? una delle 19 F40 da competizione costruite da Michelotto per alcuni team privati. Ha 700 CV e vola oltre i 350 km/h
Se ? vero che la Lamborghini Miura ha inventato il concetto di supercar nel 1968, ? altrettanto vero che la Ferrari F40 lo abbia riscritto nel 1987, con le sue prestazioni brutali e quella linea cos? perfetta ed evocativa che si ? fissata nel tempo nell'istante stesso in cui l'auto ? stata presentata. La prova dell'eterna giovinezza della F40 ? nella sua scheda tecnica, perch? ? impossibile credere che sia un'auto di trenta anni fa.
Un periodo in cui la Ferrari masticava amaro in Formula 1, subendo il dominio degli inglesi e mancando titoli per pochi punti. E pure nella produzione di serie non erano tutte rose e fiori. Il progetto 308 mostrava il segno degli anni e la Testarossa doveva vedersela con concorrenti veloci ed esotiche. Cos? la F40 fu una sorta di terremoto, una scossa positiva che riport? linfa vitale a tutta l'azienda. Un'auto stradale cos? estrema che sarebbe stato un peccato non farla correre e infatti dopo due anni dalla presentazione e dopo pressanti richieste da parte di Ferrari France, fu richiesto alla carrozzeria Michelotto di sviluppare la versione da corsa.
Fu pronta nel 1989, dopo un'elaborazione che aveva portato la potenza del 2.9 V8 bi-turbo da 478 a oltre 700 CV (anche 900 in alcune configurazioni da qualifica) e la massa complessiva da 1.370 kg a poco pi? di una tonnellata. Insomma, il rapporto peso/potenza iniziava ad avvicinarsi all'1:1, tanto che alcuni esemplari raggiunsero velocit? massime prossime ai 370 km/h. Di F40 LM, per?, ne vennero prodotte solo diciannove, poco pi? dell'1% rispetto alle 1.337 F40 stradali uscite dai cancelli di Maranello.
? soprattutto per questa rarit? che lo scorso weekend all'asta organizzata da RM Sotheby's a Retromobile, a Parigi, ne ? stata battuta una per 4.842.500 euro. Se pensate che siano tanti, tenete presente che quest'auto ha un curriculum unico. Il suo telaio numero 74045 certifica che ? la terza costruita dalla Ferrari e che all'inizio ? stata utilizzata come prototipo di pre-produzione.
Dopodich?, nel 1992 ? stata venduta direttamente dalla Casa madre alla scuderia di Rene Herzog che l'ha inviata immediatamente proprio a Michelotto con il compito di trasformarla in LM. Dal 1995 in poi la F40 LM ha avuto vari cambi di propriet?, da un team all'altro, ed ? stata impiegata in diverse competizioni GT. Nel 1995 ha colto i suoi risultati migliori, con la vittoria alla 4 Ore di Anderstorp e l'ottimo piazzamento a Le Mans.
Nel 1996 ? arrivato un aggiornamento tecnico e l'inedita livrea blu Francia, con cui l'auto ha partecipato agli ultimi campionati endurance, prima di concludere l'attivit? agonistica e passare di mano tra diversi collezionisti, fino all'ultimo proprietario che l'ha posseduta dal 2008. Attualmente ? in ottimo stato e il suo pedigree le consente di partecipare a tutte le competizioni riservate alle auto storiche da corsa, inclusi i programmi ufficiali Ferrari.
Fonte lastampa.it
Se ? vero che la Lamborghini Miura ha inventato il concetto di supercar nel 1968, ? altrettanto vero che la Ferrari F40 lo abbia riscritto nel 1987, con le sue prestazioni brutali e quella linea cos? perfetta ed evocativa che si ? fissata nel tempo nell'istante stesso in cui l'auto ? stata presentata. La prova dell'eterna giovinezza della F40 ? nella sua scheda tecnica, perch? ? impossibile credere che sia un'auto di trenta anni fa.
Un periodo in cui la Ferrari masticava amaro in Formula 1, subendo il dominio degli inglesi e mancando titoli per pochi punti. E pure nella produzione di serie non erano tutte rose e fiori. Il progetto 308 mostrava il segno degli anni e la Testarossa doveva vedersela con concorrenti veloci ed esotiche. Cos? la F40 fu una sorta di terremoto, una scossa positiva che riport? linfa vitale a tutta l'azienda. Un'auto stradale cos? estrema che sarebbe stato un peccato non farla correre e infatti dopo due anni dalla presentazione e dopo pressanti richieste da parte di Ferrari France, fu richiesto alla carrozzeria Michelotto di sviluppare la versione da corsa.
Fu pronta nel 1989, dopo un'elaborazione che aveva portato la potenza del 2.9 V8 bi-turbo da 478 a oltre 700 CV (anche 900 in alcune configurazioni da qualifica) e la massa complessiva da 1.370 kg a poco pi? di una tonnellata. Insomma, il rapporto peso/potenza iniziava ad avvicinarsi all'1:1, tanto che alcuni esemplari raggiunsero velocit? massime prossime ai 370 km/h. Di F40 LM, per?, ne vennero prodotte solo diciannove, poco pi? dell'1% rispetto alle 1.337 F40 stradali uscite dai cancelli di Maranello.
? soprattutto per questa rarit? che lo scorso weekend all'asta organizzata da RM Sotheby's a Retromobile, a Parigi, ne ? stata battuta una per 4.842.500 euro. Se pensate che siano tanti, tenete presente che quest'auto ha un curriculum unico. Il suo telaio numero 74045 certifica che ? la terza costruita dalla Ferrari e che all'inizio ? stata utilizzata come prototipo di pre-produzione.
Dopodich?, nel 1992 ? stata venduta direttamente dalla Casa madre alla scuderia di Rene Herzog che l'ha inviata immediatamente proprio a Michelotto con il compito di trasformarla in LM. Dal 1995 in poi la F40 LM ha avuto vari cambi di propriet?, da un team all'altro, ed ? stata impiegata in diverse competizioni GT. Nel 1995 ha colto i suoi risultati migliori, con la vittoria alla 4 Ore di Anderstorp e l'ottimo piazzamento a Le Mans.
Nel 1996 ? arrivato un aggiornamento tecnico e l'inedita livrea blu Francia, con cui l'auto ha partecipato agli ultimi campionati endurance, prima di concludere l'attivit? agonistica e passare di mano tra diversi collezionisti, fino all'ultimo proprietario che l'ha posseduta dal 2008. Attualmente ? in ottimo stato e il suo pedigree le consente di partecipare a tutte le competizioni riservate alle auto storiche da corsa, inclusi i programmi ufficiali Ferrari.
Fonte lastampa.it
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