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Originally posted by kanaya63
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mi erano sfuggite queste foto bellissime museo HONDA???? -
secondo voi Spencer in foto dietro Roberts e Sheene e' in sella alla Nsr500 3 cilindri o alla nr500 4t???
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Originally posted by kaciarosecondo voi Spencer in foto dietro Roberts e Sheene e' in sella alla Nsr500 3 cilindri o alla nr500 4t???
APPERO' signor moderatore... si fa difficile la cosa... Dovrebbe essere il 1982..
E di conseguenza quella dovrebbe essere la 3 cilindri, due tempi... Unica precisazione... l'Honda 3 cilindri era denominata NS. L'NSR, 4 cilindri esord?, non molto fortunatamente, nel '84. Ma questa ? una storia che non ti devo insegnare di certo io..Comment
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Parlando con Costa un po' di tempo fa per un programma che seguo per rinforzare le braccia, mi disse cosa non fare e mi fece l'esempio di un certo pilota che lui seguiva nella preparazione. Mi disse che ad un certo punto questo pilota non segui' piu' i programmi d'allenamento di Costa perche' convinto che i pesi e i muscoli potessere migliorare la sua forza. In realta' fece un disastro . aumentando la massa muscolare, aumento' la costrizione sui vasi sanguinei rallentando il flusso sanguineo nel momento di necessita' di ossigenazione. Questo col tempo e dopo il suo incidente lo porto' a perdere forza al braccio e piano piano non riusci' piu' a guidare forte. Questo era Fast Freddie
Sabato ero da Mario Lega e parlando di quelle gare mi disse che Freddi fu il primo pilota a guidare come oggi guidiamo un po' tutti in pista, spigolando molto. Arrivava pinzato fino alla cora e poi giu' pochissimo per rialzarsi subito e dare gas. La curva prese a diventare di due fasi. Staccata e accelerazione, cosa che gli altri piloti compreso Mario non riuscivano a fare...
"Lo vedevo andare sempre lungo, poi di colpo giu' e subito gas"
Questo mi ha detto MarioComment
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ah pero' che bei contributi che abbiamo qua sul malanno di Spencer sono sempre aleggiate tante voci......Originally posted by RobiRat
una delle quali era solo che Agostini non voleva pagare tutta la retta ma una parte, per quanto concerne la foto mi sono reso conto dopo che il profillo della Honda ns era troppo smilzo per essere la 4 t piano piano imparo anche ioLast edited by kaciaro; 21-10-05, 16:14.Comment
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se sono appassionato di moto lo devo oltre che a mio pap? anche al mitico freddie
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l'anno magico il 1985,il doppio titolo entrato nella storia,il primo vinto con la nsr250...
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anche per Fast Freddie la sua biografia originale
Se penso a Freddie Spencer, la prima cosa che mi viene in mente è la parola fulmine, solo così si può descrivere quella che è stata la carriera di uno dei più veloci, e discussi piloti di sempre.
Spencer è approdato ai Gp giovanissimo e fin dal suo esordio ha sbaragliato tutta la concorrenze, annientandola con una supremazia davvero impensabile per un ragazzo così giovane e con pochissima esperienza a livello mondiale.
Fast Freddie (questo è il soprannome che gli verrà affibbiato) nasce il 12 Dicembre 1962 a Shreveport nello stato della Luisiana, la sua marcia di avvicinamento alle competizione è davvero precoce, tanto da correre la sua prima gara a soli 5 anni. L’esordio, come per molti piloti americani, avviene nella disciplina dello Short Track, la versione statunitense del nostro Speedway e in quasi 5 anni di gare, macina vittorie e piloti dimostrando di essere un gradino sopra tutti i suoi giovanissimi avversari..
Dopo aver vinto tutto nelle discipline dello Short e Dirt Track, decide di cercare nuovi stimoli passando nel 1973, a soli 11 anni, alla velocità.Il debutto avviene nella insidiosa pista di Dallas in una corsa per derivate di serie di piccola cilindrata, da lì in poi comincerà l’avventura di Spencer nel regno della velocità su pista.Che si tratti di correre su asfalto che su terra per Freddie non fa differenza e la sua prepotente voglia di primeggiare lo porta a vincere con grande autorità corse e campionati fino ad imporsi nel 1978 in tutte le prove del campionato AMA 250 classe “Novice”. L’anno successivo passato alla categoria “Export”, sempre in 250 e annichilisce tutta la concorrenza bissando il successo in tutte le prove, eccetto una, e portando a casa il titolo con largo anticipo.Il suo nome comincia a circolare nell’ambiente, a soli 17 anni il pilota della Luisiana, ha già raccolto moltissimo in patria e per lui si aprono finalmente le porte di palcoscenici molto più luminosi.
Nel 1980 negli States è la Honda ad accorgersi di lui (ed è questo l’inizio di una collaborazione che durerà molto a lungo), lo schiera nel campionato AMA superbike, ma il lasciapassare per il paradiso arriverà dalla Yamaha che ottiene di schierare uno Spencer solo diciottenne nel prestigioso Transatlantic Match Races (competizione riservata alle derivate di serie di 750 cc. frequentata dai migliori piloti del motomondiale).Nel salotto buono del motociclismo, il giovane Freddie corre senza timori reverenziali, e alla prima gara passa per primo sotto la bandiera a scacchi in sella alla TZ 750 standard davanti a due affermati mostri sacri come Kenny Roberts e Barry Sheene entrambi su due Yamaha ufficialissime.
La stella di Freddie comincia a brillare di luce propria e l’eco delle sue vittorie comincia a risuonare fino alle alte dirigenze della Honda che vede in lui, il pilota con le doti giuste per sviluppare la rivoluzionaria NR 500 e lo ingaggia nel 1981 per disputare alcune gare del mondiale classe 500.
Il suo debutto però è amaro di soddisfazioni, la moto che doveva essere un gradino sopra tutte le altre, si dimostra poco affidabile, carente di potenza e difficilissima da mettere a punto, per Freddie sono giorni di sofferenza su un mezzo completamente incapace di assecondare le sue straordinarie doti, e così, nonostante l’impegno il 1981 si chiude senza nemmeno un piazzamento in zona punti.
Nel 1982 Honda fortunatamente, intuisce che i motivi di una stagione così avara di risultati, sono da imputare non al pilota , ma bensì alla moto e decide di dargli fiducia affiancandolo al fresco campione del mondo Marco Lucchinelli in arrivo dalla Suzuki, sopra la Honda NS500 tre cilindri, vera pietra miliare della storia motociclismo degli anni ’80.Il ventenne Freddie Spencer, alla sua prima stagione in pianta stabile nel mondiale, giuda con autorità e, per nulla intimorito dal confronto interno con “Cavallo pazzo” Lucchinelli, riesce a vincere la sua prima gara in Belgio diventando il più giovane vincitore di Gp nella classe 500 della storia, e finendo, grazie ad una grande costanza di risultati, terzo in un campionato vinto da Franco Uncini su Yamaha 4 cilindri.
Quella del 1983 è forse la stagione più importante per il pilota americano, la Honda non è ancora la casa di riferimento nel mondiale e la 3 cilindri di Hamamatsu gioca tutte le sue carte sulla leggerezza e sull’agilità non avendo a disposizione la potenza del 4 cilindri Yamaha guidata da Kenny Roberts.
Fin dalle prime battute del campionato si capisce subito che sarà un duello a due con il ventunenne Spencer in sella alla Honda pronto a ostacolare la strada verso il titolo all’esperto Kenny Roberts su Yamaha 4 cilindri.Tra i due Yankye la lotta è spietata, ma sempre corretta e contro ogni pronostico Freddie si aggiudica il campionato vincendo 6 delle 12 gare in programma, precedendo Roberts di solo due punti.Con questo successo il pilota americano diventa il più giovane vincitore di un titolo mondiale nella classe 500 e regala alla Honda la sua prima affermazione a livello mondiale (quella che sarà la prima di una lunga serie)
Nel 1984 la Honda galvanizzata dal titolo della classe regina, tenta di stupire la concorrenza mettendo in pista una moto decisamente complessa. Motorizzata con un 4 cilindri a V, il mezzo sfrutta soluzione mai viste prima, aveva il serbatoio del carburante sotto il motore e scarichi che passavano sopra le testate con un finto serbatoio che proteggeva il pilota dal calore (nonostante questo accorgimento Freddie doveva guidare con le braccia fasciate di amianto per evitare ustioni).Era evidente che quel mezzo, sfruttava soluzioni troppo ardite e poco redditizie, inoltre i problemi di affidabilità erano davvero troppi per permettere a Spencer di puntare al titolo, ottenne comunque 5 vittorie pur partecipando a sole 7 gare e finì quarto in un campionato vinto dal connazionale Lawson. A fine anno il progetto della rivoluzionaria NSR venne accantonato, visto che la “vecchia” 3 cilindri continuava ad essere più competitiva della nuova moto.
Il 1985 Freddie decide che era arrivato il momento di stupire il mondo intero, si schiera in due classi in 250 ed in 500 deciso a portare a casa il titolo in entrambe le cilindrate.Pochi gli danno davvero credito, nonostante la freddezza del pilota americano che quasi rasenta l’apatia e una condizione atletica curatissima, l’impresa sembra impossibile anche per un marziano come lui.Fast Freddie però nel 1985 è una perfetta macchina da gara, salta dalla piccola 250 alla scorbutica 500 senza battere ciglio, ottiene 15 pole 6 in 250 e 9 in 500, vince 7 gare in ogni categoria e schiaccia gli avversari con la forza di un ciclone.In quell’anno sembrava che tutto gli fosse permesso, troppo forte, troppo costante, troppo carismatico per qualsiasi altro pilota.A fine stagione porterà a casa una incredibile doppietta, mai più riuscita a nessuno in epoca moderna.
La stagione successiva nel 1986 decide di concentrarsi sulla sola 500 ancora in sella all’amata Honda, tutti si aspettano un altro anno di dominio, a 24 anni la sua carriera appare ancora lunga e radiosa, ma qualcosa di oscuro ed imprevedibile sta per accadere.Al primo appuntamento della stagione parte in pole, ma in gara cade ed è l’inizio della fine, resterà lontano dalle piste a lungo partecipando ad una sola gara prima della fine del campionato e senza raccogliere punti.Tutti pensano che a limitarlo sia qualche guaio fisico, si parla di tendinite, ma forse i problemi non sono fisici, ma dentro di se.
Nel 1987 ci si aspetta da Freddie un ritorno in grande stile, conosce la Honda come pochi altri e tutti sanno di cosa sia capace, ma la stagione è un vero calvario, si presenta al via in sole 5 gare e in nessuna delle quali riesce ad arrivare in zona punti, è l’ombra di se stesso, diventato improvvisamente incapace di quella guida pulita e redditizia che lo ha da sempre caratterizzato.
A fine anno annuncia il ritiro lasciando a bocca aperta migliaia di appassionati, che avevano previsto ancora tanti anni di dominio per il campione della Luisiana.
Cosa gli è successo, non è mai stato chiarito, Freddie non era un grande comunicatore, ma una persona dal carattere schivo, poco propenso alle luci dei riflettori, era un grande professionista, uno che della concentrazione pre-gara e della preparazione atletica aveva fatto un vero e proprio stile di vita.
Per molti lo stress nervoso accumulato nell’anno della conquista dei due titoli, avrebbe potuto essere la causa di un suo collasso,o forse, invece, la consapevolezza di essere una spanna al di sopra di tutti , gli ha tolto le motivazioni fortissime che lo spingevano a correre più forte di tutti a gli inizi della carriera.
Nessuno ha mai fatto chiarezza su cosa sia accaduto realmente, Spencer si è sempre rifiutato di analizzare quello che gli è successo e questo ha contribuito a creare un alone di mistero dietro questa vicenda davvero insolita.
Ad incrementare la leggenda, hanno contribuito due ritorni alle corse di Spencer, il primo avvenne nel 1989 dove prese parte a ben 11 gare, ma senza mai ottenere risultati degni del suo blasone, l’altro avvenne nel 1993, ancora in sella ad una Yamaha gestita del suo ex avversario Kenny Roberts, nel suo ultimo anno di corse partecipò a 3 corse rinunciando a finire il resto del campionato dopo una caduta dalle conseguenze non gravi.
Freddie Spencer resta un enigma anche per chi lo ha conosciuto bene, i suoi mesti ritiri, i suoi opachi ritorni alle corse, non sono riusciti ad offuscare la stella di Spencer che nell’immaginario collettivo ha continuato a brillare per molto tempo nella memoria di chi ha visto correre e vincere “Fast” Freddie.Comment
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SPARATEVI le ultime novita' messe da manfred
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.....cavolo KACIARO che bei ricordi che mi hai risvegliato, avevo 11-12 anni, ........il mitico FAST FREDDIE..........un marziano (anche se " il marziano " era il soprannome di king KENNY Roberts ), se non erro lasci? qualche volta l'nsr 4 cilindri e usava la 3 cil. perch? vinceva troppo facilmente.....concordo con tutti sul fatto che ha vinto tantissismo in poco tempo, ? sparito troppo presto....(sigh....)ho sentito su un giornale che l'anno scorso su una pista di priva dei modelli honda stradali USA, i piloti - tester si scannavano con i vari CBR supergommati, e lui come ospite girava su un VFR standard......un giornalista italiano,, prese i tempi al vecchietto, che sembrava andare a spasso........risultato, si predeva "solo" 3 secondi su una pista da quasi 2 minuti......
CIAO FAST......... mi hai fatto amare le moto, peccato tu sia duarato poco......
era un incrocio di pignoleria e rompimento di palle come Biaggi e Cadalora.....
se una virgola non andava....... cadeva il mondo !Comment
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hai il ricordo di qualke gara in particolare che ti colpi'???Originally posted by gp
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[QUOTE=kaciaro]hai il ricordo di qualke gara in particolare che ti colpi'???
............purtroppo avevo 10-12 anni quando correva, mi piaceva la moto, la tuta , il casco ed il suo strapotere..........ricordo gli episodi ma non la locazione......sorry !Comment
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per freddiefix19 ,guarda qua trovi 100 belle foto di FASTFREDDIE
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..non mi ha mai convinto pienamente
preferivo Roberts,e dopo,Lawson,mi piaceva da matti
il suo casco..che infatti fu il primo..di una lunga
serie di Arai
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grande FREDDIE
peccato si sia annebbiato...ne avremmo viste delle belle...
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