Il nuovo drone dell’azienda cinese rende facile e accessibile l’esperienza di volo in prima persona: rimane però un prodotto di nicchia a causa dei nuovi regolamenti
“Volare oh oh…”, le parole della celebre canzone di Domenico Modugno sembrano perfette per descrivere la sensazione che si prova nell’usare il nuovo drone Dji FPV. Una sensazione di libertà, di esplorazione senza limiti, di volo nel cielo alla scoperta del mondo.
È questo lo scopo principale del nuovo quadricottero dell’azienda cinese, un prodotto studiato appositamente per il volo in prima persona, quello che si vive indossando il visore e guardando in tempo reale ciò che cattura la telecamera. Difficile non esaltarsi dopo aver sperimentato un “giretto” con questo drone.
Il merito è essenzialmente legato a tre elementi: FPV è davvero molto semplice da usare, è sicuro e con prestazioni di tutto rispetto. La facilità d’uso è il risultato della significativa evoluzione che hanno avuto i droni in questi ultimi anni a cui DJI ha contribuito in modo rilevante. Per questo drone in particolare l’azienda di Shenzhen ha sviluppato tre diverse modalità di volo per ogni livello di abilità.
In Modalità Normale (N) il quadricottero funziona in modo simile ad altri droni Dji, in grado quindi di stazionare sul posto con l’uso di gps e dei sensori che tra l’altro impediscono (quasi sempre) di andare a sbattere contro gli ostacoli frontali. In Modalità Manuale (M) vengono disabilitati tutti gli ausili di sicurezza, lasciando al pilota esperto il piacere di spingere al massimo il drone. La Modalità Sport (S) è una via di mezzo tra M e N ed è perfetta per migliorarsi via via.
Altro aspetto apprezzabile di FPV sono i numerosi dispositivi di sicurezza. Oltre ai sensori anti collisione frontali ci sono anche il freno d’emergenza che blocca all’istante il drone e lo tiene in volo stazionario, il ritorno automatico al punto di partenza, ma anche il sistema ADS-B che avvisa il pilota quando ci sono nelle vicinanze aerei ed elicotteri.
Ci vuole un po’ di esercizio però per prendere confidenza con le prestazioni eccezionali di questo quadricottero. Basta dire che è in grado di passare da 0 a 100 km/h in appena due secondi e la velocità di punta raggiunge i 140 km/h. Un missile che si può controllare con il tradizionale controller dotato di joystick, oppure sfruttare l’innovativo motion controller.
Questo accessorio merita un attimo di attenzione. Dji ha infatti messo a punto un oggetto che potrebbe cambiare davvero il modo di pilotare i droni, specialmente nei contesti più ludici e amatoriali. Il Motion controller si usa infatti come una vera cloche, semplice e intuitiva perché il velivolo segue i movimenti della mano: destra, sinistra, su e giù.
Anche in questo caso bisogna fare un po’ di pratica, ma acquisita la giusta dimestichezza il divertimento è assicurato. Il drone viene pilotato con grande precisione e disinvoltura, ma soprattutto con grande relax perché il controller è molto leggero e si impugna in modo naturale con una sola mano.
Tutta questa bella esperienza verrebbe vanificata se la resa visiva offerta dai nuovi Goggles V2 non fosse all’altezza. Anche in questo caso però DJI ha lavorato bene non solo portando la risoluzione a 1440x810p a 60 fotogrammi al secondo, ma anche facendo scendere la latenza a meno di 28 millisecondi. In altre parole, indossando il visore anche per voli lunghi il fastidio è davvero minimo, però molto dipende dalle manovre che vengono effettuate.
Non ci è piaciuta molto invece la soluzione della batteria con il filo volante che alimenta il visore: una scelta molto pratica ma anche poco comoda. Interessante invece è la modalità Audience che permette di condividere la prospettiva del pilota collegando fino a 8 visori aggiuntivi. Infine, dal punto di vista delle prestazioni foto/video il DJI FPV può fare affidamento su riprese in 4K/60fps a 120 Mbps, ma anche catturare video in slow motion fino a 120 fps in FHD archiviando i file anche in H.265 o H.264.
In conclusione FPV è un drone molto divertente e in grado di offrire un’esperienza di volo davvero particolare. La possibilità di spingersi fino a 6 km di distanza in Italia, ma anche superare i 10 km dove è permesso (per esempio negli Usa) consente di esplorare il cielo quasi senza limiti, almeno sulla carta.
Il vero problema infatti è che il nuovo regolamento europeo sull’uso dei droni entrato in vigore proprio all’inizio di quest’anno, obbliga a pilotare questo drone non solo con il patentino (questo quadricottero pesa infatti 795 grammi) ma anche limitando la distanza massima alla portata della linea visuale, dunque appena qualche centinaio di metri e sempre in presenza di un osservatore oltre al pilota.
Limiti che ovviamente si possono facilmente aggirare, ma correndo il rischio di multe salate. Considerando che il Dji FPV Combo standard costa 1349 euro e che per il motion controller bisogna aggiungere altri 149 euro, tocca chiedersi se questa spesa è giustificabile. Lasciamo a voi valutare i pro e i contro di questo acquisto, anche perché le motivazioni sono del tutto soggettive. Il rischio è, tuttavia, che questo drone, rimanga un oggetto per pochi.
Voto: 8
Wired: molto divertente da pilotare, segnale visivo stabile e in alta risoluzione, il motion controller è un plus
Tired: non è facilmente trasportabile (le braccia non sono pieghevoli), il nuovo regolamento impone un uso molto più limitato rispetto alle prestazioni del drone
notizia da:wired.it
“Volare oh oh…”, le parole della celebre canzone di Domenico Modugno sembrano perfette per descrivere la sensazione che si prova nell’usare il nuovo drone Dji FPV. Una sensazione di libertà, di esplorazione senza limiti, di volo nel cielo alla scoperta del mondo.
È questo lo scopo principale del nuovo quadricottero dell’azienda cinese, un prodotto studiato appositamente per il volo in prima persona, quello che si vive indossando il visore e guardando in tempo reale ciò che cattura la telecamera. Difficile non esaltarsi dopo aver sperimentato un “giretto” con questo drone.
Il merito è essenzialmente legato a tre elementi: FPV è davvero molto semplice da usare, è sicuro e con prestazioni di tutto rispetto. La facilità d’uso è il risultato della significativa evoluzione che hanno avuto i droni in questi ultimi anni a cui DJI ha contribuito in modo rilevante. Per questo drone in particolare l’azienda di Shenzhen ha sviluppato tre diverse modalità di volo per ogni livello di abilità.
In Modalità Normale (N) il quadricottero funziona in modo simile ad altri droni Dji, in grado quindi di stazionare sul posto con l’uso di gps e dei sensori che tra l’altro impediscono (quasi sempre) di andare a sbattere contro gli ostacoli frontali. In Modalità Manuale (M) vengono disabilitati tutti gli ausili di sicurezza, lasciando al pilota esperto il piacere di spingere al massimo il drone. La Modalità Sport (S) è una via di mezzo tra M e N ed è perfetta per migliorarsi via via.
Altro aspetto apprezzabile di FPV sono i numerosi dispositivi di sicurezza. Oltre ai sensori anti collisione frontali ci sono anche il freno d’emergenza che blocca all’istante il drone e lo tiene in volo stazionario, il ritorno automatico al punto di partenza, ma anche il sistema ADS-B che avvisa il pilota quando ci sono nelle vicinanze aerei ed elicotteri.
Ci vuole un po’ di esercizio però per prendere confidenza con le prestazioni eccezionali di questo quadricottero. Basta dire che è in grado di passare da 0 a 100 km/h in appena due secondi e la velocità di punta raggiunge i 140 km/h. Un missile che si può controllare con il tradizionale controller dotato di joystick, oppure sfruttare l’innovativo motion controller.
Questo accessorio merita un attimo di attenzione. Dji ha infatti messo a punto un oggetto che potrebbe cambiare davvero il modo di pilotare i droni, specialmente nei contesti più ludici e amatoriali. Il Motion controller si usa infatti come una vera cloche, semplice e intuitiva perché il velivolo segue i movimenti della mano: destra, sinistra, su e giù.
Anche in questo caso bisogna fare un po’ di pratica, ma acquisita la giusta dimestichezza il divertimento è assicurato. Il drone viene pilotato con grande precisione e disinvoltura, ma soprattutto con grande relax perché il controller è molto leggero e si impugna in modo naturale con una sola mano.
Tutta questa bella esperienza verrebbe vanificata se la resa visiva offerta dai nuovi Goggles V2 non fosse all’altezza. Anche in questo caso però DJI ha lavorato bene non solo portando la risoluzione a 1440x810p a 60 fotogrammi al secondo, ma anche facendo scendere la latenza a meno di 28 millisecondi. In altre parole, indossando il visore anche per voli lunghi il fastidio è davvero minimo, però molto dipende dalle manovre che vengono effettuate.
Non ci è piaciuta molto invece la soluzione della batteria con il filo volante che alimenta il visore: una scelta molto pratica ma anche poco comoda. Interessante invece è la modalità Audience che permette di condividere la prospettiva del pilota collegando fino a 8 visori aggiuntivi. Infine, dal punto di vista delle prestazioni foto/video il DJI FPV può fare affidamento su riprese in 4K/60fps a 120 Mbps, ma anche catturare video in slow motion fino a 120 fps in FHD archiviando i file anche in H.265 o H.264.
In conclusione FPV è un drone molto divertente e in grado di offrire un’esperienza di volo davvero particolare. La possibilità di spingersi fino a 6 km di distanza in Italia, ma anche superare i 10 km dove è permesso (per esempio negli Usa) consente di esplorare il cielo quasi senza limiti, almeno sulla carta.
Il vero problema infatti è che il nuovo regolamento europeo sull’uso dei droni entrato in vigore proprio all’inizio di quest’anno, obbliga a pilotare questo drone non solo con il patentino (questo quadricottero pesa infatti 795 grammi) ma anche limitando la distanza massima alla portata della linea visuale, dunque appena qualche centinaio di metri e sempre in presenza di un osservatore oltre al pilota.
Limiti che ovviamente si possono facilmente aggirare, ma correndo il rischio di multe salate. Considerando che il Dji FPV Combo standard costa 1349 euro e che per il motion controller bisogna aggiungere altri 149 euro, tocca chiedersi se questa spesa è giustificabile. Lasciamo a voi valutare i pro e i contro di questo acquisto, anche perché le motivazioni sono del tutto soggettive. Il rischio è, tuttavia, che questo drone, rimanga un oggetto per pochi.
Voto: 8
Wired: molto divertente da pilotare, segnale visivo stabile e in alta risoluzione, il motion controller è un plus
Tired: non è facilmente trasportabile (le braccia non sono pieghevoli), il nuovo regolamento impone un uso molto più limitato rispetto alle prestazioni del drone
notizia da:wired.it
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