Uno studio recente dimostra che una quantità eccessiva di zuccheri nel sangue causa invecchiamento precoce e aumenta il rischio di diabete e Alzheimer
Cattive notizie in vista per chi è abituato a ingerire elevate quantità di zuccheri. Questi ultimi infatti influiscono negativamente sull’organismo umano. Spesso causano problemi di salute talvolta gravi quali difficoltà di apprendimento, basse capacità di memorizzazione, invecchiamento precoce e perfino morbo di Alzheimer. Ciò si deve ad uno studio svoltosi dai ricercatori dell’Università Cattolica di Roma.
Come si è svolto lo studio? Gli autori della ricerca hanno osservato, attraverso delle provette, la reazione delle cellule staminali neuronali a contatto con il glucosio distribuito in diverse dosi. Tali cellule sono quelle responsabili della formazione dei ricordi, dell’apprendimento e della memorizzazione.
È emerso dunque che laddove c’erano grandi porzioni di glucidi le cellule maturavano in fretta non essendo in grado di riprodursi; mentre dove c’erano basse concentrazioni di zuccheri continuavano a duplicarsi. L’esperimento in laboratorio trova approvazione quando viene ripetuto sui topi. Gli animali sono stati sottoposti a una dieta a basso contenuto calorico e l’esito ottenuto è stato il medesimo.
Dal punto di vista molecolare i ricercatori spiegano che il glucosio incide sul lavoro svolto dalla proteina HES, garante della corretta funzionalità delle cellule staminali. Grazie a questa ricerca si può migliorare la capacità di rinnovamento delle cellule staminali e capire perché i soggetti affetti da diabete sono più a rischio di Alzheimer.
Fonte: Supereva.it
Cattive notizie in vista per chi è abituato a ingerire elevate quantità di zuccheri. Questi ultimi infatti influiscono negativamente sull’organismo umano. Spesso causano problemi di salute talvolta gravi quali difficoltà di apprendimento, basse capacità di memorizzazione, invecchiamento precoce e perfino morbo di Alzheimer. Ciò si deve ad uno studio svoltosi dai ricercatori dell’Università Cattolica di Roma.
Come si è svolto lo studio? Gli autori della ricerca hanno osservato, attraverso delle provette, la reazione delle cellule staminali neuronali a contatto con il glucosio distribuito in diverse dosi. Tali cellule sono quelle responsabili della formazione dei ricordi, dell’apprendimento e della memorizzazione.
È emerso dunque che laddove c’erano grandi porzioni di glucidi le cellule maturavano in fretta non essendo in grado di riprodursi; mentre dove c’erano basse concentrazioni di zuccheri continuavano a duplicarsi. L’esperimento in laboratorio trova approvazione quando viene ripetuto sui topi. Gli animali sono stati sottoposti a una dieta a basso contenuto calorico e l’esito ottenuto è stato il medesimo.
Dal punto di vista molecolare i ricercatori spiegano che il glucosio incide sul lavoro svolto dalla proteina HES, garante della corretta funzionalità delle cellule staminali. Grazie a questa ricerca si può migliorare la capacità di rinnovamento delle cellule staminali e capire perché i soggetti affetti da diabete sono più a rischio di Alzheimer.
Fonte: Supereva.it
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