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chi ci ha creduto...?

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    #256
    Originally posted by AndreaRS250 View Post
    scusa ma la foto l'ho messa.. i filmati ci sono.. mica ho detto che ? rimasto in piedi per ore.. ma che non ? crollato totalmente insieme al resto dell'edificio.

    mi stai dicendo che per la prima volta hanno demolito un palazzo con cariche dall'alto al basso (ovviamente non si vedono esplosioni e non si sentono) ma soprattutto.. gli arei hanno danneggiato il core e i sistemi idrici ma non hanno innescato ne rovinato gli inneschi delle cariche esplosive esattamente sotto il fronte d'impatto.. sono dei maghi!
    E COME LO DEMOLISCI UN PALAZZO DI 400 METRI??? PARTENDO DAL BASSO?

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      #257
      con un 767 carico di carburante alla massima velocità e un'ora di incendi.

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        #258
        come mai queste sono rimaste in piedi invece che crollare come in una demolizione controllata?

        di Paolo Attivissimo, con il contributo di Federico Dite. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Dal libro New York...

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          #259
          potrebbe essere che le esplosioni riguardassero parte dei piloni di sostegno e sarebbe abbastanza ovvio che alcuni fossero rimasti in piedi

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            #260
            Originally posted by AndreaRS250 View Post
            se togli il sostegno la torre crolla.. ma ? fondamentale definire da dove crolla.. se togli il sostegno, crolla da sotto. ? cos? che funzionano le demolizioni controllate.
            gli sbuffi escono dalle finestre rotte, non possono mica sfondare le pareti in acciaio... se fossero esplosivi ci sarebbero fiamme e acciaio divelto... cosa che non si vede assolutamente. (ovviamente sempre non considerando che non si sentono esplosioni in merito a quegli sbuffi)

            se ? davvero utile COMPRARE testimoni ed esperti.. come mai nemmeno uno di loro ? ancora "crollato"? ? uno dei complotti meglio riusciti a livello di silenzio di chi sa.. mentre nei fatti sembra apparire cos? chiaro a tutti.. ? discrepante.. no?

            ma quindi.. come hanno "demolito" le torri?
            Dico e ripeto, non penso sia stata una demolizione controllata, anche perch? tanto controllata non era e magari non voleva nemmeno esserlo.
            Per quanto riguarda il discorso guglie mi rimandi all'ennesimo articolo di Attivissimo che si limita ad interpretare delle foto e comunque quel che ha detto non ? incompatibile con la teoria di aver minato parte delle colonne portanti e non tutte le colonne portanti.
            Insomma non dimostra nulla e non sbugiarda nessuno, come invece vorrebbe fare credere.
            Ha solo espresso un parere personale (verosimile tra l'altro) per mezzo di una interpretazione.

            Per quanto riguarda gli sbuffi se la tua spiegazione ? che non possono essere esplosioni perch? non hai sentito il rumore (magari lo stesso che i vigili del fuoco hanno confuso per scoppi all'ottantesimo piano) o visto distantamente fiamme e acciaio divelto non ho null'altro da aggiungere (com'? che era? Se non vedo non credo? Tale argomentazione vale solo per i "cospirazionisti"?)

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              #261
              si ma quindi cosa è stato a farle crollare? l'uragano di prima?

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                #262
                Originally posted by nyko683 View Post
                E COME LO DEMOLISCI UN PALAZZO DI 400 METRI??? PARTENDO DAL BASSO?
                perch?? a prescindere da tutto....le demolizioni controllate partono dall'alto secondo te??

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                  #263
                  DOMANDE E RISPOSTE SULLA GUERRA, PRIMA E DOPO

                  --- E? vero che chi appoggi? Saddam nello sterminio dei curdi ora fa profitti in Irak?
                  Il New York Times, citato sul TG3 nell'edizione serale dell'11 aprile, ha fatto i nomi di chi in questa guerra irakena sta pianificando profitti sulla pelle di chi rischia la vita. Uno per tutti: George Shultz, ex segretario di Stato del governo americano. E' passato dalla politica al mondo degli affari. Questo "liberatore", cos? attivo nel ridare dignit? e speranza a chi l'aveva perduta, nel 1988 dichiar? che non c'erano prove della responsabilit? di Saddam Hussein nel bombardamento chimico della citt? curda di Halabja in cui trovarono la morte circa 5 mila civili inermi. Egli stesso si era adoperato a "convincere il National Security Council a vendere all'Iraq 10 elicotteri, ufficialmente destinati a "irrorare" le colture con diserbanti e insetticidi, ma in realt? impiegati per colpire la popolazione con i gas", scrive Achille Lodovisi su Guerre&Pace (novembre 2002).

                  --- Chi in passato ha fornito a Saddam Hussein le armi di distruzione di massa?
                  Ha scritto Noam Chomsky: ?I reaganiani e Bush I hanno continuato ad accogliere il mostro come un alleato e l'hanno ritenuto un partner commerciale proprio mentre si macchiava delle peggiori atrocit? e anche oltre. Bush ha autorizzato l'avallo di prestiti e la vendita di alta tecnologia con le sue evidenti applicazioni per la fabbricazione di ordigni di distruzione di massa (WMD) fino al giorno dell'invasione del Kuwait, talvolta ignorando gli sforzi del Congresso di impedire quello che stava facendo. La Gran Bretagna ha autorizzato l'esportazione di equipaggiamento militare e di materiali radioattivi anche pochi giorni dopo l'invasione. Quando l'allora corrispondente dell'ABC, oggi commentatore di Znet, Charles Glass scopr? (per mezzo dei satelliti commerciali e la testimonianza dei disertori) gli impianti per la fabbricazione di ordigni biologici, le sue rivelazioni furono immediatamente smentite dal Pentagono e sulla storia cadde il sipario. Quando nel dicembre del 1989 Bush I annunci? nuovi regali al suo amico (che peraltro erano regali anche per l'agrobusiness e l'industria USA), la cosa fu ritenuta troppo poco significativa persino per darne notizia, bench? si possa leggere di questo su "Z magazine" dell'epoca e, forse, non altrove. Pochi mesi dopo, poco prima che invadesse il Kuwait, una delegazione di altissimo livello del senato, condotta da quello che sarebbe stato pi? tardi il candidato alla Presidenza, Bob Dole, ha fatto visita a Saddam, trasmettendogli i saluti del Presidente e assicurando il brutale assassino di massa che non avrebbe dovuto preoccuparsi delle critiche da parte dei giornalisti alternativi di qui di cui aveva avuto notizia.?
                  Fonte: http://www.namaste-ostiglia.it/lasthelp/show.asp?ID=454

                  --- Qual ? stato il fine della guerra di Bush?
                  ?Non ? un segreto che l'amministrazione Bush sta portando un attacco contro la gente e le future generazioni nell'interesse di ristretti settori ricchi e potenti che serve con una lealt? che va persino oltre il normale. In queste circostanze ? sicuramente opportuno sviare l'attenzione dalla sanit?, dalla sicurezza sociale, dai debiti, dalla distruzione dell'ambiente?, ha affermato Noam Chomsky.
                  Fonte: http://www.namaste-ostiglia.it/lasthelp/show.asp?ID=454

                  --- E? stata inutile la mobilitazione per la pace?
                  Cortei e bandiere della pace sono state l?espressione di un?opinione pubblica che si ? schierata per i tre quarti contro la guerra togliendo legittimit? ad ogni intervento dell?Italia nel conflitto. Le mobilitazioni non avevamo come nemico Bush o Saddam, ma l?indifferenza, che ? stata sconfitta. Bush ? andato alla guerra privo del consenso internazionale e sorretto unicamente della forza bruta. E ancora ora la sua ?vittoria? ? solo una vittoria militare priva di quel consenso mondiale che la potrebbe trasformare anche in una vittoria politica e di immagine. Grazie alla pressione dell?opinione pubblica Bush ? rimasto politicamente in minoranza nell?Onu. E l?Onu ora diviene fondamentale per gestire il passaggio all?autodeterminazione: senza l?Onu gli Usa diventano di fronte al mondo una potenza di occupazione. Grazie al dispiegamento della mobilitazione popolare i governi si sono spostati verso posizioni pacifiste. Anche il governo italiano ha dovuto barcamenarsi: si ? impegnato, ma in maniera marginale. A questo dobbiamo aggiungere lo schieramento esplicito e severo del Papa e di molte Chiese contro la guerra. I media, un tempo schierati alla grande su posizioni filointerventiste, hanno espresso giudizi critici. Il ?no alla guerra? ha attraversato tutti i settori dell?opinione pubblica, andando dall?80% della sinistra al 45% del centro-destra. Il movimento pacifista ha saputo opporsi alla guerra senza venir meno alla risoluta opposizione a Saddam Hussein e a tutte le dittature. I partiti politici hanno dovuto rivedere vecchie posizioni sulla ?guerra giusta? e anche dentro la maggioranza governativa non c?? stata uniformit? di vedute, data l?esplicita presa di posizione del Papa e dell?opinione pubblica. Infine lo sviluppo dell?apparato produttivo non d? segni positivi e la guerra incombe come un?incognita, come ha sottolineato il governatore della Banca d?Italia Fazio; al di l? dei movimenti di borsa (fino a pochi giorni fa in ribasso e oggi in rialzo per ragioni speculative) non vi sono rosee previsioni per l?economia reale. In questo quadro l?opposizione alla guerra ha raggiunto un obiettivo importantissimo: opporre alla forza militare di Bush un imponente schieramento di opinione pubblica mondiale che in democrazia tutti i governi devono tenere presente.
                  Fonte: http://www.peacelink.it/webgate/pace/msg04516.html
                  Per ripsondere ad Andrea:

                  Ecco perch? sapevano che c'erano le armi di distruzione di massa, glele avevano vendute gli loro...

                  Ecco perch? non hanno pi? detto niente, che figura ci avvrebbero fatto se fosse venuto fuori che le armi che temevano, che cercavano, di cui avevano paura erano americane??

                  questo si che sarebbe stato forte!

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                    #264
                    La madre di tutte le menzogne
                    3 luglio 2006 - Giulietto Chiesa
                    Fonte: http://www.megachip.info/modules.php...cle&artid=2123

                    Ma quello che sta accadendo, sotto i nostri occhi, è un'offensiva potente e multilaterale che sta davvero cambiando il nostro panorama esistenziale. A partire da quel fatidico 11 settembre, in cui tutti hanno creduto di "vedere" la verità, l'evidenza, tutte le regole sono state cambiate, o stanno cambiando. Siamo già tutti un po' più prigionieri di quanto non fossimo "prima", cioè prima dell'11 settembre.

                    E' una miriade di piccoli e grandi cambiamenti. Tutti, in varia misura, motivati con la grande lotta al terrorismo internazionale cominciata con l'11 settembre. I voli segreti della Cia, i rapimenti di presunti terroristi, le carceri segrete sparse per il mondo intero, inclusa l'Europa, i cui governi fanno finta di non saperne nulla, mentre sapevano tutto. I principi sacri delle convenzioni internazionali - come quella per i diritti umani, o come quella contro la tortura, o come quella di Ginevra per i diritti dei prigionieri di guerra - sono calpestati ogni giorno mentre vengono proclamati come universali ad ogni stormire di fronde.

                    La guerra contro il terrorismo procede con qualche, periodica, esecuzione esemplare, di cui tutti i media gioiscono per qualche giorno, felici dello scorrere del sangue secondo le nuove leggi del far west, in cui i must wanted vengono giustiziati sotto i riflettori e nel mezzo degli applausi delle folle. E, mentre la conta dei morti si allunga, ecco apparire singolari , nuove "rivelazioni", di cui non si conosce l'autore e che vengono date in pasto a un pubblico manipolato per preparare, con ogni evidenza, nuovi misfatti. Il presidente Ahmadinejad dice cose guerriere, ma il Memri (istituto di Washington diretto da un ex agente del Mossad) gli mette in bocca cose che non ha mai detto (vedi l'accuratissima analisi di Johnatan Steele sul Guardian), come quella di "cancellare Israele dalla mappa". E tutto il mondo, tutti i leader del mondo occidentale, si tuffano sulla falsa notizia, esecrando, maledicendo, minacciando a loro volta.

                    E' evidente che c'è chi prepara la guerra contro l'Iran, secondo i canoni classici con cui si sono preparate quella del Kosovo, quella afgana e quella irachena. La lotta contro il terrorismo va male? Ecco che non solo si mostra lo scalpo di Zarkawi, ma lo si fa precedere e seguire da nastri registrati di Al Zawahiri . L'autenticità di queste improvvise esternazioni è pressoché nulla. In ogni caso nessuno si preoccupa di verificare. I grandi organi d'informazione ripetono, pubblicano, commentano, di cose su cui non hanno il minimo controllo.

                    Si viene a sapere, da una smagliatura (ce ne sono sempre) che la National Security Agency sta raccogliendo dati sulle telefonate private di quasi tutti i cittadini americani: quattro grandi compagnie telefoniche americane su cinque (con l'unica eccezione della QWest) hanno accettato l'ingiunzione della NSA. E quando un deputato democratico e alcune organizzazioni non governative per i diritti umani protestano e chiedono l'apertura di un caso giudiziario per violazione della privacy, la risposta che viene dal ministro della Giustizia, Gonzales, e dai capi dei servizi segreti è questa: chi pone domande del genere viola gravemente la sicurezza nazionale degli Stati Uniti d'America.

                    Improvvisamente veniamo a sapere che il vero ideatore, la mente e il capo dell'operazione 11 settembre non fu Osama bin Laden, ma fu Khaled Sheikh Mohammed (insieme a Binalshibh). Come? Le Monde, un tempo giornale decente, pubblica per esteso la sua "confessione" dettagliata. La Stampa, in Italia, la riprende. Né l'uno né l'altro giornale dicono come e da chi hanno ricevuto il documento. Non dicono quando esso è stato scritto, in quali condizioni Khaled Sheikh lo abbia firmato, se abbiano , o meno, idea sul luogo in cui si trova, se siano certi che è ancora vivo.

                    Pubblicano, beati loro, lo scoop, incuranti non solo del ridicolo, ma soprattutto delle conseguenze logiche. Perché se è vero che Khaled Sheikh è la mente e l'organizzatore dell'11 settembre, allora bisogna dedurne che George Bush e Tony Blair mentirono quando dissero ai governi alleati dell'Occidente (era il 2 ottobre 2001) di avere la prova, the smoking gun, della responsabilità di Osama bin Laden.

                    Infatti quei curiosoni di Muckraker Report - uno dei siti ficcanaso degli Stati Uniti - vanno a vedere, sul sito ufficiale dell'FBI, la lunga lista dei ricercati più ricercati del globo terracqueo, e scoprono con grande sorpresa, anche loro, che Osama bin Laden è tra i must wanted , è ben vero, ma solo per gli attentati di Al Qaeda del 1998 nelle ambasciate africane degli Stati Uniti. Non figura per niente, tra i capi d'accusa, l'11 settembre. Eppure Donald Rumsfeld aveva detto - dopo avere diffuso il primo, famosissimo filmato di Osama bin Laden che si autoaccusava dell'11 settembre - che quella era solo la ciliegina sulla torta: "la verità ci è nota da tempo", aveva commentato. Come dire che questa ulteriore conferma serviva solo a convincere i più testardi scettici.

                    Sfortunatamente, per lui, quel filmato storico risulta essere falso: nel senso che il personaggio barbuto che proclama la propria responsabilità assoluta dell'11 settembre non è Osama bin Laden. E non è nemmeno Khaled Sheikh Mohammed. Diciamo che è un discreto attore, ma il suo naso, i suoi occhi, la sua bocca, la sua testa, le sue guance, non sono quelle dell'Osama che tutti ormai conosciamo a memoria. Quando si ha fretta, si commettono errori. Anche perché si è certi che il grande mare magnum dei giornalisti asserviti o imbecilli non si preoccuperà di controllare e berrà la storia senza fiatare.

                    Ma, stanti così le cose, scusate, risulta che gli alleati degli Stati Uniti, la Nato, le Nazioni Unite, sono stati tutti menati per il naso. Le prove contro Osama bin Laden non c'erano neanche allora. E, poiché esse furono alla base dell'attacco contro l'Afghanistan - attacco che gli Usa avevano predisposto, com'è noto, ben prima dell'11 settembre - significa che la legittimazione Onu che fu data alla guerra è oggi completamente invalida dal punto di vista giuridico, della legalità internazionale.

                    Altro trucco, altra corsa. Anche la versione ufficiale dell'11 settembre fa acqua da tutte le parti. E' ormai un dato di fatto, sebbene i media mondiali abbiano scrupolosamente taciuto per cinque interi anni. Sebbene anche parecchie persone oneste e qualificate abbiamo dimenticato di occuparsi del problemino che ha cambiato la storia del mondo, altre non si sono distratte e hanno proseguito le indagini, in direzioni diverse da quelle ufficiali del complotto di Al Qaeda. Naturalmente ben sorvegliate, a distanza, dai depistatori dislocati nei ministeri, nei servizi segreti, nei giornali più importanti, nelle televisioni che contano, e anche sul web.

                    Così, all'improvviso (queste cose succedono sempre all'improvviso) ecco uscire fuori un "presunto" nuovo filmato che eliminerebbe tutti i dubbi sull'aereo del Pentagono, sul famoso volo Boeing 757 che si sarebbe schiantato sulla parete sud-ovest. Tutti i giornali e tutte le tv spiegano che, "finalmente" si vede l'aereo, la cui presenza, per prima, aveva negato il povero Thierry Meyssan, messo alla gogna da tutta la stampa francese e poi mondiale, per avere rivelato la elementare constatazione che ciò che aveva colpito il Pentagono non era e non poteva essere - "per la contraddition che nol consente" avrebbe detto Galileo Galilei - un Boeing 757, né un aereo di line di analoghe dimensioni.

                    I titoli sono univoci: è la fine delle teorie complottistiche (diverse dalla teoria complottistica principale, cioè quella dell'Amministrazione Usa). Poi ci si prende la briga di andare a controllare e si scopre che hanno aggiunto uno o due fotogrammi, dove non solo non si vede un Boeing 757, ma si vede la punta di qualcosa d'altro, che è molto più piccolo e affusolato.

                    Quei fotogrammi non chiariscono nulla, ma servono a smorzare l'impatto di alcuni film appena usciti sul web, in cui le tesi ufficiali sono smontate una ad una. Di nuovo (quasi) tutti ci cascano. E verrebbe da esclamare: ma davvero i media sono tutti così imbecilli? Se non fosse che già viviamo da tempo nel regime della censura imperiale, cioè se non sapessimo che la verità non può più essere detta (ovvero non può più essere detta senza correre qualche pericolo).

                    Siamo ostaggi di un sistema dove chi guida la danza sono i servizi segreti, dove i diritti hanno subito un logoramento sostanziale, dove l'informazione è nelle mani dei potenti. La democrazia liberale è finita da tempo, sostituita da riti formali, imposti come validi per tutti sotto tutte le latitudini , cioè privi di senso per immense moltitudini asservite. Si chiamano elezioni in regime di occupazione militare. Altrove, negli Stati Uniti per esempio, dove l'occupazione militare formalmente non c'è, i risultati elettorali si decidono, da due elezioni presidenziali in qua, prima che gli elettori vadano alle urne elettroniche. Ma anche in questo caso il motto della stampa e nei media americani, proiettato su tutto il pianeta, è il noto proverbio secondo cui "il silenzio è d'oro".

                    E tutto questo lo dobbiamo ai gestori dell'11 settembre 2001.

                    Come ti ho detto fin dall'inizio caro Andrea non fidarti troppo di scrive, il signor attivissimo mi pare che sia perso dei particolari è talmente concentrato a screditare il complotto da essersi perso le cose davvero bizzarre di tutta questa storia.

                    Ps
                    non sono un complottista, ma qualcosa di non chiaro è successo!
                    Last edited by FABRY24; 22-05-08, 15:40.

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                      #265
                      beh prendendo in mano un articolo di giulietto chiesa... direi che è il bue che da del cornuto all'asino.

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                        #266
                        Alastair Campbell è accusato di aver manipolato i documenti presentati per giustificare l'attacco angloamericano a Saddam
                        Londra, scandalo dossier Iraq:
                        se ne va il braccio destro di Blair
                        Il primo ministro: "E' stato un leale, fedele, abile servitore
                        della causa in cui crede. E' stato, è e sarà un buon amico"

                        Alastair Campbell

                        LONDRA - Si è dimesso Alastair Campbell, il capo della comunicazione e strategie del governo di Tony Blair. Campbell è coinvolto nello scandalo delle manipolazioni del dossier sull'Iraq, venuto fuori grazie a uno scoop della televisione nazionale Bbc. Lo stesso caso che ha portato al suicidio di David Kelly, l'esperto di armi di distruzione di massa consulente dell'intelligence britannica, trovato morto il 18 luglio scorso.

                        Campbell è accusato di aver reso "più appetibili" alcune informazioni, per forzare l'attacco angloamericano contro il reggime di Saddam Hussein. In particolare è lui ad avere inserito nel dossier il concetto dei "45 minuti", ossia il tempo necessario perché il regime iracheno sferrasse l'attacco nucleare.

                        Il portavoce di Blair, 46 anni, è stato il braccio destro del primo ministro dal 1997. Proprio ieri Tony Blair aveva deposto davanti alla commissione indipendente d'inchiesta che sta indagando sullo scandalo, dichiarandosi estraneo a qualsiasi coinvolgimento nella manipolazione del dossier. Nel documento in cui annuncia le sue dimissioni, Campbell ha dichiarato, riferendosi a Tony Blair, che è stato "un grande privilegio lavorare a stretto contatto, all'opposizione e al governo, con chi penso che la storia giudicherà un grande, innovatore, primo ministro". E Blair ha detto di lui che "è stato un leale, fedele, abile servitore della causa in cui crede, che si è dedicato non solo a questa causa, ma al suo paese. E' stato, è e continuerà ad essere un buon amico".

                        Le dimissioni erano nell'aria da qualche tempo: il 7 aprile Blair e Campbell avevano concordato che quest'ultimo entro l'estate avrebbe lasciato il suo incarico. "Ma visto che la situazione in Iraq continuava a evolversi - ha dichiarato Campbell - il primo ministro mi ha chiesto di rimanere e occuparmi proprio della comunicazione per l'Iraq. Sono stato felice di farlo". Insieme a lui, come era stato già annunciato, andrà via anche la compagna, Fiona Miller, addetta stampa di Cherie Booth, la moglie di Blair.

                        Nelle prossime settimane Campbell lascerà di fatto il suo posto: gli subentrerà David Hill, capo della comunicazione del Partito Laburista alle elezioni del 1997. Downing Street ha annunciato che Hill opererà nell'ambito di una nuova struttura della comunicazione.
                        (29 agosto 2003)
                        Non capisco perchè lo screditi, cmq l'articolo sopra è della repubblica



                        non so dirti dell'11 settembre ma qualcuno a strumentalizzato il tutto... come era palese tra l'altro...
                        Last edited by FABRY24; 22-05-08, 15:48.

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                          #267
                          allora fatti una ricerca su giulietto chiesa e le "inesattezze" di zero.

                          Comment


                          • Font Size
                            #268
                            Originally posted by AndreaRS250 View Post
                            io sostengo una verità coi fatti.. tu cosa sostieni? giusto per capire di cosa dovrei essere sicuro


                            si ma quali testimonianze? che dicono cosa?
                            e perchè chi dice di aver visto un aereo contro il pentagono (quasi tutti i testimoni oculari) non viene creduto da quelli come te?


                            chiunque abbia CERCATO e non guardato due o tre filmati, bollerà immediatamente certe teorie come frutto di menti malate o furbette.


                            farsi una domanda implica il cercare la risposta più sensata. Tu ti sei fermato alle domande?
                            La storia dimostra anche che è pieno di furbi.


                            ... oddio il "ragionevole" dubbio vorrei avesse una spiegazione.. cosa è un ragionevole dubbio? ma soprattutto.. dove sono le ragionevoli spiegazioni a questi ragionevoli dubbi?


                            se non ti informi direi che è il minimo, ma non sposare certe teorie ridicole e infami.
                            Francamente mi pare che tu non abbia letto nulla di ciò che ho scritto o che comunque non ne abbia capito il senso e francamente in qualche passaggio ti trovo anche decisamente offensivo.
                            Per fortuna che sei un moderatore.
                            Beato te che le cose le sai...
                            Last edited by faxoletto; 22-05-08, 15:54.

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                              #269


                              Ci sono parecchi link interessanti, visto che te non parli e non ti sbilanci, non lo faccio neanche io....

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                                #270
                                Originally posted by AndreaRS250 View Post
                                beh prendendo in mano un articolo di giulietto chiesa... direi che ? il bue che da del cornuto all'asino.
                                Che ragionamento ??

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