Impresa storica di Fabio Fognini, che diventa il primo italiano di sempre a vincere un torneo Masters 1000. Lo fa a Montecarlo, l? dove si ? sempre allenato. L'azzurro batte con il punteggio di 6-3, 6-4 Dusan Lajovic in 1 ora e 38 minuti. Fognini fa suoi alcuni game chiave che avrebbero potuto far scappare il serbo, e controlla la gara nonostante un problema alla coscia destra. L'azzurro adesso ? a 245 punti dalla top 10.
Senza che Alberto II se la prenda, per un giorno il Principe di Monaco ? un ligure nato a Sanremo, ad appena 40 km di distanza da Montecarlo. Si chiama Fabio Fognini, il Giano Bifronte del tennis italiano, genio e sregolatezza, qualit? e testa calda. Sin dall'inizio del torneo del Principato Fognini ha indossato un'unica maschera, quella che serve per vincere. Ha vinto e adesso ? il numero 12 al mondo, a poca distanza dalla top ten. ? entrato nella storia del tennis italiano, qualora ce ne fosse stato bisogno: Fognini ? il primo azzurro di sempre a vincere un Masters 1000 da quando questa categoria ? stata inventata (1990) e riporta il trofeo in Italia 51 anni dopo il successo di Nicola Pietrangeli, commosso al fianco di Alberto II.
Gi? dall'ingresso in campo il pubblico mostra di tifare Fognini. A guardarlo, oltre al calciatore del Genoa Domenico Criscito, ci sono leggende del tennis azzurro come Adriano Panatta, Lea Pericoli, Nicola Pietrangeli, Corrado Barazzutti e Lea Pericoli. Il ligure ha un rapporto speciale con Montecarlo, visto che qui si ? sempre allenato. Il ligure lascia subito a zero l'avversario in turno di battuta, ma poi deve subire il break del serbo, subito recuperato con il game del 2-2. ? questo il primo game-chiave che il Fogna conquista per non far scappare Lajovic. Fognini si accende, la qualit? del suo gioco aumenta, e Lajovic va in confusione. Sotto 3-2, il serbo perde un altro turno di battuta con un doppio fallo e un dritto facile in rete, e d? un calcione alla pallina per il nervosismo. La tensione c'?, e si sente. Sembra accusarla pi? Lajovic, che ? in balia di Fognini quando ? quest'ultimo a servire. Allarga le braccia, talvolta non sa cosa fare. Sensazioni simili a quelle che aveva in semifinale Rafa Nadal, il Re della terra battuta, se pu? consolare il serbo. Fognini gestisce e porta il casa il set per 6-3.
Non ? il Fognini in versione deluxe ammirato in semifinale. Il ligure ? pi? freddo, quasi calcolatore e strategico. In alcuni momenti del match sembra voler lasciare l'iniziativa a Lajovic, consapevole che il serbo ? disabituato a gestire questo tipo di pressione. Dal canto suo, Lajovic sa che ? inferiore tecnicamente, e nonostante questo deve fare qualcosa di diverso per sperare di vincere. Va ancora in vantaggio e ha la palla break per il 3-1: esattamente come nel primo set, sciupa tutto, commette errori grossolani in risposta; Fognini non si fa pregare e pareggia i conti. L'azzurro fa tremare tutti i tifosi perch? sul vantaggio di 3-2 chiama il fisioterapista per fasciare la coscia destra. Non ? un problema che lo ferma: gli basta non perdere il turno di battuta, e cos? fa fino al 6-4 finale. sul cielo grigio di Montecarlo si staglia la bandiera tricolore per la prima volta dal 1968.
da tgcom24
Senza che Alberto II se la prenda, per un giorno il Principe di Monaco ? un ligure nato a Sanremo, ad appena 40 km di distanza da Montecarlo. Si chiama Fabio Fognini, il Giano Bifronte del tennis italiano, genio e sregolatezza, qualit? e testa calda. Sin dall'inizio del torneo del Principato Fognini ha indossato un'unica maschera, quella che serve per vincere. Ha vinto e adesso ? il numero 12 al mondo, a poca distanza dalla top ten. ? entrato nella storia del tennis italiano, qualora ce ne fosse stato bisogno: Fognini ? il primo azzurro di sempre a vincere un Masters 1000 da quando questa categoria ? stata inventata (1990) e riporta il trofeo in Italia 51 anni dopo il successo di Nicola Pietrangeli, commosso al fianco di Alberto II.
Gi? dall'ingresso in campo il pubblico mostra di tifare Fognini. A guardarlo, oltre al calciatore del Genoa Domenico Criscito, ci sono leggende del tennis azzurro come Adriano Panatta, Lea Pericoli, Nicola Pietrangeli, Corrado Barazzutti e Lea Pericoli. Il ligure ha un rapporto speciale con Montecarlo, visto che qui si ? sempre allenato. Il ligure lascia subito a zero l'avversario in turno di battuta, ma poi deve subire il break del serbo, subito recuperato con il game del 2-2. ? questo il primo game-chiave che il Fogna conquista per non far scappare Lajovic. Fognini si accende, la qualit? del suo gioco aumenta, e Lajovic va in confusione. Sotto 3-2, il serbo perde un altro turno di battuta con un doppio fallo e un dritto facile in rete, e d? un calcione alla pallina per il nervosismo. La tensione c'?, e si sente. Sembra accusarla pi? Lajovic, che ? in balia di Fognini quando ? quest'ultimo a servire. Allarga le braccia, talvolta non sa cosa fare. Sensazioni simili a quelle che aveva in semifinale Rafa Nadal, il Re della terra battuta, se pu? consolare il serbo. Fognini gestisce e porta il casa il set per 6-3.
Non ? il Fognini in versione deluxe ammirato in semifinale. Il ligure ? pi? freddo, quasi calcolatore e strategico. In alcuni momenti del match sembra voler lasciare l'iniziativa a Lajovic, consapevole che il serbo ? disabituato a gestire questo tipo di pressione. Dal canto suo, Lajovic sa che ? inferiore tecnicamente, e nonostante questo deve fare qualcosa di diverso per sperare di vincere. Va ancora in vantaggio e ha la palla break per il 3-1: esattamente come nel primo set, sciupa tutto, commette errori grossolani in risposta; Fognini non si fa pregare e pareggia i conti. L'azzurro fa tremare tutti i tifosi perch? sul vantaggio di 3-2 chiama il fisioterapista per fasciare la coscia destra. Non ? un problema che lo ferma: gli basta non perdere il turno di battuta, e cos? fa fino al 6-4 finale. sul cielo grigio di Montecarlo si staglia la bandiera tricolore per la prima volta dal 1968.
da tgcom24
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