felice e incantato,
e questo il mondo che ho ritrovato domenica una volta reinforcati i miei cari vecchi semimanubri,un mondo che mi e sempre appartenuto da quando decisi,uscendo dalla porta principale di casa arruolandomi,percorrerlo a mo di trasgressione ormai nel lontano 1996....
fu una lotta,a casa ,grazie al babbo che mi ha fatto crescere come un principe,potevo avere tutte le quattro ruote che volevo,ricordo ancora nitida quell'immagine di mio padre che mi esclamava.... "maurizio ti compro la bmw,ma le moto lasciale stare!!! altrimenti la porta e quella li!"........e inutile dirvi quale fu la mia decisione.......ero diplomato con 60/60 ,lavoro ce ne era per un perito informatico e l'università era il mio destino,tra l'altro l'allora 318iS mi piaceva come non mai.....ma il richiamo di quel mondo "felice e incantato" fu piu forte di qualsiasi altra distrazione...
ero un figlio modello,non fumavo,mai bevuto,mai una rogna portata a casa.............col tempo e negli anni a venire ho recuperato
non volevo crescere all'ombra di mio padre,affermato e rispettato,ma volevo crearmi qualcosa di veramente mio,me ne andai per quella porta principale con il cuore malconcio e con le lacrime nascoste ma promisi, a muso duro e con la tenacia che ancora oggi e mia fedelissima compagna di viaggio, a mio padre "che un giorno in quel piccolo nostro mondo,non sarei più stato il figlio di >tonino< ma bensi lui il padre di <maurizio>!"
Mio padre ci rimase di sasso,non conoscevano quel figlio ribelle e autoritario che si ritrovarono davanti in quei 5 interminabili secondi,pensarono ad una sbandata giovanile e adolescenziale e che presto sarei tornato all'ovile ma non fu cosi.......
mi buttai tutto dietro,abbandonai a casa il mio sogno adolescenziale,la mitica "rs250" che pero potevo prendere solo e quando dicevano loro,feci domanda nell'arma tre mesi di sacrificio e il primo stipendio lo impegnai insieme ai risparmi di gioventu' per l'acquisto della bellissima rsv 1000 appena uscita...
In quel periodo,regnava incontrastata la mitica r1,la famosa "bara volante",e i ninja cercavano tutte le domeniche,ma solo in autostrada,di contrastare i suoi innumerevoli primati alla portata di quasi tutti gli smanettoni......io decisi di intraprendere una strada diversa....se dovevo essere ribelle,lo dovevo essere fino in fondo e decisi di impegnarmi in quella nuova avventura di noale,in quella bicilindrica che sulla carta doveva sfidare quel mostro sacro della ducati,che sul bicilindrico avevo un feudo incontrastato tanto da incutere timore anche a mamma honda e a una marca sportiva come suzuki che decisero di non attaccare frontalmente quella "divinita" proponendo bicilindrici si sportivi,ma improntati decisamente al turismo come la vtr1000f e la tl1000s....
quel coraggio espresso da ivano beggio,padron e sognatore dell'aprilia,mi ispiro e mi piacque e mi sentii parte integrante di quel progetto che somigliava tanto,nei fini,a quello che stava succedendo nella mia vita....
la amai,come nn mai,era un paracarro e sul dritto ti mordevano il sedere anche le r6,ma dall'istante in cui pigiavi quel bottone di avviamento fino a quando ritornava nel suo garage,nel freddo e nel gelo di una caserma d'inverno,sprigionava emozioni a non finire e quel suo gap prestazionale nei confronti delle "regine" iniziava a far crescere dentro di me quella "persona tosta" che oggi sono e mi sento di essere.....e quando riuscivi in pista o in strada che sia a sopravanzare quei "mostri sacri" aveva un gusto del tutto particolare e iniziai a vedere la mia vita,professionale e privata,come un uscita domenicale in moto dove tutto aveva il sapore di una sfida continua e il risultato ultimo doveva essere solo finalizzato al successo....
ero giovincello e pieno di sbagli,la testa era tutto un "sturm und drag" (impeto e tempesta,movimento letterario),ma il mio carattere unito al mio poco talento stava venendo fuori e sembra strano dirlo tutto girava intorno a quei piccoli e insignificanti,per molti,successi domenicali,tutto legato alle due ruote,tutto legato a quella insana passione che avrebbe finito per condizionare inevitabilmente tutta la mia vita.......
da allora di strada ne e passata,qualche competizione(alla quale mio babbo appassionato veniva di nascosto ),qualche caduta,molti acciacchi tanti piccoli successi e la testa alta........
i motociclisti hanno un cuore particolare....riescono sempre a trovare il modo di lanciarlo oltre l'ostacolo......sono temprati e forti,perche gli accomuna una passione che tutto ilr esto del mondo(non motociclista) non potra mai capire.....
La moto mi ha dato tutto,conoscenze,brutti ricordi,perdita di carissimi amici che nessuno potra mai sostituire e mi ha dato anche amore.....(mia cara miss)
sinceramente non so che altro chiedere a queste benedette due ruote.....un solo sentito grazie
pensieri e parole dopo un mese e mezzo di astinenza dalle due ruote...nn vi appallo piu
sono felice e entusiasta di ritornare in sella....ha sempre un emozione particolare ogni volta.....avevo bisogno di scrivere
e questo il mondo che ho ritrovato domenica una volta reinforcati i miei cari vecchi semimanubri,un mondo che mi e sempre appartenuto da quando decisi,uscendo dalla porta principale di casa arruolandomi,percorrerlo a mo di trasgressione ormai nel lontano 1996....
fu una lotta,a casa ,grazie al babbo che mi ha fatto crescere come un principe,potevo avere tutte le quattro ruote che volevo,ricordo ancora nitida quell'immagine di mio padre che mi esclamava.... "maurizio ti compro la bmw,ma le moto lasciale stare!!! altrimenti la porta e quella li!"........e inutile dirvi quale fu la mia decisione.......ero diplomato con 60/60 ,lavoro ce ne era per un perito informatico e l'università era il mio destino,tra l'altro l'allora 318iS mi piaceva come non mai.....ma il richiamo di quel mondo "felice e incantato" fu piu forte di qualsiasi altra distrazione...
ero un figlio modello,non fumavo,mai bevuto,mai una rogna portata a casa.............col tempo e negli anni a venire ho recuperato
non volevo crescere all'ombra di mio padre,affermato e rispettato,ma volevo crearmi qualcosa di veramente mio,me ne andai per quella porta principale con il cuore malconcio e con le lacrime nascoste ma promisi, a muso duro e con la tenacia che ancora oggi e mia fedelissima compagna di viaggio, a mio padre "che un giorno in quel piccolo nostro mondo,non sarei più stato il figlio di >tonino< ma bensi lui il padre di <maurizio>!"
Mio padre ci rimase di sasso,non conoscevano quel figlio ribelle e autoritario che si ritrovarono davanti in quei 5 interminabili secondi,pensarono ad una sbandata giovanile e adolescenziale e che presto sarei tornato all'ovile ma non fu cosi.......
mi buttai tutto dietro,abbandonai a casa il mio sogno adolescenziale,la mitica "rs250" che pero potevo prendere solo e quando dicevano loro,feci domanda nell'arma tre mesi di sacrificio e il primo stipendio lo impegnai insieme ai risparmi di gioventu' per l'acquisto della bellissima rsv 1000 appena uscita...
In quel periodo,regnava incontrastata la mitica r1,la famosa "bara volante",e i ninja cercavano tutte le domeniche,ma solo in autostrada,di contrastare i suoi innumerevoli primati alla portata di quasi tutti gli smanettoni......io decisi di intraprendere una strada diversa....se dovevo essere ribelle,lo dovevo essere fino in fondo e decisi di impegnarmi in quella nuova avventura di noale,in quella bicilindrica che sulla carta doveva sfidare quel mostro sacro della ducati,che sul bicilindrico avevo un feudo incontrastato tanto da incutere timore anche a mamma honda e a una marca sportiva come suzuki che decisero di non attaccare frontalmente quella "divinita" proponendo bicilindrici si sportivi,ma improntati decisamente al turismo come la vtr1000f e la tl1000s....
quel coraggio espresso da ivano beggio,padron e sognatore dell'aprilia,mi ispiro e mi piacque e mi sentii parte integrante di quel progetto che somigliava tanto,nei fini,a quello che stava succedendo nella mia vita....
la amai,come nn mai,era un paracarro e sul dritto ti mordevano il sedere anche le r6,ma dall'istante in cui pigiavi quel bottone di avviamento fino a quando ritornava nel suo garage,nel freddo e nel gelo di una caserma d'inverno,sprigionava emozioni a non finire e quel suo gap prestazionale nei confronti delle "regine" iniziava a far crescere dentro di me quella "persona tosta" che oggi sono e mi sento di essere.....e quando riuscivi in pista o in strada che sia a sopravanzare quei "mostri sacri" aveva un gusto del tutto particolare e iniziai a vedere la mia vita,professionale e privata,come un uscita domenicale in moto dove tutto aveva il sapore di una sfida continua e il risultato ultimo doveva essere solo finalizzato al successo....
ero giovincello e pieno di sbagli,la testa era tutto un "sturm und drag" (impeto e tempesta,movimento letterario),ma il mio carattere unito al mio poco talento stava venendo fuori e sembra strano dirlo tutto girava intorno a quei piccoli e insignificanti,per molti,successi domenicali,tutto legato alle due ruote,tutto legato a quella insana passione che avrebbe finito per condizionare inevitabilmente tutta la mia vita.......
da allora di strada ne e passata,qualche competizione(alla quale mio babbo appassionato veniva di nascosto ),qualche caduta,molti acciacchi tanti piccoli successi e la testa alta........
i motociclisti hanno un cuore particolare....riescono sempre a trovare il modo di lanciarlo oltre l'ostacolo......sono temprati e forti,perche gli accomuna una passione che tutto ilr esto del mondo(non motociclista) non potra mai capire.....
La moto mi ha dato tutto,conoscenze,brutti ricordi,perdita di carissimi amici che nessuno potra mai sostituire e mi ha dato anche amore.....(mia cara miss)
sinceramente non so che altro chiedere a queste benedette due ruote.....un solo sentito grazie
pensieri e parole dopo un mese e mezzo di astinenza dalle due ruote...nn vi appallo piu
sono felice e entusiasta di ritornare in sella....ha sempre un emozione particolare ogni volta.....avevo bisogno di scrivere
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