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Il caso delle emissioni dei modelli FCA in Germania continua a far discutere la stampa tedesca. La Frankfurter Allgemeine Zeitung ha pubblicato oggi un articolo dal titolo ?Il dieselgate diventa un caso politico?, nel quale si afferma che il ministero dei Trasporti tedesco avrebbe inviato a Bruxelles e all'autorit? italiana di omologazione delle vetture i risultati delle misurazioni su un modello di auto Fiat. ?La Fiat si ? rifiutata di fornire la propria versione davanti alla nostra commissione di indagine?, scrive il quotidiano, riportando una dichiarazione del ministero di Berlino. ?Ora i risultati delle nostre misurazioni verranno spediti dall'autorit? di omologazione (KBA), alla commissione Ue e ai tecnici dell'autorit? di omologazione italiana?. ?All'Italia?, prosegue la nota del ministero, Berlino chiede "di valutare i dati e prendere conseguenti misure". Il modello coinvolto, sempre secondo la Frankfurter, sarebbe la Fiat 500 X con motore 2.0 Multijet. ?Tutti i nostri modelli sono pienamente conformi alle normative sulle emissioni?, ha ribadito FCA in una nota ufficiale stamattina.
500X 2.0 sotto indagine. Proprio sulla Fiat 500X si era focalizzata l?attenzione delle autorit? tedesche in seguito all?indagine presentata alla fine di aprile, che aveva evidenziato livelli di emissioni di NOx sopra la norma da parte di numerosi modelli di varie Case. In seguito alla pubblicazione di quel documento, le autorit? tedesche la scorsa settimana avevano sentito i rappresentanti della Opel sul caso della Zafira, uno dei modelli sotto accusa. Le stesse autorit? gioved? scorso avevano convocato anche FCA, che non si era presentata all?incontro, sostenendo in una lettera che la valutazione della conformit? dei propri modelli alle normative europee spetta alle autorit? italiane. Una decisione che aveva ottenuto anche l?appoggio del ministro dei Trasporti Graziano Delrio.
Borsa al ribasso. La vicenda sta avendo conseguenze negative anche in Borsa: il titolo FCA stamattina ha aperto in ribasso cedendo quasi il 6%, per poi assestarsi a -3,17% (a quota 6,11), in un panorama contraddistinto comunque dal segno negativo.
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