In tempo di guerra fredda simili dichiarazioni rappresentano un vero e proprio frigorifero. Propositi bellicosi arrivano dall?Oriente, dove Terry Gou, CEO di Foxconn, dice la sua sul prossimo iPhone e non le manda a dire a Samsung , lanciando la sfida ai coreani in ogni settore nel prossimo quinquennio.
Dichiarazioni a 360 gradi quelle di Gou che non si limita a sottolineare la bont? del prossimo iPhone 5 ( ?it will put the Galaxy S III to shame?, le parole del CEO) ma attacca Samsung e lancia la sifda sul?intero mercato dell?elettronica.
Grazie alla recente alleanza stretta con Sharp (Foxconn ha acquistato met? dell?impianto di produzione LCD di Sakai), di cui Gou sottolinea la tecnologia estremamente avanzata nel settore, Gou mira a superare Samsung in qualunque divisione dell?elettronica di consumo entro i prossimi 5 anni. Il prossimo terreno di scontro sar? verosimilmente il settore TV, in cui Samsung ? leader indiscussa.
Astio senza filtro quello di Gou nei confronti di Samsung, proveniente senza dubbio dall?inchiesta con cui la Commissione Europea aveva accertato l?esistenza di un ?cartello? di produttori LCD e comminato una multa di 434 milioni di Euro ad otto produttori taiwanesi, fra cui Chimei Innolux, una controllata Foxconn, ed in cui Samsung aveva svolto un ruolo di testimonianza.
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Dichiarazioni a 360 gradi quelle di Gou che non si limita a sottolineare la bont? del prossimo iPhone 5 ( ?it will put the Galaxy S III to shame?, le parole del CEO) ma attacca Samsung e lancia la sifda sul?intero mercato dell?elettronica.
Grazie alla recente alleanza stretta con Sharp (Foxconn ha acquistato met? dell?impianto di produzione LCD di Sakai), di cui Gou sottolinea la tecnologia estremamente avanzata nel settore, Gou mira a superare Samsung in qualunque divisione dell?elettronica di consumo entro i prossimi 5 anni. Il prossimo terreno di scontro sar? verosimilmente il settore TV, in cui Samsung ? leader indiscussa.
Astio senza filtro quello di Gou nei confronti di Samsung, proveniente senza dubbio dall?inchiesta con cui la Commissione Europea aveva accertato l?esistenza di un ?cartello? di produttori LCD e comminato una multa di 434 milioni di Euro ad otto produttori taiwanesi, fra cui Chimei Innolux, una controllata Foxconn, ed in cui Samsung aveva svolto un ruolo di testimonianza.
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