Ho conosciuto Tarquinio durante il minimoto day a Roveleto di cadeo, e devo dire che era una gran persona, un vero appassionato. Le sue gesta resteranno impresse nella memoria di tutti!
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Tarquinio Provini, il re delle vittorie impossibili
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grazie kaciaro per avere riportato il mio "commento"! ci tengo molto e spero che queste testimonianze possano essere utili e piacevoli! riguardo all'abbaglio del sole basso, pensavo fosse la versione vera, ma invece ? un'altra!! incredibile...
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ah, dimenticavo: il cartello "beware the sun next 9 miles" esiste davvero ed ? nella zona dove ha avuto l'incidente: ve lo dico perch? lo ho visto di persona al TT 2004: ah, magica strada...
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Originally posted by philreadgrazie kaciaro per avere riportato il mio "commento"! ci tengo molto e spero che queste testimonianze possano essere utili e piacevoli! riguardo all'abbaglio del sole basso, pensavo fosse la versione vera, ma invece ? un'altra!! incredibile...
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Tarquinio Provini
Nato a Roveleto di Cadeo (Piacenza) il 29 maggio 1933, gi? i primi anni della fanciullezza li ha trascorsi tra i motori, in mezzo ai macchinari dell'officina del padre: all'et? di 10 anni era gi? in sella alla sua prima motocicletta. Nel 1949 e 1950, ancora troppo giovane per ottenere la necessaria licenza della Fmi, aveva cominciato a correre con il nome dello zio, Cesare Provini. Sotto questo nome vinse in entrambi gli anni il Campionato provinciale di Piacenza e nel 1953, gi? in et? per correre col proprio nome, il Campionato italiano di 3/a Categoria; e si piazza secondo nella grande corsa Milano-Taranto.
La sua ascesa alla fama ? rapida e drammatica. Il 1954 lo vede Campione italiano di 2/a Categoria vincendo anche il Motogiro d' Italia. Durante la seconda met? di questa stagione la Fmi lo promuove Corridore di 1/a Categoria e continua cos? la stagione, vincendo il Gp di Spagna e arrivando secondo al Gp delle Nazioni a Monza.
I due Titoli Mondiali se li ? aggiudicati nel 1957 nella classe 125 su Mondial e nel 1958 nella classe 250 su Mv Agusta. Da questo momento continua correre nei circuiti motociclistici mondiali fino a quando, in uno dei suoi preferiti, quello dell'Isola di Man, subisce una grave caduta. Il 16 settembre 1966 a Provini venne diagnosticata la frattura della spina dorsale: gli viene annunciato che non potr? pi? camminare.
Costretto a lasciare le corse, si dedica ad altre attivit?, ma sempre legate alla sua passione per le motociclette: ha infatti l'idea di produrre con un'azienda, la Protar, modelli in miniatura delle motociclette che lui e i suoi antagonisti hanno 'cavalcato' in competizioni nei circuiti tutto il mondo.
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