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Il suono di avvio della prima PlayStation ha accompagnato un'intera generazione di videogiocatori, i quali ce l'hanno ancora ben stampato in mente. La storia del suono di avvio di PS1
Potrebbe sembrare banale, ma dietro alla composizione di un suono apparentemente così semplice c'è un lavoro pazzesco. Nell'anno del trentesimo anniversario di PlayStation, abbiamo ben pensato di rispolverare la storia della sua creazione, che porta la firma del Sound Designer Takafumi Fujisawa.
Fujisawa è entrato a far parte del progetto PlayStation ancor prima che venisse stabilito un team ufficiale. Ha cominciato a lavorare al suono di avvio nella primavera del 1994, quando gli è stata recapitata l'animazione del logo. in quegli stessi giorni Sony stava costruendo i primi prototipi di PlayStation. Come ha avuto modo di raccontare alla redazione dell'ormai defunta Game Informer nel 2019, Fujisawa non ha ricevuto restrizioni temporali e neppure indicazioni specifiche dall'allora presidente Ken Kutaragi (anche se lo avrebbe voluto!), ma ha dovuto adeguarsi alle specifiche per la polifonia e l'ADPCM, oltre che all'hardware di PS1, che presentava qualche limitazione nella dimensione della ROM.
La prima demo è stata approvata quasi subito. Esisteva anche una versione alternativa con l'aggiunta di una voce, registrata Fujisawa in persona, che sussurrava "PlayStation", ma è stata scartata poiché dava l'impressione (non voluta) che la console volesse parlare al giocatore. Durante la composizione di quella che poi è diventata la versione finale, il Sound Designer ha "strutturato il suono in modo che all'ascoltatore risulti inizialmente equilibrato per poi generare un effetto un po' straniante". Per questo motivo si sviluppa in più fasi: inizia con calma, dopodiché spaventa l'utente e poi prosegue con un effetto descritto come "originale e accogliente".
L'obiettivo dichiarato di Fujisawa era quello di "trasmettere sicurezza quando si accende la console e poi entusiasmo, grazie all’accordo dominante in Do maggiore che mostra l'intenzione di continuare a seguire la musica principale, quindi si inserisce il suono intenso degli archi e la parte finale presenta uno scampanellio e introduce l’intervallo di quarta giusta". Il suono aveva anche la funzione di comunicare all’utente che l’hardware funzionava normalmente e che il disco era stato letto correttamente. A tal fine, l'audio del fruscio invertito era anche stata progettato per essere riprodotto in loop quando la console non riusciva a leggere il disco, in modo da comunicare chiaramente se si era verificato un problema.
Qualche anno più tardi, Fujisawa ha contribuito anche alla realizzazione del suono di avvio di PlayStation 2, per il quale è stato affiancato da un team ben più grande. Non ha invece preso parte alla creazione dell'audio di PlayStation 3, il quale è stato una responsabilità del suo personale junior, poiché all'epoca era già concentrato sul lavoro di Development Manager.
Potrebbe sembrare banale, ma dietro alla composizione di un suono apparentemente così semplice c'è un lavoro pazzesco. Nell'anno del trentesimo anniversario di PlayStation, abbiamo ben pensato di rispolverare la storia della sua creazione, che porta la firma del Sound Designer Takafumi Fujisawa.
Fujisawa è entrato a far parte del progetto PlayStation ancor prima che venisse stabilito un team ufficiale. Ha cominciato a lavorare al suono di avvio nella primavera del 1994, quando gli è stata recapitata l'animazione del logo. in quegli stessi giorni Sony stava costruendo i primi prototipi di PlayStation. Come ha avuto modo di raccontare alla redazione dell'ormai defunta Game Informer nel 2019, Fujisawa non ha ricevuto restrizioni temporali e neppure indicazioni specifiche dall'allora presidente Ken Kutaragi (anche se lo avrebbe voluto!), ma ha dovuto adeguarsi alle specifiche per la polifonia e l'ADPCM, oltre che all'hardware di PS1, che presentava qualche limitazione nella dimensione della ROM.
La prima demo è stata approvata quasi subito. Esisteva anche una versione alternativa con l'aggiunta di una voce, registrata Fujisawa in persona, che sussurrava "PlayStation", ma è stata scartata poiché dava l'impressione (non voluta) che la console volesse parlare al giocatore. Durante la composizione di quella che poi è diventata la versione finale, il Sound Designer ha "strutturato il suono in modo che all'ascoltatore risulti inizialmente equilibrato per poi generare un effetto un po' straniante". Per questo motivo si sviluppa in più fasi: inizia con calma, dopodiché spaventa l'utente e poi prosegue con un effetto descritto come "originale e accogliente".
L'obiettivo dichiarato di Fujisawa era quello di "trasmettere sicurezza quando si accende la console e poi entusiasmo, grazie all’accordo dominante in Do maggiore che mostra l'intenzione di continuare a seguire la musica principale, quindi si inserisce il suono intenso degli archi e la parte finale presenta uno scampanellio e introduce l’intervallo di quarta giusta". Il suono aveva anche la funzione di comunicare all’utente che l’hardware funzionava normalmente e che il disco era stato letto correttamente. A tal fine, l'audio del fruscio invertito era anche stata progettato per essere riprodotto in loop quando la console non riusciva a leggere il disco, in modo da comunicare chiaramente se si era verificato un problema.
Qualche anno più tardi, Fujisawa ha contribuito anche alla realizzazione del suono di avvio di PlayStation 2, per il quale è stato affiancato da un team ben più grande. Non ha invece preso parte alla creazione dell'audio di PlayStation 3, il quale è stato una responsabilità del suo personale junior, poiché all'epoca era già concentrato sul lavoro di Development Manager.