Sankt Moritz ? La presentazione internazionale della nuova Alfa Romeo Stelvio ci ha dato la possibilit? di approfondire tutta una serie di questioni rimaste aperte sul progetto ?Giorgio?. La nuova piattaforma su cui nascono Giulia e il nuovo SUV infatti da un lato ha segnato un momento di svolta epocale per la Casa di Arese, dall'altro ha lasciato sul tavolo degli appassionati tantissime domande che ancora oggi non hanno ricevuto una riposta certa. Domande a cui abbiamo cercato di trovare una risposta insieme a Roberto Fedeli, Chief Technical Officer della casa milanese, ingegnere con un pesante passato in Ferrari e BMW, ma anche ?pap?? dell'ambizioso progetto ?Giorgio?.
Prossimi modelli? Una segmento E, poi la Giulietta
La prima notizia che emerge dalla nostra chiacchierata riguarda i prossimi modelli in cantiere all'Alfa Romeo. E qui Fedeli ? stato piuttosto chiaro. Accantonato per ora il progetto di una Giulia Wagon, il CTO Alfa ha anticipato che in futuro ?? naturale aspettarsi una segmento E e poi una compatta di segmento C?. In poche parole una erede della 166 con cui tornare a competere finalmente nei confronti di Mercedes Classe E e BMW Serie 5, ma anche una nuova Giulietta per provare ad arginare l'avanzata di Classe A, Audi A3 e BMW Serie 1.
Se una scelta di questo tipo pu? lasciare perplessi, almeno in un primo momento, trova una logica cristallina nel ragionamento di Fedeli. ?In questo momento ? inutile continuare a fare varianti di carrozzeria di uno stesso modello se non abbiamo ancora una gamma completa. Prima preferiamo andare a coprire tutti i segmenti che ci interessano. E solo a quel punto potremo pensare a diverse varianti?.
Roberto Fedeli, Chief Technical Officer dell'Alfa Romeo
Prima copriamo i segmenti, poi ci sar? spazio per Sportwagon e Coup?
Una Giulia Sportwagon non ? mai esistita quindi? Chiediamo a questo punto in maniera diretta. ?Non userei una espressione cos? forte? risponde prontamente Fedeli. Questo significa che la Giulia Wagon ? qualcosa pi? di un'idea in un cassetto in questo momento e che la sua nascita non ? del tutto da escludersi in un futuro. Ma solo dopo che avremo visto "l'ammiraglia" e la compatta. Se Alfa riuscir? a consolidare la gamma infatti ci potr? essere spazio anche per una station e - perch? no - per una coup? su base Giulia.
In questo momento ? inutile continuare a fare varianti di carrozzeria di uno stesso modello se non abbiamo ancora una gamma completa. Prima preferiamo andare a coprire tutti i segmenti che ci interessano. E solo a quel punto potremo pensare a diverse varianti
?L'esempio non ? forse cos? calzante ma ? comunque molto indicativo? ? continua Fedeli. ?Quando Steve Jobs ? ritornato alla Apple, ha trovato un'Azienda in crisi profonda. Per rilanciare il marchio innanzitutto ha azzerato totalmente la gamma di prodotto, che nel frattempo era diventata confusionaria e cresciuta a dismisura, creando smarrimento nei clienti. E ha presentato il primo iMac del 1998. Un modello solo, di alta gamma, con un contenuto tecnico fantastico. Un solo modello quindi, ma talmente prestazionale e bello che ha saputo farsi notare dal mondo interno. In un certo senso noi vogliamo fare lo stesso con Alfa Romeo?.
Giulietta a trazione posteriore? Possibile, l'importante ? che sia la migliore
Se una erede della 166 a questo punto appare quasi scontata, quello che sorprende ancora di pi? ? l'idea di una erede della Giulietta che alzi il tiro per raggiungere ?le tedesche?. Marchionne, in una nostra precedente intervista (Marchionne: ?Alfa Romeo gridava vendetta. Non potevamo tradire una storia cos? gloriosa? - News - Automoto.it), aveva gi? ventilato l'ipotesi di una Giulietta II su base Giorgio, quindi a trazione posteriore. Torniamo alla carica quindi con Fedeli, che non smentisce del tutto una ipotesi cos? avvincente. ?Tecnicamente la piattaforma Giorgio potrebbe essere utilizzata per dare vita alla futura Giulietta [che diventerebbe quindi a trazione posteriore, ndr]. Ma se faremo il nuovo modello non faremo un discorso a priori sulle piattaforme, sar? soltanto una questione di qualit??.
L'idea di una Giulietta a trazione posteriore per? sembra davvero concreta quando Fedeli aggiunge che ?Probabilmente porteremo avanti entrambi i progetti [trazione anteriore e posteriore, ndr] e poi sceglieremo quello migliore, alla luce anche dei costi che ognuna delle due soluzioni comporta. Di sicuro voglio fare una Giulietta che sia all'altezza dell'Alfa Romeo di oggi, altrimenti piuttosto non la faccio?.
Fari full led ed Apple CarPlay in arrivo su Giulia e Stelvio
Tornando al presente ? innegabile che Giulia e Stelvio abbiano sollevato qualche perplessit?, soprattutto in termini di equipaggiamenti. La qualit? del progetto, soprattutto a livello di raffinatezza meccanica, non si discute. Ma alcune ?mancanze? sono rimaste fino ad oggi senza una vera spiegazione. Anche in questo caso per? Fedeli ci d? una notizia che non aspettavamo in questo momento. Anzi, questa volta ci anticipa. ?So che mi stai per chiedere dei fari full led e dell'infotainment. Ma ho gi? la risposta pronta perch? prossimamente arriveranno i fari full led e a giugno avremo anche un aggiornamento per i sistemi multimediali che porteranno a bordo di Giulia e Stelvio Apple CarpLay e Android Auto?.
Tecnologie che Magneti Marelli, l'Azienda ?di famiglia? del FCA, ha in parte gi? sviluppato per altri progetti del Gruppo italo-americano. Chiediamo quindi il perch? di questo ?ritardo? sui progetti con piattaforma Giorgio. ?Con Giulia e Stelvio siamo partiti da zero. E quando parti da zero devi fare delle scelte, perch? le risorse non possono essere infinite. Noi, che siamo Alfa Romeo, abbiamo scelto l'alluminio per le sospensioni, i motori e la carrozzeria, la fibra di carbonio per l'albero di trasmissione, uno sterzo con il rapporto pi? diretto della categoria e un peso piuma rispetto agli altri. Non si pu? avere tutto subito con un progetto cos? ambizioso. All'inizio abbiamo voluto creare una vera Alfa, tutta da guidare e per questo diversa da tutte le altre. Ora, piano piano, arriveranno anche tutte le tecnologie del momento, compresi gli aggiornamenti a distanza dell'infotainment in stile Tesla?.
ESP disattivabile? Una scelta difficile, ma non si escludono cambiamenti
Ora che molte delle tessere di questo complesso mosaico iniziano ad andare al loro posto rimane un'ultima domanda irrisolta, che continua a ribollire nella testa di tantissimi appassionati. E cio? che un progetto come quello della nuova Alfa Romeo, cos? raffinato dal punto di vista meccanico, non avrebbe meritato la possibilit? di disinserire completamente il controllo di stabilit?? Come sappiamo infatti l'Esp non ? disinseribile sulla Giulia, neanche sulla Veloce, ma nemmeno sulla Stelvio. Anche in questo caso Fedeli ci sorprende con una riposta tutt'altro che scontata. ?Quella di non consentire il disinserimento totale del controllo di stabilit? ? stata una decisione che ha diviso letteralmente gli ingegneri Alfa Romeo, pi? o meno a met?. Quando sono arrivato io il progetto Giulia era gi? in fase avanzata e la decisione ormai era gi? stata presa. Ma sono ancora tanti, io compreso, quelli che pensano che si potrebbe rivedere questa scelta. Quindi in futuro non escluderei del tutto la possibilit? di avere un Esp totalmente disattivabile. Staremo a vedere, anche se rimango convinto che prima di tutto le nostre Alfa devono essere sicure?.
Quella di non consentire il disinserimento totale del controllo di stabilit? ? stata una decisione che ha diviso letteralmente gli ingegneri Alfa Romeo, pi? o meno a met?
Pi? veloci di BMW M? "Ovvio"
Chiudiamo il nostro intenso confronto con una bella e sana provocazione, che Roberto Fedeli coglie al volo con grande spirito. Nel corso di alcuni test la Giulia Quadrifoglio pare abbia rifilato due secondi netti, a parit? di condizioni e collaudatore, ad una primizia come la BMW M4 GTS. La risposta di Fedeli ? di quelle che lasciano intuire quanto attaccamento ci sia nei confronti del progetto Giorgio e dell'intero processo di rilancio di Alfa. ?B? ci mancherebbe altro!?- risponde con qualcosa di pi? di una punta di orgoglio. ?Non ho dubbi che sia andata cos?, la nostra ? un'Alfa!?.
Fonte: Automoto.it
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Prevista anche l'erede della Giulietta Per tutti gli "informati" da fonti interne del forum...
Prossimi modelli? Una segmento E, poi la Giulietta
La prima notizia che emerge dalla nostra chiacchierata riguarda i prossimi modelli in cantiere all'Alfa Romeo. E qui Fedeli ? stato piuttosto chiaro. Accantonato per ora il progetto di una Giulia Wagon, il CTO Alfa ha anticipato che in futuro ?? naturale aspettarsi una segmento E e poi una compatta di segmento C?. In poche parole una erede della 166 con cui tornare a competere finalmente nei confronti di Mercedes Classe E e BMW Serie 5, ma anche una nuova Giulietta per provare ad arginare l'avanzata di Classe A, Audi A3 e BMW Serie 1.
Se una scelta di questo tipo pu? lasciare perplessi, almeno in un primo momento, trova una logica cristallina nel ragionamento di Fedeli. ?In questo momento ? inutile continuare a fare varianti di carrozzeria di uno stesso modello se non abbiamo ancora una gamma completa. Prima preferiamo andare a coprire tutti i segmenti che ci interessano. E solo a quel punto potremo pensare a diverse varianti?.
Roberto Fedeli, Chief Technical Officer dell'Alfa Romeo
Prima copriamo i segmenti, poi ci sar? spazio per Sportwagon e Coup?
Una Giulia Sportwagon non ? mai esistita quindi? Chiediamo a questo punto in maniera diretta. ?Non userei una espressione cos? forte? risponde prontamente Fedeli. Questo significa che la Giulia Wagon ? qualcosa pi? di un'idea in un cassetto in questo momento e che la sua nascita non ? del tutto da escludersi in un futuro. Ma solo dopo che avremo visto "l'ammiraglia" e la compatta. Se Alfa riuscir? a consolidare la gamma infatti ci potr? essere spazio anche per una station e - perch? no - per una coup? su base Giulia.
In questo momento ? inutile continuare a fare varianti di carrozzeria di uno stesso modello se non abbiamo ancora una gamma completa. Prima preferiamo andare a coprire tutti i segmenti che ci interessano. E solo a quel punto potremo pensare a diverse varianti
?L'esempio non ? forse cos? calzante ma ? comunque molto indicativo? ? continua Fedeli. ?Quando Steve Jobs ? ritornato alla Apple, ha trovato un'Azienda in crisi profonda. Per rilanciare il marchio innanzitutto ha azzerato totalmente la gamma di prodotto, che nel frattempo era diventata confusionaria e cresciuta a dismisura, creando smarrimento nei clienti. E ha presentato il primo iMac del 1998. Un modello solo, di alta gamma, con un contenuto tecnico fantastico. Un solo modello quindi, ma talmente prestazionale e bello che ha saputo farsi notare dal mondo interno. In un certo senso noi vogliamo fare lo stesso con Alfa Romeo?.
Giulietta a trazione posteriore? Possibile, l'importante ? che sia la migliore
Se una erede della 166 a questo punto appare quasi scontata, quello che sorprende ancora di pi? ? l'idea di una erede della Giulietta che alzi il tiro per raggiungere ?le tedesche?. Marchionne, in una nostra precedente intervista (Marchionne: ?Alfa Romeo gridava vendetta. Non potevamo tradire una storia cos? gloriosa? - News - Automoto.it), aveva gi? ventilato l'ipotesi di una Giulietta II su base Giorgio, quindi a trazione posteriore. Torniamo alla carica quindi con Fedeli, che non smentisce del tutto una ipotesi cos? avvincente. ?Tecnicamente la piattaforma Giorgio potrebbe essere utilizzata per dare vita alla futura Giulietta [che diventerebbe quindi a trazione posteriore, ndr]. Ma se faremo il nuovo modello non faremo un discorso a priori sulle piattaforme, sar? soltanto una questione di qualit??.
L'idea di una Giulietta a trazione posteriore per? sembra davvero concreta quando Fedeli aggiunge che ?Probabilmente porteremo avanti entrambi i progetti [trazione anteriore e posteriore, ndr] e poi sceglieremo quello migliore, alla luce anche dei costi che ognuna delle due soluzioni comporta. Di sicuro voglio fare una Giulietta che sia all'altezza dell'Alfa Romeo di oggi, altrimenti piuttosto non la faccio?.
Fari full led ed Apple CarPlay in arrivo su Giulia e Stelvio
Tornando al presente ? innegabile che Giulia e Stelvio abbiano sollevato qualche perplessit?, soprattutto in termini di equipaggiamenti. La qualit? del progetto, soprattutto a livello di raffinatezza meccanica, non si discute. Ma alcune ?mancanze? sono rimaste fino ad oggi senza una vera spiegazione. Anche in questo caso per? Fedeli ci d? una notizia che non aspettavamo in questo momento. Anzi, questa volta ci anticipa. ?So che mi stai per chiedere dei fari full led e dell'infotainment. Ma ho gi? la risposta pronta perch? prossimamente arriveranno i fari full led e a giugno avremo anche un aggiornamento per i sistemi multimediali che porteranno a bordo di Giulia e Stelvio Apple CarpLay e Android Auto?.
Tecnologie che Magneti Marelli, l'Azienda ?di famiglia? del FCA, ha in parte gi? sviluppato per altri progetti del Gruppo italo-americano. Chiediamo quindi il perch? di questo ?ritardo? sui progetti con piattaforma Giorgio. ?Con Giulia e Stelvio siamo partiti da zero. E quando parti da zero devi fare delle scelte, perch? le risorse non possono essere infinite. Noi, che siamo Alfa Romeo, abbiamo scelto l'alluminio per le sospensioni, i motori e la carrozzeria, la fibra di carbonio per l'albero di trasmissione, uno sterzo con il rapporto pi? diretto della categoria e un peso piuma rispetto agli altri. Non si pu? avere tutto subito con un progetto cos? ambizioso. All'inizio abbiamo voluto creare una vera Alfa, tutta da guidare e per questo diversa da tutte le altre. Ora, piano piano, arriveranno anche tutte le tecnologie del momento, compresi gli aggiornamenti a distanza dell'infotainment in stile Tesla?.
ESP disattivabile? Una scelta difficile, ma non si escludono cambiamenti
Ora che molte delle tessere di questo complesso mosaico iniziano ad andare al loro posto rimane un'ultima domanda irrisolta, che continua a ribollire nella testa di tantissimi appassionati. E cio? che un progetto come quello della nuova Alfa Romeo, cos? raffinato dal punto di vista meccanico, non avrebbe meritato la possibilit? di disinserire completamente il controllo di stabilit?? Come sappiamo infatti l'Esp non ? disinseribile sulla Giulia, neanche sulla Veloce, ma nemmeno sulla Stelvio. Anche in questo caso Fedeli ci sorprende con una riposta tutt'altro che scontata. ?Quella di non consentire il disinserimento totale del controllo di stabilit? ? stata una decisione che ha diviso letteralmente gli ingegneri Alfa Romeo, pi? o meno a met?. Quando sono arrivato io il progetto Giulia era gi? in fase avanzata e la decisione ormai era gi? stata presa. Ma sono ancora tanti, io compreso, quelli che pensano che si potrebbe rivedere questa scelta. Quindi in futuro non escluderei del tutto la possibilit? di avere un Esp totalmente disattivabile. Staremo a vedere, anche se rimango convinto che prima di tutto le nostre Alfa devono essere sicure?.
Quella di non consentire il disinserimento totale del controllo di stabilit? ? stata una decisione che ha diviso letteralmente gli ingegneri Alfa Romeo, pi? o meno a met?
Pi? veloci di BMW M? "Ovvio"
Chiudiamo il nostro intenso confronto con una bella e sana provocazione, che Roberto Fedeli coglie al volo con grande spirito. Nel corso di alcuni test la Giulia Quadrifoglio pare abbia rifilato due secondi netti, a parit? di condizioni e collaudatore, ad una primizia come la BMW M4 GTS. La risposta di Fedeli ? di quelle che lasciano intuire quanto attaccamento ci sia nei confronti del progetto Giorgio e dell'intero processo di rilancio di Alfa. ?B? ci mancherebbe altro!?- risponde con qualcosa di pi? di una punta di orgoglio. ?Non ho dubbi che sia andata cos?, la nostra ? un'Alfa!?.
Fonte: Automoto.it
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Prevista anche l'erede della Giulietta Per tutti gli "informati" da fonti interne del forum...
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