Il 24 novembre 1991 moriva il frontman dei Queen all'età di 45 anni
Probabilmente sui palchi non salirà mai più un frontman come lui. Perché non è inverosimile pensare che sotto i riflettori, in futuro, possano passare anche cantanti con una maggiore estensione vocale e performer altrettanto atletici e vulcanici. A rendere per sempre unico Freddie Mercury, però, non sono stati solo il suo carisma e la sua personalità, doti innate impossibili da sintetizzare in vitro o nei bootcamp dei talent: il mai dimenticato frontman dei Queen è stato il classico uomo giusto nel momento giusto, la cui parabola si è consumata in un periodo - quello compreso tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Novanta - che ha visto nascere le ultime rockstar così come vuole l'iconografia contemporanea - o "This Is Spinal Tap", a seconda della prospettiva.
Il suo regno, Mercury, l'ha visto quando ancora era prospero, quando ancora i budget erano alti, i concerti erano eventi e per i discografici l'unico limite era il cielo: se il destino non se lo fosse portato via, esattamente trenta anni fa, chissà cosa avrebbe pensato di un'industria del disco imbolsita da un mercato sempre più sfaccettato e complesso e da uno stardom usa e getta come quello al quale ci siamo abituati da un po' di anni a questa parte. Conoscendolo, si sarebbe signorilmente ritirato a vita privata, perché una Regina che diventa ancella - magari di una corporation più interessata a vendere merchandise che musica - da che mondo e mondo non si è mai vista.
Nel giorno dell'anniversario della sua scomparsa, vi proponiamo i brani più celebri registrati da Freddie Mercury come solista.
Farrokh Bulsara nasce il 5 settembre del 1946 a Stone Town, Zanzibar, dove il padre - Bomi, sposato a Jer, entrambi di etnia parsi e di fede zoroastriana - prestava servizio presso il locale distaccamento della Segreteria di Stato per le Colonie Britanniche.
Otto anni più tardi la famiglia - alla quale nel '52 si era aggiunta la sorella di Freddie, Kashmira - si trasferisce in India, a Panchgani: il futuro frontman dei Queen frequenta la St. Peter's Boys School, dove si distingue - oltre che per una spiccata vivacità creativa - anche in sport tra loro molto diversi, come atletica, pugilato e hockey su prato.
In India l'artista studierà musica e fonderà la sua prima band, gli Hectics, coi quali si farà le ossa durante feste scolastiche ed eventi locali. E' l'inizio della leggenda.
A diciotto anni Freddie torna a Zanzibar con la famiglia, ma il soggiorno sarà breve: i Bulsara sono infatti costretti a riparare in Inghilterra in seguito ai disordini dovuti alla rivoluzione che portò alla nascita dello stato della Tanzania. La nuova residenza dell'artista diventa così Feltham, nella cintura urbana londinese.
Dopo il diploma all'Ealing Art College (in questa scuola conosce il suo futuro compagno di gruppo Brian May) Freddie si unisce agli Ibex, dove stringe amicizia con il batterista Roger Taylor, poi ai tamburi nei Queen: la band prosegue le attività fino al 1969.
E' il 1970. Freddie e Roger, dopo lo scioglimento degli Ibex e altre esperienze minori, stanno cercando una band. Brian May, in seguito all'implosione degli Smile, il suo primo gruppo, è a spasso. I vecchi compagni di scuola si ritrovano e decidono di avviare un nuovo progetto. A bordo viene accolto il bassista John Deacon, dopo il fugace passaggio in line up di Mike Grose.
A metà degli anni Settanta arriva il successo, quello vero: con "A Night at the Opera" i Queen si consacrano come band di livello internazionale. "Bohemian Rhapsody" mette subito in chiaro di che pasta sia fatto Mercury, vocalmente parlando: la band parte per un lungo tour che toccherà anche il Giappone, terra che rimarrà per molto tempo nel cuore del frontman.
Come si dice, il resto è storia: gli anni Ottanta segnano l'ascesa dei Queen nell'empireo del rock, ma anche i primi esperimenti di Freddie da solista. Nel 1985 esce "Mr Bad Guy", prima prova "in proprio" di Freddie Mercury.
Nel 1986 i Queen si imbarcano per il "Magic tour", che rappresenterà l'ultimo giro di concerti per la leggendaria band insieme al suo frontman: la serie di show è suggellata dalla storica data a Knebworth, alla quale accorsero circa 120mila spettatori.
Nel 1988 Mercury pubblica "Barcelona", album realizzato con la collaborazione della soprano spagnola Montserrat Caballé: l'album viene salutato con favore dalla critica ma manca di centrare il bersaglio grosso, alla prove delle vendite. Intanto, ombre iniziano ad allungarsi sullo stato di salute dell'artista.
Dopo anni di voci, nel 1989 Freddie Mercury comunica alla band e alla sua più stretta cerchia di amicizie di essere affetto da AIDS: la malattia non gli impedirà di lavorare, seppure a ritmo molto ridotto. La sua ultima apparizione pubblica risale al 1990, in occasione dell'annuale edizione dei Brit Awards, dove i Queen vengono insigniti del premio alla carriera.
E' il 24 novembre del 1991: nel tardo pomeriggio, presso la sua residenza di Earls Court, Freddie si spegne circondato dai suoi cari e assiedato da un stampa morbosamente asserragliata fuori dal portone della sua villa. Le esequie si svolgeranno tre giorni dopo, il 27, alla presenza dei membri della sua band, di Elton John e di una ristretta cerchia di affetti: le sue ceneri saranno affidate alla fidanzata di un tempo e all'amica di una vita Mary Austin, che le seppellirà in un luogo noto solamente a lei.
Fonte: Rockol.it
Probabilmente sui palchi non salirà mai più un frontman come lui. Perché non è inverosimile pensare che sotto i riflettori, in futuro, possano passare anche cantanti con una maggiore estensione vocale e performer altrettanto atletici e vulcanici. A rendere per sempre unico Freddie Mercury, però, non sono stati solo il suo carisma e la sua personalità, doti innate impossibili da sintetizzare in vitro o nei bootcamp dei talent: il mai dimenticato frontman dei Queen è stato il classico uomo giusto nel momento giusto, la cui parabola si è consumata in un periodo - quello compreso tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Novanta - che ha visto nascere le ultime rockstar così come vuole l'iconografia contemporanea - o "This Is Spinal Tap", a seconda della prospettiva.
Il suo regno, Mercury, l'ha visto quando ancora era prospero, quando ancora i budget erano alti, i concerti erano eventi e per i discografici l'unico limite era il cielo: se il destino non se lo fosse portato via, esattamente trenta anni fa, chissà cosa avrebbe pensato di un'industria del disco imbolsita da un mercato sempre più sfaccettato e complesso e da uno stardom usa e getta come quello al quale ci siamo abituati da un po' di anni a questa parte. Conoscendolo, si sarebbe signorilmente ritirato a vita privata, perché una Regina che diventa ancella - magari di una corporation più interessata a vendere merchandise che musica - da che mondo e mondo non si è mai vista.
Nel giorno dell'anniversario della sua scomparsa, vi proponiamo i brani più celebri registrati da Freddie Mercury come solista.
Farrokh Bulsara nasce il 5 settembre del 1946 a Stone Town, Zanzibar, dove il padre - Bomi, sposato a Jer, entrambi di etnia parsi e di fede zoroastriana - prestava servizio presso il locale distaccamento della Segreteria di Stato per le Colonie Britanniche.
Otto anni più tardi la famiglia - alla quale nel '52 si era aggiunta la sorella di Freddie, Kashmira - si trasferisce in India, a Panchgani: il futuro frontman dei Queen frequenta la St. Peter's Boys School, dove si distingue - oltre che per una spiccata vivacità creativa - anche in sport tra loro molto diversi, come atletica, pugilato e hockey su prato.
In India l'artista studierà musica e fonderà la sua prima band, gli Hectics, coi quali si farà le ossa durante feste scolastiche ed eventi locali. E' l'inizio della leggenda.
A diciotto anni Freddie torna a Zanzibar con la famiglia, ma il soggiorno sarà breve: i Bulsara sono infatti costretti a riparare in Inghilterra in seguito ai disordini dovuti alla rivoluzione che portò alla nascita dello stato della Tanzania. La nuova residenza dell'artista diventa così Feltham, nella cintura urbana londinese.
Dopo il diploma all'Ealing Art College (in questa scuola conosce il suo futuro compagno di gruppo Brian May) Freddie si unisce agli Ibex, dove stringe amicizia con il batterista Roger Taylor, poi ai tamburi nei Queen: la band prosegue le attività fino al 1969.
E' il 1970. Freddie e Roger, dopo lo scioglimento degli Ibex e altre esperienze minori, stanno cercando una band. Brian May, in seguito all'implosione degli Smile, il suo primo gruppo, è a spasso. I vecchi compagni di scuola si ritrovano e decidono di avviare un nuovo progetto. A bordo viene accolto il bassista John Deacon, dopo il fugace passaggio in line up di Mike Grose.
A metà degli anni Settanta arriva il successo, quello vero: con "A Night at the Opera" i Queen si consacrano come band di livello internazionale. "Bohemian Rhapsody" mette subito in chiaro di che pasta sia fatto Mercury, vocalmente parlando: la band parte per un lungo tour che toccherà anche il Giappone, terra che rimarrà per molto tempo nel cuore del frontman.
Come si dice, il resto è storia: gli anni Ottanta segnano l'ascesa dei Queen nell'empireo del rock, ma anche i primi esperimenti di Freddie da solista. Nel 1985 esce "Mr Bad Guy", prima prova "in proprio" di Freddie Mercury.
Nel 1986 i Queen si imbarcano per il "Magic tour", che rappresenterà l'ultimo giro di concerti per la leggendaria band insieme al suo frontman: la serie di show è suggellata dalla storica data a Knebworth, alla quale accorsero circa 120mila spettatori.
Nel 1988 Mercury pubblica "Barcelona", album realizzato con la collaborazione della soprano spagnola Montserrat Caballé: l'album viene salutato con favore dalla critica ma manca di centrare il bersaglio grosso, alla prove delle vendite. Intanto, ombre iniziano ad allungarsi sullo stato di salute dell'artista.
Dopo anni di voci, nel 1989 Freddie Mercury comunica alla band e alla sua più stretta cerchia di amicizie di essere affetto da AIDS: la malattia non gli impedirà di lavorare, seppure a ritmo molto ridotto. La sua ultima apparizione pubblica risale al 1990, in occasione dell'annuale edizione dei Brit Awards, dove i Queen vengono insigniti del premio alla carriera.
E' il 24 novembre del 1991: nel tardo pomeriggio, presso la sua residenza di Earls Court, Freddie si spegne circondato dai suoi cari e assiedato da un stampa morbosamente asserragliata fuori dal portone della sua villa. Le esequie si svolgeranno tre giorni dopo, il 27, alla presenza dei membri della sua band, di Elton John e di una ristretta cerchia di affetti: le sue ceneri saranno affidate alla fidanzata di un tempo e all'amica di una vita Mary Austin, che le seppellirà in un luogo noto solamente a lei.
Fonte: Rockol.it
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