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Ballerini intervista Marco Poli

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    #1

    Ballerini intervista Marco Poli

    Grande Poli, reggiano doc e fuori di testa
    [YOUTUBE]DEd4idWKEuc[/YOUTUBE]
    [YOUTUBE]yK8e6Zgk7Hk&feature=endscreen[/YOUTUBE]

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    #2
    Fantastico!!

    Spero di arrivare alla sua et? ed essere "ignorante" come lui...

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      #3
      MITICO POLIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!
      Ma era lui che aveva una Goldwing e la impennava, o ricordo male????

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        #4
        mauhauhauhauhuhauhauahuahuah :1:

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          #5
          lo compravo sempre superwheeles....alle superiori non leggevo altro in classe

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            #6
            Conosciuti entrambi......che gran persone......
            Mitici entrambi

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              #7
              L'insostenibile sensibilit? di Poli - Motociclismo

              Eh, niente, volevo continuare la mia carrellata sulle moto che pi? ho amato nella mia vita motociclistica ma poi, scartabellando tra le vecchie immagini salta sempre fuori qualcosa che mi distrae. Oggi vi racconto due episodi di Marco Poli sui quali vale la pena perdere due minuti (le foto sono nella gallery).



              LE BICILINDRICHE SPORTIVE DEL 1998

              Nel precedente zibaldino ho elogiato l'estrema sensibilit? dei tester di Super Wheels nel capire le reazioni delle moto. Tra questi c'? anche Poli, ma lui ? un caso a parte e ora vi spiego perch?.

              Per il numero di novembre '98 di SW, facciamo la comparativa delle bicilindriche: RSVmille, 996, VTR 1000, TL 1000 R. Piloti: io, Poli, Severi, Mazzali (in sostanza sono schiacciato tra tre tester che per me sono i mostri sacri delle prove). Siamo a Misano, non ? tantissimo che sono nella squadra (circa un anno che vado in pista con loro), e ci tocca fare la foto di apertura del servizio. Lo scatto si fa al Tramonto, che percorriamo avanti e indietro. Possiamo farlo perch? abbiamo la pista in esclusiva, in quegli anni dorati eravamo ricchi e si usava prendere un autodromo intero solo per fare un servizio fotografico. Sono quattro bicilindriche sportive e gli scatti per SW non possono essere quelli di una passeggiata, tocca impegnarsi in una bella piega di gruppo. Quindi: gi? la visiera, trattenere il respiro, gas e buttarsi in piega. Per me fare 'sta foto in mezzo al mucchio selvaggio ? un'impresa...



              PERDE L'AVANTRENO E NON SE NE ACCORGE

              Il difficile in questi casi ? fare la curva tutti insieme, vicinissimi e piegati. Piegare vicinissimi non ? una cretinata, perch? quando ti pare di stare incollato a tre centimetri dagli altri, il boss ti ferma e fa segno di stringersi di pi?, unendo le mani in una specie di applauso che applauso non ? ma significa “siete lontani tre metri l'uno dall'altro”. Si ? veramente attaccati - ok per la foto - quando togliendo la mano dal manubrio puoi toccare lo scarico di quello che ti ? di fianco. In quella situazione il tuo naso ? nel codone di quello davanti, che vedi completamente sdraiato, di fianco c'? l'altro che ti schiaccia e sai che due millimetri dietro di te c'? il terzo che ti spinge. Ovviamente in quei momenti non puoi fare gesti strani tipo chiudere o aprire troppo, frenare, correggere la traiettoria, e la cosa che pensi ? che “se qui uno sbaglia finiamo tutti quanti nei campi in un groviglio di moto”. Tra l'altro al tester pi? sfigato (io) danno proprio la moto pi? difficile, la Suzuki TL 1000 R, che il Tramonto al contrario non lo chiudeva manco sgambettando per terra. Da quelle curve sono passati 15 anni ma ancora oggi ho un ricordo molto chiaro, si vede che qualcosa mi ha colpito parecchio. So cos'?: in un passaggio ho Poli davanti sulla RSV ? piegatissimo e mi pare che stia andando gi? per toccare il gomito. Sul pi? bello vedo che il suo anteriore scarta di almeno un metro, mi pareva cos?, ma lui non fa una piega, appoggiato sul gomito e sul ginocchio continua come se niente fosse e finiamo la curva tutti in piedi. All'inversione dico: "Marco, che ti venga un accidente, per un pelo non finiamo tutti per terra". Lui mi guarda perplesso e dice: "Eh?". Ovviamente non s'era manco accorto. Oppure per lui era cos? naturale tenere su la moto con il gomito e il ginocchio da non farci pi? caso. Oppure ha una sensibilit? cos? elevata da correggere naturalmente le perdite di aderenz... Ma cosa sto dicendo?



              TRANQUILLO, CI SONO "LE PIRELLI"

              Per le nostre foto pi? estreme su SW abbiamo sempre scelto le Pirelli in mescola, che non solo hanno un grip eccezionale, ma sanno anche dirti in tempo quando sono stufe e ti stanno per mollare. Dai e dai negli anni abbiamo sempre pi? avuto fiducia nelle pirellone, e quando sapevamo di averle su ci sentivamo pi? tranquilli nelle pieghe. Questa cosa delle Pirelli era cos? assodata che la sapeva anche quel fine tecnico di Poli. Insomma, andiamo a Varano a fare le foto con la Ducati ST4 e prima di entrare in pista a Marco viene un'idea che in genere non gli sfiora nemmeno l'anticamera del poco cervello che ha. Chiede: "Che gomme ci sono?". Come se questo fosse importante, come se facesse la differenza. Faccio una domanda: se avessimo detto "le Marangoni del camion ricoperte" lui avrebbe guidato con prudenza o come al solito avrebbe violentato la povera moto con la sua naturale scelleratezza?

              Per farlo stare tranquillo abbiamo detto: "Le Pirelli". Non importava quali, potevano essere anche la tassellate da trial, ma lui solo a sentire quel nome era gi? eccitato. Allora, tutto contento, ? entrato in pista e in due giri ha fatto fuori il cavalletto della povera Ducati consumandolo sull'asfalto di Varano.

              A sera, tornando a casa gli abbiamo svelato il trucco: "Marco, non erano Pirelli, ma Metzeler, le MEZ4, da turismo". I genitori di quelle gomme sono gli stessi, ma le Z4 sono nate per macinare migliaia di chilometri, non per il record sul giro. Marco allora ha fatto finta di essersene accorto: "Beh, infatti ho sentito che la moto si muoveva un po'...". Certo, come no, si vedeva che eri prudente.



              SOLO LUI POTEVA RIUSCIRE

              ? il 2006, in redazione arriva la R 1200 S, derivata dalla Boxer Cup ma con 24 CV in pi? e 13 kg in meno. C'? poco da fare, questa moto si merita il gomito, che sarebbe anche interessante visto che ? a met? strada tra una turistica e una sportiva e che le testone del boxer limitano la piega. Sarebbe una bella foto, e solo Poli pu? riuscire nell'impresa di toccare il gomito con questa moto. Andiamo a Misano, ma non abbiamo tempo di cambiare le gomme, per cui Marco entra in pista con le Metzeler Sportec M1 di primo equipaggiamento. Non gli diciamo che sono "le Pirelli", perch? da quella volta della ST4 si ? fatto furbo e va a vedere lui stesso che gomme sono montate. Anche se le sue conoscenze non vanno oltre la marca: ci sono "le Mezzeller", che non saranno "le Pirelli" ma sono buone lo stesso. Ovviamente il modello non importa, figuriamoci la mescola. Un giro, due giri... vediamo che pure il Poli fatica con questa moto e con quelle gomme. Poi, finalmente, alla Curva del Rio (sicuro che l? lui pensava a un'altra Rio…) riesce finalmente a mettere gi? il gomito. Appena fatta la foto lo facciamo uscire, perch? ci pareva rischiasse un po' troppo. Infatti poi ci ha confessato: "Quando ero l? col gomito a terra l'anteriore non lo sentivo pi?". E se lo dice lui che non lo sentiva pi?, vuol proprio dire che non toccava nemmeno terra.

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