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Telaio tubolare, carrozzeria in compositi, linea mozzafiato e motori V8 fino a 600 CV per questa fuoriserie californiana da intenditori
Anche negli Stati Uniti ci sono costruttori di affascinanti auto sportive, realizzate in piccola serie con modalit? artigianali e destinate a facoltosi appassionati.
Tra queste piccole realt? c'? Lucra Design, che ha recentemente diffuso le prime immagini di un nuovo modello, denominato Lucra 2.2. La factory californiana ha scelto una filosofia molto semplice: una struttura rigida e leggera, una linea sinuosa che ricorda certe sportive americane del passato (in questo caso, la Chevrolet Corvette Stingray Concept del 1959), un generoso motore V8 secondo la pi? pura tradizione statunitense: la stessa formula gi? proposta in un precedente modello della casa, la barchetta a due posti Lucra LC470.
Si ? partiti da un classico telaio tubolare in acciaio, sul quale ? stata applicata una leggerissima carrozzeria in materiali compositi, che si fa notare per i parafanghi marcati e sporgenti, per il trattamento fluido delle superfici, per l'abitacolo a due posti scoperto.
La meccanica, invece, prevede la disposizione anteriore del motore, ma in posizione molto arretrata verso l'abitacolo, come si intuisce anche dalle proporzioni del lungo cofano: tutto questo dovrebbe garantire un comportamento stradale molto equilibrato.
Come in molte di queste vetture realizzate un po' a misura del cliente, anche per la 2.2 sono previste varie possibilit? di scelta, a cominciare dal motore: il V8 pu? essere un americano "puro" di origine General Motors, oppure uno dei motori pi? performanti prodotti in Germania, il V8 6,3 litri realizzato per le Mercedes firmate dalla divisione sportiva AMG; le potenze, aumentabili anche grazie alla sovralimentazione, possono arrivare fino a 600 CV circa.
Al momento non sono state rivelate altre informazioni, ma le prestazioni non dovrebbero essere molto diverse rispetto a quelle dell'altro modello Lucra Design, la LC470, che pesa poco pi? di 900 kg, e riesce ad effettuare il passaggio da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi.
Con disinvoltura, ma anche la necessit? di un controllo da veri piloti.
(a cura di OmniAuto.it)
Anche negli Stati Uniti ci sono costruttori di affascinanti auto sportive, realizzate in piccola serie con modalit? artigianali e destinate a facoltosi appassionati.
Tra queste piccole realt? c'? Lucra Design, che ha recentemente diffuso le prime immagini di un nuovo modello, denominato Lucra 2.2. La factory californiana ha scelto una filosofia molto semplice: una struttura rigida e leggera, una linea sinuosa che ricorda certe sportive americane del passato (in questo caso, la Chevrolet Corvette Stingray Concept del 1959), un generoso motore V8 secondo la pi? pura tradizione statunitense: la stessa formula gi? proposta in un precedente modello della casa, la barchetta a due posti Lucra LC470.
Si ? partiti da un classico telaio tubolare in acciaio, sul quale ? stata applicata una leggerissima carrozzeria in materiali compositi, che si fa notare per i parafanghi marcati e sporgenti, per il trattamento fluido delle superfici, per l'abitacolo a due posti scoperto.
La meccanica, invece, prevede la disposizione anteriore del motore, ma in posizione molto arretrata verso l'abitacolo, come si intuisce anche dalle proporzioni del lungo cofano: tutto questo dovrebbe garantire un comportamento stradale molto equilibrato.
Come in molte di queste vetture realizzate un po' a misura del cliente, anche per la 2.2 sono previste varie possibilit? di scelta, a cominciare dal motore: il V8 pu? essere un americano "puro" di origine General Motors, oppure uno dei motori pi? performanti prodotti in Germania, il V8 6,3 litri realizzato per le Mercedes firmate dalla divisione sportiva AMG; le potenze, aumentabili anche grazie alla sovralimentazione, possono arrivare fino a 600 CV circa.
Al momento non sono state rivelate altre informazioni, ma le prestazioni non dovrebbero essere molto diverse rispetto a quelle dell'altro modello Lucra Design, la LC470, che pesa poco pi? di 900 kg, e riesce ad effettuare il passaggio da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi.
Con disinvoltura, ma anche la necessit? di un controllo da veri piloti.
(a cura di OmniAuto.it)
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