Dato il caldodomenica ho lasciato a casa la moto e ho fatto un bel giro in montagna...
Il sentiero delle 52 gallerie fu costruito durante la prima guerra mondiale, tra marzo e dicembre del 1917 dalla 33-esima compagnia minatori del quinto reggimento del genio, sotto la guida dell'ingegner Giuseppe Zappa. Scopo primario di questa imponente opera fu quello di portare gli approvvigionamenti alla prima linea dell'esercito italiano che combatteva sul versante meridionale del Pasubio. Molto importante era dunque riuscire a portare cibo, e altri generi di necessitá senza portarsi allo scoperto, restando fuori dal tiro dell'artiglieria austriaca. Fu cosí che prese forma questo sentiero, realizzato a mezza costa, che si snoda da est verso ovest, tagliando ora ampi valloni (Val Camossara), ora arditi vaj (vajo del Ponte, vajo del Motto) ora verticali pareti di roccia e che collega Bocchetta Campiglia (1216 metri) a Porte del Pasubio (1928 metri). Quando fu costruito, questo sentiero era costantemente protetto da un corrimano nei tratti fuori dalle gallerie, mentre le gallerie stesse erano illuminate con energia elettrica proveniente dal gruppo elettrogeno sito a Bocchetta Campiglia; poi con l'avvento del Fascismo e con la seconda guerra mondiale tutto il ferro del corrimano fu usato per fabbricare armi e cannoni e oggi si possono vedere solo alcuni resti di tutto questo.
prima galleria

obice


Il sentiero delle 52 gallerie fu costruito durante la prima guerra mondiale, tra marzo e dicembre del 1917 dalla 33-esima compagnia minatori del quinto reggimento del genio, sotto la guida dell'ingegner Giuseppe Zappa. Scopo primario di questa imponente opera fu quello di portare gli approvvigionamenti alla prima linea dell'esercito italiano che combatteva sul versante meridionale del Pasubio. Molto importante era dunque riuscire a portare cibo, e altri generi di necessitá senza portarsi allo scoperto, restando fuori dal tiro dell'artiglieria austriaca. Fu cosí che prese forma questo sentiero, realizzato a mezza costa, che si snoda da est verso ovest, tagliando ora ampi valloni (Val Camossara), ora arditi vaj (vajo del Ponte, vajo del Motto) ora verticali pareti di roccia e che collega Bocchetta Campiglia (1216 metri) a Porte del Pasubio (1928 metri). Quando fu costruito, questo sentiero era costantemente protetto da un corrimano nei tratti fuori dalle gallerie, mentre le gallerie stesse erano illuminate con energia elettrica proveniente dal gruppo elettrogeno sito a Bocchetta Campiglia; poi con l'avvento del Fascismo e con la seconda guerra mondiale tutto il ferro del corrimano fu usato per fabbricare armi e cannoni e oggi si possono vedere solo alcuni resti di tutto questo.
prima galleria

obice



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