REGIA: Tony Scott
SCENEGGIATURA: Mark Bomback
ATTORI: Denzel Washington, Chris Pine, Rosario Dawson, Ethan Suplee, Kevin Dunn, Kevin Corrigan, Kevin Chapman, Lew Temple, David Warshofsky, T.J. Miller, Andy Umberger, Jessy Schram, Elizabeth Mathis, Meagan Tandy, Jeff Hochendoner, Kevin McClatchy, Richard Pelzman
FOTOGRAFIA: Ben Seresin
MONTAGGIO: Robert Duffy
MUSICHE: Harry Gregson-Williams
PRODUZIONE: Firm Films, Millbrook Farm Productions
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
PAESE: USA 2010
GENERE: Azione, Drammatico, Thriller
DURATA: 99 Min
FORMATO: Colore 2.35 : 1
Trama
Un veterano ingegnere ferroviario (Denzel Washington) e un giovane conducente (Chris Pine) sono coinvolti in una corsa contro il tempo per fermare un treno enorme, praticamente un missile dalle dimensioni di un grattacielo, ed evitare il disastro in un'area densamente popolata.
[YOUTUBE]nob_GuJP-OU[/YOUTUBE]
Recensione
Tutto ? chiaro fin dalla primissima inquadratura: il vero protagonista di Unstoppable, per Tony Scott, ? la gigantesca motrice che (non a caso) per via di un errore tutto umano proceder? a piena potenza, senza controllo, lungo la direttrice principale delle ferrovie della Pennsylvania, carico esplosivo e tossico al seguito. ? quel treno, fotografato come un leviatano organico, che ? il polo d?attrazione e d?unione di un contesto frammentato e fino a quel momento in(ter)dipendente, sono quei binari la spina dorsale di un film che rappresenta forse la massima dichiarazione estetica mai rilasciata dal regista.
Non perch? Tony Scott in questo film (come in altri) sia poco interessato alle personalit? dei suoi personaggi in carne ed ossa, ch? l?elemento umano ? comunque destinato a risultare hollywoodianamente decisivo: ma perch? nel suo fondersi con la natura pi? pesante, meccanica e industriale di quel che racconta e rappresenta, riesce poi a far volare pi? alta e leggera una forma che praticamente da sempre ? o comunque almeno da Nemico pubblico ? abbraccia la flessibilit?, la simultaneit? e la velocit? delle tecnologie e dell?universo digitale.
Il cinema ? questo, per Tony Scott: ? industria, ? un treno che deve travolgere lo spettatore, ma lo deve fare in equilibrio con la sua natura intimamente tecnologica. E Michael Bay, che grossomodo la pensa in modo simile, avrebbe di che imparare, da Unstoppable.
? per questo, e non solo per la sceneggiatura di Mark Bomback, migliore perch? pi? essenziale e funzionale, che questo film ? assai pi? apprezzabile rispetto ai precedenti Pelham 123 o D?j? Vu, che pure tematicamente e narrativamente non erano poi cos? distanti. Perch? lasciando che i personaggi dei vari Denzel Washington, Chris Pine, Rosario Dawson siano satellitari rispetto all?Oggetto e all?Evento, per poi esserne attratti magneticamente e centripetamente, Scott permette loro di essere pi? onestamente caratterizzati e raccontati, che emergano meglio le loro personalit? e il loro ruolo sociale. Ruolo importante in un film che racconta (anche) la riscossa dei blue collar sui colletti bianchi: non perch? retoricamente lavoratori e innocenti a tutto tondo, ma perch? capaci - come categoria e complesso, come macchinario - di assumersi le proprie responsabilit? e rimediare ai propri errori.
Senza mai dimenticare che per Scott, e in Unstoppable, ? sempre il viaggio, frenetico e adrenalinico, che conta, e non la (scontata) destinazione. ? il cine(ma)tismo.
Comment