La Piech Mark Zero annuncia un ?rifornimento? record grazie a una tecnologia che tiene bassa la temperatura e aumenta la densit? energetica
Tanto veloce da far impallidire persino la Porsche Taycan: cos? si presenta la Mark Zero, supercar della nuova factory Pi?ch Automotive fondata da uno dei figli dell?ex-presidente del consiglio di sorveglianza di Volkswagen Group, appena presentata a Ginevra.
Attenzione per?, la velocit? di cui parliamo non ? quella di punta o nello 0-100 (in cui comunque annuncia dati di tutto rispetto) bens? quella della ricarica, che si annuncia ultraveloce grazie ad una nuova soluzione per le batterie non ancora rivelata nel dettaglio (del resto, la vettura non sar? in strada prima del 2022) ma che fa trapelare particolari interessanti.
Fa in fretta e non si scalda
Il dato sorprendente ? questo: meno di 5 minuti - per l?esattezza 4 minuti e 40 - per ricaricare completamente (all?80%, come da protocollo per le ricariche ad alto voltaggio) un pack batterie capace di garantire una potenza complessiva di ben 450 kW, oltre 600 CV, e un?autonomia di 500 km con il ciclo WLTP.
Il ?trucco? ? un particolare tipo di celle capaci di mantenere una bassa temperatura d?esercizio anche quando sono attraversate da un elevato flusso di corrente. Un po? come avviene per i classici motori termici infatti, che trasformano in movimento soltanto parte dell?energia ricavata dal carburante mentre il resto (oltre il 50%) se ne va in calore, anche nelle batterie l?efficienza risente dello stress termico.
Stress ridotto al minimo in questo caso, con un incremento di temperatura limitato a 10/15? nelle fasi di ricarica ad elevato voltaggio. Questo permetterebbe dunque di eliminare il complesso sistema di raffreddamento a liquido necessario a quasi tutti i sistemi elettrici moderni in favore di uno ad aria, risparmiando qualcosa come 200 kg di peso. Fatte in Cina, approvate in Germania
Le innovative batterie della Mark Zero sono prodotte dalla Desten, un?azienda fondata nel 2015 a Hong Kong con centro ricerca e sviluppo a Quingdao, in Cina (dove ha sede l?omonima azienda Quigdao TGOOD Electric che fornisce il sistema di ricarica veloce), e secondo la Pi?ch sono gi? state testate e approvate sia dagli specialisti della Hofer Powertrain sia dal T?V tedesco, come recita uno dei comunicati ufficiali che hanno accompagnato la presentazione
della Mark Zero.
Un altro a proposito della tecnologia dice: ?Fino ad ora, la priorit? nello sviluppo delle celle delle batterie ? stata ottenere la pi? alta densit? energetica possibile. Molta meno attenzione ? stata rivolta alla velocit? di carica e scarica. Velocit? che soprattutto per le auto elettriche ? estremamente importante perch? oltre alla ricarica rapida il beneficio principale di un rapido apporto di energia ? un alto tasso di recupero (in marcia, n.d.r.). Ci? porta a intervalli pi? lunghi tra una ricarica e l?altra e/o a pacchi batteria pi? piccoli e leggeri. Desten ? riuscita a combinare una potenza elevata e costante con un tasso di recupero estremamente elevato e un'alta densit? di energia in un nuovo tipo di cella?.
Pur non dichiarando la capacit? delle batterie, la Casa parla di una densit? energetica pari a 1.600 W/kg e di una durata misurabile in 5.000 cicli di carica e scarica prima che le prestazioni decadano sotto la soglia critica dell?80%.
Qualche curiosit? sulle auto elettriche
- Piech Mark Zero, l'elettrica che si ricarica in 5 minuti
- Batterie allo stato solido, perch? sono il futuro (forse)
La miglior efficienza non influenzerebbe soltanto le performance della ricarica ma anche quelle della vettura stessa perch? permetterebbe anche una diversa disposizione delle batterie: mentre l?industria dell?auto si orienta verso quelle ?piatte? da collocare nel pavimento, sulla vettura della factory svizzera (e su quelle che seguiranno visto che sono annunciati altri due modelli) le celle sono contenute all?interno del tunnel centrale e in parte sull?asse posteriore.
Uno schema flessibile che permette di ottimizzare la distribuzione dei pesi e il baricentro, montando i sedili pi? in basso e spostando le masse per favorire l?equilibrio dinamico fondamentale su una granturismo che punta su una guida sportiva di alto livello.
Fonte it.finance.yahoo.com
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