Le sale sono chiuse, ma il cinema pensa al coronavirus. Arriva infatti il primo film sul Covid-19. A firmare "Corona" ? il regista iraniano Mostafa Keshvari, che vive in Canada. Un thriller psicologico, nella fase iniziale dell'epidemia. E' ambientato in un ascensore dove una ragazza cinese (Traei Tsai) che potrebbe aver contratto il virus rimane intrappolata con altre sette persone. Cosa succeder??

"Corona" affronta il tema del pregiudizio: "Parla di paura, ? uno studio sulla societ?, le persone e le scelte morali" dice Keshvari al "New York Times". L'idea ? venuta al regista proprio su un ascensore, oltre due mesi fa, leggendo la notizia degli attacchi che stavano subendo, per la paranoia legata al virus, i turisti cinesi.
"Il Covid-19 ? stato denominato all'inizio 'virus cinese' - ricorda Keshvari, parlando del film con Hollywood Reporter -. Ma ora colpisce tutti, non esiste un problema razziale. Ora la razza umana deve unirsi per sconfiggerlo. Il virus non discrimina, perch? dovremmo farlo noi?".
Oltre alla ragazza cinese, gli altri personaggi chiusi nell'ascensore sono un addetto alle riparazioni (Emy Aneke), l'unico che sembra riuscire a controllare la paura del contagio; una millennial (Zarina Sterling); un suprematista bianco (con tanto di piccola svastica sulla fronte) in sedia a rotelle (Richard Lett) ; il proprietario del palazzo (Josh Blacker); una donna in attesa di un bambino (Andrea Stefancikova) e un inquilino indebitato (Andy Canete).
Il film ? stato girato in pochi giorni a febbraio con una troupe di 25 persone, all'inizio dell'epidemia: "Pensavamo sarebbe passata in fretta. Nessuno avrebbe potuto immaginare tutto questo". Fra cast e troupe non c'? stato finora nessun caso positivo al virus. Il film verr? diffuso in streaming.
da tgcom24
Comment