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Toyota europa: nel 2018 stop ai diesel in europa e le vendite crescono

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    #31
    Originally posted by arabykola View Post
    Le elettriche toyota, in Italia o europa?

    le plug in sono talmente poche che anche decuplicassero desmodannato pu? dormire sonni tranquilli... e anche i minatori



    per tacere che la tecnologia accumulatori al litio e cobalto ? solo di passaggio, come quella al piombo

    ma siccome non sono nostradamus nemmeno io .. non mi interessa minimamente la disponibilit? minerali


    come la marginalit? dell esercizio di toyota europa
    Quindi volevi parlare dello spot in s? e dei 7000? di incentivi?
    Sei pagato da toyota?

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      #32
      Originally posted by Sideman View Post

      non ? il mio campo per cui non commento (a differenza di qualcuno) ma se metto accanto una batteria di un iPhone e una batteria di una Prius qualche lievissima differenza penso di poterla notare...
      Ecco, poi moltiplichi il nr di iphone e provi a paragonarlo col nr di prius

      E alla fine di tutto ci? ti dai pure dell asino da solo perch? nelle batterie prius non c?? un grammo di litio e hai fatto tutta sta fatica per niente
      Ma d?altra parte non ? il tuo campo, sei perdonato

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        #33
        Originally posted by Andy96 View Post

        Quindi volevi parlare dello spot in s? e dei 7000? di incentivi?
        Sei pagato da toyota?
        No, veramente volevo parlare delle gomme a 3.3

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          #34
          Originally posted by desmodannato View Post
          Un'auto "green" continua ad avere dei pneumatici, una carrozzeria in metallo, un impianto frenante ecc. tutta roba che per produrla serve energia e in alcuni casi, inquina... ma vi concentrate solo sul motore, e si continua a fare i sarcastici, fantastico
          Ah si, anche una bicicletta che non ha un motore



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            #35
            Originally posted by arabykola View Post

            Ah si, anche una bicicletta che non ha un motore


            Sei sarcastico

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              #36
              Originally posted by arabykola View Post

              Ecco, poi moltiplichi il nr di iphone e provi a paragonarlo col nr di prius

              E alla fine di tutto ci? ti dai pure dell asino da solo perch? nelle batterie prius non c?? un grammo di litio e hai fatto tutta sta fatica per niente
              Ma d?altra parte non ? il tuo campo, sei perdonato
              Vedi che
              Fra un po?
              tira fuori le foto della gita aziendale

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                #37
                E A proposito di sfruttamento minorile

                Ti sei mai chiesto da dove arriva quel caff? squisito che ogni mattina bevi nel tuo bar preferito? Qualcuno si ? mai domandato che prezzo ha quella routine a cui siamo tanto affezionati, specialmente in Italia? L'industria del caff?, e parallelamente quella del cacao, ? tra le pi? crudeli al mondo: ha un modello imprenditoriale neocoloniale che concentra benefici e dissemina disperazione che sfocia in un costo umano altissimo.

                A questo proposito oggi si conclude il consiglio dell'International Coffee Organization (ICO), che si ? riunito in Messico per parlare della crisi dei coltivatori di caff?. Questi incontri si sono svolti mentre persistono pesanti violazioni dei diritti umani per i lavoratori della filiera, che soffrono di povert?, fame, malnutrizione e sfruttamento estremo del lavoro minorile. Una cosa inaccettabile su cui l'UE deve accendere un faro.

                Il funzionamento di questa industria ? semplice: spesso caff? e cacao crescono insieme nella stessa azienda agricola, dove l'alto albero di cacao fa ombra alle piante di caff? pi? basse. Immagine idilliaca che ci rimanda al Sud del mondo, dove sono concentrati i produttori di caff?, coltivato in grandi piantagioni a produzione intensiva, presso le quali le popolazioni indigene trovano lavoro come braccianti sfruttati o da piccoli produttori che non hanno accesso diretto al mercato e si vedono costretti a vendere il loro raccolto ad intermediari locali, i coyotes. Questi vendono, a loro volta, il caff? a societ? multinazionali, che stabiliscono e fissano il prezzo.

                L'Unione Europea non pu? pi? girarsi dall'altra parte e fare finta che il problema non esista. Questo perch? l'Europa ? il maggiore importatore e consumatore al mondo di caff? e cacao, due prodotti del cui raccolto si occupano decine di milioni di agricoltori indigenti e milioni di minori. Per il suo caff?, l'UE attualmente paga il 60% in meno in termini reali rispetto al 1983. I prezzi pagati dall'UE per il cacao corrispondono a meno della met? dell'importo in grado di garantire agli agricoltori un reddito di sussistenza.

                Fernando Morales-de la Cruz, fondatore di "CAF? FOR CHANGE", denuncia che l'UE ? la prima, tra i coltivatori di caff? e cacao, a beneficiare economicamente del lavoro minorile e della povert? estrema. Alcuni giornalisti, tra cui Rai Report, hanno ampiamente documentato il fatto che le certificazioni per il cacao e il caff?, che ricevono finanziamenti dall'UE - quali "Fairtrade" e "UTZ" - contribuiscono alle condizioni di povert? e fame, colpendo minori innocenti. A quanto pare, tali sistemi di certificazione ricevono finanziamenti unionali per milioni di Euro, consentendo in questo modo alle multinazionali di acquistare caff? e cacao a un prezzo inferiore al loro costo di produzione, traendo cos? in inganno i consumatori europei con false dichiarazioni.

                Ma nessuno di chi si scandalizza dei minatori sfruttati si scandalizza del caff? e cioccolatino che prendiamo tutti i giorni

                idem dicasi per il cotone e altre materie prime

                daltra parte, quando uno non sa a cosa appellarsi e credendosi furbo spara la prima cagata che gli viene in mente, capita

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                  #38
                  Axx, hai tempi comici che farebbero impallidire il tuo vate Grillo.

                  A parte l'evidenza della diversit? di condizioni tra la manifattura del caff? e la miniera di cobalto, il caff? lo producono in met? emisfero australe dunque volendo si pu? scegliere la fonte "etica" mentre il cobalto lo stanno prendendo quasi solo in Congo.

                  Le più importanti aziende tecnologiche non stanno facendo ancora abbastanza per combattere sfruttamento minorile e violazioni dei diritti umani nelle


                  Non ci sono furbi e non furbi, ma solo arroganti talebani del "giusto" (che poi non lo ?) e persone consapevoli che il mondo ? purtroppo grigio che sono abituate a pesare pro e contro senza preconcetti ed estremismi.



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                    #39
                    Originally posted by MiKiFF View Post
                    Axx, hai tempi comici che farebbero impallidire il tuo vate Grillo.

                    A parte l'evidenza della diversit? di condizioni tra la manifattura del caff? e la miniera di cobalto, il caff? lo producono in met? emisfero australe dunque volendo si pu? scegliere la fonte "etica" mentre il cobalto lo stanno prendendo quasi solo in Congo.

                    Le più importanti aziende tecnologiche non stanno facendo ancora abbastanza per combattere sfruttamento minorile e violazioni dei diritti umani nelle


                    Non ci sono furbi e non furbi, ma solo arroganti talebani del "giusto" (che poi non lo ?) e persone consapevoli che il mondo ? purtroppo grigio che sono abituate a pesare pro e contro senza preconcetti ed estremismi.


                    Concettino difficile da capire, per alcuni...

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                      #40
                      Eh beh, l?importante ? che ci sia chi capisce e ci spiega... se no cha ha studiato a fare?

                      I pro e i contro dice, colossi dell automotive fannodeterminate scelte ma pincopalli di provincia la sanno pi? lunga... tipico

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                        #41
                        I colossi dell'automotive fanno determinate scelte ma pincopalli di provincia cambiano scarichi agli scooter, mettono le gomme a 3.3 bar, cerchi con et pi? basso ecc.
                        Last edited by Andy96; 15-04-18, 11:43.

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                          #42
                          Originally posted by arabykola View Post
                          E te lo ricordi solo se il cobalto finisce in un automobile , quando accendi il tuo smartphone per scrivere questa cagata invece ?

                          Per tacere che sar? colpa di chi utilizza batterie bei loro apparcchi se si sfrutta mano d opera simile?

                          Mii... il disagio
                          Ma a me non interessa,,,,solo che il soggetto tipo "prius" ? ecofriendly...
                          Io c'ho una macchina euro 2 e una moto 2t...
                          Cerco di contribuire a sterminare la razza umana senza distinzioni D:

                          Quante abtterie di iphone ci vogliono per far andare una macchina? Gi? che ci fai 'ste cose...immagina a farci le auto per tutti.
                          Che poi durassero 4\5 anni io il telefono non lo cambierei mai

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                          • Font Size
                            #43
                            Ma chi l ha detto che il tipo con la prius ? ecofriendly?

                            solito retaggio culturale da bingo bongo

                            il tipo con la prius ha un auto a benzina che consuma poco

                            Pi? eco di un disel, ma meno di qualsiasi auto a gas o di un altra benzina che consuma meno

                            stop

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                              #44
                              Originally posted by desmodannato View Post
                              Fa niente poi che pi? elettriche significa maggior sfruttamento delle materie prime, in primis il Rame, Litio ecc., l'importante ? salvare vite umane, almeno nel mondo parallelo di qualcuno... Si finisce con lo sfruttare una cosa, per iniziare con un'altra, per? si festeggiano record di vendite
                              Meglio continuare a far guerre qua e la per il petrolio
                              che serve anche per farci la benzina delle toyota

                              Che estrarre cobalto e litio , daltra parte estrarre il petrolio ? Un attivit? pulita

                              ma tu assieme ,agli altri scettici, siete troppo dritti per cascarci eh ?
                              L?inferno petrolifero in Iraq

                              Posted by dariofaccini
                              aprile 17, 2018


                              Centinaia di torce accese. Sempre.

                              Il 7% della produzione italiana di gas naturale, in fumo.

                              Da un consulente petrolifero



                              Riceviamo e pubblichiamo volentieri questo sfogo di uno dei tanti professionisti italiani che da anni lavorano in Iraq. Si ringrazia il lettore che ha segnalato un errore di conversione da metri cubi a barili poi corretto.

                              Gentile Lettore,

                              sono un consulente petrolifero e da anni lavoro nel sud dell?Iraq, dove gli scenari che mi tocca vedere tutti i giorni sono la pi? incredibile prova della stupidit?, follia e arroganza del genere umano.



                              Immagine satellitare (scala a sinistra 200m) di una delle stazioni di degassaggio. Le frecce verdi indicano spillamenti di greggio. Le torce indicate dalle frecce producono il fumo che rimane denso per chilometri.

                              Qualche dettaglio tecnico ? necessario per riuscire a capire quanto sto per descrivere. Insieme al petrolio greggio tipicamente si estrae un?enorme quantit? di gas. Dai giacimenti da cui sono riportate le foto in questo articolo, si estraggono quasi 800 m3 di gas (a pressione atmosferica) per ogni m3 di petrolio estratto. No, non ho scritto male, il rapporto tra il volume di gas estratto una volta portato a pressione atmosferica e quello del petrolio estratto ? di 800 a 1! Ora, l?Iraq ogni giorno estrae circa 3 milioni di barili di greggio (in m3 circa 500 mila), il che significa 400 milioni di barili di gas a pressione atmosferica non proprio una quantit? trascurabile! Rispetto ad esempio alla produzione di gas naturale in Italia nel 2017 (5,6 miliardi di m3), la quantit? bruciata nei cieli iracheni ? il 7%! Tutto questo gas potrebbe essere opportunamente trattato, compresso o idealmente liquefatto, venduto ed usato per alimentare centrali con turbine a gas, per autotrazione o per altre applicazioni? in un mondo ragionevole e razionale. Qui, invece, il brillante approccio ? quello di bruciarlo con impianti vecchi e mal concepiti che non sono capaci di separare completamente i vapori di idrocarburi pesanti dal gas. Il risultato sono centinaia di torce disseminate sui campi petroliferi che affollano l?orizzonte con nuvole di fumo nero e denso durante il giorno e fiamme rosse durante la notte? il sole sembra non tramontare n? sorgere mai sui campi petroliferi iracheni.



                              So bene che il flaring (si chiama cos? la geniale idea di bruciare una risorsa preziosa e limitata come il gas naturale) ? stato ampiamente praticato in Iraq come in molti altri paesi produttori di petrolio, fin dall?inizio dello sfruttamento dei giacimenti a partire dal secondo dopoguerra. Ma vederlo con i propri occhi tutti i giorni ? tutta un?altra storia come potete forse immaginare dalle immagini allegate a questo mio sfogo di rabbia e frustrazione. Ricordo le impressionanti immagini dei pozzi dati alle fiamme dalle truppe di Saddam in ritirata dal Kuwait dopo la prima guerra del Golfo, quella di Bush padre. Le emittenti televisive occidentali facevano a gara per mostrare la barbarie dello spreco e dell?inquinamento? bene, quei pozzi bruciarono per poche settimane, mentre le Compagnie Petrolifere e i Governi di molti paesi in via di sviluppo stanno facendo praticamente la stessa cosa da mezzo secolo e forse pi? e su una scala enormemente maggiore! Ma di questo nessuno ne parla mai, non conviene a nessuno evidenziare questo scempio. Qualche giorno fa mi ? stato mandato un articolo di un giornale che pretende di fare controcultura nel quale si raccontava esterrefatti di pozzi dati alle fiamme dai militanti dello Stato Islamico in ritirata dai territori occupati: pozzi che producono 30000 barili, quindi un centesimo della produzione del solo Iraq e anche questi spenti in pochi giorni come quelli dati alle fiamme da Saddam nei primi anni ?90! Quindi un evento infinitamente meno importante, sia come intensit? che come estensione temporale, rispetto alla pratica del flaring? a qualche giornalista manca letteralmente il senso della misura e degli ordini di grandezza. Lacuna ampiamente compensata per? dalla sensibilit? per le marachelle dei cattivi di turno al fine buttare fumo negli occhi all?opinione pubblica e nascondere i fattori fondamentali dell?inquinamento e dello sfruttamento sconsiderato e criminale delle risorse naturali.



                              A mio avviso sono due gli effetti pi? devastanti di tale follia: lo stupido e irresponsabile spreco di enormi risorse naturali (con il gas estratto si brucia pi? di un terzo del potenziale energetico estratto) e il criminale avvelenamento dell?aria e di riflesso del suolo e dell?acqua del pianeta, perch? le nubi nere non si fermano ai confini iracheni.

                              Non considerando gli spillamenti di olio su una terra gi? devastata e il fatto che l?Iraq ha impianti di raffinazione insufficienti a soddisfare la domanda interna di carburanti e quindi il governo si accontenta di vendere il petrolio a pochi dollari al barile alle Compagnie Petrolifere occidentali? e comprare idrocarburi raffinati dall?estero quando invece potrebbero essere assolutamente indipendenti ed esportare gas e petrolio grezzo ed essere energeticamente pi? efficienti e meno inquinanti con solo una piccola frazione del gas che invece si brucia ininterrottamente da ormai sessant?anni, inquinando pesantemente l?aria che tutti respiriamo e impoverendo il popolo iracheno derubandolo della sua unica risorsa di valuta estera?.

                              Una societ? privata aveva proposto ad una delle societ? del Ministero del Petrolio Iracheno di realizzare un piccolo impianto di trattamento e compressione del gas separato da installare presso un impianto petrolifero gi? in costruzione. Un veloce calcolo a supporto della proposta dimostrava che i costi dell?impianto si sarebbero ripagati con meno di un anno di vendita del gas e avrebbe prodotto profitti per i successivi trent?anni almeno? la societ? irachena ha rifiutato l?offerta, probabilmente perch? non sono affatto interessati dato che, a quanto pare, quasi nessuno dei rappresentanti della ?occidentalizzata? e ?democratica? Repubblica dell?Iraq vive pi? qui ma viaggiano da Dubai o Istanbul a Bagdad per le sporadiche e probabilmente inutili (perch? le cose importanti si decidono altrove) riunioni del Governo Iracheno, democraticamente eletto per grazia concessa dal pi? prezioso bene importato in Iraq negli ultimi decenni: la Democrazia Occidentale.



                              Una proposta simile, ma su scala molto pi? vasta, ? stata fatta da anni da una grossa Compagnia Petrolifera con l?intento di comprimere e trattare i miliardi di metri cubi di gas prodotti ogni giorno in Iraq come prodotto collaterale al petrolio. Nessun passo avanti fino ad ora. Dal momento che il petrolio e il gas associato sono l?unica ricchezza dell?Iraq, avrei immaginato che il loro razionale sfruttamento fosse il primo punto su tutte le agende del Governo e del Ministero Iracheno del Petrolio, ma probabilmente sono un ingenuo. E cos? continuano a bruciare tutto il gas sprecando in questo modo oltre un terzo dell?energia estratta!



                              Non ho i dati per dire chi o cosa sia responsabile di una tale vergogna, ma chiunque sia il responsabile, credo che debba sedere di fronte ad una Corte di Giustizia Internazionale per crimini contro il pianeta. E credo anche che l?informazione e le associazioni ambientaliste si stiano concentrando sui soggetti sbagliati in termini di mitigazione dell?inquinamento e sostenibilit?, e forse non ? un caso.

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                                #45
                                Originally posted by arabykola View Post
                                Ma chi l ha detto che il tipo con la prius ? ecofriendly?

                                solito retaggio culturale da bingo bongo

                                il tipo con la prius ha un auto a benzina che consuma poco

                                Pi? eco di un disel, ma meno di qualsiasi auto a gas o di un altra benzina che consuma meno

                                stop
                                Se guardi in america "va di moda" proprio per i motivi che ho elencato...
                                Per l'iraq intossicata....spero che si estenda anche agli altri paesi limitrofi

                                scherzo...ma dalle foto sopra ...caxxo non c'? niente

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