L?EX NUMERO UNO DI ENEL GREEN POWER ? STATO NOMINATO A CAPO DEL SETTORE INNOVAZIONE DEL GRUPPO: ?C?? UNA RIVOLUZIONE IN CORSO E SIAMO SOLO ALL?INIZIO RETI E PRODUZIONE SARANNO MAGGIORMENTE COLLEGATI AI NUOVI SISTEMI E A INTERNET?
Milano ?L e nuove tecnologie spingeranno le rinnovabili a crescere ancora di pi?, gli impianti diventeranno sempre pi? efficienti e sempre meno costosi. Una rivoluzione di cui abbiamo visto soltanto l?inizio?. Francesco Venturini ? stato dal 2014 e fino a pochi giorni fa amministratore delegato di Enel Green Power e ora assumer? l?incarico della nuova divisione globale sui Servizi innovativi di Enel. Stiamo assistendo a una nuova stagione della green economy, quella del definitivo sorpasso sulle fonti legate al carbonio. Anche grazie alle nuove applicazioni: le turbine eoliche, per esempio, diventano sempre pi? alte. ?E? giusto, perch? ad altezze maggiori il vento ? pi? costante. Ma non si tratta solo di costruire macchine sempre pi? potenti. Per lo sviluppo delle rinnovabili conter?, soprattutto, come vengono costruite. Mi spiego: finora ci si era concentrati sulle turbine e sulle pale. Ora, i grandi produttori hanno cominciato ad assumere esperti dall?automotive per introdurre i sistemi di produzione tipici del settore, sfruttando le stesse piattaforme per modelli di tipo diverso?. In altre parole, si ? passati da una fase pi? ?artigianale? a uno pi? avanzata. Come dimostra la ricerca di nuovi materiali, per esempio il grafene per i pannelli solari. E? cos?? ?E? cambiato completamente l?approccio. Le rinnovabili costano sempre di meno, grazie ai maggiori volumi di produzione, una maggiore efficienza e l?aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo. Ma non solo: anche la gestione degli impianti costa di meno grazie alle attivit? predittive: le nuove tecnologie permettono di conoscere in anticipo quando si potrebbe verificare un guasto o quando sta diventando diseconomico perch? usurato?. Il prossimo passo sar? l?ingresso dei robot nella produzione di massa delle rinnovabili? ?Ma non solo nelle fabbriche. Anche nella realizzazione degli impianti. Prendiamo il fotovoltaico: si tratta di installare dei pali in terra e montarci sopra il pannello: un lavoro ripetitivo che pu? essere robotizzato, con risparmi di costi ingenti soprattutto nel caso di grandi centrali solari?. Un?ulteriore spinta si avr? grazie ai sistemi di accumulo di nuova generazione: ormai le batterie sono grandi come un quadro che si pu? appendere alle pareti di casa. ?Le rinnovabili, intermittenti per definizione, si accompagneranno sempre di pi? a dispositivi dove ? possibile immagazzinare energia da utilizzare quando cala il vento o la nuvola copre il sole. In realt?, in un mondo sempre pi? elettrificato, anche l?automobile parcheggiata in strada potr? funzionare come se fosse una centrale o una batteria?. Automobili connesse alla rete elettrica? Non stiamo guardando troppo avanti? ?No, in Danimarca Enel sta gi? sperimentando il cosiddetto Vehicle- to-Grid. Di fatto, le automobili sono batterie a quattro ruote. Se connesse alle colonnine di ricarica possono sia prendere energia sia consentire al sistema - attraverso piccole scosse elettriche - di alimentarsi a sua volta. Una macchina da sola contribuisce poco, ma se consideriamo tutto il tempo in cui rimane ferma in strada e quante macchine vi sono parcheggiate si possono raggiungere grandi numeri. In questo modo, il sistema diventa pi? flessibile e si alimenta senza il bisogno di grandi sistemi di produzione?. Lo stesso avverr? con le batterie che potranno essere installate nelle abitazioni: potranno cedere parte della produzione domestica al sistema elettrico? ?Proprio cos?, in un sistema flessibile e completamente connesso il cittadino pu? usufruire di un servizio ma potr? anche fornirlo a sua volta. Le batterie di casa svolgono tre funzioni: accumulano energia, la rilasciano quando, per esempio, si ha bisogno di far funzionare di notte la lavatrice ma il pannello solare non produce oppure potranno anche cederla al sistema. Il mercato italiano ? tra i pi? interessanti: l?anno scorso sono state vendute 5mila batterie domestiche, ma l?obiettivo, secondo stime molto conservative, ? di raddoppiarlo entro la fine del 2017?. Le rinnovabili si interfacceranno con le tecnologie innovative come la blockchain o l?Internet of thing? ?Prendiamo il caso della auto elettriche usate come batterie. Abbiamo detto che rilasciano piccole scosse elettriche: una sola vale qualche millesimo di centesimo, ma messe tutte insieme possono arrivare a valere anche un centinaio di euro all?anno. La tecnologia blockchain permette di registrare tutte le operazioni, che sono un numero elevatissimo, in modo trasparente e certo. In questo modo, ad esempio, si disintermedia il rapporto con il sistema del credito in modo flessibile ed efficiente. Con un ulteriore riduzione di costi?. (l.pa.) Francesco Venturini, ex ad di EGP Nella foto a destra, un robot pulisce gli specchi solari nell?impianto fotovoltaico della Nellis Air Force Base vicino Las Vegas in Nevada
Milano ?L e nuove tecnologie spingeranno le rinnovabili a crescere ancora di pi?, gli impianti diventeranno sempre pi? efficienti e sempre meno costosi. Una rivoluzione di cui abbiamo visto soltanto l?inizio?. Francesco Venturini ? stato dal 2014 e fino a pochi giorni fa amministratore delegato di Enel Green Power e ora assumer? l?incarico della nuova divisione globale sui Servizi innovativi di Enel. Stiamo assistendo a una nuova stagione della green economy, quella del definitivo sorpasso sulle fonti legate al carbonio. Anche grazie alle nuove applicazioni: le turbine eoliche, per esempio, diventano sempre pi? alte. ?E? giusto, perch? ad altezze maggiori il vento ? pi? costante. Ma non si tratta solo di costruire macchine sempre pi? potenti. Per lo sviluppo delle rinnovabili conter?, soprattutto, come vengono costruite. Mi spiego: finora ci si era concentrati sulle turbine e sulle pale. Ora, i grandi produttori hanno cominciato ad assumere esperti dall?automotive per introdurre i sistemi di produzione tipici del settore, sfruttando le stesse piattaforme per modelli di tipo diverso?. In altre parole, si ? passati da una fase pi? ?artigianale? a uno pi? avanzata. Come dimostra la ricerca di nuovi materiali, per esempio il grafene per i pannelli solari. E? cos?? ?E? cambiato completamente l?approccio. Le rinnovabili costano sempre di meno, grazie ai maggiori volumi di produzione, una maggiore efficienza e l?aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo. Ma non solo: anche la gestione degli impianti costa di meno grazie alle attivit? predittive: le nuove tecnologie permettono di conoscere in anticipo quando si potrebbe verificare un guasto o quando sta diventando diseconomico perch? usurato?. Il prossimo passo sar? l?ingresso dei robot nella produzione di massa delle rinnovabili? ?Ma non solo nelle fabbriche. Anche nella realizzazione degli impianti. Prendiamo il fotovoltaico: si tratta di installare dei pali in terra e montarci sopra il pannello: un lavoro ripetitivo che pu? essere robotizzato, con risparmi di costi ingenti soprattutto nel caso di grandi centrali solari?. Un?ulteriore spinta si avr? grazie ai sistemi di accumulo di nuova generazione: ormai le batterie sono grandi come un quadro che si pu? appendere alle pareti di casa. ?Le rinnovabili, intermittenti per definizione, si accompagneranno sempre di pi? a dispositivi dove ? possibile immagazzinare energia da utilizzare quando cala il vento o la nuvola copre il sole. In realt?, in un mondo sempre pi? elettrificato, anche l?automobile parcheggiata in strada potr? funzionare come se fosse una centrale o una batteria?. Automobili connesse alla rete elettrica? Non stiamo guardando troppo avanti? ?No, in Danimarca Enel sta gi? sperimentando il cosiddetto Vehicle- to-Grid. Di fatto, le automobili sono batterie a quattro ruote. Se connesse alle colonnine di ricarica possono sia prendere energia sia consentire al sistema - attraverso piccole scosse elettriche - di alimentarsi a sua volta. Una macchina da sola contribuisce poco, ma se consideriamo tutto il tempo in cui rimane ferma in strada e quante macchine vi sono parcheggiate si possono raggiungere grandi numeri. In questo modo, il sistema diventa pi? flessibile e si alimenta senza il bisogno di grandi sistemi di produzione?. Lo stesso avverr? con le batterie che potranno essere installate nelle abitazioni: potranno cedere parte della produzione domestica al sistema elettrico? ?Proprio cos?, in un sistema flessibile e completamente connesso il cittadino pu? usufruire di un servizio ma potr? anche fornirlo a sua volta. Le batterie di casa svolgono tre funzioni: accumulano energia, la rilasciano quando, per esempio, si ha bisogno di far funzionare di notte la lavatrice ma il pannello solare non produce oppure potranno anche cederla al sistema. Il mercato italiano ? tra i pi? interessanti: l?anno scorso sono state vendute 5mila batterie domestiche, ma l?obiettivo, secondo stime molto conservative, ? di raddoppiarlo entro la fine del 2017?. Le rinnovabili si interfacceranno con le tecnologie innovative come la blockchain o l?Internet of thing? ?Prendiamo il caso della auto elettriche usate come batterie. Abbiamo detto che rilasciano piccole scosse elettriche: una sola vale qualche millesimo di centesimo, ma messe tutte insieme possono arrivare a valere anche un centinaio di euro all?anno. La tecnologia blockchain permette di registrare tutte le operazioni, che sono un numero elevatissimo, in modo trasparente e certo. In questo modo, ad esempio, si disintermedia il rapporto con il sistema del credito in modo flessibile ed efficiente. Con un ulteriore riduzione di costi?. (l.pa.) Francesco Venturini, ex ad di EGP Nella foto a destra, un robot pulisce gli specchi solari nell?impianto fotovoltaico della Nellis Air Force Base vicino Las Vegas in Nevada
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