Fabio Avossa Nel 1958 la Morini decise di realizzare una 250 da GP, destinata a scrivere nuove pagine di gloria, e a guadagnarsi il titolo di "Regina delle monocilindriche". Questo capolavoro di meccanica vede ancora la firma di Alfonso Morini, che ass...ieme ai collaboratori Dante Lambertini e Nerio Biavati si occupava personalmente del reparto corse. L'esordio al GP delle Nazioni del '58 sul velocissimo circuito monzese fu un altro successo, Emilio Medogni e Giampiero Zubani diedero la polvere a Carlo Ubbiali che pilotava la MV Augusta campione del mondo in carica, e condussero la gara dal primo all'ultimo giro. Il nuovo motore della Morini era un monocilindrico 4 tempi, ma a differenza del Rebello che lo aveva preceduto aveva la distribuzione bialbero in testa comandata da una cascata d'ingranaggi racchiusi da un carter sul lato destro. La potenza nella prima versione era di 32 CV a 10.500 giri. Nel 1959 la Morini 250 vinse due prove nazionali a Modena e Imola, poi entr? in crisi e non forn? altri risultati per lungo tempo.....
Che cosa poteva essere successo? Era semplicemente finita, nella classe 250, l'era del monocilindrico, l'evoluzione della tecnica voleva ora motori almeno bicilindrici, come MV, Ducati ed MZ, oppure addirittura a quattro cilindri come quell...i della nuova arrivata Honda e della moderna Benelli. Dal 1959 al 1961 la Morini 250 stette a guardare le altre case darsi battaglia, senza poter competere con loro, fece qualche uscita nei mondiali guidata da Tarquinio Provini ma, pur destando meraviglia per le sue prestazioni, eccezionali per una monocilindrica, non ottenne grossi risultati. Nel 1962 Tarquinio Provini e Walter Tassinari, piloti ufficiali della monocilindrica bolognese, vivacizzarono le gare sui circuiti internazionali della riviera adriatica, alla quale partecipavano in massa tutte le squadre protagoniste del campionato del mondo. La potenza della Morini 250 quell'anno toccava i 35 CV a 10.500 giri, mentre quella delle migliori quattro cilindri Honda e Benelli superava i 40 CV. Nel 1962 Provini vinse il campionato italiano delle 250, superando nell'ultima gara di Sanremo il compagno di squadra Tassinari; questo risultato mise notevolmente in crisi i tecnici della Honda, che mai, nel mondiale, avrebbero potuto tollerare sconfitte da parte di una monocilindrica. I loro timori si dimostrarono fondati nel 1963, quando Provini, al termine del Gran Premio di Spagna, prima prova di campionato mondiale, sal? sul gradino pi? alto del podio, dopo aver battuto il campione Jim Redman e la sua Honda 4 cilindri. La stessa cosa si verific? al GP di Germania, ad Hockenheim vinto da Provini a media record. La squadra Morini, non avendo per? grandi risorse economiche, dovette rinunciare a partecipare al Tourist Trophy, mentre per contrattempi di viaggio salt? anche il GP della Germania Orientale. Nel Gran Premio del Giappone, Provini e le Morini, in testa al punteggio mondiale, furono battuti da una formidabile coalizione di squadre nipponiche, vedendo cos? sfumare il Titolo mondiale per due soli punti.
Persa l'occasione del 1963, la Morini 250 dovette accontentarsi di continuare per lungo tempo a monopolizzare il campionato italiano di velocit?. Vinse quello del 1963, con Provini, quello del '64 con Agostini e poi, dopo una pausa durata due anni, torn? a vincerlo nel 1967 con Bergamonti.
ALTRA TESTIMONIANZA AUTOREVOLE
Massimo Falcioni Uno dei grandi protagonisti sulla Morini 250 fu Silvio Grassetti. Il pesarese guid? in modo superbo la mono bolognese nel 1964 dopo aver lasciato la Benelli 4 cl, passata a Provini. Alla prima di Modena (19 marzo ?64) Silvio domin? la corsa... regalando la vittoria al coequipier Agostini per ordini di scuderia. Poi, dopo le pole position delle due gare successive, ci fu il grave incidente in prova a Milano Marittima (blocco del freno ant.). Nel ?65 Grassetti porta la Morini al quarto posto nella prima iridata USA di Daytona Beach (sul dritto le nuove plurifrazionate giapponesi di Hailwood, Redman, Read, Ivy ecc. facevano 30 kmh di pi?!), vince a Sebring e fa scintille con Provini nelle restanti gare italiane (perde a Cervia e Imola ? in testa - per banali guasti meccanici). Nel ?67 Grassetti vince ancora a Modena e poi ritorna subito alla Benelli con Pasolini vincendo il tricolore 350 e perdendo per un soffio il camp. Italiano contro Bergamonti (Morini) dopo aver dominato l?intera stagione. (Vedi foto nel gruppo Facebook. ?Silvio Grassetti, campione de i giorni del coraggio?).