono proprietari i procuratori) e 10 milioni nelle casse della societ? B. Essendo la valutazione gi? ?gonfiata? all?origine rispetto al reale valore del giocatore X, il signor Z riceve dalla societ? B (direttamente o tramite il procuratore del giocatore, che ? quasi sempre proprietario o socio della societ? A e non si capisce come ma se quelle prestazioni di servizi vengono fatturate da certe societ? hanno sempre un valore pi? alto di quello che normalmente pagano altri per ben altri giocatori...) una commissione pari al 10% dell?operazione, ovvero in questo caso di 1 milione di euro. Soldi che la societ? B versa al signor Z su un conto in banca in qualche paradiso fiscale sparso nel mondo. In Svizzera (da dove ? partita l?attuale inchiesta che vede coinvolta Infront e per cui sono indagati tra gli altri Preziosi, Paparesta e Lotito), a Malta o su qualche isolotto sperduto ai Caraibi. Ma non ? finita qui. La societ? A, i 10 milioni di euro incassati li fa sparire in un amen con una serie di triangolazioni di fatture false con una societ? di un terzo stato estero. E semmai il fisco di una delle nazioni delle societ? interessate all?operazione dovesse svegliarsi e decidere di indagare, si va al fallimento pilotato della societ? A (quella di propriet? del procuratore e dei suoi soci) con spolpamento preventivo di tutti gli asset. A questo giro, poi, vanno aggiunti i soldi che finiscono nelle tasche dei vari intermediari, che di solito incassano un po? da A, un po? da B e un po? da Z?
Dei 10 milioni versati dalla societ? italiana che abbiamo chiamato Y ad A, quasi la met? tornano (una volta fatti sparire tramite le triangolazioni di fatture di cui abbiamo parlato in precedenza) in modo occulto nelle casse di Y che cos? pu? creare dei ?fondi neri? per la societ? (per pagare in contanti e in nero parte degli stipendi o dei premi risparmiando sulle tasse) o direttamente in qualche conto del signor Z, chiaramente estero. A volte, quando qualcuno tra A e Z non rispetta i patti, assistiamo a feroci litigate tra presidenti e procuratori, che si accusano a vicenda di non aver rispettato gli accordi e si arriva a rotture clamorose, con giocatori portati volutamente a scadenza di contratto dal procuratore (socio o proprietario della societ? A) per far perdere a Y (e di conseguenza a Z) con la partenza del calciatore a parametro zero una cifra superiore a quella pattuita e non versata: o non restituita tramite i giri che abbiamo descritto sopra.
Certo, con nomi e cognomi sarebbe pi? facile spiegare tutto, visto che di esempi di queste operazioni ce ne sarebbero da fare tanti, ma anche cos? il quadro ? abbastanza chiaro. Ora, a quanto pare, anche Uefa e Fifa hanno aperto gli occhi (vietando dal prossimo anno il possesso da parte di fondi o di parti terza la propriet? totale o parziale dei calciatori che deve essere esclusivamente dei club) e che anche l?Agenzia delle Entrate hanno drizzato le antenne su queste mega-operazioni, ma i ?furbetti? del calcio italiano e sudamericano hanno continuato fino a pochi mesi fa a operare impunemente. Lo hanno fatto con molta pi? attenzione o si sono inventati nuovi trucchi per continuare a fare soldi facili alle spalle dei tifosi ai quali propinano ?bidoni? o comunque giocatori o ragazzini messi a bilancio a cifre che a volte arrivano anche ad essere cinque-dieci volte il loro reale valore di mercato e poi finiscono nel dimenticatoio. Oppure esplodono, consentendo a presidenti e procuratori di fare il business del business. E qui entrano in gioco i fondi di investimento che ?finanziano? le campagne acquisti dei club, lasciando in pratica in leasing i calciatori alle societ? in cui giocano. Ne abbiamo avuti svariati esempi nell?ultimo calciomercato, in cui molti hanno ripreso a spendere e in cui si sono viste valutazioni apparse a tutti sproporzionate per giocatori ?normali? o per ?future stelle?.
A proposito di giovani stelle cadenti? Il povero Gonzalo Barreto, descritto (e pagato) come un campione nel 2009 dalla Lazio quando ? sbarcato a Roma a 16 anni (in prestito per circa 1 milione e poi riscattato a 1,781 milioni di euro), dopo quasi due stagioni di stop in cui ? stato confinato insieme ad altri ?indesiderati? nel gruppetto dei ?fuori rosa?, a gennaio 2015 ha fatto le valigie ed ? tornato da dove era venuto: in Uruguay, nel Danubio che lo aveva lanciato. La Lazio ha provato a cederlo per incassare qualcosa degli oltre 3 milioni di euro ?investiti? tra prestito, acquisto e ingaggio (aveva un contratto quinquennale da giocatore professionista con la prima squadra e non al minimo di stipendio?), ma Barreto si ? svincolato a zero. La Lazio, quindi, a conti fatti di sicuro non ha fatto un affare a prenderlo: ma qualcun altro, sicuramente s?. Vale per lui, come vale per Alfaro (per restare in casa Lazio) o per decine e decine di sudamericani sbarcati in Italia negli ultimi anni e che in certe squadre (Catania, ad esempio) arrivavano a formare vere e proprie colonie. E, scavando, erano sempre giocatori di propriet? (in parte o totalmente) di societ? non calcistiche legate a procuratori o fondi di investimento. Fiumi e fiumi di denaro usciti dall?Italia e finiti chiss? dove. Sui quali nessuno ha indagato, nonostante la cosa fosse sotto gli occhi di tutti?
Fonte sslaziofans.it
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Tutte non lo so, ma da profano, zamparini, lotito e Galliani li colloco esattamente nelle operazioni descritte nell'articolo. Solo sensazione naturalmente
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Che coraggio zamparini...
Palermo, guai per Zamparini: a causa di Dybala dovr? pagare 15 mln di multa!
Nuove grane per il Palermo sul caso Dybala. Secondo fonti inglesi nei giorni scorsi l?Alta Corte di Manchester ha condannato il club di Zamparini a pagare 15 milioni di euro al fondo Pencil Hill Ltd per i crediti maturati nel 2012, quando il club siciliano lo acquist? dall?Instituto Cordoba per 13 milioni di euro: in realt? ne pag? solo 4. Ovviamente questa vicenda non crea ripercussioni di alcun tipo per la Juventus. A questo proposito Gustavo Mascardi, consulente della Pencil Hill, riconosce: "A Torino sono stati dei signori. Invece Zamparini sfugge a tutte le sentenze, anche quelle della Fifa. Ma sulla base di questa sentenza, presto ci rivolgeremo anche alle autorit? giudiziarie europee e a quelle italiane. Questo signore deve capire che deve onorare gli impegni, come fanno le altre societ?". La Pencil Hill Ltd, nei prossimi giorni, valuter? se anche altre societ? calcistiche inglesi hanno avuto a che fare con il Palermo per il trasferimento di calciatori e se anche loro hanno riscontrato delle irregolarit? al livello giuridico.
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