Originally posted by ShoR
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Esperimento stupido sulle dinamice di un motore
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...ok faccio il serio Il tale si chiama Dario Comunello e ha portato (unico) l'RSV nell'europeo STK, con risultati dignitosi considerata la sfiga & il gruppo particolarmente piccolo della squadra. Quindi... mi fido.
Ma proprio...se vogliamo NON fidarci...
http://lnx.incarena.com/portale/inde...d=72&Itemid=29
...la seconda met?
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Shor riporto dal sito
"Vediamo un esempio per comprendere meglio questo fenomeno: si scenda con una moto da enduro a passo d’uomo lungo un percorso accidentato, come una scalinata o un sentiero scosceso e umido. Si ripeta il tragitto dapprima con il motore spento e poi con il motore in folle ad alto numero di giri. Se si è dotati di una certa sensibilità nel secondo caso si riuscirà a sentire la moto più stabile e sicura (e gli enduristi più esperti possono confermarlo).
Per la stessa ragione si può affermare che, dotando il motore di un grande volano e mantenendolo ad alto numero di giri, è più semplice affettuare il “surplace” (ossia stare in equilibrio da fermi).
Un’altra osservazione, che può venire confermata dagli amanti delle lunghe impennate, è che, quando la ruota anteriore in impennata rallenta o si ferma, diventa sempre più difficile mantenere l’equilibrio."
e dico che ha ragione...in condizioni di equilibrio precario si può sentire anche l'effetto giroscopico di un motore con volano piccolo come quello di una moto
certo che con un guzzi falcone prima serie (soprannominato "l'affetta salame") sarà ancora più evidente
ma da questo a dire:
"...ricordo ai tempi su un altro forum di un certo Blacktwin che parlava della necessità di utilizzare una certa marcia per stabilizzare la moto in curva a un dato regime con l'effetto giroscopico dell'albero motore..."
ce ne passa, secondo me...in curva conta troppo di più l'effetto giroscopico delle ruote
per quanto riguarda l'Alfa di Andrea ho quà una foto del suo volano
Last edited by vfr'89; 29-11-09, 13:10.
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Provato ieri sera.
Luogo del test: A-14, ponte del Salinello. Il ponte è lungo più di 1 km ed è piano.
Ero solissimo ed ho voluto provare.
Sono a 120 km/h di tachimetro con la mia Y. Metto in folle, accelero e la Y.....non rallenta poi di chissà quanto, neanche 5 km/h. Provo ad accelerare di più...rallenta sempre poco. Ho pensato: "ma vuoi vedere che se accelero in folle non succede nulla perchè gli ingranaggi del cambio non sono in presa fra loro?"
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Originally posted by AndreaRS250 View Postbalordi si parla dell'albero motore.. come detto, probabilmente gira nel verso opposto rispetto la marcia.. e quindi se affondi, la macchina rallenta ulteriormente...
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Originally posted by vfr'89 View Postma da questo a dire:
"...ricordo ai tempi su un altro forum di un certo Blacktwin che parlava della necessit? di utilizzare una certa marcia per stabilizzare la moto in curva a un dato regime con l'effetto giroscopico dell'albero motore..."
ce ne passa, secondo me...in curva conta troppo di pi? l'effetto giroscopico delle ruote
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Originally posted by golf2000 View Postno..gira nella stesso senso della marcia per almeno il 90 % delle auto circolantiLast edited by AndreaRS250; 29-11-09, 17:49.
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Effetto giroscopico, spostare l'asse di masse in rotazione richiede forza, se girano più velocemente ovviamente ne serve di più, che girino in un senso o nell'altro è indifferente...
... nel cross si usa semplicemente l'effetto azione-reazione sui vincoli, non l'effetto giroscopico.
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Si Chiama Attrito Volvente, L'AUTO RALLENTA PER IL SEMPLICE FATTO CHE LE GOMME ROTOLANDO CREANO UN ATTRITO SULLA SUPERFICIE SU CUI ROTOLANO.
QUOTO GOLF SULLA PATOLOGIA MENTALE CHE TI FA SGASARE IN FOLLE MENTRE RALLENTI... CAPISCO FARLO PER FARE SCALATE SPORTIVE E MENO STRESSANTI PER LE VALVOLE... MA FARLO PER IPOTIZZARE TEORIE FISICHE PIACENTINE è TROPPO!Last edited by ponteHRC; 29-11-09, 20:36.
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