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Il Topic ufficiale del Calcio

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    #32071
    Milan in ansia, i cinesi offrono 75 milioni all'anno a Ibrahimovic!

    Pazzesca offerta del Beijing Guoan al bomber svedese che Berlusconi vorrebbe riportare in rossonero. Ma la strategia direttamente ispirata dal presidente Xi Jinping che punta ad organizzare i mondiali 2026, ha bisogno di una superstar del calibro di Zlatan



    Settantacinque milioni di euro all?anno per tre anni. L?offerta ? decisamente pazzesca, ma terribilmente concreta e potete immaginare quanto Mino Raiola la stia soppesando insieme con il pi? famoso dei suoi assistiti: Zlatan Ibrahimovic.

    Anche perch? l?ispiratore ? il primo signore della Cina: Xi Jinping, presidente della Repubblica Popolare, talmente appassionato di calcio da varare un piano decennale molto ambizioso e molto costoso (800 miliardi di euro) che, da un lato, punta all?affermazione planetaria del calcio cinese e, dall?altro, all?organizzazione dei mondiali 2026. Perch? il movimento cresca, c?? bisogno di grandi campioni che non emigrino in Cina per raccattare l?ultimo, lucroso ingaggio della carriera, ma diano lustro ad un campionato in continua crescita. Ibrahimovic sarebbe l?uomo ideale e lo sa bene anche il Milan che sul ritorno di Zlatan punta per programmare l?ennesima ricostruzione. D?altronde, a Pechino fanno sul serio.

    Durante la sessione invernale di mercato sono stati i cinesi a spendere pi? di chiunque altro: 50 milioni allo Shakhtar per Alex Texeira e 28 milioni al Chelsea per Ramires, sborsati dallo Jiangsu Suning; 18 milioni alla Roma per Gervinho versati dall?HB China Fortune; e 15 milioni all?Inter per Guarin dallo Shanghai Greenland Shenhua. E ancora: 19 milioni dello Shanghai SIPG FC per Elkeson, 42 milioni del Guangzhou Evergrande all?Atletico Madrid per Jackson Martinez. Il tweet di Sergio Aguero con Xi Jinping e David Cameron in visita al Manchester City nello scorso autunno ? stato una sorta di biglietto da visita dei cinesi. Che ora puntano dritti su Ibrahimovic dopo avere fatto ponti d?oro a diversi giocatori di Jorge Mendes, il superprocuratore che per primo ha scoperto l?eldorado cinese. Il secondo ? Mino Raiola.


    Fonte corrieredellosport.it

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      #32072
      Mi sembra giusto....



      Inviato a mano tramite li diti

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        #32073

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          #32074
          Con tutto il rispetto per la gloriosa societ? granata e con la simpatia che ho per Ventura, mi sfugge come si faccia a prendere 8 pappine a due in due incontri e ragionare ancora di arbitri...

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            #32075


            Johan Cruijff ? morto a 68 anni. Il calcio piange uno dei pi? grandi di sempre.

            Il fuoriclasse di Ajax e Olanda ? morto a Barcellona. L?ha stroncato un tumore ai polmoni


            Johan Cruijff non c?? pi?. Il ?Profeta del Gol?, come lo defin? Sandro Ciotti nel celebre film del 1974, ?? morto a Barcellona a 68 anni a causa di un tumore ai polmoni. A darne notizia, il profilo Twitter ufficiale. Nel novembre scorso il fuoriclasse dell?Ajax e della grande Olanda l?aveva annunciato cos? al mondo: ?S?, ho il cancro. All?inizio ? una cosa che ti lascia di stucco, ma ? un fatto e devo affrontarlo con tutta la serenit? e la forza possibili?.

            Il campione olandese ? stato uno dei pi? grandi calciatori di tutti i tempi: premiato tre volte con il Pallone d?Oro, vinse tra l?altro tre Coppe dei Campioni e una finale Intercontinentale. Con Pel? e Maradona compone il trio dei pi? grandi di sempre del calcio fra gli anni Sessanta e Ottanta, prima dell'avvento di campioni contemporanei come Messi. Personaggio di grande intelligenza, ha segnato un'epoca in campo con l'Olanda e l'Ajax e poi in Spagna vestendo la maglia del Barcellona, squadra di cui ? stato simbolo e poi allenatore. Tanti i successi anche in panchina. Il calcio piange un grande protagonista sul terreno di gioco e fuori. Mai banale, spesso sferzante, i suoi giudizi calcistici venivano sempre accolti come una sentenza, una parola definitiva.

            HA GIOCATO ANCHE NEGLI USA ? Nato ad Amsterdam il 25 aprile 1947 e padre di tre figli (Chantal, Susilla e l?ex Manchester United Jordi), da calciatore ha giocato 12 stagioni nel campionato olandese (nell? Ajax dal 1964-65 al 1972-73 e dal 1981-82 al 1982-83; nel Feyenoord nel 1983-84) segnando 223 gol in 307 partite; 6 stagioni nel campionato spagnolo (nel Barcellona dal 1973-74 al 1977-78; nel Levante nel 1980-81) con 48 gol in 140partite; due stagioni nel campionato statunitense (Los Angeles Aztecs nel 1979; Washington Diplomats nel 1980) con 25 gol in 53 partite. Con la nazionale olandese ha disputato dal 1966 al 1977 48 partite e ha segnato 33 reti, arrivando alla finale, persa contro la Germania Ovest, del Mondiale 1974.

            HA VINTO TUTTO ? Da calciatore ha vinto una coppa Intercontinentale (1972), una Supercoppa d?Europa (1972), 3 coppe Campioni (1971, 1972 e 1974), 9 campionati d? Olanda (1966, 1967, 1968, 1970, 1972, 1973, 1982, 1983 e 1984), un campionato di Spagna 1974, 6 coppe d? Olanda (1967, 1970, 1971, 1972, 1983 e 1984), una coppa di Spagna (1978) e 3 Palloni d? oro (1971, 1972 e 1974).

            GRANDE ALLENATORE ? In panchina ha guidato l? Ajax, dal 1985-86 al 1987-88, conquistando 2 coppe d? Olanda (1986 e 1987) e 1 coppa Coppe (1987); il Barcellona, dal 1988-89 al 1995-96, vincendo 4 campionati di Spagna (1991, 1992, 1993 e 1994), una coppa di Spagna (1990), una coppa Coppe (1989), una coppa Campioni (1992) e una Supercoppa Europea (1992).


            Fonte gazzetta.it

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              #32076


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                #32077


                geniale

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                  #32078
                  ROMA-LAZIO: UN DERBY A PORTE SOCCHIUSE. ECCO IL PIANTO DEL COCCODRILLO

                  ?Che resta di un sogno erotico se, al mattino ? diventato un poeta?. Cantava Loretta Goggi nella sua Maledetta Primavera. Era il 1981, e di sogni orgasmici legati al calcio ancora se ne potevano fare. A iosa. Soprattutto se veniva chiamato in causa il Derby della Capitale. Un contrasto di emozioni e sentimenti, per i quali migliaia di tifosi attendevano un?intera stagione. Sfottendosi, ironizzando, ingrossando quella cultura popolare romana che nel calcio ha sempre trovato uno dei suoi risvolti pi? veraci e dissacranti. Hanno ucciso tutto ci?. Definitivamente. Senza preavviso. Senza rispetto per una storia centenaria e per una citt? che di football ha sempre vissuto.

                  Cosa vuol dire derby a Roma? Difficile spiegare il concetto a chi vive al di fuori delle Mura Aureliane. Per anni, e in parte ancora oggi, ? stata la gara in grado di affossare o risollevare una stagione intera. Al netto di due squadre, bisogna dirlo, storicamente poco avvezze alla vetta della classifica e alla contesa di trofei. Viene da guardarsi indietro, quando per un tifoso di Roma e Lazio questa sfida iniziava gi? tre o quattro settimane prime. Un impeto che riscaldava il cuore, riempiendolo anche di inquietudini e preoccupazioni. C?erano gli striscioni e le coreografie da preparare, perch? quelli hanno reso celebre la Capitale calcistica in tutto il mondo. S?, a differenza di quello che oggi si vuol far passare, il tifoso romano deve la sua esaltazione pallonara alla viscerale passione di due popoli, quello giallorosso e quello biancazzurro. Intemperanti a volte, ? vero, ma talmente passionali da far s? che all?Olimpico sbarcassero orde di oriundi per assistere a una cornice che quasi sempre ? stata pi? bella, intensa e unica del quadro stesso.

                  28.000. Sono coloro che, attualmente, seguiranno per certo il derby di domenica prossima. Un dato irrisorio e storico, nella sua negativit?, se si pensa alle code e alle resse di qualche anno fa per aggiudicarsi un tagliando. Anche con i due sodalizi appaiati nella colonnina destra della classifica. Un dato falsato, peraltro, a cui vanno sottratti quegli abbonati biancocelesti che rinunceranno comunque a presenziare. Il numero che indica inequivocabilmente l?aria che tira all?ombra del Colosseo ? quello legato alla Curva Sud. Con la stragrande maggioranza degli abbonati che non ha esercitato il diritto di prelazione, sono stati soltanto 5.000, finora, i biglietti ad essere acquistati in vendita libera. Un dato che non ? destinato a moltiplicarsi, lasciando mestamente semivuoto quello che fu il tempio del tifo giallorosso.

                  Le due curve hanno gi? preannunciato che seguiranno la partita altrove. ? l?ultimo atto di uno smantellamento cominciato tanti anni fa. S?, perch? come sempre, la morte non arriva improvvisamente. No. Alla stracittadina romana ? stato fatto un sapiente lavoro ai fianchi. Svuotandola prima dei significati pi? importanti e ludici, come striscioni e coreografie, lentamente e subdolamente combattuti dalla Questura dopo le leggi restrittive che seguirono la morte dell?Ispettore Raciti, poi con divieti fisici, come quelli relativi all?acquisto dei tagliando in Tribuna Tevere, riservati, da qualche anno, ai soli di tifosi di una delle due squadre in possesso di tessera del tifoso, e infine apponendo le famose barriere, a corollario di una situazione di stritolamento totale del tifoso nelle fasi di afflusso all?evento.

                  Oggi non c?? nessun motivo per il quale un bimbo dovrebbe avvicinarsi al derby con gli occhi sognanti. Come ? successo a chi ha avuto la fortuna di conoscere questo match qualche stagione or sono. Semplicemente perch? tutto ci? non esiste pi?, dato in pasto al calcio industria e a quello dei divieti e delle imposizioni coatte da parte di Prefetti e Questori vogliosi di far carriera sulla pelle del pubblico calciofilo. Anzi, i bambini bisogna tenerli lontani da Roma-Lazio, e non per gli incidenti o le violenze. Ma perch? nuoce gravemente alla salute. Perch? li mette di fronte a un qualcosa di talmente grigio, asettico e senz?anima, che sicuramente rischia di rovinargli per sempre il rapporto con il gioco del calcio.

                  Eppure, le istituzioni capitoline daranno ancora una volta la prova della loro forza. A fronte di un misero pubblico presente sulle gradinate, all?esterno e all?interno dell?impianto, saranno disseminati agenti in tenuta anti sommossa, agenti in borghese, camionette, cellulari, elicotteri e unit? cinofile. Un paradosso. Oltre che uno spreco di denaro pubblico su cui ormai nessuno pone pi? l?accento, nonostante viviamo in piena era di spending review, in cui si necessita risparmiare anche sui pi? basilari servizi di cui il cittadino dovrebbe avere diritto. E facendo una piccola ansa che divaga dal torbido mare calcistico, come non tener presente degli interi tratti di Grande Raccordo Anulare o delle tante aree periferiche lasciate bellamente al buio? Pensate, autori e firmatari di queste opere di bene, sono proprio coloro i quali parlano quotidianamente di sicurezza e controllo sociale per scongiurare microcriminalit? e criminalit? organizzata. Tutto molto divertente. Se ci fosse qualcosa di cui ridere.

                  Tornando nei ranghi che pi? ci competono, appare quanto meno curioso il tentativo dei media mainstream di tappare una lacuna di cui sono stato compartecipanti attivi. Per anni le tifoserie organizzate, anche nei loro comportamenti pi? genuini e folkloristici, dalla torcia al tamburo, sono state additate come il male del calcio. Da estirpare quanto prima. Oggi, di contro, se ne invoca, su diverse prime pagine, l?immediato rientro, per corroborare quello spettacolo che senza di loro non ha senso di esistere. Esimie firme non tengono tuttavia conto, forse volontariamente, di quanto il circus dell?informazione sia complice e artefice della totale distruzione del derby e della cultura del tifo. Si ? sempre preferito vendere una copia in pi?, o avere una manciata di click ad appannaggio, che analizzare fatti e contesti. Colpevolizzare, demonizzare e mettere alla gogna mediatica con nomi, foto e indirizzi. Logico che prima o poi il giocattolo si potesse rompere fragorosamente, lasciando diversi bambini con un pugno di mosche tra le mani.

                  Ci sono presidenti che hanno definito i propri tifosi fucking idiots. E ce ne sono altri che hanno ripreso articoli vecchi di vent?anni, millantando su droga e prostituzione all?interno delle curve. In pochi hanno avuto l?accortezza di sottolineare l?inopportunit? di tali affermazioni. Perch? il tifoso deve fare e agire secondo le regole di bon ton che questo calcio, e questa societ?, sempre pi? cafone e maleducate, si sono poste per darsi un?ipocrita tono di regalit?. Ma non funziona cos?. L?anima di uno sport popolare come il calcio ? proprio il tifoso. Dispiace che ci si faccia attenzione soltanto a giochi fatti. E farci attenzione non vuol dire porre rimedio. Le istituzioni, in maniera molto scolastica, hanno fatto capire che per rimediare ai loro errori, dovranno essere prima i tifosi a riversarsi sulle gradinate dimostrando di esser divenuti alunni diligenti, che hanno capito la lezione inferta dal docente di turno.

                  Tutto molto squallido nel Paese dell?eterno potrei ma non voglio. Dove prima i problemi, per poi dimostrarsi abili a risolverli. Pretendendo quasi l?ossequio da parte della fascia gratuitamente colpita. Ora godetevi il derby dei Gabrielli, dei D?Angelo e della citt? militarizzata. Senza i fottuti idioti e gli spacciatori/favoreggiatori della prostituzione. Buon divertimento. Inutile piangere sul latte versato. Riposi in pace il derby della Capitale e la sua gloriosa storia. I puritani del calcio e i legalitari dell?ultima ora si tengano stretto l?Olimpico formato bunker. I killer della passione non meritano il calore di un popolo. Vessato e umiliato fino all?ultimo secondo.


                  Fonte iogiocopulito.ilfattoquotidiano.it

                  Maledetti.

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                    #32079
                    Stanno ottenendo ci? che volevano....il calcio si dovr? vedere solamente sbraciolati a casa.

                    Ma annasserotuttiaffanculolimortaccilororomamerda

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                      #32080
                      A volte un immagine vale piu' di mille parole

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                        #32081
                        Sono d'accordo...



                        ...anche se a volte "ci? is megl che uan".



                        :gaen:

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                          #32082
                          di recente non ne hai nessuna?

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                            #32083
                            Quella ? "vita natural durante"...anzi,dir? di pi?,"In s?cula s?culorum".

                            Te invece hai qualche trofeo recente da esibire???

                            Sto qui che aspetto...ma i trofei di tennis e i selfie non so' bbbboni eh.

                            :gaen:

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                              #32084
                              Oh finalmente, con un Derby giocato questo mortorio non si sopportava...

                              Del campionato in sala di terapia intensiva non dice niente nessuno?
                              Last edited by cosimo; 03-04-16, 19:46.

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                              • Font Size
                                #32085
                                Originally posted by monikaf View Post
                                Quella ? "vita natural durante"...anzi,dir? di pi?,"In s?cula s?culorum".



                                Te invece hai qualche trofeo recente da esibire???



                                Sto qui che aspetto...ma i trofei di tennis e i selfie non so' bbbboni eh.



                                :gaen:


                                Ahah sto 4 a 1 t'ha toccato nel cuore....


                                Per quanto mi riguarda poca soddisfazione, la difesa della Lazio era piena di sconosciuti. Una quaterna non si rifiuta mai ovvio per? paragonata a quelle del periodo d'oro non ci sono paragoni.

                                Esonerare Pioli, grande errore.4;

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