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| Una lezione per misurarsi con un pezzo leggendario delle storia del rock. Studiamo il primo assolo di “Money” dei Pink Floyd, estratto dall’album del 1973 The Dark Side of The Moon. | |
| Nel nostro precedente appuntamento ci siamo dedicati allo studio Bending. Mettiamo in pratica quanto studiato con un musicista che proprio in questa tecnica ha uno dei punti più strabilianti del suo chitarrismo. Parliamo di una delle chitarre più importanti e apprezzate del rock, quella di David Gilmour dei Pink Floyd, tra l'altro, uno dei miei chitarristi preferiti. Prima di analizzare l’esecuzione dell’assolo va ricordato che nella versione originale del brano, questo è stato suonato da Gilmour due volte. Le due esecuzioni solistiche sono state mixate una a destra e l’altra sinistra dando vita - grazie alle leggere differenze tra una e l’altra - a quel particolare sound non replicabile con una sola traccia. Per rendere il suono di questa lezione il più vicino possibile all'originale, ho deciso di suonare anch’io due take separate cercando di replicarne l’effetto. Per quanto riguarda l’esecuzione, fate molta attenzione ai Bending staccati. Già il primo è suonato tirando il Bending diretto dal E al F# e staccandolo con l’ausilio del palmo della mano destra in modo da farne sentire solo l’ascesa e non la discesa. I Bending staccati si ripresentano con una certa frequenza nella assolo (vedi trascrizione). I Vibrati, sono stati tutti eseguiti con la mano sinistra, non con la leva. Solo negli anni a seguire Gilmour ha iniziato ad utilizzare più ampiamente il vibrato ottenuto dalla leva La maggior parte dei Bending sono suonati in maniera molto diretta e decisa tranne alcuni, tirati più lentamente per ottenere un effetto più sofferto. Attenzione ai Pre Bending alla fine della battuta n°8 e n°16: di questi Bending si deve sentire solo la discesa. Da ultimo, è necessaria una certa cura nei "quasi Bending" di 1/4 di tono che contribuiscono a dare un'inflessione vocale alle note. Sono segnati in partitura. Buon divertimento e alla prossima! 
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Bravo Thomas che l'hai fatta con la morbida tastiera della Les Paul
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