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Auto elettriche, Repower: nel 2018 raddoppiate le vendite.

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    #1

    Auto elettriche, Repower: nel 2018 raddoppiate le vendite.

    E il potenziale resta enorme

    La mobilit? green continua a crescere in Italia: nel 2018 le immatricolazioni di auto elettriche sono aumentate del 147,3% rispetto al 2017. Un mercato, quello delle nuove auto a zero emissioni, dall?enorme potenziale anche a livello di R&S. A rivelarlo ? Repower nel rapporto ?La mobilit? sostenibile e i veicoli elettrici?



    La mobilit? elettrica in Italia cresce, e lo fa a tre cifre percentuali. Nel 2018, infatti, le immatricolazioni di auto elettriche nel Belpaese hanno segnato un aumento del 147,3 per cento rispetto al 2017. Un incremento importante, che nonostante le incertezze normative e le barriere culturali conferma una sempre maggiore accettazione del full electric da parte del pubblico italiano. Un mercato, quello delle nuove auto a zero emissioni, dall?enorme potenziale ? anche a livello di ricerca e sviluppo, proprio perch? dai numeri ancora contenuti: si parla di poco meno di 5mila unit? immatricolate nel corso dello scorso anno. A rivelarlo nel suo terzo rapporto, intitolato ? La mobilit? sostenibile e i veicoli elettrici?, ? Repower, gruppo attivo nel settore energetico e della mobilit? elettrica.



    Lo si ? visto soprattutto all?ultimo Salone dell?auto di Ginevra: l?auto elettrica rappresenta una vetrina sempre pi? importante per marchi vecchi e nuovi di tutto il mondo, ma anche un?enorme possibilit? di rinnovarsi, innovare e rilanciare le vendite. ?Ormai non c?? pi? nessuna forma di timidezza da parte delle case costruttrici nel confermare l?importanza della tecnologia legata all?elettrico?, spiega a La Stampa Tuttogreen l?amministratore delegato di Repower Italia, Fabio Bocchiola: ?Certo la diffusione di mezzi elettrici, incluse le bici, ? superiore in contesti come la Norvegia o l?Olanda, Paesi piccoli e abbastanza ricchi da potersi permettere gi? questa conversione su larga scala. Ma il trend ? appunto quello di crescita in tutto il mondo?.



    Questa tendenza, ricorda il white paper di Repower, ? dovuta in particolare alla Cina. Un contesto molto particolare, con megalopoli dai numeri e dalle dimensioni che in Europa facciamo fatica ad immaginare, ma che risultano essere un laboratorio perfetto per mezzi sempre pi? connessi, intermodali, condivisi e digitalizzati, generalmente destinati a percorrenze brevi e lunghi periodi di sosta. ?Se i veicoli elettrici sono gi? il 2 per cento di quelli circolanti al mondo, ? perch? in Cina rappresentano il 2,6 per cento del parco auto?, sottolinea Bocchiola: ?La Cina, che anche a livello sociologico sta vivendo in questo senso un periodo di profonda trasformazione, ? il Paese con in proporzione la maggiore diffusione di auto elettriche dopo Norvegia, Islanda e Svezia, e sta investendo molto anche in infrastrutture: entro il 2020 punta a un totale di 5 milioni di punti di ricarica attivi (oggi sono circa 200.000)?.



    Ma se la Cina corre, con un aumento delle immatricolazioni di auto a batteria del 1.097 per cento dal 2014 al 2017, anche l?Europa sembra essersi svegliata, tanto da superare l?America di Donald Trump, solo cinque anni fa prima al mondo nelle immatricolazioni di veicoli elettrici: se nel vecchio continente la crescita di quelli messi su strada sempre fra il 2014 e il 2017 ? stata del 145%, negli USA si ? fermata ad un pi? modesto +67 per cento nonostante la massiccia elettrificazione della California e il dirompente fenomeno Tesla, che con Model 3 ha fatto schizzare le vendite di auto elettriche a livelli mai visti prima.



    In Italia, spiega Repower, il contesto pi? interessante e aperto ? quello di Milano, vero e proprio laboratorio in cui sperimentare nuove forme di mobilita?. Elettrica, ovviamente, ma anche condivisa come quella di bike e car sharing. ?L?Italia si conferma un Paese a pi? velocit??, spiega Bocchiola: ?Mentre Milano sta diventando un punto di eccellenza a livello di multimodalit? e di possibilit? di non essere proprietari di un mezzo, altre parti d?Italia sono ancora lontane da questo approccio. In generale, la differenza si vede soprattutto tra nord e sud, con il primo forse anche pi? stimolato dal turista straniero che sempre pi? spesso arriva a bordo di un mezzo elettrico?.



    Ma l?apertura di Milano all?emobility, secondo l?ad di Repower, rende ottimisti perch? dimostra quanto poco ci voglia per integrarla anche in sistema complesso come quello italiano. ?La mobilit? elettrica non ? qualcosa di sostitutivo, come erroneamente viene spesso considerata, ma qualcosa che va ad integrare una mobilit? sempre pi? articolata?. E giusto nel capoluogo lombardo, in cui tra l?altro ? stato presentato il white paper in questione in presenza dell?assessore a Mobilit? e Ambiente Marco Granelli, Repower ha sviluppato un?intera gamma di soluzioni dedicate all?emobility, non solo a livello di servizi e navigazione. La pi? curiosa, e a suo modo innovativa, ? quella dei Cargo Bike Lambrogio e Lambrogino, due modelli di ?Tribike? pensati appunto per la mobilit? urbana su Milano e parte di un progetto firmato dal celebre architetto e designer Makio Hasuike, giapponese di nascita e milanese d?adozione (gi? dal 1963).



    Un aspetto importante che emerge dal terzo Rapporto Repower ? che mobilit? elettrica non significa solo auto o moto elettriche al posto di quelle con motore a scoppio, ma implementazione di una serie di innovazioni che possano rendere pi? vivibili le nostre citt? (e non solo quelle). Il tutto, sfruttando al meglio le nuove tecnologie e quell?ecosistema digitale in cui siamo ormai tutti immersi, giovani in primis: ?App, community, social, connettivit?: la mobilit? elettrica ha rapidamente colto le opportunit? del mondo digitale creando e offrendo un numero quasi infinito di servizi agli utenti.?



    Insomma, quello tracciato dalwhite paper ? un quadro realistico, perch? non gonfia numeri che restano ancora piccoli, e al contempo resta ottimistico. ?Anche se la politica non ? molto rapida o coraggiosa nel recepire il cambiamento, non mi sento di dire che l?Italia sia pi? indietro rispetto ad altri Paesi o stia perdendo troppe opportunit?, perch? c?? ancora spazio per recuperare e basta un piccolo intervento per cambiare questi scenari in maniera anche drastica?, commenta Bocchiola. L?ad, infine, conclude: ?L?Italia avr? sicuramente un suo ruolo e il trend ? irreversibile: la svolta culturale per accettare l?elettrico ? gi? in corso, i giovani scelgono per vari motivi nuove forme di mobilit? e il quadro normativo, seppur a volte molto complicato e faticoso da affrontare, si sta lentamente adeguando a questa transizione. Confido anche sul fatto che siamo in Europa, e l?Ue in questo senso ci aiuta molto.?

    Fonte lastampa.it

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    #2
    Originally posted by monikaf View Post
    [h=3]E In generale, la differenza si vede soprattutto tra nord e sud, con il primo forse anche pi? stimolato dal turista straniero che sempre pi? spesso arriva a bordo di un mezzo elettrico?.




    Fonte lastampa.it
    Arrivare magari arriva pure ('nsomma), il turista elettrificato, ma poi ripartire ? il problema...
    Io tutti sti turisti stranieri a bordo di mezzi elettrici non ne vedo, ed il Nord Italia lo giro eh.
    A meno che per mezzi elettrici non intendano i Freccia Rossa.

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      #3
      ma briscola che fine ha fatto?

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