Le buffe creature blu hanno fatto la loro prima apparizione sul piccolo schermo il 12 settembre 1981. Nati dal disegno creativo del belga Pierre Culliford in arte Peyo, sono diventati un fenomeno popolare negli anni 80' grazie alla serie tv di Hanna & Barbera
La prima apparizione televisiva dei Puffi risale al 12 settembre 1981, 40 anni fa, quando la Nbc mandò in onda il primo episodio della prima stagione. In Italia questi strani ometti blu hanno debuttato, a livello nazionale, nel 1982. Le stagioni di questa amatissima serie, seguita da ben tre generazioni di bambini e ancora oggi mandata in replica, sono in tutto nove
Il cartone animato ha poi ispirato anche dei film: I Puffi, del 2011, I Puffi 2, del 2013, I Puffi - Viaggio nella foresta segreta, del 2017 e I Puffi - La leggenda di Puffy Hollow in 3D, del 2013
I Puffi sono nati dal disegno creativo del belga Pierre Culliford in arte Peyo, e sono diventati un fenomeno popolare negli anni '80 grazie alla serie tv di Hanna & Barbera
Nel 1958 Peyo elaborò un fumetto che raccontava di un gruppo di buffi folletti blu, Il flauto a sei puffi, riprendendo una vecchia idea per un cartone animato che avrebbe voluto realizzare in gioventù. Fu un grande successo e l'autore cominciò a scrivere alcune storie con loro protagonisti. E creò anche altri personaggi antagonisti come il crudele mago Gargamella e il suo gatto arancione Birba
Un popolo di gnomi blu vive nel bosco, in deliziose casette a forma di fungo. Ma la loro vita non è così bucolica come potrebbe sembrare: gli omini blu sono infatti costretti a difendersi proprio dal terribile mago irascibile pasticcione Gargamella e dal suo inseparabile gatto, Birba
A capo della comunità dei Puffi c’è il Grande Puffo, il più anziano, l'unico vestito di rosso, il più saggio. Unica femmina è Puffetta, lunghi capelli biondi e scarpe col tacco. Ogni puffo ha il nome del vizio o della virtù che rappresenta
C’è Quattrocchi, il puffo “so tutto io”, c’è il “palestrato” Forzuto e l’abilissimo Inventore. E poi ci sono Tontolone, Brontonone, Burlone e Vanitoso. E poi ancora Golosone, Sognatore, Pittore, Pigrone Sarto, solo per citarne alcuni
Quando Gargamella capì che a Pufflandia c’erano solo puffi maschi, creò una puffetta per attirare le attenzioni degli altri Puffi. In qualità di spia, Puffetta avrebbe poi dovuto riferire i vari spostamenti dei Puffi e i loro punti deboli per agevolare la loro cattura. Ma Grande Puffo riuscì a rompere l’incantesimo malvagio che era stato fatto su di lei, e Puffetta divenne parte integrante della comunità. I suoi capelli da neri divennero biondi e lei da cattiva divenne buona
La comunità dei Puffi era formata, inizialmente, da 99 Puffi, più uno, il Grande Puffo, il capo. A loro nel tempo se ne sono aggiunti altri 5, tra cui baby Puffo e Bontina. In tutto alla fine la comunità è arrivata a contare 105 Puffi
La sigla dei Puffi, quando il cartone animato fu acquistato dalla Fininvest, venne fatta cantare a Cristina D’Avena, che ha inciso circa una trentina di singoli a tema Puffi. I dischi dei Puffi hanno venduto circa 30 milioni di copie in tutto il mondo. In Italia il primo singolo della D’Avena ha ottenuto il Disco d’Oro per aver superato le 500mila copie vendute
Fonte: Sky tg24
La prima apparizione televisiva dei Puffi risale al 12 settembre 1981, 40 anni fa, quando la Nbc mandò in onda il primo episodio della prima stagione. In Italia questi strani ometti blu hanno debuttato, a livello nazionale, nel 1982. Le stagioni di questa amatissima serie, seguita da ben tre generazioni di bambini e ancora oggi mandata in replica, sono in tutto nove
Il cartone animato ha poi ispirato anche dei film: I Puffi, del 2011, I Puffi 2, del 2013, I Puffi - Viaggio nella foresta segreta, del 2017 e I Puffi - La leggenda di Puffy Hollow in 3D, del 2013
I Puffi sono nati dal disegno creativo del belga Pierre Culliford in arte Peyo, e sono diventati un fenomeno popolare negli anni '80 grazie alla serie tv di Hanna & Barbera
Nel 1958 Peyo elaborò un fumetto che raccontava di un gruppo di buffi folletti blu, Il flauto a sei puffi, riprendendo una vecchia idea per un cartone animato che avrebbe voluto realizzare in gioventù. Fu un grande successo e l'autore cominciò a scrivere alcune storie con loro protagonisti. E creò anche altri personaggi antagonisti come il crudele mago Gargamella e il suo gatto arancione Birba
Un popolo di gnomi blu vive nel bosco, in deliziose casette a forma di fungo. Ma la loro vita non è così bucolica come potrebbe sembrare: gli omini blu sono infatti costretti a difendersi proprio dal terribile mago irascibile pasticcione Gargamella e dal suo inseparabile gatto, Birba
A capo della comunità dei Puffi c’è il Grande Puffo, il più anziano, l'unico vestito di rosso, il più saggio. Unica femmina è Puffetta, lunghi capelli biondi e scarpe col tacco. Ogni puffo ha il nome del vizio o della virtù che rappresenta
C’è Quattrocchi, il puffo “so tutto io”, c’è il “palestrato” Forzuto e l’abilissimo Inventore. E poi ci sono Tontolone, Brontonone, Burlone e Vanitoso. E poi ancora Golosone, Sognatore, Pittore, Pigrone Sarto, solo per citarne alcuni
Quando Gargamella capì che a Pufflandia c’erano solo puffi maschi, creò una puffetta per attirare le attenzioni degli altri Puffi. In qualità di spia, Puffetta avrebbe poi dovuto riferire i vari spostamenti dei Puffi e i loro punti deboli per agevolare la loro cattura. Ma Grande Puffo riuscì a rompere l’incantesimo malvagio che era stato fatto su di lei, e Puffetta divenne parte integrante della comunità. I suoi capelli da neri divennero biondi e lei da cattiva divenne buona
La comunità dei Puffi era formata, inizialmente, da 99 Puffi, più uno, il Grande Puffo, il capo. A loro nel tempo se ne sono aggiunti altri 5, tra cui baby Puffo e Bontina. In tutto alla fine la comunità è arrivata a contare 105 Puffi
La sigla dei Puffi, quando il cartone animato fu acquistato dalla Fininvest, venne fatta cantare a Cristina D’Avena, che ha inciso circa una trentina di singoli a tema Puffi. I dischi dei Puffi hanno venduto circa 30 milioni di copie in tutto il mondo. In Italia il primo singolo della D’Avena ha ottenuto il Disco d’Oro per aver superato le 500mila copie vendute
Fonte: Sky tg24
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