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Ma è sempre meglio partecipare no?
Elettriche nuove che calano di prezzo e non le vendono comunque.
Usati a benzina e gasolio che costano cifre immonde. Strano, tutti vogliono l'elettrica
Oggi su facebook mi è apparso l'annuncio di una Fiesta del 2018, 1.4 benzina, 130k km, 8500€ 🤣🤣🤣
Continuo a guardare le type R, che sarebbe un mio piccolo sogno nel cassetto..del 2019 con 60k km a 40mila €...che nuove costavano 41mila (senza sconto)
Pensare che le trovavi semestrali a 35k
Continuo a guardare le type R, che sarebbe un mio piccolo sogno nel cassetto..del 2019 con 60k km a 40mila €...che nuove costavano 41mila (senza sconto)
Pensare che le trovavi semestrali a 35k
mi ha sempre meravigliato il fatto che gli acquirenti (attuali e futuri) di auto elettriche ignorino alcuni fatti che oramai sono abbastanza noti, tipo:
- l'elettrica va bene finchè va bene, ma quando va male va malissimo ... un qualsiasi problema tecnico, o un incidente piccolo o grosso, è una potenziale fonte di costi e rogne infinite, fino ad arrivare alla catastrofe (cioè butti l'auto)... il sistema di assistenze e riparazioni non è pronto per gestire l'auto elettrica, fino ad arrivare ai casi in cui NON C'E' un sistema
- l'auto elettrica è il veicolo su ruote più simile a un PC e a una rete informatica ... ha dentro un sacco di sofware e di codice, ciò significa che è una fonte di potenziali problemi esattamente come un PC ... sapete quando l'assistenza informatica vi dice di spegnere e riaccendere? Ecco, è perchè non hanno la più pallida idea di quale sia il problema e non sanno cos'altro dirvi, e prendono tempo sperando che si risolva da solo ...
- le batterie finiscono ... fra 8 anni ? 10? boh... però finiscono ... intanto la garanzia copre fino a 8 anni ... il sistema auto elettrica è concepito fin dall'inizio come un qualcosa "a scadenza" , il che non vuol dire che dopo 8 anni l'auto esplode, ma vuol dire che quando fate i conti RICORDATEVI CHE IL COSTO DI ACQUISTO VA SPALMATO IN UN MAX DI 10 ANNI e fa parte dei costi di gestione... quindi una Tesla da 40.000 euro vi costa 4.000 euro l'anno, più il resto (ricordatevi la kasko, che se no poi piangete per i motivi di cui sopra)... poi magari dura di più, ma questo è un punto di domanda e comunque nessuno in Tesla vi ascolterà se avrete problemi dopo gli 8 anni ... ed è così per tutte le auto elettriche.
Adesso naturalmente arriverà qualcuno che dirà che molto di quanto scritto sopra vale anche per le auto normali ... personalmente io non compro roba con scadenza predefinita (ho un cell Huawei Mate 10 Pro da quasi 6 anni, è l'unico mio cell per lavoro e tempo libero, e funziona perfettamente), anche ieri sera io ho girato la chiave della mia A6 (18 anni, 320.000 km) ed è partita come sempre
Per effetto della rivoluzione elettrica i consumatori cinesi voltano le spalle alle marche tedesche. I capi di Volkswagen hanno così deciso di investire 700 milioni di dollari nella marca cinese Xpeng. Altri gruppi mettono a punto strategie per provare a sopravvivere proprio all’avanzata della Repubblica Popolare in questo settore
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Volkswagen investe nella superiore tecnologia cinese
«If you can’t beat them, join them». Se non puoi sconfiggerli, unisciti a loro. Il proverbio ebbe origine nell’America degli anni Trenta, esprime un misto di realismo e opportunismo. Se i tuoi avversari sono più forti di te, anziché ostinarti a combatterli ti conviene fare atto di sottomissione e diventare un loro alleato. Anche a costo di essere subalterno. Dev’essere questa la filosofia che ha ispirato l’ultima mossa della Volkswagen: visto che l’invasione cinese nell’auto elettrica è già in atto su tutti i mercati mondiali (Germania inclusa), tanto vale cercarsi un partner cinese. L’allarme tedesco è davvero grande, come avevo segnalato una settimana fa. Un tempo la Repubblica Popolare per il made in Germany era un generoso mercato di sbocco, sembrava una conquista solida, in alcune annate era addirittura la principale fonte di profitti. In men che non si dica siamo ad un capovolgimento, soprattutto per effetto della rivoluzione elettrica i consumatori cinesi voltano le spalle alle marche tedesche (e a quasi tutte le occidentali, con l’eccezione di Tesla).
Xpeng, un marchio da tenere d’occhio
I capi di Volkswagen hanno quindi deciso di investire 700 milioni di dollari nella marca cinese di auto elettriche Xpeng. I tedeschi acquisteranno una quota del 5% di azioni in occasione di un aumento di capitale e avranno diritto a sedere nel consiglio d’amministrazione della Xpeng, solo però in qualità di osservatori. L’investimento è la condizione per sviluppare insieme veicoli elettrici sul mercato cinese dove le vendite Volkswagen hanno continuato a scendere perdendo l’1% nel primo semestre di quest’anno. In parallelo la marca di lusso dello stesso gruppo, Audi, rafforzerà i legami con il partner di lunga data Saic Motors, sempre per sviluppare la gamma elettrica.
Il grido d’allarme di Stellantis
Lo scenario dell’invasione cinese domina l’attenzione anche ai vertici di un altro gruppo automobilistico europeo, Stellantis di cui fa parte la Fiat. Il chief executive Carlos Tavares ha dichiarato: «Dobbiamo fronteggiare uno scenario brutale. Da una parte dobbiamo competere con dei rivali cinesi che hanno costi inferiori del 25%. D’altro lato ci si dice che dobbiamo sopportare un aggravio di costi del 40% per l’elettrificazione della nostra gamma». Tavares ha parlato di un’invasione cinese e l’ha definita «un’offensiva estremamente potente».
Un altro gruppo almeno parzialmente europeo – Renault-Nissan – sta rielaborando la propria strategia proprio per sopravvivere all’avanzata cinese. Né stanno meglio gli americani, a cominciare dalla General Motors che aveva trovato la sua Bengodi nella Repubblica Popolare. Ancora ricordo la mia sorpresa quando oltre vent’anni fa trovai Pechino e Shanghai invase da vetture Buick, un marchio della Gm in declino negli Stati Uniti e rilanciato dall’esterofilìa degli automobilisti cinesi. Fu un’epoca d’oro che oggi appare lontanissima. La Gm ha una gamma limitata e non molto attraente di auto elettriche, le preferite dai consumatori locali sono marche domestiche.
Un caso a parte: Tesla. Ma sospettata di spiare!
Dicevo che Tesla fa eccezione perché, un po’ come l’iPhone di Apple, continua ad avere un fascino speciale sui consumatori cinesi più benestanti. I problemi della casa di Elon Musk (nella foto, in un montaggio con Xi Jinping) nella Repubblica Popolare sono di altra natura. Attorno alla Tesla non si è mai diradata la nebbia di sospetti di spionaggio. L’idea cioè che tutto il software di bordo dedicato ad assistere il guidatore, comprese le telecamere, possa inviare informazioni alla casa madre in America, dove queste informazioni sarebbero facilmente reperibili per l’intelligence Usa. Questi sospetti durano da tempo e avevano ispirato dei divieti specifici: per esempio i dipendenti governativi in Cina non possono girare su Tesla. Né queste vetture possono avvicinarsi a basi militari e alcune sedi dove alloggiano alti dirigenti del partito comunista. La faccenda, che sembra esagerata a fini protezionisti e propagandistici, era stata un po’ dimenticata ma è rimbalzata in questi giorni. Ieri in occasione della visita di Xi Jinping, a Chengdu, città di 21 milioni di abitanti che è il capoluogo del Sichuan, sono state vietate le Tesla in tutte le aree visitate dal presidente e nelle vicinanze
Continuo a guardare le type R, che sarebbe un mio piccolo sogno nel cassetto..del 2019 con 60k km a 40mila €...che nuove costavano 41mila (senza sconto)
Pensare che le trovavi semestrali a 35k
Infrastrutture se abiti nei paesini sono inesistenti, ma se devi fare viaggi lunghi le trovi lungo la strada basta organizzarsi.
Comunque conviene sempre se hai il fotovoltaico..se dipendi dalla colonnina vicino casa è un casino secondo me.
Per lo smaltimento non mi preoccuperei..la domanda che devi farti è, quanto dura una batteria? Negli Usa hanno già superato il milione di km..il 90% della gente quel kilometraggio lo fa in 50 anni. In 50 anni quante auto vengono rottamate?
P.s. non sono un fan dell'elettrico e mi deve arrivare a breve un auto diesel
Però mi confronto spesso col mio amico con la model Y e non si fa i problemi che ci facciamo noi "benzinari", anzi non tornerebbe più indietro.
Considerando un auto di pari caratteristiche alla sua, quindi un Q8, considera che fa 40mila km l'anno tra tagliandi e rifornimenti e bollo risparmia minimo minimo 7k € l'anno (la carica a casa col fotovoltaico e in ufficio aggratis)
Paesini a chi?
medicina è il comune italiano con più colonnine per abitante
Stai facendo confronti che non ci stanno però
Tesla quest'anno arriverà a produrre 1.2 milioni di Model Y e con le poche opzioni che offre la percentuale che al momento dell'acquisto hai di trovare la tua config già disponibile sono alte visto che oramai a Berlino sono oltre >250k come produzione.
Poi in Italia il segmento D vende poco, 6.6%, e la Model Y è comunque seconda come vendite GEN-OTT solo a Audi Q5 ed molto probabile che nei 2 mesi rimanenti supererà il Q5
Non ti sei fermato un po' ad analizzare la situazione però.
Gli OM hanno tutti approfittato della pandemia e guerra per tagliare la produzione e massimizzare i profitti, Tesla giustamente ne ha anche approfittato alzando i prezzi in quel periodo però nelle steso tempo in questi 2 anni ha raddoppiato la produzione.
C'è chi sta facendo anche meglio, BYD, però a differenza di Tesla vende auto in tutti i segmenti.
In Italia Tesla non può sperare di crescere molto di più con solo model 3 e Y
Il segmento D Berlina è praticamente tenuto in piedi dalla Model 3 in Italia con quasi il 40% di market share
Sul Cybermansarda non mi esprimo, capisco cosa vuole fare Musk e a chi si rivolge però servono prezzi competitivi.
A fine mese ci sarà il lancio con le primissime consegne e si sapranno i prezzi, però continuo a pensare che forse era meglio fare un Truck classico su telaio FRAME.
Comunque avrà bisogno diversi mesi per avere una produzione decente, sarà già tanto se il prossimo anno ne riescono a fare 50k
Se vuole crescere deve sbrigarsi a fare il C-CUV/SUV da 35k€
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