Leggendo il libro "Quindici Volte" sulla storia di Agostini, ho trovato menzione della Temporada Romagnola, gare pre-mondiale che servivano anche a preparare la stagione.
A quanto pare attiravano moltissimo pubblico.
La curiosit? mi ha fatto trovare sul sito del M.C. Berardi di Riccione queste righe che riporto; se qualcuno ha altre informazioni o aneddoti a riguardo mi piacerebbe molto conoscerli.
... Il percorso veniva recintato fino alla spiaggia, ma i residenti non protestavano, poich? le gare motociclistiche rappresentavano una delle poche attrazioni della cittadina.
I box all?aperto, il ?fai da te?, certo lontano dai livelli attuali ma pi? vicino alla dimensione romantica della vita e dello sport caratterizzano gli anni del circuito ?perla Verde dell?Adriatico?.
Ed il circuito aveva superato anche le conseguenze dell?incidente di Monza degli anni 60, grazie agli organizzatori che avevano posto immediata attenzione al problema della sicurezza e del contenimento del pubblico.
Questo accorreva numeroso ad acclamare i campioni che da allora scesero regolarmente in campo per disputare soprattutto la cosiddetta ?Temporada Romagnola?, la serie di gare che rappresentava anche un valido veicolo promozionale ed un test in vista del mondiale.
Ed ecco, quindi, scendere in pista nomi come Venturi, Grassetti, Villa, Provini e marche come MV Augusta, Norton, Galera, Bianchi, Aermacchi, Morini, Mondiali, Ducati, ecc.
Nel 1963 sono trentamila gli spettatori che assistono alla prima gara internazionale che si disputa a Riccione.
Le vittorie saranno tutte italiane:
Francesco Villa (Mondiali) nella 125, Provini (Morini) nella 250, Grassetti (mv Privat) davanti a Sheperd (MV Privat) e Venturi (Bianchi) nella 500; un giovanissimo Walter Villa si impone nella gara juniores con la Ducati.
L?anno successivo un certo Giacomo Agostini vince la 250 in sella alla Morini, mentre lo svizzero Taveri porta la sua splendida Honda alla vittoria nella 125; Venturi con la Bianchi fa sua la 500.
Pasolini ? terzo nella 175 juniores, vinta da Balestrieri, in seguito ottimo rallista.
Ed arriviamo al periodo dei grandi duelli, tra i quali spiccavano quelli che vedevano protagonista Giacomo Agostini, talvolta opposto al grandissimo Mike Hailwood ed in altre occasioni a Renzo Pasolini. Ma non si trattava di spettacoli a s? stanti, bens? di duetti in una splendida Opera che si chiamava circuito di Riccione, e pi? ampiamente Mototemporada.
E non poteva essere altrimenti se consideriamo che i co-protagonisti rispondevano ai nomi dei gi? citati Villa, Taveri, Mandolini, Provini, Venturi, Grassetti ed inseguito Billvy e Phil Read, ambedue con la Yamaha.
E questo creava dell?entusiasmo incredibile, che portava a veri e propri ?bagni di folla? con biglietti esauriti e cifre (dichiarate?) di cinquanta-sessantamila spettatori.
A quanto pare attiravano moltissimo pubblico.
La curiosit? mi ha fatto trovare sul sito del M.C. Berardi di Riccione queste righe che riporto; se qualcuno ha altre informazioni o aneddoti a riguardo mi piacerebbe molto conoscerli.
... Il percorso veniva recintato fino alla spiaggia, ma i residenti non protestavano, poich? le gare motociclistiche rappresentavano una delle poche attrazioni della cittadina.
I box all?aperto, il ?fai da te?, certo lontano dai livelli attuali ma pi? vicino alla dimensione romantica della vita e dello sport caratterizzano gli anni del circuito ?perla Verde dell?Adriatico?.
Ed il circuito aveva superato anche le conseguenze dell?incidente di Monza degli anni 60, grazie agli organizzatori che avevano posto immediata attenzione al problema della sicurezza e del contenimento del pubblico.
Questo accorreva numeroso ad acclamare i campioni che da allora scesero regolarmente in campo per disputare soprattutto la cosiddetta ?Temporada Romagnola?, la serie di gare che rappresentava anche un valido veicolo promozionale ed un test in vista del mondiale.
Ed ecco, quindi, scendere in pista nomi come Venturi, Grassetti, Villa, Provini e marche come MV Augusta, Norton, Galera, Bianchi, Aermacchi, Morini, Mondiali, Ducati, ecc.
Nel 1963 sono trentamila gli spettatori che assistono alla prima gara internazionale che si disputa a Riccione.
Le vittorie saranno tutte italiane:
Francesco Villa (Mondiali) nella 125, Provini (Morini) nella 250, Grassetti (mv Privat) davanti a Sheperd (MV Privat) e Venturi (Bianchi) nella 500; un giovanissimo Walter Villa si impone nella gara juniores con la Ducati.
L?anno successivo un certo Giacomo Agostini vince la 250 in sella alla Morini, mentre lo svizzero Taveri porta la sua splendida Honda alla vittoria nella 125; Venturi con la Bianchi fa sua la 500.
Pasolini ? terzo nella 175 juniores, vinta da Balestrieri, in seguito ottimo rallista.
Ed arriviamo al periodo dei grandi duelli, tra i quali spiccavano quelli che vedevano protagonista Giacomo Agostini, talvolta opposto al grandissimo Mike Hailwood ed in altre occasioni a Renzo Pasolini. Ma non si trattava di spettacoli a s? stanti, bens? di duetti in una splendida Opera che si chiamava circuito di Riccione, e pi? ampiamente Mototemporada.
E non poteva essere altrimenti se consideriamo che i co-protagonisti rispondevano ai nomi dei gi? citati Villa, Taveri, Mandolini, Provini, Venturi, Grassetti ed inseguito Billvy e Phil Read, ambedue con la Yamaha.
E questo creava dell?entusiasmo incredibile, che portava a veri e propri ?bagni di folla? con biglietti esauriti e cifre (dichiarate?) di cinquanta-sessantamila spettatori.
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