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Angelo bergamonti

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    #76
    si si si.....ancora ancora ancora!!!!

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      #77
      Molto interessante, anche se il prezzo che a volte si paga per la passione ? troppo alto!

      E' bello, per?, conoscere un p? di storia del motociclismo che altrimenti avrei letto come parere di qualche giornalista magari "meno attendibile"

      Grazie ragazzi

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        #78
        Originally posted by Gasssss View Post
        Molto interessante, anche se il prezzo che a volte si paga per la passione ? troppo alto!

        E' bello, per?, conoscere un p? di storia del motociclismo che altrimenti avrei letto come parere di qualche giornalista magari "meno attendibile"

        Grazie ragazzi
        GRAZIE PER I COMPLIMENTI

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          #79
          Originally posted by rocketman View Post
          Purtroppo la morte di Bergamonti in quella cupa e piovosa giornata d?aprile ? stata un evento traumatico che ha cambiato da un giorno all?altro il modo di intendere le corse in moto.
          Erano anni, dal primo dopoguerra, che si era capito che le moto ormai avevano velocit? e potenze tali che farle correre su strade normalmente aperte al traffico era un rischio, per i piloti e per gli spettatori.
          D?altra parte la carenza cronica di impianti fissi e piste permanenti, nel periodo della ricostruzione post bellica, costringeva ad organizzare le gare su strade normali.

          La stessa Mille Miglia, alla quale negli ultimi anni avevano preso parte bolidi capaci di velocit? eccedenti abbondantemente i 300 km/h venne corsa fino al 1957 su strade normalmente adibite al traffico, cio? fino a quando la Ferrari di De Portago e Nelson vol? fuori strada a pi? di 290km/h a Guidizzolo di Mantova, uccidendo sul colpo i piloti e una decina di spettatori.

          Le moto continuarono a correre su strada ancora per molti anni, ma la tragedia di Riccione fu lo spartiacque tra due epoche diverse del motociclismo, una tragedia che scaten? una miriade di polemiche e una ridda di ipotesi sulle cause: quella del grippaggio ? una delle tante che sono state fatte sui possibili motivi della caduta ed ? basata su alcune voci riguardanti il fatto che Angelo avrebbe detto fin dalle prove che sentiva il suono del tricilindrico un p? "duro", oltre che sul mai provato calo di potenza che lo avrebbe costretto a perdere alcuni secondi per superare Phil Read, nelle primissime battute di gara.

          Ma... immaginare che un motore "4 tempi" possa grippare in una situazione in cui a causa delle condizioni atmosferiche e dell?asfalto bagnato l?utilizzo era ampiamente al di sotto di quello normale e il raffreddamento ottimale per la temperatura esterna piuttosto bassa mi sembra abbastanza azzardato. Considerando anche che Angelo aveva attorno a s? meccanici preparatissimi di quello che in quel momento era il miglior team del mondo, che se solo avessero sospettato una simile possibilit? avrebbero fatto di tutto per ovviare all?inconveniente.

          Per? su un libro francese intitolato "Giacomo Agostini et les MV 3" ho trovato questa dichiarazione attribuita a Ruggero Mazza, che all?epoca era il capo motorista della MV:
          " La morte di Bergamonti fu uno choc, perch? non era assolutamente necessario che lui si prendesse tutti quei rischi in quella corsa.
          Io credo che Bergamonti sia stato ingaggiato sia per aiutare Agostini, che per stimolarlo.
          Malauguratamente ? stato troppo impaziente di misurarsi col suo caposquadra.
          Inoltre per la stagione era gi? stato tutto deciso: Bergamonti doveva vincere il titolo della 350 e Agostini quello della 500.
          Angelo doveva prendersi il tempo di abituarsi alla sua moto.
          Poich? era rimasto ferito ad una gamba aveva dolore a spingere la moto in partenza.
          Per aiutarlo avevamo montato carburatori con vaschette differenti.
          Aveva delle prove da fare e la sua scomparsa aveva complicato tutto
          ."

          Ovviamente la responsabilit? di quanto ? scritto se la prende l?autore del libro
          , io come lettore posso solo notare che:

          1) Siicuramente Bergamonti non era l?ultimo dei pivelli e per questo sono convinto che il passo che aveva nel corso del recupero su Agostini era nelle sue possibilit? stanti le condizioni dell?asfalto in quel momento. Sono certo che se si fosse reso conto di rischiare eccessivamente avrebbe mollato anche perch? nel box c?erano la moglie, il padre e la figlia che lo avevano raggiunto la mattina della gara insieme col pullman dei fans del Motoclub Gussola oltre che l'intera stagione del mondiale che sarebbe iniziata dopo la Mototemporada romagnola
          Se Mazza ha veramente affermato che Angelo stava rischiando troppo c?? qualcosa che non va, proprio perch? se al box erano certi che stesse esagerando potevano anche esporre un cartello ?slow?, quantomeno per vedere come avrebbe reagito.
          In questo modo le parole di Mazza fanno sembrare Angelo un incosciente, incapace di valutare i rischi reali che stava correndo.

          2) E? sorprendente che Mazza non sapesse a quale titolo il conte Agusta aveva ingaggiato Bergamonti. Angelo aveva un contratto come collaudatore (non come pilota, come Agostini) il ch? significa che virtualmente all?interno della squadra non aveva voce in capitolo. Il Conte Agusta aveva quella che io chiamo la ?sindrome Honda? ovvero quella particolare e deprecabile tendenza della casa costruttrice a voler dimostrare che ? la moto a vincere, non il pilota e quando i piloti ufficiali vincevano molto il Conte trovava il modo per fare capire a tutti che lo facevano perch? cavalcavano una MV. Angelo aveva dimostrato fin dai primi test di essere perfettamente in grado di sostenere il passo di Agostini e questo era esattamente ci? che voleva il Conte, per questo venne ingaggiato e dotato subito di materiale di prim?ordine, tale da fargli fare immediatamente una bellissima figura fin dalla prima gara a Monza. Il Conte non era nuovo a questo tipo di iniziative. Nel 1962 per "stimolare" Gary Hocking, campione del mondo in carica nelle due cilindrate maggiori, gli affianc? senza preavviso un velocissimo giovane emergente di nome Mike Hailwood e Hocking a met? stagione abbandon? il motociclismo per dedicarsi alle quattro ruote (mor? alla fine di quello stesso anno nelle prove del GP del Natal in Sudafrica a bordo di una Lotus 24 di formula 1, aveva 25 anni). Nel 1965 per "stimolare" Hailwood, ormai dominatore incontrastato della 350/500, gli aveva affiancato senza troppi problemi Agostini e l'inglese alla fine della stagione era passato alla Honda. Nel 1968 aveva fatto la stessa cosa con Agostini ingaggiando a sorpresa , sempre per la gara di Monza, Mike Hailwood che fece le prove del venerdi con la 3 cilindri per essere convocato a Cascina Costa quella stessa sera e sentirsi dire che mai avrebbe dovuto arrivare davanti ad Agostini. Mike cerc? di contrattare la sua posizione accettando di rimanere dietro nella 350 ma nella 500 pretese di poter fare la sua corsa. Il Conte Agusta fu irremovibile e Mike se ne and? sbattendo la porta. Il risultato furono quei tre favolosi giri con una Benelli chiaramente inferiore tecnicamente, sulla pista inondata d?acqua davanti al pubblico delle grandi occasioni, nonostante il tempaccio, che terminarono con la spettacolare scivolata alla staccata della Parabolica.

          3) A mio modo di vedere l?impazienza c?entra poco. Angelo aveva capito che tra lui e Agostini era ormai guerra aperta e la gara di Riccione, dal punto di vista agonistico, non aveva nulla di diverso da tutte le altre gare. I piloti partono sempre per vincere. Poco importa su quale pista, l?importante ? arrivare primi e in questo caso si aggiungeva anche la soddisfazione di battere il suo blasonato capo squadra, famoso per essere quasi imbattibile sul bagnato. Altro che impazienza?

          4) La questione della suddivisione dei titoli ad inizio stagione non mi convince molto. Prima di tutto perch? Agostini non avrebbe mai accettato di fare da ?scudiero? a Bergamonti nella 350, poi perch? ? anche ammettendo che il Conte Agusta avesse concepito un simile progetto ? al momento dell?inizio del mondiale, il 9 maggio al Saltzburgring, il Conte era deceduto da 4 mesi e 7 giorni stroncato da un infarto e senza di lui dubito molto che qualcuno all?interno della MV avrebbe potuto convincere Agostini ad accettare una qualsiasi spartizione dei mondiali a tavolino? addirittura ancor prima di partire.

          5) ?Angelo doveva prendersi il tempo di abituarsi alla moto?. Angelo era gi? abituato alla moto. La 350 non era pi? un problema gi? dal termine della stagione precedente. La 500, in effetti, gli metteva un po? pi? di soggezione ma se avesse potuto continuare, presto avrebbe preso confidenza anche con quella e allora?

          6) Questa ? una cosa curiosa. E? la prima volta che sento questa storia della gamba ferita al punto da faticare a spingere la moto, tanto da consigliare una sostituzione dei carburatori... per rendere la moto pi? pronta nell?avviamento a spinta, immagino. Ma come si spiega allora la brutta partenza del Berga? Colpa della gamba o dei carburatori? E il presunto malfunzionamento del propulsore della MV n? 6 pu? essere stato la conseguenza di questa sostituzione? Ma come mai dopo qualche giro tutto sarebbe tornato a funzionare regolarmente? Mah! Non so cosa pensare in merito, prover? ad informarmi meglio, ma secondo me ? il giornalista francese che ha travisato le parole di Mazza.

          7) Le prove. Anche questo ? un aspetto interessante. Probabilmente la MV avrebbe delegato a lui l?intero sviluppo della 350/6, visto e considerato che Agostini dopo qualche prova prima dell?inizio della stagione e dopo qualche giro nelle prove del sabato a Rimini (quella moto aveva un suono indimenticabile ve l?assicuro) l?aveva scartata con sdegno, mentre Angelo voleva addirittura usarla in gara a Riccione. Forse senza quel maledetto incidente sarebbe stato possibile vederla girare un po? di pi??..

          Come al solito mi scuso per la lunghezza del post, ma certi argomenti richiedono qualche parola in pi??
          I tuoi post mi appassionano,non tagliarli.

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            #80
            Originally posted by rocketman View Post
            Il Conte non era nuovo a questo tipo di iniziative. Nel 1962 per "stimolare" Gary Hocking, campione del mondo in carica nelle due cilindrate maggiori, gli affiancò senza preavviso un velocissimo giovane emergente di nome Mike Hailwood e Hocking a metà stagione abbandonò il motociclismo per dedicarsi alle quattro ruote (morì alla fine di quello stesso anno nelle prove del GP del Natal in Sudafrica a bordo di una Lotus 24 di formula 1, aveva 25 anni).
            Credo che "il taglio " di Gary Hocking , da parte del conte Agusta , sia stato fatto per motivi "personali" che poco avevano a vedere con i risultati in gara
            Last edited by MB6146; 21-11-09, 08:44.

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              #81
              Originally posted by MB6146 View Post
              Credo che "il taglio " di Gary Hocking , da parte del conte Agusta , sia stato fatto per motivi "personali" che poco avevano a vedere con i risultati in gara
              Si, Hocking si ritir? ufficialmente a met? stagione del 1962 "disgustato" dal motociclismo dopo la morte del suo amico Tom Phillis al TT.

              Ci? non toglie che fino a quel momento Hailwood lo aveva gi? messo in difficolt? in parecchie occasioni.

              Hocking era un campione, aveva una classe eccelsa, una padronanza del mezzo e uno stile di guida veramente fuori dal comune, ma all'inizio del '62 si ritrov? all'improvviso in squadra con un pilota che oggi ? ritenuto, a ragione, uno dei pi? grandi di tutti i tempi e che gi? allora era perfettamente in grado di impensierire chiunque , Hocking compreso.

              Il conte Agusta, dopo avere visto Surtees vincere 7 titoli mondiali con apparente facilit? not? che agli occhi dell'opinione pubblica i meriti della moto non erano pari a quelli del pilota, per questo dopo il ritiro del "figlio del vento" adott? la politica dello "stimolo", allo scopo dimostrare, senza affermarlo apertamente, che con la MV tutti potevano vicere (anche se, lo sappiamo bene, non ? vero che TUTTI hanno vinto pur disponendo di una MV).

              Una politica questa che persegu? fino alla fine quando, senza una ragione evidente, al termine della stagione 1970 affianc? ad Agostini - da anni dominatore assoluto delle classi maggiori - il velocissimo Angelo Bergamonti.

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                #82



                Originariamente inviata da rocketman
                Questo scatto di Pico ? un classico, ritrae il "Berga" sulla MV6 durante le prove bagnate del sabato del GP della Perla Verde di Riccione del 1971.
                Angelo ? ripreso nella piega a sinistra all'entrata di via Ceccarini, dopo un tratto brevissimo avrebbe piegato a destra per imboccare la parte sud del rettilineo sul lungomare.
                Lo ricordo bene, io ero dalla parte opposta, all'entrata della rotonda di P.le Roma, dove il giorno dopo, sotto una pioggia torrenziale, lo avrei visto morire.
                L'urlo della "6" era udibile su tutto il circuito, ma in accelerazione quando entrava sul lungomare era pauroso....

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                  #83
                  4 aprile 1971...4 aprile 2011

                  son gia' 40 anni e penso sia doveroso ricordare un certo Angelo Bergamonti scomparso a Riccione in una piovosa domenica mentre in sella alla tanto desiderata Mv cercava di recuperare terreno sul suo avversario numero uno e che correva sotto i suoi stessi colori

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                    #84
                    Giusto ricordare questo indimenticato pilota . Oer chi non lo ha ancora visto propongo questo video che lo ricorda ....


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                      #85
                      era il 4 aprle 1971

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                      • Font Size
                        #86
                        Bel gesto

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                        • Font Size
                          #87
                          a quarant'anni dalla sua scomparsa,? stato presentato un libro su bergamonti:
                          "l'angelo controvento" http://www.minervaedizioni.com/Sched...1-ddff08c07281

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                          • Font Size
                            #88
                            Originally posted by ragnos View Post
                            a quarant'anni dalla sua scomparsa,? stato presentato un libro su bergamonti:
                            "l'angelo controvento" http://www.minervaedizioni.com/Sched...1-ddff08c07281
                            azzzzzzzzzzzz
                            splendida notizia ordinato subito

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                            • Font Size
                              #89
                              angelo bergamonti...

                              kaciaro fatto......[YOUTUBE]_453zXk8buI[/YOUTUBE]

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                                #90
                                Originally posted by brucche View Post
                                kaciaro fatto......[YOUTUBE]_453zXk8buI[/YOUTUBE]

                                OTTIMO PERFETTO

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