?Ero l?uomo invisibile. Un numero. C?ero ma non c?ero. ?Te, Dovi, sei del colore dell?asfalto? mi ha detto una volta Luca Cadalora. Aveva ragione: la gente non mi vedeva proprio. Se sei uno che vive di corse e cerchi disperatamente i risultati ma non vinci, e in pi? sei un introverso che vuole essere persona e non personaggio, non vieni notato. La massa, di base, ? attenta ad altro, non ha voglia n? tempo da perdere per imparare a capirti. Io non vincevo, ma non perdevo clamorosamente: ero l?, in una specie di limbo e cos? mi si confondeva, tipo quelli che a una festa sfumano nella tappezzeria. Adesso dico che ? normale e che in un certo senso sta nelle regole del gioco. Ma per tanto tempo io mi sono sentito incompreso. Ci sono voluti anni per capire che per uno come me la via per scendere a patti con un sistema che non ti riconosce ? solo una: restare quello che sei, avere una faccia sola, sfuggire alla trasparenza restando trasparente. Come puoi diventare da grigio asfalto a rosso fuoco senza neanche un trucco e un parrucco??
Questo ? un libro non comune. Perch? Andrea Dovizioso ? un pilota, e soprattutto un uomo, non comune. Eccezionale nella sua normalit?. Parla di velocit?, ma anche di lentezza. Di coraggio, ma anche e soprattutto di paura. Di moto, ma anche e soprattutto di vita. Di ragione, e di sentimenti. Parla della rivincita di tutti gli incompresi. Di un modo nuovo di essere vincenti.
Questo ? un libro non comune. Perch? Andrea Dovizioso ? un pilota, e soprattutto un uomo, non comune. Eccezionale nella sua normalit?. Parla di velocit?, ma anche di lentezza. Di coraggio, ma anche e soprattutto di paura. Di moto, ma anche e soprattutto di vita. Di ragione, e di sentimenti. Parla della rivincita di tutti gli incompresi. Di un modo nuovo di essere vincenti.
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