Vi prego ditemi che ? una bufala
Il tribunale si pronuncia, bimbo torna vegano – TagPress.it
Mamma svezza e alleva figlio vegano di sei anni in piena salute, ma il padre si ribella e gli fa imporre la dieta onnivora finch? dei problemi di salute non evidenziano un grave errore nella decisione.
Siamo abituati a leggere ogni giorno storie di bambini vegani malati senza molte specifiche e quindi di dubbia attendibilit? che poi si rivelano, infatti, imprecise o capovolte. Oggi, invece, vogliamo riportavi la storia di un bambino vegano in piena salute, costretto da un tribunale a ritornare onnivoro a causa delle discordie genitoriali, con tutte le informazioni che consentono ad un lettore di capire ed avere la propria opinione.
La vicenda segna per l?Italia un importante precedente, ma soprattutto ? una storia che fa capire come i pregiudizi e le discordie personali, insieme alla superficialit? delle perizie, possano rovinare la salute degli stessi figli che amiamo.
Ecco la storia: la signora Emanuela Terruzzi, mamma vegana di un bambino che oggi ha otto anni, nel 2012 si era trovata in disaccordo con il pap? del bimbo, contrario alla dieta vegana che il minore seguiva, controllato fin dallo svezzamento. Sulla questione era stato chiamato a pronunciarsi il Tribunale dei Minori di Milano, che aveva imposto al minore una dieta onnivora, ritenendo inadeguata quella vegana. Nel frattempo il bambino, costretto dalla pronuncia del Tribunale dei Minori a seguire la dieta onnivora, ha iniziato a manifestare problemi di salute ascrivibili all?introduzione di prodotti animali e, in particolare, all?uso di latticini. Nel 2015, per?, la madre, preoccupata per la salute del figlio e per la limitazione della sua discrezionalit? genitoriale in materia di alimentazione, ha adito il Tribunale Ordinario di Monza (competente in base alla riforma normativa intervenuta nel frattempo) per conseguire la modifica del provvedimento. In seguito alla richiesta, ? stata disposta una nuova perizia d?ufficio, volta ad accertare l?idoneit? della dieta vegana per il bambino, nonch? la riconducibilit? delle patologie all?assunzione di alimenti di origine animale. Gi? in corso di causa un provvedimento interinale, assunto dopo l?esperimento degli esami medici, aveva autorizzato in via provvisoria il ritorno del bambino all?alimentazione vegana.
Con decreto n. 10984/16, emanato in camera di consiglio il 30/6/16 e pubblicato il 5/7/16, il Tribunale di Monza ha accolto il ricorso della signora Terruzzi, prendendo atto della perizia d?ufficio e delle relative ?rassicurazioni sul fatto che la dieta vegana possa essere seguita dal minore anche a scuola?, nonch? del fatto che questa abbia condotto a ?escludere il quadro di malnutrizione cronica inizialmente ipotizzato?, ha accolto il ricorso della mamma vegana, disponendo che il Comune di Monza ?provveda a comunicare all?istituto scolastico frequentato dal bambino che quest?ultimo pu? seguire anche a scuola una dieta vegana?.
Carlo Prisco avvocato divulgatore veganoIl commento dell?avvocato Carlo Prisco che assiste la madre: ?Dopo il TAR di Bolzano 2015, un?altra pronuncia storica, destinata a segnare un precedente di riferimento per tutti quelli che verranno dopo. Finalmente anche in Tribunale emerge la verit? sull?alimentazione vegana, anche per i bambini. Nonostante i dubbi e le evidenti ritrosie, non si ? potuto ascrivere alcun problema di salute alla dieta vegana, mentre ? emerso come il bambino fosse in difficolt? proprio a causa dell?utilizzo di cibi animali, la cui rimozione ha dato subito risultati evidenti. Il valore della pronuncia ? amplificato dal contesto sociale in cui si inserisce, e che vede sempre pi? prove a favore dell?alimentazione vegetale e contro quella animale, ma anche frequenti tentativi di screditare la prima?
E? importante sottolineare anche, a favore del lettore, come una notizia attendibile si riconosca dalla completezza delle informazioni che la corredano, onde evitare di incappare in una delle frequentissime ?bufale? che vengono diffuse sul web solo per incrementare le pubblicit? (leggi anche Il caso spiegato del bambino ?vegano? di Belluno).
E visto che lele ha chiuso, questo ? l altro caso
Alcuni giorni fa ? apparso sui giornali il caso del bambino vegano malnutrito di Belluno. La realt? dei fatti, per?, ? ben diversa da quanto riportato sui giornali. Ce lo spiega l?avvocato Carlo Prisco, confrontatosi direttamente con il dottor Giangiacomo Nicolini che aveva in cura il bambino.
Il 15 ottobre scorso ? apparso sui giornali il caso di un bambino di Belluno vegano e gravemente malnutrito. Secondo quanto riportato su molti giornali d?Italia, il bambino ? stato ricoverato in gravissime condizioni nell?Ospedale San Martino di Belluno.
Ecco ad esempio quanto riportato dal Quotidiano di Puglia:
Dieta vegana al bimbo di 2 anni: ricoverato, ? gravissimo
Sottoposto ad un dieta vegana, ovvero completamente priva di proteine animali, subito dopo lo svezzamento. E cos? il piccolo, di soli due anni, ? finito all?ospedale in condizioni difficili, affetto da gravi carenze. ? stato preso in cura dalla pediatria del San Martino di Belluno.
?Nel primo anno di et? questa dieta ? totalmente sconsigliata ? spiega il primario Memo -. C?? il rischio di gravi scompensi. Chi proprio la volesse per i figli far? bene a farlo sotto osservazione di un nutrizionista?.
?La situazione ? molto diversa? spiega Carlo Prisco, avvocato e attivista vegano, autore de Il diritto al vegetarismo e Il dovere del vegetarismo, dottore di ricerca in Filosofia del Diritto e assistente alla facolt? di Giurisprudenza della Statale, divulgatore in materie di diritto, etica, animalismo, vegetarismo ed ecologia.
Dall?articolo sembra che la notizia sia avvenuta contestualmente all?esplosione mediatica del caso, invece la vicenda ? avvenuta prima dell?estate. Il dottor Giangiacomo Nicolini ha riferito all?avvocato che si tratta di fatti di almeno 4/5 mesi fa, che non erano stati divulgati n? da lui n? dalla famiglia per motivi di riservatezza.
Proprio in quel periodo, infatti, era stato diffuso il caso di un bambino ?vegano? di circa un anno ricoverato al Meyer di Firenze, in condizioni di denutrizione. In quell?occasione la stampa riport? che i genitori erano indagati per maltrattamenti e che seguivano un?alimentazione vegana insieme al bambino. I genitori e il bambino di Firenze, invece, sono vegetariani, dunque un?eventuale mancanza di proteine non pu? essere attribuita all?assenza di cibi di derivazione animale. Il medico e la famiglia del bambino di Belluno, hanno dunque voluto evitare un ulteriore caos mediatico, finch? un giornalista in cerca di notizie si ? presentato al San Martino chiedendo se ci fossero stati ?casi di bambini vegani malnutriti? e il primario Memo di cui si parla nell?articolo citato ha raccontato quella storia.
Quello che pi? importa ? che il bambino ? stato subito recuperato e ora sta bene, proprio grazie al dottor Nicolini, che sostiene che qualsiasi siano le scelte alimentari della famiglia bisogna solo fare attenzione a scegliere cibi sani e saper variare tra le diverse componenti nutrizionali, prescrizioni che sembrerebbero banali ma molto spesso non lo sono, e ancora che ?vegano non ? sintomo di cattiva alimentazione, entrambe le diete (vegana e onnivora n.d.r.) richiedono competenza nello svezzamento?.
Del resto, anche l?American Dietetic Association (ADA), una delle pi? autorevoli fonti in materia di nutrizione, ha dichiarato che:
?le diete vegane e latto-ovo-vegetariane, pianificate in modo appropriato, soddisfano i bisogni nutrizionali di neonati, bambini e adolescenti e inducono una crescita normale?.
Il problema alla base del disagio del bambino era che all?et? di circa due anni e mezzo si alimentava ancora esclusivamente con latte materno, senza alcuna integrazione. La pediatra del bambino aveva gi? spiegato alla madre dei buoni metodi di svezzamento, ma la madre non era ancora riuscita ad attuarli.
La madre, invece, ? vegana e pare che non abbia seguito una dieta specifica per la maternit?. Gravidanza e allattamento richiedono una maggiore attenzione alimentare da parte della madre, sia essa onnivora o vegana. Gi? in questi mesi, infatti, si pu? piantare il seme di malattie come obesit? e diabete infantile e possono insorgere intolleranze alimentari, ormai sempre pi? diffuse. Oppure, nel caso del bambino di Belluno, incorrere in un lieve sottopeso.
Altri giornali hanno fatto sapere che il bambino era ?vegano per scelta dei genitori?. E? ovvio che la scelta dell?alimentazione di un minore non potrebbe essere affidata ad altri che non siano i genitori, ma come gi? detto il bambino era un lattante e tantomeno la madre aveva deciso se allevarlo come onnivoro o come vegano.
Sul suo sito personale, l?avvocato Carlo Prisco, commenta in questo modo la notizia:
?Leggere titoli come ?vegano? accanto a cronache di malattie o problemi di salute richiama l?uso strumentale e sensazionalistico di termini come ?immigrato? o simili, volto ad ingenerare nel lettore un timore aprioristico nei confronti di categorie specifiche (o presunte tali).
Personalmente affronto simili questioni quotidianamente, anche nelle aule di Giustizia, e preoccupa questa tendenza a creare categorie e poi contrapporle, mettendo da una parte i vegani e dall?altra i ?normali?: se dovessimo accostare il termine ?onnivoro? a tutti i casi di bambini e adulti ammalati per cause alimentari, i giornali che se ne occupassero dovrebbero essere rilegati con la copertina rigida.
Il migliore auspicio che tutti possiamo rivolgerci ? di uscire dai preconcetti, e lasciare che le idee si formino sotto la luce della verit?, anzich? all?ombra del pregiudizio
Il caso spiegato del bambino "vegano" di Belluno – TagPress.it
Il tribunale si pronuncia, bimbo torna vegano – TagPress.it
Mamma svezza e alleva figlio vegano di sei anni in piena salute, ma il padre si ribella e gli fa imporre la dieta onnivora finch? dei problemi di salute non evidenziano un grave errore nella decisione.
Siamo abituati a leggere ogni giorno storie di bambini vegani malati senza molte specifiche e quindi di dubbia attendibilit? che poi si rivelano, infatti, imprecise o capovolte. Oggi, invece, vogliamo riportavi la storia di un bambino vegano in piena salute, costretto da un tribunale a ritornare onnivoro a causa delle discordie genitoriali, con tutte le informazioni che consentono ad un lettore di capire ed avere la propria opinione.
La vicenda segna per l?Italia un importante precedente, ma soprattutto ? una storia che fa capire come i pregiudizi e le discordie personali, insieme alla superficialit? delle perizie, possano rovinare la salute degli stessi figli che amiamo.
Ecco la storia: la signora Emanuela Terruzzi, mamma vegana di un bambino che oggi ha otto anni, nel 2012 si era trovata in disaccordo con il pap? del bimbo, contrario alla dieta vegana che il minore seguiva, controllato fin dallo svezzamento. Sulla questione era stato chiamato a pronunciarsi il Tribunale dei Minori di Milano, che aveva imposto al minore una dieta onnivora, ritenendo inadeguata quella vegana. Nel frattempo il bambino, costretto dalla pronuncia del Tribunale dei Minori a seguire la dieta onnivora, ha iniziato a manifestare problemi di salute ascrivibili all?introduzione di prodotti animali e, in particolare, all?uso di latticini. Nel 2015, per?, la madre, preoccupata per la salute del figlio e per la limitazione della sua discrezionalit? genitoriale in materia di alimentazione, ha adito il Tribunale Ordinario di Monza (competente in base alla riforma normativa intervenuta nel frattempo) per conseguire la modifica del provvedimento. In seguito alla richiesta, ? stata disposta una nuova perizia d?ufficio, volta ad accertare l?idoneit? della dieta vegana per il bambino, nonch? la riconducibilit? delle patologie all?assunzione di alimenti di origine animale. Gi? in corso di causa un provvedimento interinale, assunto dopo l?esperimento degli esami medici, aveva autorizzato in via provvisoria il ritorno del bambino all?alimentazione vegana.
Con decreto n. 10984/16, emanato in camera di consiglio il 30/6/16 e pubblicato il 5/7/16, il Tribunale di Monza ha accolto il ricorso della signora Terruzzi, prendendo atto della perizia d?ufficio e delle relative ?rassicurazioni sul fatto che la dieta vegana possa essere seguita dal minore anche a scuola?, nonch? del fatto che questa abbia condotto a ?escludere il quadro di malnutrizione cronica inizialmente ipotizzato?, ha accolto il ricorso della mamma vegana, disponendo che il Comune di Monza ?provveda a comunicare all?istituto scolastico frequentato dal bambino che quest?ultimo pu? seguire anche a scuola una dieta vegana?.
Carlo Prisco avvocato divulgatore veganoIl commento dell?avvocato Carlo Prisco che assiste la madre: ?Dopo il TAR di Bolzano 2015, un?altra pronuncia storica, destinata a segnare un precedente di riferimento per tutti quelli che verranno dopo. Finalmente anche in Tribunale emerge la verit? sull?alimentazione vegana, anche per i bambini. Nonostante i dubbi e le evidenti ritrosie, non si ? potuto ascrivere alcun problema di salute alla dieta vegana, mentre ? emerso come il bambino fosse in difficolt? proprio a causa dell?utilizzo di cibi animali, la cui rimozione ha dato subito risultati evidenti. Il valore della pronuncia ? amplificato dal contesto sociale in cui si inserisce, e che vede sempre pi? prove a favore dell?alimentazione vegetale e contro quella animale, ma anche frequenti tentativi di screditare la prima?
E? importante sottolineare anche, a favore del lettore, come una notizia attendibile si riconosca dalla completezza delle informazioni che la corredano, onde evitare di incappare in una delle frequentissime ?bufale? che vengono diffuse sul web solo per incrementare le pubblicit? (leggi anche Il caso spiegato del bambino ?vegano? di Belluno).
E visto che lele ha chiuso, questo ? l altro caso
Alcuni giorni fa ? apparso sui giornali il caso del bambino vegano malnutrito di Belluno. La realt? dei fatti, per?, ? ben diversa da quanto riportato sui giornali. Ce lo spiega l?avvocato Carlo Prisco, confrontatosi direttamente con il dottor Giangiacomo Nicolini che aveva in cura il bambino.
Il 15 ottobre scorso ? apparso sui giornali il caso di un bambino di Belluno vegano e gravemente malnutrito. Secondo quanto riportato su molti giornali d?Italia, il bambino ? stato ricoverato in gravissime condizioni nell?Ospedale San Martino di Belluno.
Ecco ad esempio quanto riportato dal Quotidiano di Puglia:
Dieta vegana al bimbo di 2 anni: ricoverato, ? gravissimo
Sottoposto ad un dieta vegana, ovvero completamente priva di proteine animali, subito dopo lo svezzamento. E cos? il piccolo, di soli due anni, ? finito all?ospedale in condizioni difficili, affetto da gravi carenze. ? stato preso in cura dalla pediatria del San Martino di Belluno.
?Nel primo anno di et? questa dieta ? totalmente sconsigliata ? spiega il primario Memo -. C?? il rischio di gravi scompensi. Chi proprio la volesse per i figli far? bene a farlo sotto osservazione di un nutrizionista?.
?La situazione ? molto diversa? spiega Carlo Prisco, avvocato e attivista vegano, autore de Il diritto al vegetarismo e Il dovere del vegetarismo, dottore di ricerca in Filosofia del Diritto e assistente alla facolt? di Giurisprudenza della Statale, divulgatore in materie di diritto, etica, animalismo, vegetarismo ed ecologia.
Dall?articolo sembra che la notizia sia avvenuta contestualmente all?esplosione mediatica del caso, invece la vicenda ? avvenuta prima dell?estate. Il dottor Giangiacomo Nicolini ha riferito all?avvocato che si tratta di fatti di almeno 4/5 mesi fa, che non erano stati divulgati n? da lui n? dalla famiglia per motivi di riservatezza.
Proprio in quel periodo, infatti, era stato diffuso il caso di un bambino ?vegano? di circa un anno ricoverato al Meyer di Firenze, in condizioni di denutrizione. In quell?occasione la stampa riport? che i genitori erano indagati per maltrattamenti e che seguivano un?alimentazione vegana insieme al bambino. I genitori e il bambino di Firenze, invece, sono vegetariani, dunque un?eventuale mancanza di proteine non pu? essere attribuita all?assenza di cibi di derivazione animale. Il medico e la famiglia del bambino di Belluno, hanno dunque voluto evitare un ulteriore caos mediatico, finch? un giornalista in cerca di notizie si ? presentato al San Martino chiedendo se ci fossero stati ?casi di bambini vegani malnutriti? e il primario Memo di cui si parla nell?articolo citato ha raccontato quella storia.
Quello che pi? importa ? che il bambino ? stato subito recuperato e ora sta bene, proprio grazie al dottor Nicolini, che sostiene che qualsiasi siano le scelte alimentari della famiglia bisogna solo fare attenzione a scegliere cibi sani e saper variare tra le diverse componenti nutrizionali, prescrizioni che sembrerebbero banali ma molto spesso non lo sono, e ancora che ?vegano non ? sintomo di cattiva alimentazione, entrambe le diete (vegana e onnivora n.d.r.) richiedono competenza nello svezzamento?.
Del resto, anche l?American Dietetic Association (ADA), una delle pi? autorevoli fonti in materia di nutrizione, ha dichiarato che:
?le diete vegane e latto-ovo-vegetariane, pianificate in modo appropriato, soddisfano i bisogni nutrizionali di neonati, bambini e adolescenti e inducono una crescita normale?.
Il problema alla base del disagio del bambino era che all?et? di circa due anni e mezzo si alimentava ancora esclusivamente con latte materno, senza alcuna integrazione. La pediatra del bambino aveva gi? spiegato alla madre dei buoni metodi di svezzamento, ma la madre non era ancora riuscita ad attuarli.
La madre, invece, ? vegana e pare che non abbia seguito una dieta specifica per la maternit?. Gravidanza e allattamento richiedono una maggiore attenzione alimentare da parte della madre, sia essa onnivora o vegana. Gi? in questi mesi, infatti, si pu? piantare il seme di malattie come obesit? e diabete infantile e possono insorgere intolleranze alimentari, ormai sempre pi? diffuse. Oppure, nel caso del bambino di Belluno, incorrere in un lieve sottopeso.
Altri giornali hanno fatto sapere che il bambino era ?vegano per scelta dei genitori?. E? ovvio che la scelta dell?alimentazione di un minore non potrebbe essere affidata ad altri che non siano i genitori, ma come gi? detto il bambino era un lattante e tantomeno la madre aveva deciso se allevarlo come onnivoro o come vegano.
Sul suo sito personale, l?avvocato Carlo Prisco, commenta in questo modo la notizia:
?Leggere titoli come ?vegano? accanto a cronache di malattie o problemi di salute richiama l?uso strumentale e sensazionalistico di termini come ?immigrato? o simili, volto ad ingenerare nel lettore un timore aprioristico nei confronti di categorie specifiche (o presunte tali).
Personalmente affronto simili questioni quotidianamente, anche nelle aule di Giustizia, e preoccupa questa tendenza a creare categorie e poi contrapporle, mettendo da una parte i vegani e dall?altra i ?normali?: se dovessimo accostare il termine ?onnivoro? a tutti i casi di bambini e adulti ammalati per cause alimentari, i giornali che se ne occupassero dovrebbero essere rilegati con la copertina rigida.
Il migliore auspicio che tutti possiamo rivolgerci ? di uscire dai preconcetti, e lasciare che le idee si formino sotto la luce della verit?, anzich? all?ombra del pregiudizio
Il caso spiegato del bambino "vegano" di Belluno – TagPress.it
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