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Ma è sempre meglio partecipare no?
Attualmente non esiste uniformit? per l?accesso alle ricariche. Ci si ricarica sempre in self-service tramite app, smartcard o, a volte, direttamente con carta di credito. Si possono sottoscrivere abbonamenti con i distributori di elettricit? per auto, oppure pagare a consumo. La molteplicit? dei soggetti distributori sulla vasta area crea per? problemi di accesso; spesso ogni distributore ha un suo circuito su cui attiva i dispositivi di accesso (smartcard, app), con la conseguente moltiplicazione degli abbonamenti da sottoscrivere. Durante electrip, per l?accesso alla ricarica sono state utilizzate cinque tessere e tre app, delle quali due tedesche, due francesi, due olandesi, una danese[1].
A monte dell?accesso alla ricarica c?? la localizzazione dei punti per l?approvvigionamento: anche questo aspetto ? tuttora in fieri, ed ? quindi necessario consultare molteplici app e siti specifici per crearsi un itinerario. Spesso sono d?aiuto le recensioni degli utenti per avere la sicurezza di ricaricare[2].
I paesi modello
Scendendo nel particolare, Danimarca e Olanda sono apparsi ad un livello di sviluppo superiore rispetto agli altri Paesi nell?applicazione della direttiva europea Afid e dei rispettivi Piani nazionali che ne derivano.
I piani di sviluppo delle reti di ricarica per veicoli elettrici, infatti, prevedono livelli di sviluppo crescenti. Se gli altri paesi hanno sviluppati corridoi elettrici[3] veloci lungo le direttrici principali (es: asse nord-sud, est-ovest), quelli citati hanno gi? implementato una rete a maglie pi? fitte che d? libert?, in ogni caso, anche sulla viabilit? ordinaria. Inoltre, anche il livello di omogeneit? e di interoperabilit?[4] ? maggiore. In Germania, allontanarsi dagli assi principali di spostamento pu? essere problematico. A Parigi, un utente che viene da fuori ha qualche difficolt? a caricare in citt?.
I costi
Grazie al fatto che questo nuovo sistema di spostarsi gode di promozioni, i 5.850 km di electrip sono stati percorsi con meno di 300?, inserendo nel totale anche la (rilevante) voce dei costi dei parcheggi cittadini notturni provvisti di ricarica. Questo aspetto potrebbe far brillare gli occhi di un risparmiatore, ma c?? da ricordare che il costo di acquisto di un?auto elettrica, confrontato con una convenzionale di pari livello, ? assai maggiore, e per quanto i costi fissi di utilizzo siano molto inferiori, solo in alcuni casi si riesce a recuperare il maggiore investimento iniziale.
Si beh, uno porta un esempio reale di chi ha SCELTO di spostarsi in elettrico, NONOSTANTE le difficolt? oggettive di OGGI e i costi non certo abbordabili di OGGI, poi arriva gegno che ci vuol dire che OGGI ci sono delle difficolt?...proprio per carenza di punti di ricarica e costi ancora elevati ...
Ma dai ?
No perch? sembra che IO vi abbia ordinato: domani andate a comprare un auto elettrica... Non ? proprio cos? eh
Dal sito del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti si vede la comparazione tra 4 modi di spostarsi:
1) auto con motore a combustione interna alimentato a benzina
2) auto con motore a combustione interna alimentato a gas naturale
3) auto elettrica con fuel cells alimentata ad idrogeno prodotto con impianti a gas naturale
4) auto elettrica alimentata con energia elettrica prodotta con gas naturale
Il confronto ? sulla base di 1 milione di Btu di benzina ed 1 milione di Btu di gas naturale (il Btu ? un'unit? di misura del potere calorifico e quindi dell'energia).
Il netto vincitore ? l'auto elettrica, sia come percorrenza chilometrica che come inquinamento.
Un'auto elettrica percorre 325 miglia contro le 200 miglia di una a benzina ed inquinando meno della met?.
L'obiezione pi? comune all'auto elettrica ? sempre la stessa: ma l'energia come la produci?
ma l'inquinamento non lo sposti semplicemente da un'altra parte?
Il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti fa vedere che non ? cos?.
Con buona pace degli articoli e studi foraggiati dai petrolieri che vogliono dimostrare il contrario.
Ricordo che i due terzi dell'energia termoelettrica in Italia sono prodotti proprio con il gas naturale nelle migliori centrali a turbina d'Europa che usano il processo cogenerativo per aumentarne l'efficienza.
Dati ufficiali Terna energia elettrica in Italia 2014:
consumi elettrici nazionali 310 miliardi kWh (318 nel 2013)
produzione nazionale 269 miliardi kwh (278 nel 2013)
produzione con rinnovabili 101 miliardi kWh (95 nel 2013)
produzione termoelettrica 167 miliardi kwh (183 nel 2013)
produzione con gas naturale 91 miliardi kwh (106 nel 2013)
Ricordo che con 60 miliardi di kWh (il 20% dei consumi nazionali) si possono alimentare elettricamente tutte automobili in Italia (37 milioni).
Il dato lo si deduce dai consumi di carburante annuali (30 miliardi di litri tra benzina e gasolio) ed il consumo medio stimato di 2 kWh ogni 10 km di un'auto elettrica.
Non c'? bisogno di alcuna centrale nucleare per far andare elettricamente le auto, gi? il mix energetico attuale sarebbe sufficiente. Ricordo poi che per cambiare tutte le auto e farle diventare elettriche occorrerebbe come minimo 30 anni (il ricambio attuale ? del 3% all'anno).
Con l'energia elettrica consumata da una raffineria di petrolio in un anno si potrebbero alimentare 80 mila auto elettriche (oggi in Italia ne abbiamo poche migliaia) gratis.
Si beh, uno porta un esempio reale di chi ha SCELTO di spostarsi in elettrico, NONOSTANTE le difficolt? oggettive di OGGI e i costi non certo abbordabili di OGGI, poi arriva gegno che ci vuol dire che OGGI ci sono delle difficolt?...proprio per carenza di punti di ricarica e costi ancora elevati ...
Ma dai ?
No perch? sembra che IO vi abbia ordinato: domani andate a comprare un auto elettrica... Non ? proprio cos? eh
No il punto e' che stiamo ragionando da diversi post di usare l'elettrico *su larga scala* ed esprimendo dubbi al riguardo
... e tu continui a riportare esempi di singoli casi o progetti pilota che ad oggi funzionano bene solo in certe situazioni.
Si beh, uno porta un esempio reale di chi ha SCELTO di spostarsi in elettrico, NONOSTANTE le difficolt? oggettive di OGGI e i costi non certo abbordabili di OGGI, poi arriva gegno che ci vuol dire che OGGI ci sono delle difficolt?...proprio per carenza di punti di ricarica e costi ancora elevati ...
Ma dai ?
No perch? sembra che IO vi abbia ordinato: domani andate a comprare un auto elettrica... Non ? proprio cos? eh
ma come...sul discorso di farsi "il pannello sul tetto che son fuffarolo e si risparmia ORA."..adesso cambi idea ?!?! l hai detto son "lima" e promotore finanziario e adesso ho raggione?!?! giuso qualche post fa....
hai rotto gli zebedei che si va ovunque in elettrico ,sui tir, in europa,per tutto sto 3d e figurati se ci sono probemi con colonnine con standard diversi o altro in europa ,come ho sottolineato io...e il numero che non ? sufficiente..ma hai detto che i numeri tuoi sono i veri
adesso posti un articolo in cui si dice che ci sono difficolta.. ..
e ora dici che L HAI SEMPRE AFFERMATO CHE OGGI CI SON PROBLEMI IN TUTTA EUROPA ed ? un ovviet? disarmante....? il sottolinearlo ? inutile
I ?deliri non bizzarri? sono invece quelli in cui la convinzione potrebbe avere un riscontro nella realt? condivisa, ma che, ad un ulteriore esame, risulta errata. Un esempio di delirio non bizzarro potrebbe essere quello della persona che ? convinta di essere sotto stretta sorveglianza dei servizi segreti, quando in realt? nessuno lo sta controllando affatto.
La sensazione che si ha nell?ascoltare una persona che sta delirando (in modo bizzarro o non bizzarro) ? che ci sia qualcosa che non torna nel modo in cui la persona comunica. La persona non ascolta ragioni. E? profondamente attaccata ai propri deliri. Non vuole cambiare le proprie convinzioni erronee, neanche di fronte ai ragionamenti pi? logici. Se messa alle strette tende ad interrompere la comunicazione: si isola, si arrabbia con l?interlocutore o si chiude nel proprio mondo di illusioni!
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