Felipe Massa, come spesso raccontatovi nel corso di questi ultimi mesi, non sembra intenzionato a lasciar cadere nel dimenticatoio le tante accuse da lui stesso rivolte nei confronti della Federazione Internazionale, rea di non aver agito correttamente nel lontano 2008, anno in cui il brasiliano perse il titolo (anche) a causa del famoso Crashgate di Singapore, dove vide evaporare una vittoria che gli avrebbe quasi sicuramente permesso di laurearsi Campione del Mondo al termine della stagione.
Il brasiliano, ancora oggi, fatica a prendere sonno, soprattutto dopo aver appreso da Bernie Ecclestone (il quale sta tuttavia negando di aver affermato quanto segue, ndr) che tutti gli organi competenti erano a conoscenza di quanto organizzato da Flavio Briatore, motivo per il quale Massa, a distanza di tre lustri dai fatti in questione, ha scelto di affidarsi ad una squadra di avvocati per ottenere giustizia.
Consapevole delle difficoltà di conquistare il Mondiale Piloti del 2008 in tribunale, Felipe ha dunque scelto di muoversi in maniera diversa, richiedendo un importante risarcimento economico attraverso la seguente missiva legale, inviata al numero uno della classe regina Stefano Domenicali (suo ex team principal al tempo degli accaduti) e al presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem:
"In poche parole, il signor Massa è il legittimo Campione del Mondo 2008: Formula 1 e FIA hanno deliberatamente ignorato la cattiva condotta che lo ha privato di quel titolo. Massa non è in grado di quantificare completamente le sue perdite in questa fase, ma stima che esse possano superare le decine di milioni di euro. Questo importo non copre le gravi perdite morali e di reputazione subite dal signor Massa".
Secondo Motorsport.com Italia, Felipe si sentirebbe vittima di una cospirazione, anche se, ad oggi, risulta complicato pensare che la sua battaglia possa portargli i risultati sperati, poiché il solo organo al quale Massa potrebbe rivolgersi è il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS), il quale può tuttavia essere coinvolto solamente in questioni relative alla Commissione Disciplinare Antidoping della FIA.
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