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Ma è sempre meglio partecipare no?
Il pilota americano (nasce a Little Rock in Arkansas nel 1968) è stato uno dei piloti più di talento che il Motomondiale e il campionato Superbike abbiano mai visto. A 17 anni era il più giovane pilota “ufficiale” di Yamaha, a 20 anni debutta nel mondiale 250 in Giappone e parte in prima fila col terzo tempo, arrivando quinto. Nel 1990 si agguidica il titolo della 250 con sette vittorie su quindici round. Dopo aver esordito nel 1989, è stabilmente nella 500 dal 1991 con la Yamaha. Passa alla Cagiva nel 1993 e l’anno dopo termina il campionato al terzo posto con la vittoria nella gara in Giappone, la prima del campionato. Passa alla Superbike e anche qui trova grande soddisfazione vincendo il mondiale nel 1997 con la Honda RC45.
John, però, non era un pilota proprio facile da gestire. Un carattere di quelli “determinati”, una cura della pulizia dove si poteva riscontrare qualche tratto maniacale: aveva quasi una fobia della polvere e continuava a pulire, più e più volte, ogni capo che indossava: casco, tuta, stivali e guanti venivano passati per ore sotto il potente flusso dell’aria compressa. Però, non temeva mai il freddo, si presentava anche in pieno inverno in maglietta e pantaloncini e non aveva problemi a provare in condizioni estreme come a Misano nel 1996, dove collaudava la Ducati Superbike con temperature vicine alla zero gradi.
Era un vero “personaggio”, che si è saputo sempre ben amministrare e che oggi è un uomo d’affari di successo nel campo immobiliare. Pare che abbia cominciato questa attività con una casa venduta a un rap americano. Di lì la speculazione su ville e terreni di Beverly Hills: il suo portafogli vale ora milioni di euro.
Il pilota americano (nasce a Little Rock in Arkansas nel 1968) è stato uno dei piloti più di talento che il Motomondiale e il campionato Superbike abbiano mai visto. A 17 anni era il più giovane pilota “ufficiale” di Yamaha, a 20 anni debutta nel mondiale 250 in Giappone e parte in prima fila col terzo tempo, arrivando quinto. Nel 1990 si agguidica il titolo della 250 con sette vittorie su quindici round. Dopo aver esordito nel 1989, è stabilmente nella 500 dal 1991 con la Yamaha. Passa alla Cagiva nel 1993 e l’anno dopo termina il campionato al terzo posto con la vittoria nella gara in Giappone, la prima del campionato. Passa alla Superbike e anche qui trova grande soddisfazione vincendo il mondiale nel 1997 con la Honda RC45.
John, però, non era un pilota proprio facile da gestire. Un carattere di quelli “determinati”, una cura della pulizia dove si poteva riscontrare qualche tratto maniacale: aveva quasi una fobia della polvere e continuava a pulire, più e più volte, ogni capo che indossava: casco, tuta, stivali e guanti venivano passati per ore sotto il potente flusso dell’aria compressa. Però, non temeva mai il freddo, si presentava anche in pieno inverno in maglietta e pantaloncini e non aveva problemi a provare in condizioni estreme come a Misano nel 1996, dove collaudava la Ducati Superbike con temperature vicine alla zero gradi.
Era un vero “personaggio”, che si è saputo sempre ben amministrare e che oggi è un uomo d’affari di successo nel campo immobiliare. Pare che abbia cominciato questa attività con una casa venduta a un rap americano. Di lì la speculazione su ville e terreni di Beverly Hills: il suo portafogli vale ora milioni di euro.
Che vita piena di soddisfazioni 👏👏un uomo veramente successo
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