La mia simpatia per Nando ed il fatto che siamo "vicini" di casa mi ha portato a creare un topic dedicato a lui!!
Il materiale che ho reperito l'ho preso da Specialmag.
"La DCR è l'acronimo di 'De Cecco Racing', officina friulana di propriet? di Nando De Cecco, conosciuto e apprezzato sulle piste del Mondiale Superbike, come dai semplici appassionati suoi conterranei, ai quali dispensa sempre qualche utile consiglio. Dietro alla sua semplicità scopriamo un professionista attento ai particolari, ma che non ama 'salire in cattedra'
Nelle competizioni motociclistiche capita spesso che dietro ad un pilota e ad una moto vincenti ci sia una modesta ma efficiente realtà costruttiva, fatta di piccoli grandi uomini spinti da passioni genuine, ma anche da estrema professionalità.
Se nel Motomondiale questi romantici eroi sono stati praticamente sconfitti dai budget miliardari della specialità, nella Superbike e nella Supersport sopravvivono, seppur a fatica, anche sui circuiti mondiali.
Nando De Cecco, titolare della De Cecco Racing, fa parte di questo glorioso, anche se poco nutrito, manipolo di combattenti che, a costo di grandi sacrifici, non solo economici, affrontano con grinta e determinazione campionati molto impegnativi, riuscendo spesso a far giungere i loro piloti davanti a colleghi più blasonati e ingaggiati da Case Ufficiali.
Gli inizi della carriera di Nando sono, per molti versi, simili a quelli di altri affermati preparatori, che hanno calcato la pista prima come piloti che come meccanici. Egli infatti comincia nel 1978 a partecipare al Trofeo Laverda dove, nel 1981, giunge secondo a fine campionato. Dopo una breve parentesi con la Kawasaki, a dimostrazione delle sue ottime doti di pilota, passa nel 1983 al Campionato Italiano Superbike per la celebre scuderia Ducati NCR, dove rimane fino al 1986, quando compaiono sulla scena le prime quattro cilindri giapponesi, che rendono la sua bicilindrica a due valvole poco competitiva. Il nuovo 851 con motore Desmoquattro risulta economicamente troppo impegnativo e così Nando in quegli anni abbandona la carriera di pilota, dedicandosi interamente alla nuova attività, iniziata già nel 1981, presso l'officina Moto Speed, sorta nei pressi di Conegliano Veneto e aperta insieme ad alcuni amici, occupandosi di vendita e riparazioni.
La sua conoscenza dei motori da corsa e l'ottima fama di cui gode nell'ambiente lo portano, nel giro di qualche anno, a collaborare con il pilota Fabrizio Furlan, che a quel tempo correva nel Campionato Europeo nella classe 250. Le prime moto che passano sotto le abili mani di Nando sono delle Honda RC 30, destinate in un primo tempo al Campionato Italiano SBK e successivamente al più prestigioso Campionato Europeo, dove, a fianco di Furlan, arriva anche Mauro Lucchiari, al suo debutto in questa categoria. L'officina De Cecco Racing (poi diventata semplicemente DCR) nasce ufficialmente nel 1989 e, agli inizi degli anni '90, più precisamente nel 1993, la Honda preparata da Nando fa il suo primo ingresso trionfale nel circus mondiale della Superbike. Con l?ingaggio del due volte campione del mondo Fred Merkel, la De Cecco Racing diventa un top team a tutti gli effetti, portando al debutto, l'anno seguente, un altro pilota dalla luminosa carriera: Valerio De Stefanis.
Da quel momento l'attività agonistica si divide tra Superbike e Supersport e i piloti ingaggiati dal Team De Cecco hanno nomi conosciuti da tutti gli appassionati: Mario Innamorati, Adrien Morillas, Gregorio La Villa, Cristiano Migliorati e Doriano Romboni, fino ad arrivare ai giorni nostri con Piergiorgio Bontempi e Fabien Foret, uomini di punta nel Mondiale Supersport e lo spagnolo Juan Batista Borja in quello Superbike, con i quali il team guidato da Nando si è sempre imposto con ottimi piazzamenti. Tra i trascorsi agonistici della De Cecco Racing c'è inoltre da segnalare la partecipazione come Team Ufficiale Aprilia al Campionato Mondiale SBK '99, con il pilota Peter Goddard.
E' lo stesso Nando che ci racconta, durante la nostra intervista, i suoi pi? recenti trascorsi agonistici: 'L'attività sportiva del 2002 è concentrata sul mondiale Superbike, dove stiamo andando abbastanza bene. Siamo undicesimi e contiamo di finire il Mondiale tra i primi 10'.
E' proprio con il pilota spagnolo che la DCR ha sviluppato e portato a termine un progetto molto ambizioso; si tratta di un nuovo e rivoluzionario impianto frenante dotato di attacco radiale. Le pinze utilizzate sono a quattro pistoncini, che agiscono su altrettante pastiglie; la particolarità di questo sistema sta proprio nella realizzazione dei pistoncini, dotati al loro interno di una colonnetta centrale che rende uniforme e omogenea la spinta su tutta la superficie della pastiglia, in modo da evitare consumi anomali delle stesse, che spesso si verificano con un impiego esasperato. Esaminando nel dettaglio un pistoncino si nota tutta la cura riposta nei particolari da Nando. Questo elemento è infatti stato interamente trattato e lappato, in modo da evitare qualsiasi tipo d'attrito durante il movimento, grazie anche all'impiego di anelli di tenuta, realizzati specificatamente per questo impianto. Il kit si installa su tutte le moto, grazie ad una modifica, da applicare sulla forcella, dedicata a ciascun modello e realizzata in ergal 7275, un materiale che unisce doti di robustezza e leggerezza. Il massimo risultato si ottiene utilizzando la pompa, anch'essa realizzata in ergal e ricavata dal pieno, la cui caratteristica peculiare è l'estrema rigidità, che consente di avere una frenata altamente modulabile e con minore sforzo.
Il sistema si è rivelato talmente performante che è stato richiesto anche da numerosi clienti della DCR, per lo più appassionati della pista. Il kit ha quindi ricevuto la regolare omologazione per uso stradale dal TUV, ed è disponibile al pubblico al prezzo di 1.800,00 .
L'attività dell'Azienda Friulana si divide dunque tra le competizioni e la clientela, seppur molto specializzata; un compito difficile conciliare queste due esigenze, che Nando ha parzialmente risolto proponendo ai suoi clienti gli stessi prodotti che lui stesso progetta per le sue moto da corsa.
La creazione dei componenti avviene tutta all?interno dell?officina, con minuziosa attenzione verso i particolari. Una volta che il prototipo è nato, Nando si avvale di uno staff di ingegneri esterni che ne studiano la fattibilità della produzione, affinandone alcuni aspetti e riportandolo su CAD, pronto per essere prodotto, seppure in quantità ridotte. Con questo sistema, e grazie ad una elasticità produttiva molto dinamica e veloce, la DCR ha già approntato un centinaio di kit freni destinati ad altrettanti privati, siano essi piloti o semplici appassionati. Tra i progetti futuri della Società infatti, c'è anche quello di sviluppare maggiormente kit e accessori tecnici di alto livello, destinati ai privati, incrementando la produzione di quei componenti che fino ad oggi sono stati testati con successo dai piloti del suo team sulle piste di tutto il mondo.
Nando ci spiega anche quali sono i punti di forza della produzione DCR: 'Non sono mai stato uno che si è affidato a fantasie o invenzioni, ma ho sempre seguito dei calcoli matematici per realizzare i miei prodotti. Non mi considero nè un inventore nè un mago, ma ritengo che, soprattutto quando si parla di competizioni, sia necessario realizzare dei prodotti basandosi su solide teorie e non sull'improvvisazione'.
L'attività meccanica, all'interno dell'officina, viene gestita, oltre che da Nando, da due suoi preziosi collaboratori, Jure Pellegrini e Raffaele Tommasetti, mentre la sua compagna, Elisabetta, si occupa delle trasferte del Mondiale e di tutte le attività di comunicazione del team.
Una gestione poco più che familiare dunque, dietro alla quale si cela però uno dei più agguerriti team nei campionati per moto derivate dalla serie, i cui successi sono testimoniati dalle decine di corone d?alloro che fanno bella mostra all?interno dell'officina e che, a dire il vero, sembrano appartenere ad un mondo molto diverso da quello di Nando De Cecco, una persona dal carattere molto semplice e con un cuore generoso.
Il materiale che ho reperito l'ho preso da Specialmag.
"La DCR è l'acronimo di 'De Cecco Racing', officina friulana di propriet? di Nando De Cecco, conosciuto e apprezzato sulle piste del Mondiale Superbike, come dai semplici appassionati suoi conterranei, ai quali dispensa sempre qualche utile consiglio. Dietro alla sua semplicità scopriamo un professionista attento ai particolari, ma che non ama 'salire in cattedra'
Nelle competizioni motociclistiche capita spesso che dietro ad un pilota e ad una moto vincenti ci sia una modesta ma efficiente realtà costruttiva, fatta di piccoli grandi uomini spinti da passioni genuine, ma anche da estrema professionalità.
Se nel Motomondiale questi romantici eroi sono stati praticamente sconfitti dai budget miliardari della specialità, nella Superbike e nella Supersport sopravvivono, seppur a fatica, anche sui circuiti mondiali.
Nando De Cecco, titolare della De Cecco Racing, fa parte di questo glorioso, anche se poco nutrito, manipolo di combattenti che, a costo di grandi sacrifici, non solo economici, affrontano con grinta e determinazione campionati molto impegnativi, riuscendo spesso a far giungere i loro piloti davanti a colleghi più blasonati e ingaggiati da Case Ufficiali.
Gli inizi della carriera di Nando sono, per molti versi, simili a quelli di altri affermati preparatori, che hanno calcato la pista prima come piloti che come meccanici. Egli infatti comincia nel 1978 a partecipare al Trofeo Laverda dove, nel 1981, giunge secondo a fine campionato. Dopo una breve parentesi con la Kawasaki, a dimostrazione delle sue ottime doti di pilota, passa nel 1983 al Campionato Italiano Superbike per la celebre scuderia Ducati NCR, dove rimane fino al 1986, quando compaiono sulla scena le prime quattro cilindri giapponesi, che rendono la sua bicilindrica a due valvole poco competitiva. Il nuovo 851 con motore Desmoquattro risulta economicamente troppo impegnativo e così Nando in quegli anni abbandona la carriera di pilota, dedicandosi interamente alla nuova attività, iniziata già nel 1981, presso l'officina Moto Speed, sorta nei pressi di Conegliano Veneto e aperta insieme ad alcuni amici, occupandosi di vendita e riparazioni.
La sua conoscenza dei motori da corsa e l'ottima fama di cui gode nell'ambiente lo portano, nel giro di qualche anno, a collaborare con il pilota Fabrizio Furlan, che a quel tempo correva nel Campionato Europeo nella classe 250. Le prime moto che passano sotto le abili mani di Nando sono delle Honda RC 30, destinate in un primo tempo al Campionato Italiano SBK e successivamente al più prestigioso Campionato Europeo, dove, a fianco di Furlan, arriva anche Mauro Lucchiari, al suo debutto in questa categoria. L'officina De Cecco Racing (poi diventata semplicemente DCR) nasce ufficialmente nel 1989 e, agli inizi degli anni '90, più precisamente nel 1993, la Honda preparata da Nando fa il suo primo ingresso trionfale nel circus mondiale della Superbike. Con l?ingaggio del due volte campione del mondo Fred Merkel, la De Cecco Racing diventa un top team a tutti gli effetti, portando al debutto, l'anno seguente, un altro pilota dalla luminosa carriera: Valerio De Stefanis.
Da quel momento l'attività agonistica si divide tra Superbike e Supersport e i piloti ingaggiati dal Team De Cecco hanno nomi conosciuti da tutti gli appassionati: Mario Innamorati, Adrien Morillas, Gregorio La Villa, Cristiano Migliorati e Doriano Romboni, fino ad arrivare ai giorni nostri con Piergiorgio Bontempi e Fabien Foret, uomini di punta nel Mondiale Supersport e lo spagnolo Juan Batista Borja in quello Superbike, con i quali il team guidato da Nando si è sempre imposto con ottimi piazzamenti. Tra i trascorsi agonistici della De Cecco Racing c'è inoltre da segnalare la partecipazione come Team Ufficiale Aprilia al Campionato Mondiale SBK '99, con il pilota Peter Goddard.
E' lo stesso Nando che ci racconta, durante la nostra intervista, i suoi pi? recenti trascorsi agonistici: 'L'attività sportiva del 2002 è concentrata sul mondiale Superbike, dove stiamo andando abbastanza bene. Siamo undicesimi e contiamo di finire il Mondiale tra i primi 10'.
E' proprio con il pilota spagnolo che la DCR ha sviluppato e portato a termine un progetto molto ambizioso; si tratta di un nuovo e rivoluzionario impianto frenante dotato di attacco radiale. Le pinze utilizzate sono a quattro pistoncini, che agiscono su altrettante pastiglie; la particolarità di questo sistema sta proprio nella realizzazione dei pistoncini, dotati al loro interno di una colonnetta centrale che rende uniforme e omogenea la spinta su tutta la superficie della pastiglia, in modo da evitare consumi anomali delle stesse, che spesso si verificano con un impiego esasperato. Esaminando nel dettaglio un pistoncino si nota tutta la cura riposta nei particolari da Nando. Questo elemento è infatti stato interamente trattato e lappato, in modo da evitare qualsiasi tipo d'attrito durante il movimento, grazie anche all'impiego di anelli di tenuta, realizzati specificatamente per questo impianto. Il kit si installa su tutte le moto, grazie ad una modifica, da applicare sulla forcella, dedicata a ciascun modello e realizzata in ergal 7275, un materiale che unisce doti di robustezza e leggerezza. Il massimo risultato si ottiene utilizzando la pompa, anch'essa realizzata in ergal e ricavata dal pieno, la cui caratteristica peculiare è l'estrema rigidità, che consente di avere una frenata altamente modulabile e con minore sforzo.
Il sistema si è rivelato talmente performante che è stato richiesto anche da numerosi clienti della DCR, per lo più appassionati della pista. Il kit ha quindi ricevuto la regolare omologazione per uso stradale dal TUV, ed è disponibile al pubblico al prezzo di 1.800,00 .
L'attività dell'Azienda Friulana si divide dunque tra le competizioni e la clientela, seppur molto specializzata; un compito difficile conciliare queste due esigenze, che Nando ha parzialmente risolto proponendo ai suoi clienti gli stessi prodotti che lui stesso progetta per le sue moto da corsa.
La creazione dei componenti avviene tutta all?interno dell?officina, con minuziosa attenzione verso i particolari. Una volta che il prototipo è nato, Nando si avvale di uno staff di ingegneri esterni che ne studiano la fattibilità della produzione, affinandone alcuni aspetti e riportandolo su CAD, pronto per essere prodotto, seppure in quantità ridotte. Con questo sistema, e grazie ad una elasticità produttiva molto dinamica e veloce, la DCR ha già approntato un centinaio di kit freni destinati ad altrettanti privati, siano essi piloti o semplici appassionati. Tra i progetti futuri della Società infatti, c'è anche quello di sviluppare maggiormente kit e accessori tecnici di alto livello, destinati ai privati, incrementando la produzione di quei componenti che fino ad oggi sono stati testati con successo dai piloti del suo team sulle piste di tutto il mondo.
Nando ci spiega anche quali sono i punti di forza della produzione DCR: 'Non sono mai stato uno che si è affidato a fantasie o invenzioni, ma ho sempre seguito dei calcoli matematici per realizzare i miei prodotti. Non mi considero nè un inventore nè un mago, ma ritengo che, soprattutto quando si parla di competizioni, sia necessario realizzare dei prodotti basandosi su solide teorie e non sull'improvvisazione'.
L'attività meccanica, all'interno dell'officina, viene gestita, oltre che da Nando, da due suoi preziosi collaboratori, Jure Pellegrini e Raffaele Tommasetti, mentre la sua compagna, Elisabetta, si occupa delle trasferte del Mondiale e di tutte le attività di comunicazione del team.
Una gestione poco più che familiare dunque, dietro alla quale si cela però uno dei più agguerriti team nei campionati per moto derivate dalla serie, i cui successi sono testimoniati dalle decine di corone d?alloro che fanno bella mostra all?interno dell'officina e che, a dire il vero, sembrano appartenere ad un mondo molto diverso da quello di Nando De Cecco, una persona dal carattere molto semplice e con un cuore generoso.
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