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21 marzo 1981: Luca Delli Carri ricorda Mike The Bike

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    #1

    21 marzo 1981: Luca Delli Carri ricorda Mike The Bike

    Tre giorni fa, il 21 marzo, pensavo all?inizio della primavera; stagione bellissima per noi motociclisti perch? coincide con il ritorno delle temperature pi? miti e del bel tempo.
    Le moto si risvegliano dal torpore invernale e finalmente possiamo tornare a cavalcare i nostri destrieri di acciaio.
    Per? il 21 marzo ? anche la data della scomparsa di un pilota che a me piace moltissimo: Mike Hailwood.
    Volevo ricordarlo scrivendo qualcosa, ma mi affider? ad una pagina del libro ?Matti Dalle Gare? di Luca Delli Carri.
    Mi auguro che l?autore non me ne voglia per aver riportato senza il suo permesso questa pagina, ma mi ? piaciuto molto il modo in cui lui ha ricordato Hailwood, per cui eccola qui di seguito.
    A proposito, ho portato a casa questo libro stasera e ne sono rimasto colpito: ben 750 pagine di storia del motociclismo da corsa raccontata attraverso le interviste ai piloti che questa storia l?hanno fatta.
    Se avete la moto nel cuore, dovete avere questo volume sul comodino?



    ?Non ho mai sopportato gli uffici?. (Stanley Michael Bailey Hailwood)

    LA BALLATA DEL CAMPIONE IN PENSIONE
    Arriv? il furgone, fece una brutta inversione ad U, molto, molto brutta.
    Lamiere contorte. La Rover schiacciata, schiantata. Le patatine e il pesce fritti ancora caldi, spiaccicati sul parabrezza. David piangeva, Michelle non respirava pi?. I suoi figli.
    Mike era l?, al volante, ma non c?era gi? pi?. Avrebbero detto ?E? morto due giorni dopo?, ma era gi? finita, dieci giorni prima che compisse 41 anni.
    Arriv? il furgone, certo, dopo che il campione ne aveva fatta di strada, e ne aveva fatta una pi? del diavolo, anche. Dopo che aveva vinto nove Campionati del mondo in tre classi e 76 Gran Premi iridati, per la gioia del vecchio Stan. Dopo che in moto aveva cacciato la paga anche ai santi. Dopo che il mondo non era andato abbastanza veloce per stargli dietro. Dopo che era sceso dalla moto e salito su una macchina. Dopo che era diventato Campione europeo di F2. Dopo che aveva corso 50 Gran premi di F1, senza sfigurare. Dopo che si era distrutto le gambe su una monoposto al Nurburgring. Dopo che aveva piantato tutto ed era andato in Nuova Zelanda, per non pensarci pi?. Dopo che non ce l?aveva fatta a star via. Dopo che era tornato e a 38 anni aveva corso ancora e vinto ancora, al TT, la sua gara, all?Isola di Man, il suo posto, ed era la tredicesima volta di 14 che lo vinceva, perch? lui era Mike The Bike. Dopo che aveva vinto il TT la quattordicesima volta. Dopo che era andato in pensione per davvero.
    Arriv? il furgone, purtroppo, ed era il 21 marzo 1981, e il guidatore disse Ops e pag? 205 sterline di multa, e cos? fin? la storia del pilota forse pi? grande di tutta la storia del motociclismo da corsa, solo per colpa del guidatore bestia di un fottuto furgone inglese.

    Luca Delli Carri

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    #2
    Concordo Mike the Bike il piu' grande di tutti i tempi!

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      #3
      bellissimo pensiero il tuo enzo,complimenti per il permesso tranquillo ho telefonato giorni fa' a fucina editore e possiamo pubblicare cio' che vogliamo purche' si cita la fonte

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        #4
        Che dire di uno che dopo 10 anni di assenza si ? permesso di vincere al tt...

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          #5
          Originally posted by Kawasassi
          Che dire di uno che dopo 10 anni di assenza si ? permesso di vincere al tt...
          compratevi tutti la vhs della mondo corse bellissima

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