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    #256
    Fine Young Cannibals

    La metafora migliore per iniziare a parlare di questo gruppo ? la miscela del caff?. Le storie personali dei tre componenti assomigliano infatti a dei chicchi abbastanza anonimi, ma il loro amalgama ha dato un contributo indimenticabile alla storia del brit-pop degli anni ottanta.

    L'avventura dei FYC parte dallo scioglimento di una formazione precedente, chiamata The Beat, avvenuto nel 1983. Il chitarrista Andy Cox e il bassista/tastierista David Steele, forti dell'esperienza nello ska/dance, cercano in fretta un cantante per formare un nuovo gruppo, e lo trovano in Roland Gift, nato a Birmingham come Cox ma di origini caraibiche (si parlava di caff?...). Gift, che stava intraprendendo una carriera da attore, si rivela l'elemento ideale per completare la miscela: dotato di un falsetto davvero singolare, aggiunge freschezza e originalit? alle raffinate melodie composte dagli esperti compagni. Il nome del gruppo si ispira al film "All The Fine Young Cannibals" di Robert Wagner.

    Il singolo d'esordio, Johny Come Home (1985) raggiunge in fretta la top ten inglese, aprendo la strada all'album Fine Young Cannibals, uscito l'anno successivo. Dopo questo progetto, Gift prosegue la strada del cinema, mentre Cox e Steele vanno avanti da soli sotto il nome di Two Men, A Drum Machine And A Trumpet. Un loro singolo house, I'm Tired Of Being Pushed Around, raggiunge un lusinghiero successo nel 1988. Quando il trio si riunisce, tuttavia, ? tutta un'altra cosa: nel 1989 il secondo album The Raw And The Cooked (il titolo deriva dal libro di Claude-Levi Strauss, "Le cru et le cuit", 1964) arriva a vendere due milioni di copie, soprattutto grazie al traino del singolo She Drives Me Crazy, un hit veramente planetario, cos? diffuso che a riascoltarlo mi d? quasi fastidio.

    Ai Brit Awards del 1990 vincono il premio per il miglior gruppo e il miglior album, ma lo rifiutano in opposizione al partito conservatore e a Margaret Thatcher. Per quanto clamoroso, questo gesto risulta coerente con un impegno civile avvertibile fin dal singolo di esordio, dove si racconta la storia di un ambizioso provinciale che migra verso la grande citt? pieno di speranze, trovandovi solo sofferenza e alienazione.

    In tutti gli anni successivi i FYC hanno pubblicato solo un remix e una raccolta. Si inseguono, per ora senza fondamento, voci di un atteso nuovo lavoro

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      #257
      I Level 42 sono una band pop - funk nata in Inghilterra nel 1979.

      Nella lineup primigenia, 3 membri sono originari dell'isola di Wight: Mark King (basso e voce), ed i fratelli Phil Gould (batteria) e Boon Gould (chitarre), mentre Mike Lindup (tastiere e voce) ? nato a Londra. La band ? sempre stata coadiuvata in studio da Wally Badarou, a tutti gli effetti un quinto elemento, nella veste di compositore, esperto di synth e co-produttore.

      Il nome "Level 42" nasce dalla lettura del romanzo di fantascienza Guida galattica per gli autostoppisti ("Hitchhiker's guide to the galaxy", ne ? stata realizzata anche una divertente versione cinematografica nel 2004), scritto da Douglas Adams, dove il numero 42 ? la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto.

      Il sound ibrido dei Level 42 ? caratterizzato dal roboante basso elettrico di Mark King, maestro nella tecnica dello slap, dal falsetto di Mike Lindup e dagli arrangiamenti sempre originali. E' del 1980 il primo singolo: "Love meeting love" prodotto dall'etichetta Elite 4 di Andy Sojka. L'anno dopo il contratto con la Polydor e l'inizio dell'ascesa.

      Nel 1981 viene pubblicato il primo omonimo album, che contiene la loro prima hit, Love games. Nel 1982 vengono pubblicati due dischi: The early tapes (raccolta di brani registrati nel 1980) e The pursuit of accidents.
      Nel 1983, Larry Dunn e Verdine White degli Earth, Wind & Fire, dopo aver visto il gruppo suonare al Montreaux Jazz Festival e rimanendo colpiti dall'abilit? tecnica e dall'originalit? del sound, vollero produrre il loro disco "Standing in the light".

      Dal 1985 al 1988 il periodo pi? fulgido, almeno a livello di popolarit? e classifiche. Risalgono, infatti, a questo triennio i loro maggiori successi: Something about you, Lessons in love, Running in the family e Heaven in my hands. Da non dimenticare, inoltre, lo splendido live del 1985 A Physical presence.

      Nel 1988 il primo cambio di formazione, con la dipartita dei fratelli Gould e l'entrata di Gary Husband alla batteria e di Alan Murphy alla chitarra. Quest'ultimo ? poi deceduto nel 1989 per cause legate all'Aids. Nel successivo Guaranteed, 1991, alla chitarra si sono alternati in studio Allan Holdsworth e Dominic Miller, mentre al tour partecip? invece Jakko Jakszyk. Per l'ultimo lavoro degli anni '90, intitolato Forever now, in studio fece ritorno Phil Gould, mentre nel tour successivo venne ingaggiato Gavin Harrison. Alla fine della tournee il gruppo decide per lo scioglimento, in quanto King e Lindup ritengono il genere da loro proposto inadatto ai tempi e con pochissimi sbocchi commerciali.

      Alla soglia del 2000 Mark King ha ripreso l'attivit? prima come "Grupo Mark King", e poi acquistando i diritti del marchio "Level 42" da Mike Lindup, suonando i vecchi successi in vari tour insieme a Gary Husband, al fratello Nathan King (chitarra), al sassofonista Sean Freeman e al tastierista Lyndon J. Connah. Poi, nel 2006, l'uscita del nuovo lavoro, "Retroglide", musicalmente composto per la maggior parte da Mark King, con il ritorno di Mike Lindup a voce e tastiere nel seguente tour europeo.

      Consigliabile l'ascolto di alcuni pezzi strumentali della prima era, veri "masterpiece" del britfunk con uno show di tecnica da parte del basso elettrico "thunderthumbs" Mark King: "88", "Mr. Pink" del 1980, "43" e "Heatrow" del 1981, "Shapeshifter" e "The pursuit of accidents" del 1982.

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        #258
        I Bronski Beat sono stati un trio di successo di synth pop britannico degli anni 1980. I testi delle loro canzoni hanno avuto una forte connotazione legata al mondo gay e alle sue rivendicazioni, specie nell'album di esordio, The age of consent (L'et? del consenso, che in Gran Bretagna era all'epoca discriminatoriamente pi? elevata per gli atti omosessuali di quanto non fosse per quelli eterosessuali). Nel periodo di maggiore popolarit?, della band facevano parte il cantante Jimmy Somerville, Steve Bronski e Larry Steinbacheck a tastiere, percussioni e cori.

        Costituitisi nel 1983, il loro debutto avviene l'anno successivo con il singolo "Smalltown Boy" (la storia di un ragazzo allontanato dalla propria famiglia e dal proprio paese per il suo essere gay) che raggiunge il terzo posto nelle classifiche di vendita del Regno Unito. Il video che lo accompagna vede nel ruolo del protagonista lo stesso Sommerville che, nelle sequenze girate, lascia in treno il villaggio, viene aggredito da un gruppo di ragazzi omofobi e quindi riconsegnato alla propria famiglia dalla polizia.

        ? della fine del 1984 l'album The Age of Consent, nelle cui note viene provocatoriamente incluso l'elenco delle "et? del consenso", ovvero le et? oltre le quali - secondo l'ordinamento giuridico dei diversi paesi - l'atto omosessuale tra uomini cessa di essere considerato reato. All'epoca della pubblicazione del disco tale et? nel Regno Unito era di 21 anni, tra le pi? alte del continente.

        Anche il terzo singolo estratto dall'album, "It ain't necessarily so", il classico di George and Ira Gershwin tratto da Porgy and Bess, che mette in dubbio l'autenticit? dei racconti della Bibbia, entra tra i primi 20 singoli venduti. Gli assoli di clarinetto del brano sono eseguiti da Richard Coles, con cui Sommerville, all'abbandono del trio, former? il duo The Communards.

        Nel 1985 esce un loro disco realizzato insieme a Marc Almond, una versione del classico di Donna Summer "I Feel Love", che raggiunge la terza posizione nelle classifiche inglesi, eguagliando il successo di "Smalltown boy", e che ? stato definito da un critico come "la canzone pi? gay mai incisa".
        Poco dopo Sommerville lascia il gruppo e, insieme a Richard Coles, nel 1986 torna in testa alle classifiche di vendita con una versione di Don't leave me this way.

        I Bronski Beat sostituiscono Sommerville nel ruolo di cantante con John Foster,dalla voce pi? grave e meno provocatoria, e riescono a mettere in classifica il singolo "Hit that perfect beat", dal ritmo leggero e accattivante, tratto dall'album Truthdare Doubledare, l'ultima produzione della band prima del suo scioglimento.

        Nel 1995 esce a nome loro una raccolta di materiale riedito ed inedito dal titolo Rainbow Nation.

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          #259
          Fatboy Slim (all'anagrafe Quentin Leo Cook, nato a Bromley il 16 luglio 1963) conosciuto anche come Norman Cook ? un DJ e produttore inglese, il suo stile ? conosciuto come big beat, una combinazione di hip hop, breakbeat, rock e R&B.

          Dopo essere cresciuto a Redhill, si trasferisce a Brighton per frequentare il college. Inizia a lavorare come DJ e poco tempo dopo si sposta a Hull per suonare il basso nella band degli Housemartins. Dopo il tour con Billy Bragg, il gruppo ottiene un contratto con l'etichetta Go! Discs. Il primo singolo prodotto ? Flag Day che ottiene un discreto successo, seguito dal brano Sheep. Il terzo singolo ? Happy Hour, che non ottiene il successo dei precedenti due.

          L'album London 0 Hull 4 scala la top 10 con il singolo Caravan Of Love (una cover degli Isley Brothers) il gruppo raggiunge il primo posto. Il secondo album ? The People Who Grinned Themselves To Death, che segna anche il termine del progetto.

          Norman torna a Brixton e riprende la carriera di DJ. Lavora ad un mix del celebre I Got Your Soul di Eric B e Rakim, per poi formare il collettivo di artisti Beats International. Nel 1989 realizzano il singolo Dub Be Good To Me che arriva in prima posizione. L'LP del gruppo ? Let Them Eat Bingo, seguito nel 1991 da Excursion On The Version. Norman divorzia dalla moglie e per due anni non produce niente.

          Ashley Slater, vocalist dei Microgroove, collabora con i Beats International al loro secondo album. Forti sono anche i suoi interessi nel Funk, il nostro diventa animatore del gruppo Freak Power, il singolo di quest'ultimi Turn On, Tune In, Cop Out si piazza ai primi posti delle classifiche e viene utilizzato dalla Levi's per una campagna pubblicitaria. Nel 1995, sotto lo pseudonimo di Pizzaman, Norman realizza un album in cui spiccano i singoli Sex On The Streets e Happiness. Norman e Slater, nel 1996, pubblicano l'album More Of Everything...For Everybody. Poco tempo dopo Norman registra brani sotto vari nomi d'arte: Mighty Dub Kats, Fried Funk Food.

          Con Damien Harris fonda la Skint Records, e cambia il proprio nome in Fatboy Slim. Nel 1996 arriva l'album Better Living Through Chemistry riferito ad uno slogan statunitense degli anni 1950, sull'importanza del Valium come calmante per i bambini iperattivi. Evidente il riferimento alla chimica e ai Chemical Brothers, gruppo che lo ha convinto a realizzare l'album. Durante questo periodo suona come DJ in club londinesi come il Big Kahuna Burger o il Sunday Social, che passano il suo singolo Santa Cruz.

          Con gli amici Damien e G Money fonda il Big Beat Boutique, club a Brighton, in cui svolge il ruolo di DJ resident. L'etichetta Caroline/Astralwerks promuove i suoi progetti negli Stati Uniti. Come Mighty Dub Kats pubblica Magic Carpet Ride (1997), seguito da NoWay (1998). Remixa brani per Cornershop, Beastie Boys, Wildchild e Fluke, per poi iniziare a lavorare all'album You've Come A Long Way, Baby, titolo tratto da uno slogan delle sigarette Virginia Slims. Il primo singolo ? The Rockafeller Skank, tormentone dell'estate 1998 e colonna sonora del videogame FIFA 99. Seguono Gangster Trippin' e Praise you. Il terzo singolo ? Right Here, Right Now, che riscuote un enorme successo a livello internazionale.

          Il 6 luglio 2001, Slim tiene un concerto sulla spaggia di Brighton davanti a 40.000 persone. L'anno seguente ripete l'evento di fronte a 250.000 spettatori, in quest'ultimo liveshow muoiono due persone, e Fatboy ripete l'evento soltanto un'altra volta nel 2004. Lo stesso anno esce Palookaville, LP preceduto dal singolo Slash Dot Dash.

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            #260
            Daft Punk ? il nome con cui sono conosciuti i musicisti parigini Guy-Manuel de Homem-Christo (nato l'8 febbraio 1974) e Thomas Bangalter (nato il 3 gennaio 1975). Il duo ? ritenuto una delle collaborazioni pi? significative di ogni tempo nell'ambito della musica elettronica, sia per quanto riguarda il volume di vendite sia per il responso della critica. Il nome "Daft Punk" deriva da una recensione del primo lavoro del gruppo in cui militavano, i Darlin, apparsa sulla rivista britannica Melody Maker, in cui erano stati definiti "un mucchio di stupidi straccioni" ("a bunch of daft punk"). E fecero quindi loro questo appellativo che divent? ironicamente lo pseudonimo dietro il quale si celarono i due.

            Il loro singolo di debutto fu "The New Wave", rilasciato in edizione limitata nel 1994 dalla Soma Records. L'anno successivo venne pubblicato il loro primo singolo di successo, "Da Funk", che venne poi incluso nel loro album di debutto Homework (1997). Homework fu visto come un innovativo mix di techno, house, acid house e electro, e presto fu riconosciuto come uno dei pi? influenti album dance degli anni novanta. Il singolo pi? noto estratto dall'album ? senza dubbio "Around The World", noto anche per il suo videoclip molto particolare.

            Nel 2001 usc? l'album Discovery, che segna una svolta nel sound del gruppo verso uno stile synthpop. Il singolo One More Time fu un grande successo in tutte le discoteche del mondo, e i successivi singoli Digital Love e Harder, Better, Faster, Stronger divennero altrettanto famosi. Addirittura la canzone Face to Face arriv? al primo posto nelle classifiche dei club statunitensi nonostante non fosse mai stata rilasciata come singolo.

            Nel 2001 venne rilasciato Alive 1997, un album dal vivo con un estratto di 45 minuti dall' "Homework" tour di Birmingham del 1997.

            Nel 2005 ? uscito Human After All, un album di 45 minuti consistente in 9 tracce pi? una intro, registrato in sole 6 settimane. Per la prima volta pubblico e critica si sono trovati a giudicare in modo quasi unanimemente negativo un lavoro dei Daft Punk, a causa dell'esecuzione affrettata e della ripetitivit? e brevit? delle tracce. Ci? ha indotto molti a ironizzare sul titolo stesso dell'album: "umani, nonostante tutto". I singoli tratti dall'album sono stati Robot Rock, Technologic e Human After All.

            Una raccolta di "greatest hits" in versione CD/DVD, intitolata Musique Vol. 1 1993-2005 ? uscita il 4 aprile 2006, e si dice che fare uscire questa raccolta sia stata una scelta obbligata per rescindere il contratto con la Virgin. Sono inoltre stati girati nuovi video per Prime Time of Your Life e Robot Rock (Maximum Overdrive).

            I Daft Punk sono famosi per l'uso di componenti visive abbinate alle loro canzoni: alcuni dei video musicali ad esse legati sono stati diretti da registi di culto fra cui Spike Jonze e Michel Gondry. L'intero album Discovery inoltre ha fatto da colonna sonora al film d'animazione Interstella 5555, co-prodotto dal gruppo con Leiji Matsumoto pap? del celebre Capitan Harlock, protagonista dell'omonimo cartone animato giapponese del 1978.

            I due musicisti appaiono sempre vestiti da robot: Bangalter ha spiegato che "ci fu un incidente nel nostro studio. Stavamo lavorando con il sampler e questo, esattamente alle 9.09 del 9 settembre 1999, esplose. Quando riprendemmo conoscenza, ci accorgemmo che eravamo diventati dei robot". Sono rarissime le fotografie che ritraggono i volti dei due musicisti.

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              #261
              E ADESSO UN PO' DI "SIMPATICA IMMONDIZIA" ANNI '80:

              Paul Mazzolini (nato il 18 febbraio 1960 a Beirut, in Libano, nome d'arte Gazebo), ? un musicista italiano affermatosi negli anni ottanta.
              Nato in Libano, figlio di un diplomatico italiano (friulano) e di una cantante americana (Los Angeles). Come vuole la tradizione, impar? a suonare la chitarra all'et? di 10 anni, per impressionare una ragazza tedesca nella sua classe.

              Come un normale teenager cosmopolitano, Mazzolini inizi? una carriera in vari generi, tra cui jazz, rock e punk rock,prima di incontrare un produttore romano, Pierluigi Giombini [1]. Entrambi avevano una passione per il sintetizzatore e cominciarono cos? a lavorare insieme. Il loro primo disco, Masterpiece, fu una hit nel 1982. Nell'estate del 1983 esce il suo secondo disco, I Like Chopin, in testa alle classifiche europee per settimane e brano di maggior successo della sua carriera. Contemporaneamente viene pubblicato anche l'album Gazebo, dal quale verranno estratti altri due singoli, Lunatic (tra le prime venti posizioni nelle classifiche di molti paesi europei) e Love in your eyes. Una canzone scritta per Ryan Paris, intitolata "Dolce Vita", lo trasport? nella top 10 tedesca, e al 5? posto nel Regno Unito.

              L'album del 1984 Telephone Mama non riscosse lo stesso successo. Da allora Mazzolini ha prodotto altri album. Tra questi troviamo il remix dell'album "I Like Chopin" del 1997, e un album interamente in italiano chiamato "Viewpoint".
              Nell'autunno 2006 ha lanciato un singolo, Tears for Galileo, trasmesso da Fiorello e da Marco Baldini, nel loro programma Viva Radio 2, sull'omonima emittente. Il singolo ? riuscito a risalire le classifiche fino ad arrivare al primo posto nell'Euro dance chart.

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              I Righeira sono un gruppo musicale italiano formato da Michael e Johnson Righeira (i loro veri nomi sono Stefano Rota e Stefano Righi).

              Il duo si form? a Torino alla fine degli anni '70; nel 1981 incisero il primo 45 giri, Bianca surf, per la Meccano Records di Giulio Tedeschi (diventata poi Toast Records), ed ebbero poi un successo incredibile nell'estate del 1983 con il singolo Vamos a la playa, che oltre a conservare per sette settimane la vetta dell'Hit Parade italiana (dal 20 agosto all'1 ottobre) fu un grande successo commerciale anche all'estero. La canzone venne stampata in tutto il mondo, e in Inghilterra addirittura su etichetta A&M, che all'epoca era di propriet? del famoso trombettista Herb Alpert, e che vedeva tra gli artisti del suo catalogo i Police e i Supertramp.

              Nell'autunno del 1983 proposero No tengo dinero seguito da Hey Mama, successo del 1984. Un'altra hit del primo periodo ? Luciano Serra pilota, ispirata al celebre film con Amedeo Nazzari. Nel 1985 vincono il Festivalbar con la malinconica L'estate sta finendo, decisamente diversa dai loro successi precedenti. Oramai famosi, oltre che per i loro singoli, anche per il loro look stravagante, i due "fratelli" si esibirono anche al Festival di Sanremo del 1986 con Innamoratissimo che si classific? al 15esimo posto.
              Sempre nel 1986 realizzano Rimini splash down (scritta con i fratelli La Bionda e Raffaella Riva del Gruppo Italiano) che diventa brano portante del film Rimini Rimini. Altri successi di quel periodo sono Italians a go-go e Oasi in citt?.

              Dopo un singolo nel 1988, Compa?ero, il duo si sciolse, ma il gruppo Sue?o Latino, sostanzialmente un loro spin-off la cui cantante (la procace Carolina Damas) era allora la fidanzata di Johnson, ottenne un buon successo in tutta Europa con il singolo omonimo nel 1989. Nello stesso periodo Johnson realizz? una cover in versione acid-house di Yes I know my way, un classico del cantante partenopeo Pino Daniele.

              A met? degli anni 90 Michael diede vita al progetto Gloria Mundi, durato lo spazio di due album, mentre Johnson realizzer? con il duo "Montefiori Cocktail" il brano Papalla, manifesto della allora neonata scena lounge. A partire dal 1998 i Righeira si sono ritrovati e per diversi anni si sono ancora esibiti in varie situazioni musicali. Nel 2001 realizzano un ep con diverse versioni del loro classico Vamos a la playa e partecipano allo show "La notte vola" che vede una gara tra le varie stelle della musica anni '80.

              Collaborano come vocalist con i concittadini Statuto per il brano Sole, mare di chiara ispirazione "righeirana". Ma ? nel 2006 che il duo decide di tornare a registrare un nuovo album. Il 24 gennaio 2007 esce il loro nuovo singolo La Musica Electronica, che anticipa l'album Mondovisione. Il singolo ha subito un buon successo, proposto in rotazione nei massimi network radiofonici italiani, e i Righeira tornano sulla cresta dell'onda, apparendo anche in diverse trasmissioni televisive.

              Recentemente, hanno debuttato come conduttori in radio con due programmi. Il duo ? infatti on air dal 6 agosto su R101 con " Vamos a la playa "
              Tra i vari musicisti che hanno collaborato coi Righeira, figura un Sergio Conforti, conosciuto maggiormente con lo pseudonimo di Rocco Tanica, ovvero il tastierista di Elio e le storie tese. Conforti ha suonato in celebri hits come "Innamoratissimo" (di cui ? anche autore) e "L'estate sta finendo".

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              TRIO

              La storia di questo particolarissimo gruppo pop tedesco comincia dall'amicizia tra Stephan Remmler (voce e tastiere) e Gert Krawinkel (chitarra), che gi? negli anni settanta avevano suonato insieme in diverse occasioni. Quando decisero di contattare un batterista, la scelta cadde su Peter Behrens, che aveva saputo conquistarsi la simpatia dei fondatori. I Trio esordirono nel 1981 con un album autoprodotto, cui fece seguito una serie di esibizioni molto originali: il cantante mescolava tedesco ed inglese, il batterista suonava in piedi senza mai mutare espressione in volto.

              Nella primavera del 1982, durante il tour, venne eseguita per la prima volta Da Da Da, che riscosse subito un successo enorme. Nella versione inglese usc? in 30 paesi, ed in Europa vendette tre milioni di copie. I Trio vennero considerati gli iniziatori della "New Wave" tedesca, ma il gruppo si oppose sempre a questa etichetta: tutto il loro impegno era piuttosto mirato a semplificare la struttura della canzone pop, senza rinunciare a costruire un prodotto interessante. Alla fine di quell'anno, i tre si ritirano in Svizzera per scrivere nuovo materiale.

              Nel 1983 esce l'album Bye Bye (in alcuni paesi Trio And Error) pi? famoso per alcune trovate -la copertina da sponsorizzare, la differente scelta di canzoni per ogni paese, l'ingaggio di una prostituta per il video del singolo Bum Bum- che non per il successo di vendita. Il vero disastro capit? l'anno dopo, quando il gruppo volle girare un film ed inciderne la colonna sonora. A fronte di un investimento di cinque milioni di marchi, Drei gegen Drei passer? una sola volta in TV nel 1988. L'album derivatone, What's the Password, non ebbe sorte migliore.

              Il gruppo si sciolse silenziosamente nel 1985, non senza qualche controversia di carattere economico tra Peter Behrens ed i suoi ex datori di lavoro. Da solista, Stephan Remmler fu il solo ad ottenere successo (in Svizzera); Gert Krawinkel si ? impiegato come sessionista e Peter Behrens, dopo alcuni sfortunati singoli ed una serie di probemi con alcol e cocaina, ? attualemente impegnato attivamente presso un centro di aiuto per tossicodipendenti e malati di AIDS.

              Nel 1997, una fortunata campagna pubblicitaria della Volkswagen ha rilanciato prepotententemente Da Da Da negli Stati Uniti.

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                #262
                CONTINUA: IMMONDIZIA E DINTORNI (ANNI 80)...

                SAMANTHA FOX

                Nata a Londra nel 1966 e a soli 16 anni posa senza veli per il Daily Sun cominciando a far sognare mandrie di ragazzi/uomini. Dopo un inizio di carriera come modella nel 1986 incide il suo primo singolo "Touch Me (I Want Your Body)" che non lascia nulla all'immaginazione grazie ad un testo ammiccante che messo in bocca alla prorompente Samantha diventa esplosivo. Pop/dance ballabile che sguazza negli stereotipi anni '80 che tanto adoro pescando a piene mani dalle prime cose pubblicate da *******, ma miss Ciccone non possedeva cotanta bellezza, come potete ammirare nel videoclip.

                Dopo aver fatto sfraceli di vendite in Europa, USA ed Australia anche con con altri famosi 45 giri come "Nothing gonna stop me now" e "Naughty girls need love too" (entrambi dell'anno successivo) a fine anni '80 di lei si perdono le tracce, musicalmente parlando, fino al 1997 dove torna alla grande con un nuovo look e posa per Playboy (mostrando di non aver perso un briciolo della sua bellezza, ma anzi ora appare piu' affascinante), tra le altre cose pubblica un nuovo disco "21th Century Fox" che non interessa a nessuno.

                Ci riprovera' nel 2001 e ancora nel 2005, ma la Samantha Fox che tutti vogliamo e' quella con i jeans strappati (nei punti giusti) e con il capello cotonato. Come un fulmine a ciel sereno nel 2003 arriva la notizia che ha sposato alle Hawaii la sua amica Myra Stratton!
                Oggi la neo quarantenne e' sempre bellissima come potete ammirare sul suo sito ufficiale.

                ------------------------------

                GIOCA JOUER


                "One, two, three, four, five, six, seven, eight! Dormire, salutare, autostop, starnuto, camminare, nuotare, sciare, spray, macho,clacson, campana, ok, baciare, capelli, saluti, saluti, Superman! Ok ragazzi adesso cerchiamo di farlo meglio! Ricordatevi che si parte sempre da dormire, Fate attenzione alla differenza fra camminare e nuotare e nel finale due volte i saluti. Fatelo bene! ?Gioca Jouer!? Dormire, salutare, autostop, starnuto, camminare, nuotare, sciare, spray, macho, clacson, campana, ok, baciare, capelli, saluti, saluti, Superman! One, two, three, four, five, six, seven, eight! Ok, ragazzi, ora pi? veloce, perch? i comandi cambiano ogni due battute, se riuscirete a farlo, d?ora in poi potrete giocare anche solo con la musica, perch? sarete dei veri campioni di ?Gioca Jouer!? Dormire, salutare, autostop, starnuto, camminare, nuotare, sciare, spray, macho,clacson, campana, ok, baciare, capelli, saluti, Superman! All right!"


                Direi che questo singolo si commenta da solo... un masterpiece del trashume anni '80!Ecco come lo commenta Lucio Mazzi nella sua enciclopedia della musica dance: "Un riff accattivante affidato al sax, una ritmica disco, un testo che istruisce i ballerini sulle mosse da fare ed ecco bell'e confezionato il successo clamoroso che lanci? in orbita, alla sua prima prova discografica, il dj nasuto (nel senso di grande naso, ma anche di grande fiuto...) Claudio Cecchetto.

                Consisteva in una serie di sedici comandi (Dormire! Camminare! Saluto! ecc.) in tre sequenze successive. Il 45 giri portava una facciata per "principianti" (con i comandi di Cecchetto) e una per "esperti" (solo strumentale).
                Il brano, nella sua assoluta ma irresistibile stupidit?, rimase in vetta alla hit parade per mesi finendo per rappresentare lo specchio di un epoca (musicale) forse non proprio ricca di contenuti."

                Per la cronaca la canzone raggiunse il nr. 1 in classifica nel marzo 1981 e fu il 10? 45 pi? venduto dell'anno! W l'Italia

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                CON QUESTO TOCCHIAMO IL FONDO...

                Albano Carrisi noto come Al Bano (Cellino San Marco, 20 maggio 1943) ? un cantante italiano.

                Proveniente da una famiglia di agricoltori (infatti era mejo se zappava la terra pure lui - n.d.r.), a diciassette anni lascia gli studi e decide di emigrare a Milano, dove trova lavoro dapprima come manovale, poi come cameriere e come operaio metalmeccanico. Lavorando in un ristorante frequentato da personaggi dello spettacolo, ha l'opportunit? di entrare nel Clan Celentano grazie ad un provino. Incide il suo primo disco, La strada, cover di un brano di Gene Pitney nel 1965, e comincia a esibirsi come spalla negli spettacoli di Adriano Celentano, senza per? abbandonare il lavoro.

                Nell'autunno 1965 partecipa alla manifestazione Ribalta per Sanremo e, pur non essendo vincitore, viene notato e messo sotto contratto dalla Voce del Padrone, che lo fa debuttare al Festival delle rose nel 1966 in coppia con Pino Donaggio con un brano scritto da quest'ultimo, Quando il sole chiude gli occhi. Debutta anche in televisione, a Settevoci, gioco musicale condotto da Pippo Baudo, dove riesce a vincere per quattro settimane consecutive la prova dell'applausometro, un apparecchio che misura l'intensit? degli applausi del pubblico in sala.

                In una delle trasmissioni presenta Io di notte, una sua composizione con venature blues, che desta l'interesse di Milva, che vorr? inciderne una sua versione. Nel 1967 ottiene il suo primo grande successo con la canzone Nel sole, finalista al Disco per l'estate, che raggiunge il primo posto nelle classifiche di vendita dei 45 giri. La sua voce, dotata di un'enorme estensione, lo mette in luce e lo fa apprezzare dal pubblico e dalla stampa che parla di un "secondo Claudio Villa".

                Nel sole diventa anche un film, che avr? per protagonista lui e una giovane figlia d'arte, Romina Power. Tra i due si crea un legame sentimentale che sfocer? pi? tardi, nonostante l'opposizione delle rispettive famiglie, in un matrimonio.

                Vengono poi L'oro del mondo e Il ragazzo che sorride, quest'ultima con testo di Mikis Theodorakis che si ispira ai tragici avvenimenti dell'insediamento del Regime dei Colonnelli in Grecia del 1967. Nel 1968 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con La siepe che ottiene il premio speciale della critica. Nel 1969 vince il Disco per l'estate con Pensando a te.

                Il 26 luglio 1970 sposa Romina Power, figlia del celebre attore Tyrone Power da cui avr? quattro figli: Cristel, nata nel 1985, Romina Jr, nata nel 1987, Yari, nato nel 1973, e Ylenia, nata nel 1970 e scomparsa nel 1994. Con Romina, Albano aveva gi? cominciato a dividere la carriera artistica, incidendo nel 1969 i cori di Acqua di mare, e nel 1970 Storia di due innamorati.

                Nel 1975 propongono Dialogo e nel 1976 partecipano all'Eurofestival con We'll live it all again (Io lo rivivrei). Nel 1981 ? la volta di Sharazan mentre l'anno successivo sono a Sanremo con Felicit?, che si classifica al secondo posto. Vincono il Festival nel 1984 con Ci sar? e nel 1985 sono di nuovo all'Eurofestival con Magic oh magic. Altri successi sono del 1987: Nostalgia canaglia, terza a Sanremo, e Libert?. Segue Cara terra mia, ancora terza a Sanremo nel 1989. Nel 1991 la coppia propone al Festival Oggi sposi. Nel 1996 Al Bano torna alla carriera solista con ? la mia vita, alla quale seguono Verso il sole nel 1997 e Ancora in volo nel 1999.

                Nel 1999 si separa dalla moglie Romina. Dalla nuova compagna, Loredana Lecciso, con cui ha convissuto dal 2001 fino a novembre 2005, ha avuto due figli: Yasmine (nata nel 2001) e Bido (nel 2002). Lo scoppio del "fenomeno Lecciso" ha portato negli ultimi tempi il cantante ad apparire spesso in programmi televisivi e nelle riviste di gossip, anche a volte contro la sua volont?, a tal punto di colpire con un pugno un inviato del programma La vita in diretta.

                Ha partecipato alla terza edizione del reality show di Raidue "L'isola dei famosi", ma mentre era a Saman?, la sua compagna ha dichiarato di volerlo lasciare portandosi con s? i loro due bambini. Lui ha di conseguenza abbandonato volontariamente lo show nella puntata del 19 ottobre 2005.
                Il "tormentone Lecciso", insieme alla partecipazione al reality show, ha indubbiamente contribuito a rilanciare la popolarit? in Italia di Al Bano, che negli ultimi anni sembrava non raccogliere il favore del pubblico, anche forse per le sue scelte artistiche che mal sfruttavano la sua voce.

                Nel 2007 ha partecipato al Festival di Sanremo con la canzone "Nel perdono" (scritta, tra gli altri, dal figlio Yari e da Renato Zero), con cui si ? piazzato al secondo posto, alle spalle di Simone Cristicchi.

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                  #263
                  COMINCIAMO A RISALIRE LENTAMENTE...

                  Quando il Festival regala illusioni: "Nessun rimpianto, c'? un'altra vita"
                  "Io, vincitore, finito a lavare i piatti"


                  LA STORIA MINO VERGNAGHI: FU PRIMO NEL '79, POI MILLE MESTIERI PRIMA DI ESSERE RECUPERATO DA ZUCCHERO


                  "A Sanremo non ci tornerei pi?". E forse qualcuno nemmeno si ricorda che ci era stato. Non da comprimario, da comparsa. Mino Vergnaghi, il Festival lo vinse. Edizione numero 29, anno 1979. Con una canzone che pi? "sanremese", sin dal titolo "Amare", non si pu?. Un anno dopo tutti si erano dimenticati di lui. Una vita passata fra la profonda provincia biellese e Londra, Vergnaghi ? tornato a vivere di musica, dopo un decennio fatto di mille mestieri e avventure, grazie a Zucchero che all'inizio degli anni Novanta lo ha ripescato come assistente-tuttofare.

                  A Sanremo vince da debuttante: "Prima di allora - ricorda - avevo fatto il postino e il garzone in macelleria. Ero un cantante da balera e per i giorni del Festival avevo cercato uno che mi sostituisse e accompagnasse la band nelle serate". La vita cambia. "Nessuno si aspettava la vittoria e non avevo altre canzoni. In poche settimane, fra un'intervista e un impegno, mi fecero registrare un disco recuperando brani a destra e a manca". Quindi la fortuna si riprende quello che ha dato: "La casa discografica, la Rifi, fall? e l'album non arriv? nemmeno sugli scaffali dei negozi". Ma il destino, da solo, non basta. Ci vuole anche l'errore umano: "Arrivarono altre offerte, da altre case discografiche, ma mi chiedevano delle cose che non volevo fare. Io pensavo a un genere sofisticato, con una band di nove elementi e due cantanti. Loro volevano la canzoncina facile. Il mio era un progetto improponibile, lo riconosco, ma me ne sono reso conto troppo tardi. Mi ero ritrovato a improvvisare tutta la carriera senza nessuno che mi indirizzasse o mi consigliasse. E poi ho incontrato anche qualche impresario opportunista".

                  Ancora qualche stagione in giro per serate e feste di piazza e poi un appuntamento con un aereo per Londra. "Avevo in programma di starci tre mesi per imparare la lingua. Ci sono rimasto sette anni". Finiti i soldi guadagnati sull'onda della popolarit? sanremese Vergnaghi affronta "un periodo buio dove ho fatto quello che capitava: cameriere, lavapiatti e impiegato in un'agenzia di viaggi". Nel 1990 prepara le valigie e ritorna a casa: nostalgia dell'Italia e della buona cucina e scarsa sopportazione del brutto tempo inglese ("Loro lo hanno nel patrimonio genetico, noi fatichiamo ad adeguarci"). "Non sapevo cosa avrei fatto. Poi un amico mi chiam? a Milano per tenere lezioni a un'accademia musicale e arrotondavo le entrate facendo il corista per altri artisti e creando jingle per la pubblicit?".

                  E Zucchero? "Lo avevo conosciuto nel '79 e lo avevo ritrovato a Londra nell'88 grazie all'amicizia comune di Frank Musker che faceva gli adattamenti per i suoi pezzi in inglese. Mi aveva invitato ad andarlo a trovare. Gli ho fatto da corista, da assistente-tuttofare e anche da traduttore visto che il suo ? un inglese maccheronico". Vergnaghi si ? poi reinventato come autore: per Zucchero ha scritto le parole di "Va' pensiero" e ora ha due progetti a Londra. Con un duo e con un tenore di origini italiane. A Sanremo ci pensa ancora? "Un'esperienza indelebile e, ogni anno, quando lo guardo in tv, mi rivedo su quel palco. Ma a Sanremo, per?, chi vince spesso non vende. Non so a chi possa giovare". A lui, allora, no di certo.

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                    #264
                    KC and the Sunshine Band sono un gruppo musicale statunitense, tra i massimi esponenti del fenomeno della disco music, autori ci? nonostante anche di numerosi successi funk e R&B.

                    Tra i loro brani pi? famosi si annoverano i pezzi disco That's the Way (I Like It), I'm Your Boogie Man, (Shake, Shake, Shake) Shake Your Booty, Keep It Comin' Love, Get Down Tonight e la nota ballata Please Don't Go. Per quanto oggi praticamente assenti dal panorama musicale, il gruppo hanno goduto di popolarit? internazionale nella seconda met? degli anni settanta, testimoniata dalle oltre settantacinque milioni di copie di dischi vendute in carriera.

                    Il gruppo fu fondato da Harry Wayne Casey (KC), impiegato presso una casa discografica di Miami, la TK Records. Presto si un? anche Richard Finch (suo unico patner nella scrittura dei testi delle canzoni), e a seguire Jerome Smith, Fermin Goytisolo, e Robert Johnson. Anche Chris Minten, grande amico di Casey, lo aiut? a ricercare gli elementi adatti per il suo gruppo.

                    Nel settembre del 1973 i KC and the Sunshine Band pubblicarono il loro primo singolo Blow Your Whistle e cinque mesi pi? tardi anche Sound Your Funky Horn, entrambi inclusi nell'album d'esordio "Do It Good": i due pezzi, di stampo R&B, ebbero tuttavia un mediocre impatto commerciale. A distanza di qualche mese, per?, George McCrae riscontr? un successo clamoroso con il brano Rock Your Baby, scritto da Casey e Finch, vendendo oltre cinque milioni di copie. In Europa i KC and the Sunshine Band rilevarono una notevole popolarit? grazie al brano Queen of Clubs, motivo per cui partirono per una tournee in giro per il vecchio continente.

                    La consacrazione arriva nel 1975 quando con l'omonimo album "KC and the Sunshine Band" il gruppo riceve tre dischi di platino (corrispondenti a tre milioni di copie vendute) solo negli Stati Uniti, trascinati dalla fortuna di Get Down Tonight che scala la classifica di Billboard piazzandosi al primo posto. In novembre i KC and the Sunshine Band bissano il trionfo del disco precedente con il singolo That's the Way (I Like It), che valse loro il Grammy Award nel 1976 e il secondo piazzamento alla vetta della chart statunitense.

                    Sulla cresta dell'onda della popolarit? i KC and the Sunshine Band decretano ci? che pareva un inarrestabile successo con il terzo album, "Part 3", tra i massimi album disco di tutti i tempi: ben tre singoli entrano nella top five dei dischi pi? venduti negli USA, I'm Your Boogie Man, (Shake, Shake, Shake) Shake Your Booty (terzo brano della band ad arrivare al vertice della hit parade statunitense) e Keep It Comin' Love. La fama ci? nonostante continu? solo fino al quinto album e l'ultimo periodo degli anni settanta, quando Please Don't Go, uscito nel dicembre 1979, divent? il primo singolo ad arrivare al numero uno negli anni ottanta. Con il declino del fenomeno della disco music, i KC and the Sunshine Band persero molto della loro notoriet? e furono costretti al cambio di etichetta discografica a causa della bancarotta dichiarata dalla TK Records, passando cos? alla Epic Records.

                    Dopo due album usciti abbastanza in sordina, il gruppo lanci? l'album All in a Night's Work in cui era inclusa la traccia Give It Up, molto popolare in Gran Bretagna, ma fallimentare negli USA. Quando nell'album successivo del 1983, i KC and the Sunshine Band optarono per reinserire il brano nel disco, la Epic si rifiut? di pubblicare il singolo, dato lo scarso impatto commerciale che aveva ottenuto precedentemente oltreoceano; Casey di tutta risposta fond? una sua casa discografica, la Mecca Records, con cui distribu? il singolo, rilevando tuttavia un successo non all'altezza delle aspettative. Il fatto segn? profondamente il cantante che si ritir? a vita privata nel 1985, sciogliendo di fatto il gruppo.

                    Dopo dieci anni dall'ultimo album Casey decise, sull'onda della rinascita della disco music, di riformare la band e firm? l'album "Oh Yeah!". Questa breve parentesi fu seguita da tour internazionali, ma il gruppo non pubblic? altri album fino al 2001, quando usc? "I'll Be There For You", che fu apprezzato dalla critica laddove fall? in termini di vendita.

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                      #265
                      Biglietto per l'Inferno ? un gruppo di rock progressivo italiano degli anni '70, originario della zona di Lecco.

                      Il gruppo, formatosi a Lecco nel 1972, incise il suo album d'esordio omonimo nel 1974. L'album ? classificabile come rock progressivo sinfonico-romantico (sullo stile di Genesis, King Crimson e Emerson, Lake & Palmer) con toni oscuri e venature hard rock. Anche i testi sono spesso tenebrosi, come nel caso di Confessione (la confessione di un assassino a un prete) e L'amico suicida. Gli arrangiamenti sono dominati dalle doppie tastiere di Giuseppe Banfi e Giuseppe Cossa, e dal flauto di Claudio Canali (che era anche il cantante del gruppo). Uno dei cinque brani dell'album ? una suite che occupa quasi tutto il lato B del vinile. Pur avendo ottenuto l'apprezzamento della critica, Un biglietto non fu un successo dal punto di vista commerciale.

                      Nel 1975 il gruppo inizi? a lavorare al secondo album, con la produzione di Eugenio Finardi. Venne pubblicato un singolo, ma il successivo fallimento della casa discografica del gruppo, la Trident, imped? la pubblicazione dell'album; il gruppo si sciolse poco dopo. Il tastierista Banfi intraprese una carriera solista di discreto successo. Il batterista Gnecchi collabor? a diversi progetti musicali, incluso l'album solista di Franco Mussida (PFM) Racconti della tenda rossa. Curiosamente, il cantante Canali (i cui testi erano spesso polemici nei confronti del clero, al punto di guadagnargli il nomignolo di "voce del Diavolo") prese i voti come frate eremita il 15 settembre 1994.

                      L'album "mancato" nel 1975 fu recuperato nel 1992 dalla Mellow Records, un'etichetta specializzata nel revival del genere progressive, e pubblicato su CD. Nel 2004 ? stato pubblicato da BTF un cofanetto che comprende i primi due album e un CD live extra. Il live ? stato anche ripubblicato da solo nel 2005, sempre da BTF, con il titolo Live 1974.

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                        #266
                        I Rond? Veneziano sono un ensemble musicale italiano che compendia la musica barocca prodotta da una tipica orchestra da camera e le sonorit? della musica pop e rock. ? stata ideata e creata nel 1979 dal compositore e direttore d'orchestra genovese Gian Piero Reverberi ed ha inciso ventisei album discografici.

                        L'organico dei Rond? Veneziano ? tuttora formato da due violini, una viola, un violoncello, un oboe e un flauto traverso con l'aggiunta di strumenti moderni come il basso elettrico e la batteria. ? in questa formazione che il gruppo si esibisce come ospite nelle trasmissioni TV. Nelle performance dal vivo il gruppo ? accompagnato da ventidue orchestrali creando, in questo modo, una sonorit? sinfonica adatta per i teatri e gli auditorium.

                        Durante le sessioni di studio di registrazione l'ensemble ? composto da otto violini primi, otto violini secondi, sei viole, sei violoncelli e due contrabbassi: a questi strumenti si aggiungono la chitarra classica o elettrica, la tromba, il corno francese e ultimamente il pianoforte per le composizioni con solista.

                        Il vasto repertorio, composizioni ispirate ai modelli stilistici di Vivaldi, Albinoni, Galuppi e del tardobarocco europeo, porta la firma dello stesso Reverberi, gi? noto come prestigioso arrangiatore di Lucio Battisti, Fabrizio De Andr?, Gino Paoli, Luigi Tenco, Mina Mazzini e Joan Manuel Serrat. In realt?, non tutti i brani dei Rond? Veneziano sono riconducibili a dei modelli settecenteschi. Vi sono composizioni che si orientano verso esempi di altre epoche della storia della musica; altre composizioni riproducono invece strutture proprie della musica leggera, limitando il collegamento con il passato alla sola sonorit? orchestrale.

                        Scomparso dai palcoscenici italiani, dal 1993 il gruppo continua la propria attivit? con tourn?e nei diversi paesi europei (in particolare in Svizzera, Lussemburgo, Austria, Germania).

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                          #267
                          Originally posted by edorsv99 View Post
                          Biglietto per l'Inferno ? un gruppo di rock progressivo italiano degli anni '70, originario della zona di Lecco.

                          Il gruppo, formatosi a Lecco nel 1972, incise il suo album d'esordio omonimo nel 1974. L'album ? classificabile come rock progressivo sinfonico-romantico (sullo stile di Genesis, King Crimson e Emerson, Lake & Palmer) con toni oscuri e venature hard rock. Anche i testi sono spesso tenebrosi, come nel caso di Confessione (la confessione di un assassino a un prete) e L'amico suicida. Gli arrangiamenti sono dominati dalle doppie tastiere di Giuseppe Banfi e Giuseppe Cossa, e dal flauto di Claudio Canali (che era anche il cantante del gruppo). Uno dei cinque brani dell'album ? una suite che occupa quasi tutto il lato B del vinile. Pur avendo ottenuto l'apprezzamento della critica, Un biglietto non fu un successo dal punto di vista commerciale.

                          Nel 1975 il gruppo inizi? a lavorare al secondo album, con la produzione di Eugenio Finardi. Venne pubblicato un singolo, ma il successivo fallimento della casa discografica del gruppo, la Trident, imped? la pubblicazione dell'album; il gruppo si sciolse poco dopo. Il tastierista Banfi intraprese una carriera solista di discreto successo. Il batterista Gnecchi collabor? a diversi progetti musicali, incluso l'album solista di Franco Mussida (PFM) Racconti della tenda rossa. Curiosamente, il cantante Canali (i cui testi erano spesso polemici nei confronti del clero, al punto di guadagnargli il nomignolo di "voce del Diavolo") prese i voti come frate eremita il 15 settembre 1994.

                          L'album "mancato" nel 1975 fu recuperato nel 1992 dalla Mellow Records, un'etichetta specializzata nel revival del genere progressive, e pubblicato su CD. Nel 2004 ? stato pubblicato da BTF un cofanetto che comprende i primi due album e un CD live extra. Il live ? stato anche ripubblicato da solo nel 2005, sempre da BTF, con il titolo Live 1974.
                          e no edo nun me poi confonne' questi geni in mezzo a sta' merda

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                            #268
                            Originally posted by kaciaro View Post
                            e no edo nun me poi confonne' questi geni in mezzo a sta' merda

                            http://www.bigliettoperlinferno.com/storia.html
                            C'hai ragione, stavorta ho toppato! E' che stando vicini a Al Bano la puzza de m***a arriva fino qua!

                            A parte gli scherzi: ho provato a scaricare qualcosa dal mulo, ma le registrazioni originali so' veramente pessime! La musica sar? anche ottima, ma nun se sente! Il cantante a dir la verit? mi sembrava un po' scarsino per? le idee erano buone! Bisognerebbe sentire i dischi riediti in questi anni, sperando siano rimissati bene!

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                              #269
                              Originally posted by edorsv99 View Post
                              C'hai ragione, stavorta ho toppato! E' che stando vicini a Al Bano la puzza de m***a arriva fino qua!

                              A parte gli scherzi: ho provato a scaricare qualcosa dal mulo, ma le registrazioni originali so' veramente pessime! La musica sar? anche ottima, ma nun se sente! Il cantante a dir la verit? mi sembrava un po' scarsino per? le idee erano buone! Bisognerebbe sentire i dischi riediti in questi anni, sperando siano rimissati bene!
                              io quarcosetta ciavrebbi

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                                #270
                                Cominciamo a rimediare al patatrac, senn? Kaciaro chi lo sente!!!

                                Tolo Marton (Treviso, 1951) ? un chitarrista italiano.

                                Lo stile ed il repertorio di Tolo Marton si basano su brani originali. Sonorit? anni settanta, improvvisazioni, Jam-session, e anche reinterpretazioni originali di pezzi di Hendrix, tra cui una versione "accelerata" di Hey Joe.
                                "In questa parte del brano, i suoni che TM riesce a produrre con la sua chitarra non sono trascrivibili in note..." Cos? scrive la rivista Chitarre nel pubblicare lo spartito del suo pezzo Alpine valley. Musicista difficilmente collocabile (chitarrista Country? Rock? Blues?), il nostro ? infatti considerato uno dei pi? dotati, fantasiosi e virtuosi chitarristi italiani, uno dei pochissimi veri Guitar Hero provenienti dal nostro paese, secondo l?autorevole giudizio di alcuni colleghi di oltreoceano.

                                Tolo inserisce fra le sue influenze i chitarristi Nils Lofgren, Rory Gallagher, Jimi Hendrix (ovviamente), B.B. King, Charlie Christian, Eric Gale, Carlos Santana, J.J.Cale e, pi? in generale, Paul Simon, Joni Mitchell, The Doors, Jimmy Smith, Jerry Lee Lewis, Miles Davis, Henry Mancini, ovviamente i Cream, Ennio Morricone e colonne sonore varie.

                                Si appassiona fin da piccolo alla musica, influenzato dalla passione del fratello maggiore per il piano. Ascolta di continuo Beethoven, Chopin, Liszt, Bach, ma in casa sua non c?? un piano. Ascolta i dischi delle sorelle maggiori e impara a memoria, prima di saperle suonare, pezzi di Conway Twitty, Jack Scott, Elvis Presley, Paul Anka, Everly Brothers, Santo and Johnny, e canzoni di Domenico Modugno e Mina. Dopo l?ascolto di Help dei Beatles nel 1964 Tolo comincia a sentire musica beat e ad ascoltare tutto quanto produceva i suoni per formare una canzone. Non gli interessavano e non capiva i generi musicali, ma studiava solo impasti e connessioni tra gli strumenti.

                                Nel 1966 inizia a suonare una vecchia chitarra classica prestatagli dal cognato; dopo un po? impara a suonare anche il basso. Dopo poco tempo gli ascolti di Tolo passano a Hendrix, i Taste e i Cream. Nel 1973 registra due 45 giri con i con i Raptus. Nel 1975 ? inserito nella formazione de Le Orme, ingaggiato per arginare lo strapotere delle tastiere nelle sonorit? del gruppo. Con il gruppo veneziano incide l?album Smogmagica, partecipando alla stesura musicale dei pezzi tra cui il pi? grande successo del gruppo, Amico di ieri.

                                Dopo questa parentesi nel panorama pop italiano inizier? la sua carriera solista nel 1981 con l?album The Blues Won't Go Away. Da allora a oggi ha pubblicato sette album studio e due, recenti, registrati dal vivo.

                                Nel 1998 ottiene una clamorosa vittoria al Jimi Hendrix Electric Guitar Festival di Seattle (Stati Uniti). La manifestazione ? organizzata dalla famiglia del grande Jimi Hendrix in collaborazione con la Fender (notissima marca di strumenti musicali), l?Aiwa e la rivista Guitar Player Magazine. Questo ambitissimo premio, consegnatogli direttamente da Al Hendrix, padre di Jimi, aumenter? la notoriet? di Tolo in maniera tale da farlo uscire dal circuito "di nicchia" dei suoi pi? stretti appassionati. Marton ? tutt'ora l'unico chitarrista europeo a poter vantare questo ambito premio.

                                Tolo ? uno dei pionieri della diffusione della musica dal vivo nei club italiani, per l? incessante serie di concerti che tiene continuamente dalle sue parti e in tutta la nazione. Ha partecipato cinque volte al Festival di Pistoia suonando insieme a gente come B.B. King, Buddy Guy, Jeff Beck, Jeff Healey, Robben Ford, Blues Brothers e a tanti altri; ha suonato insieme a Jack Bruce e Ginger Baker, ovvero i due terzi dei Cream, trovandosi in pratica al posto del restante componente, Eric Clapton.

                                Numerose sono infine le esperienze accumulate negli States nello stesso periodo, successivo al trionfo di Seattle: dopo un periodo di pausa nella sua carriera scelse di ripartire da Austin, in Texas, citt? che si autodefinisce "the live music capital of the world". In America Tolo ha avuto al suo attivo numerose serate dal vivo, apparizioni radiofoniche e televisive, interviste. Ad Austin sempre nello stesso periodo ha registrato il suo album Colours and Notes e ha suonato nei migliori locali della citt? e anche a San Antonio.

                                Nel 1999 Tolo ha dato vita assieme ad altri 5 chitarristi, tra i quali il chitarrista classico Massimo Scattolin, al progetto Guitarland ? Sei corde senza confini, che con concerti, seminari e dischi si propone una fusione di generi e stili (classica, jazz, flamenco, country, latino?).
                                Da dicembre 2001 Tolo ha partecipato allo spettacolo teatrale "Carta Bianca" con l'attore Marco Paolini e il violoncellista Mario Brunello. Rimanendo in teatro, Tolo ha all?attivo partecipazioni in rappresentazioni teatrali con l'attore Carlo Rao e il poeta Paolo Ruffilli.

                                Nel marzo 2002 ha iniziato la collaborazione con il batterista dei Deep Purple Ian Paice, suonando dal vivo insieme in pi? concerti, in uno dei quali ha partecipato anche l'attuale tastierista dei Deep Purple Don Airey.
                                Il 1? gennaio 2003 si ? esibito in diretta su RAI International in una trasmissione dal titolo "SOS Argentina" a favore dei bambini di quel paese e diffusa in diretta in 33 paesi. Tra il 2005 e il 2006 ha avuto un altro paio di apparizioni televisive in RAI.

                                La sua cover di All along the watchtower ? stata inclusa nel terzo volume di May Your Song Always Be Sung: The Songs of Bob Dylan, compilation di cover di Bob Dylan eseguite da artisti internazionali pubblicata dalla BMG nel 2003. Fu originariamente inserita nell?album Colours and Notes del 1999.
                                Recentemente ha anche debuttato nel mondo della musica classica, suonando la sua "Alpine valley" in cattedrale a Treviso, accompagnato dall?Orchestra sinfonica della citt?.

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