Non manca molto alla firma del contratto per l'app italiana del tracciamento del contagio da coronavirus. La scelta del governo ? per l'app progettata da Bending Spoons assieme ad altre realt? come il centro medico Santagostino di Luca Foresti e si chiamerebbe "Immuni". Il passaggio finale dovr? comunque essere sancito dalla task force di Vittorio Colao e passare alla firma del commissario Arcuri.
L'app sar? "un pilastro importante nella gestione della fase successiva dell'emergenza", la sperimentazione avverr? in alcune Regioni pilota, poi verr? estesa. E' Domenico Arcuri, commissario per l'emergenza, a delineare uno scenario piu' chiaro per il sistema di tracciamento italiano del contagio del coronavirus a cui stanno lavorando il ministero dell'Innovazione e la Presidenza del Consiglio.
L'Europa intanto ha dettato le regole per l'app: anonimato e niente geolocalizzazione, s? a bluetooth e volontariet?. Criteri che vedono il plauso del Garante Privacy Antonello Soro. "Speriamo in una massiccia adesione volontaria dei cittadini - ha sottolineato Arcuri - speriamo possano sopportare e supportare il sistema di tracciamento dei contatti, che ci servir? a capitalizzare l'esperienza della fase precedente ed evitare che il contagio si possa replicare".
"I Paesi Ue stanno convergendo verso un approccio comune con soluzioni che minimizzano il trattamento dei dati personali", scrive intanto l'Europa nel documento stilato n collaborazione con i governi. Oltre ai requisiti di volontariet? e interoperabilit? tra Stati, gi? ribaditi, l'Ue si sofferma in particolare sulla tecnologia giudicata pi? idonea per le app di tracciamento.
Devono "stimare con sufficiente precisione" (circa 1 metro) "la vicinanza" tra le persone per rendere efficace l'avvertimento se si ? venuti in contatto con una persona positiva al Covid-19; per questo, dice, possono essere utilizzati "il bluetooth o altre tecniche efficaci", evitando la geolocalizzazione. "I dati sulla posizione dei cittadini non sono necessari n? consigliati ai fini del tracciamento del contagio", sottolinea Bruxelles, precisando che l'obiettivo delle app "non ? seguire i movimenti delle persone o far rispettare le regole perch? creerebbe rilevanti problemi di sicurezza e privacy".
Per mantenere l'anonimato, ? previsto che le app utilizzino un ID (codice d'identificazione utente, ndr) "anonimo e temporaneo che consenta di stabilire un contatto con gli altri utenti nelle vicinanze". In Europa esiste gi? un progetto che soddisfa questi criteri, su cui stanno convergendo Francia e Germania.
da tgcom24
L'app sar? "un pilastro importante nella gestione della fase successiva dell'emergenza", la sperimentazione avverr? in alcune Regioni pilota, poi verr? estesa. E' Domenico Arcuri, commissario per l'emergenza, a delineare uno scenario piu' chiaro per il sistema di tracciamento italiano del contagio del coronavirus a cui stanno lavorando il ministero dell'Innovazione e la Presidenza del Consiglio.
L'Europa intanto ha dettato le regole per l'app: anonimato e niente geolocalizzazione, s? a bluetooth e volontariet?. Criteri che vedono il plauso del Garante Privacy Antonello Soro. "Speriamo in una massiccia adesione volontaria dei cittadini - ha sottolineato Arcuri - speriamo possano sopportare e supportare il sistema di tracciamento dei contatti, che ci servir? a capitalizzare l'esperienza della fase precedente ed evitare che il contagio si possa replicare".
"I Paesi Ue stanno convergendo verso un approccio comune con soluzioni che minimizzano il trattamento dei dati personali", scrive intanto l'Europa nel documento stilato n collaborazione con i governi. Oltre ai requisiti di volontariet? e interoperabilit? tra Stati, gi? ribaditi, l'Ue si sofferma in particolare sulla tecnologia giudicata pi? idonea per le app di tracciamento.
Devono "stimare con sufficiente precisione" (circa 1 metro) "la vicinanza" tra le persone per rendere efficace l'avvertimento se si ? venuti in contatto con una persona positiva al Covid-19; per questo, dice, possono essere utilizzati "il bluetooth o altre tecniche efficaci", evitando la geolocalizzazione. "I dati sulla posizione dei cittadini non sono necessari n? consigliati ai fini del tracciamento del contagio", sottolinea Bruxelles, precisando che l'obiettivo delle app "non ? seguire i movimenti delle persone o far rispettare le regole perch? creerebbe rilevanti problemi di sicurezza e privacy".
Per mantenere l'anonimato, ? previsto che le app utilizzino un ID (codice d'identificazione utente, ndr) "anonimo e temporaneo che consenta di stabilire un contatto con gli altri utenti nelle vicinanze". In Europa esiste gi? un progetto che soddisfa questi criteri, su cui stanno convergendo Francia e Germania.
da tgcom24