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pare che leovince stia facendo davvero begli scarichi, anche se devo dire akrapovic, rimane la mia preferita!
testato da special, si sviluppa in un raffinato impianto 2 in 1 in 2 con unico terminale in titanio sotto il codone; pesa fino al 50% in meno e assicura da 4 a 5 cv in pi?, con le regolazioni di serie!!!
dal giornale:
testato da special, si sviluppa in un raffinato impianto 2 in 1 in 2 con unico terminale in titanio sotto il codone; pesa fino al 50% in meno e assicura da 4 a 5 cv in pi?, con le regolazioni di serie!!!
dal giornale:
Che la Ducati 999 sia una moto un po' speciale, non vi sono dubbi: il suo sound ? inconfondibile, il suo look anche; ? vincente nelle gare e forte ? il suo richiamo (seppur con tecnica profondamente diversa) con la moto utilizzata da Capirossi e Bayliss nella MotoGP.
Di conseguenza, LeoVince ha pensato di offrire alla "rossa" di Borgo Panigale un impianto di scarico SBK "racing" altrettanto "speciale": e non solo nelle prestazioni, ma in tutta una serie di soluzioni che, di fatto, lo trasformano in un prodotto a s? all'interno della sua linea di appartenenza.
Il nuovo gruppo completo SBK pu? essere montato sulla 999, sulla 999 S - nelle varianti mono e biposto e sulla 999 R ed ? stato sviluppato secondo le indicazioni fornite dal Campionato Superstock, dove LeoVince affianca proprio la Ducati 999 di Lorenzo Lanzi, Team ROX, con risultati di vertice.
L'impianto ? composto da due collettori e dal terminale e segue l'andamento di quello originale, che porta l'uscita dei gas sotto il codone.
I collettori sono in acciaio inox e sono dotati di attacco sonda lambda; dopo l'uscita dai cilindri, confluiscono in un unico tubo che giunge, sdoppiandosi nuovamente, al terminale.
Questo ? il vero punto focale dell'impianto. Un elemento in titanio che copia la zona sotto il codone e che posteriormente termina con una coppa, anch'essa in titanio, che disegna due uscite ovoidali. In effetti, al suo interno la struttura ? doppia: utilizza infatti due "candele" forate in acciaio inox che lavorano in abbinamento con una lana di vetro da competizione. In pratica, una interpretazione del sistema a scarico diretto, con una ulteriore raffinatezza: a lato collettori, le "candele" hanno sezione circolare, mentre dalla parte opposta presentano una sezione ovoidale, che si abbina alle due disegnate dalla coppa finale.
Si tratta, dunque, di un sistema 2 in 1 in 2 che, grazie alle sue avanzate soluzioni, consente di garantire importanti risultati.
In primo luogo un incremento prestazionale medio dai 4 ai 5 cavalli, senza intervenire sulla centralina o su altri parametri di regolazione del motore rispetto alla taratura standard: semplicemente sostituendo il gruppo. Poi, una riduzione di peso del solo silenziatore, valutabile in un 50% in meno rispetto al prodotto di serie, con gli ovvi vantaggi intuibili.
A questo si aggiunge la possibilit? di montare il nuovo impianto senza alcuna modifica su carenatura o attacchi: allo scopo viene utilizzata una elaborata staffa in lega leggera ricavata dal pieno e un carter in carbonio dal design raffinato e corsaiolo che va a coprire gli spazi lasciati vuoti dal grande silenziatore di serie.
Nella confezione ? compreso anche il kit per il fissaggio di targa e lampeggiatori che pu? essere rapidamente smontato per l'utilizzo in pista.
LeoVince segnala anche la disponibilit? del solo silenziatore finale per coloro che desiderano intervenire solo su questo elemento. Ovviamente, anche in questo caso prestazioni e peso risultano notevolmente ottimizzati.
Di conseguenza, LeoVince ha pensato di offrire alla "rossa" di Borgo Panigale un impianto di scarico SBK "racing" altrettanto "speciale": e non solo nelle prestazioni, ma in tutta una serie di soluzioni che, di fatto, lo trasformano in un prodotto a s? all'interno della sua linea di appartenenza.
Il nuovo gruppo completo SBK pu? essere montato sulla 999, sulla 999 S - nelle varianti mono e biposto e sulla 999 R ed ? stato sviluppato secondo le indicazioni fornite dal Campionato Superstock, dove LeoVince affianca proprio la Ducati 999 di Lorenzo Lanzi, Team ROX, con risultati di vertice.
L'impianto ? composto da due collettori e dal terminale e segue l'andamento di quello originale, che porta l'uscita dei gas sotto il codone.
I collettori sono in acciaio inox e sono dotati di attacco sonda lambda; dopo l'uscita dai cilindri, confluiscono in un unico tubo che giunge, sdoppiandosi nuovamente, al terminale.
Questo ? il vero punto focale dell'impianto. Un elemento in titanio che copia la zona sotto il codone e che posteriormente termina con una coppa, anch'essa in titanio, che disegna due uscite ovoidali. In effetti, al suo interno la struttura ? doppia: utilizza infatti due "candele" forate in acciaio inox che lavorano in abbinamento con una lana di vetro da competizione. In pratica, una interpretazione del sistema a scarico diretto, con una ulteriore raffinatezza: a lato collettori, le "candele" hanno sezione circolare, mentre dalla parte opposta presentano una sezione ovoidale, che si abbina alle due disegnate dalla coppa finale.
Si tratta, dunque, di un sistema 2 in 1 in 2 che, grazie alle sue avanzate soluzioni, consente di garantire importanti risultati.
In primo luogo un incremento prestazionale medio dai 4 ai 5 cavalli, senza intervenire sulla centralina o su altri parametri di regolazione del motore rispetto alla taratura standard: semplicemente sostituendo il gruppo. Poi, una riduzione di peso del solo silenziatore, valutabile in un 50% in meno rispetto al prodotto di serie, con gli ovvi vantaggi intuibili.
A questo si aggiunge la possibilit? di montare il nuovo impianto senza alcuna modifica su carenatura o attacchi: allo scopo viene utilizzata una elaborata staffa in lega leggera ricavata dal pieno e un carter in carbonio dal design raffinato e corsaiolo che va a coprire gli spazi lasciati vuoti dal grande silenziatore di serie.
Nella confezione ? compreso anche il kit per il fissaggio di targa e lampeggiatori che pu? essere rapidamente smontato per l'utilizzo in pista.
LeoVince segnala anche la disponibilit? del solo silenziatore finale per coloro che desiderano intervenire solo su questo elemento. Ovviamente, anche in questo caso prestazioni e peso risultano notevolmente ottimizzati.
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