Bianchi ? il centauro riminese pi? titolato. Tre campionati mondiali (e cinque tricolori consecutivi dal '72 al '76) spalmati in 24 anni di carriera ad altissimo livello e se non arrivava l'alloro iridato, spesso Pier Paolo strappava le piazze d'onore.
Il classico inizio per passione, le prime gare a cronometro e in salita, poi ha cominciato ad assaggiare il sapore delle piste, dei circuiti, ha mollato la scuola e si ? dedicato alle corse quasi a tempo pieno. E ha fatto bene.
Il circuito di Salisburgo lo battezza nel circus iridato nel '72: per i primi due anni solo qualche assaggio mondiale, nel '74 si comincia a fare sul serio e nel '75 fa venire i brividi al suo compagno di team, Pileri.
Bianchi ? secondo nel mondiale dell'ottavo di litro ed ? solo l'antipasto, perch? dodici mesi dopo regala a Rimini il titolo iridato della 125 in sella a una Morbidelli. Una cavalcata trionfale attraverso sei GP vinti su sette disputati con la sola stecca di Spa per lo scoppio di un pneumatico. L'appetito vien mangiando e l'anno successivo arriva il bis.
E' lui l'uomo da battere assieme ad Angel Nieto.
Nel '78 chiude la stagione sportiva iridata al terzo posto e dopo un'annata anonima targata 1979, Bianchi entra nella storia con il terzo titolo mondiale in sella alla MBA. Da quel momento seguir? una lunghissima serie di piazzamenti sempre a ridosso dei primissimi: terzo posto nell'81, quarto nell'82, ottavo nell'83, poi nel 1985 ha la grande chance di centrare il quarto mondiale.
La lotta ? con Gresini del Team Italia, Bianchi arriva in vantaggio all'ultima gara di Misano, ma scoppia il motore e vanno in fumo tutti i sogni di gloria. Una stagione particolare che lo segner? parecchio dal punto di vista umano: non dimentica affatto i contrasti con la Federazione, causa principale del suo totale disimpegno dal mondo dei motori al termine della sua carriera nel 1989 dopo aver ottenuto un altro ottavo posto nell'86 e un settimo nell'87.
Bianchi ha concluso la carriera in 125 disputando 95 Gran Premi, ottenendo 24 vittorie, 56 volte ? salito sul podio, in 23 occasioni ha stabilito giri veloci.
Timido e riservato nella vita privata, grintoso in pista dove ha sempre dato il massimo, sia se stava lottando per la vittoria, sia se si trovava nelle retrovie. Ha ricevuto in ideale testimone da Renzo Pasolini col quale ha corso anche assieme, e l'ha conservato nel migliore dei modi.
Il classico inizio per passione, le prime gare a cronometro e in salita, poi ha cominciato ad assaggiare il sapore delle piste, dei circuiti, ha mollato la scuola e si ? dedicato alle corse quasi a tempo pieno. E ha fatto bene.
Il circuito di Salisburgo lo battezza nel circus iridato nel '72: per i primi due anni solo qualche assaggio mondiale, nel '74 si comincia a fare sul serio e nel '75 fa venire i brividi al suo compagno di team, Pileri.
Bianchi ? secondo nel mondiale dell'ottavo di litro ed ? solo l'antipasto, perch? dodici mesi dopo regala a Rimini il titolo iridato della 125 in sella a una Morbidelli. Una cavalcata trionfale attraverso sei GP vinti su sette disputati con la sola stecca di Spa per lo scoppio di un pneumatico. L'appetito vien mangiando e l'anno successivo arriva il bis.
E' lui l'uomo da battere assieme ad Angel Nieto.
Nel '78 chiude la stagione sportiva iridata al terzo posto e dopo un'annata anonima targata 1979, Bianchi entra nella storia con il terzo titolo mondiale in sella alla MBA. Da quel momento seguir? una lunghissima serie di piazzamenti sempre a ridosso dei primissimi: terzo posto nell'81, quarto nell'82, ottavo nell'83, poi nel 1985 ha la grande chance di centrare il quarto mondiale.
La lotta ? con Gresini del Team Italia, Bianchi arriva in vantaggio all'ultima gara di Misano, ma scoppia il motore e vanno in fumo tutti i sogni di gloria. Una stagione particolare che lo segner? parecchio dal punto di vista umano: non dimentica affatto i contrasti con la Federazione, causa principale del suo totale disimpegno dal mondo dei motori al termine della sua carriera nel 1989 dopo aver ottenuto un altro ottavo posto nell'86 e un settimo nell'87.
Bianchi ha concluso la carriera in 125 disputando 95 Gran Premi, ottenendo 24 vittorie, 56 volte ? salito sul podio, in 23 occasioni ha stabilito giri veloci.
Timido e riservato nella vita privata, grintoso in pista dove ha sempre dato il massimo, sia se stava lottando per la vittoria, sia se si trovava nelle retrovie. Ha ricevuto in ideale testimone da Renzo Pasolini col quale ha corso anche assieme, e l'ha conservato nel migliore dei modi.
Comment