Visto che ho preso gusto a ricordare i grandi piloti del passato, prendo spunto dal suggerimento di Kaciaro... ecco a voi Renzo Pasolini.
Tratto dal sito ufficiale di Pasolini, al quale vi rimando.
C'? anche un profilo di Patrignani che termina con un bellissimo aneddoto...
Romagnolo purosangue, Renzo Pasolini nacque a Rimini il 18 Luglio 1938, ed il suo destino motoristico era gi? segnato fin d'allora: suo padre Massimo, infatti, era stato uno dei pi? apprezzati piloti italiani negli anni attorno alla seconda Guerra Mondiale, e nel 1956 aveva anche stabilito i record mondiali del chilometro e del miglio con partenza lanciata per la classe 75cm3, con una Aermacchi. Nonostante un padre velocista, per?, Pasolini si dedic? agli inizi al motocross, nel 1958, ma dopo poco tempo pass? all'asfalto, la specialit? che gli avrebbe regalato le maggiori soddisfazioni.
I primi risultati importanti sono due vittorie nella 175 cadetti, nel 1962, ma l'anno successivo segna in periodo di sosta per il romagnolo, che rimedia solo un secondo posto di classe in una gara in salita. Il 1964 ? l'anno della riscossa, e con una vittoria e diversi piazzamenti nella 175 junior, "Paso" si guadagna la licenza senior. Con l'Aermacchi ufficiale disputa il mondiale, e correndo in 250, 350 e 500 si fa onore, giungendo anche quarto nel GP d'Olanda. Si migliora nel '66 e sempre in Olanda ? terzo, come ? terzo alla fine del mondiale 350; ma, soprattutto, nella stessa stagione passa alla Benelli, la marca con cui entrer? nella leggenda.
Il debutto con la moto pesarese, in sostituzione di Provini infortunatosi al Tourist Trophy, coincide con la vittoria in una gara di campionato italiano della 500; nella prima gara della stagione successiva Pasolini replica, piegando Agostini a Modena. Nasce cos? una rivalit? che infiammer? gli appassionati italiani ed in particolare quelli della Riviera Adriatica, teatro di numerose sfide tra i due campioni su circuiti cittadini.
Generalmente, sugli stradali ? "Paso" a prevalere, mentre in circuito la bilancia pende dalla parte di "Ago". Il romagnolo comunque si difende come un leone, con coraggio e generosit?, e nel 1968 ? secondo nel mondiale 350. Sorte peggiore nella stagione successiva, che lo vede infortunarsi e lasciare il posto a Carruthers: tornato in sella vince in Olanda, Germania Orientale e Cecoslovacchia, ma cade nuovamente in Finlandia ed il titolo della 250 va al suo compagno di squadra. Pasolini resta alla Benelli un anno ancora, ma alla fine del 1970 lascia la Casa pesarese per tornare alla Aermacchi, che ora si chiama Aermacchi-Harley Davidson. Il debutto avviene nella primavera del 1971 con una 250 derivata dalla 125 Ala D'Oro ed i primi risultati sono entusiasmanti, tanto da spronare la squadra a sviluppare la moto ed a costruirne una versione 350. Nel 1972 il pilota riminese vince tre GP e perde il mondiale della 250 per un solo punto, finendo terzo nella 350. Il titolo ? ormai pi? che alla sua portata, il generosissimo "Paso" ? atteso ai traguardi ancora pi? grandi di quelli gi? raggiunti; invece per una tragica fatalit?, nel 1973, il giorno del debutto in pista della HD 350 raffreddata ad acqua coincide anche con quello della morte del suo pilota, nella terribile ammucchiata del GP delle Nazioni a Monza in cui perde la vita anche Jarno Saarinen.
Tratto dal sito ufficiale di Pasolini, al quale vi rimando.
C'? anche un profilo di Patrignani che termina con un bellissimo aneddoto...
Romagnolo purosangue, Renzo Pasolini nacque a Rimini il 18 Luglio 1938, ed il suo destino motoristico era gi? segnato fin d'allora: suo padre Massimo, infatti, era stato uno dei pi? apprezzati piloti italiani negli anni attorno alla seconda Guerra Mondiale, e nel 1956 aveva anche stabilito i record mondiali del chilometro e del miglio con partenza lanciata per la classe 75cm3, con una Aermacchi. Nonostante un padre velocista, per?, Pasolini si dedic? agli inizi al motocross, nel 1958, ma dopo poco tempo pass? all'asfalto, la specialit? che gli avrebbe regalato le maggiori soddisfazioni.
I primi risultati importanti sono due vittorie nella 175 cadetti, nel 1962, ma l'anno successivo segna in periodo di sosta per il romagnolo, che rimedia solo un secondo posto di classe in una gara in salita. Il 1964 ? l'anno della riscossa, e con una vittoria e diversi piazzamenti nella 175 junior, "Paso" si guadagna la licenza senior. Con l'Aermacchi ufficiale disputa il mondiale, e correndo in 250, 350 e 500 si fa onore, giungendo anche quarto nel GP d'Olanda. Si migliora nel '66 e sempre in Olanda ? terzo, come ? terzo alla fine del mondiale 350; ma, soprattutto, nella stessa stagione passa alla Benelli, la marca con cui entrer? nella leggenda.
Il debutto con la moto pesarese, in sostituzione di Provini infortunatosi al Tourist Trophy, coincide con la vittoria in una gara di campionato italiano della 500; nella prima gara della stagione successiva Pasolini replica, piegando Agostini a Modena. Nasce cos? una rivalit? che infiammer? gli appassionati italiani ed in particolare quelli della Riviera Adriatica, teatro di numerose sfide tra i due campioni su circuiti cittadini.
Generalmente, sugli stradali ? "Paso" a prevalere, mentre in circuito la bilancia pende dalla parte di "Ago". Il romagnolo comunque si difende come un leone, con coraggio e generosit?, e nel 1968 ? secondo nel mondiale 350. Sorte peggiore nella stagione successiva, che lo vede infortunarsi e lasciare il posto a Carruthers: tornato in sella vince in Olanda, Germania Orientale e Cecoslovacchia, ma cade nuovamente in Finlandia ed il titolo della 250 va al suo compagno di squadra. Pasolini resta alla Benelli un anno ancora, ma alla fine del 1970 lascia la Casa pesarese per tornare alla Aermacchi, che ora si chiama Aermacchi-Harley Davidson. Il debutto avviene nella primavera del 1971 con una 250 derivata dalla 125 Ala D'Oro ed i primi risultati sono entusiasmanti, tanto da spronare la squadra a sviluppare la moto ed a costruirne una versione 350. Nel 1972 il pilota riminese vince tre GP e perde il mondiale della 250 per un solo punto, finendo terzo nella 350. Il titolo ? ormai pi? che alla sua portata, il generosissimo "Paso" ? atteso ai traguardi ancora pi? grandi di quelli gi? raggiunti; invece per una tragica fatalit?, nel 1973, il giorno del debutto in pista della HD 350 raffreddata ad acqua coincide anche con quello della morte del suo pilota, nella terribile ammucchiata del GP delle Nazioni a Monza in cui perde la vita anche Jarno Saarinen.
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