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Il Telaio Italiano Di Hailwood

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    #1

    Il Telaio Italiano Di Hailwood

    Ho svelato questo piccolo mistero,vi spiego, la mia curiosita? nasce dalla lettura del bellissimo ,libro La Mototemporada Romagnola 1959-1971, scritto dai 3 membri dell?Associazione Otello Buscherini ,Alberto Garavini,Gilberto Giorgetti,Luciano Sansovini,in questo bel libro vengono narrate con dovizia di particolari le avventure delle gloriose gare in riva all?Adriatico,un particolare mi incuriosiva in maniera particolare, a Rimini il 14 Maggio del 1971 Mike the Bike corre e vince nella 500 con la Honda equipaggiata pero? con un inedito telaio a traliccio,costruito da un tecnico italiano, cosi? narra il libro, senza pero? svelare il nome di questo telaista cosi? autorevole per fregiarsi di un simile lavoro,cosi? ho chiesto prima in via confidenziale all?amico Luciano Buscherini poi scrivendo al buon Luigi Rivola che pubblica una esauriente risposta sul n.25 di Motosprint in edicola questa settimana.
    Il famoso telaio venne costruito in tempo record,dai telaisti, Antenore e Stelio Belletti,2 tecnici che collaboravano con Pattoni, e venivano da varie esperienze lavorative in campo aeronautico.
    I Belletti avevano gia? eseguito validi lavori in campo motociclistico,per la Guazzoni,la Puch-Frigerio e poi per la celebre Linto 500,progettata dal?ingegner Lino Tonti.
    Ad inizio 1967,Mike insiste con la Honda per avere un telaio piu? stabile per la sua potente 500,ma i tecnici giapponesi, sono tutti concentrati sulla potenza del veicolo, cosi? Mike all?insaputa della Honda contatta gli specialisti inglesi Lyster e Reynolds,ma questi, gli chiedono tempi di attesa molto lunghi, cosi? tramite Pattoni Mike arriva all?officina dei Belletti, che in soli 16 giorni gli costruiscono un telaio a doppia culla in acciaio al cromo-molibdeno.La moto era inoltre equipaggiata con doppio freno a disco Lockheed e forcella Ceriani.Purtroppo pero? dopo questa gara la Honda proibi? tassativamente a MIKE di usare questa moto in gara.Chissa? cosa avrebbe potuto fare ancora Mike con quella moto ,e chissa? che sviluppi futuri poteva avere questa collaborazione,e ultima domanda chissa? dove sara? ora questo pezzo rarissimo???

    Kaciaro 2010-06-23

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    #2
    Originally posted by kaciaro View Post
    Ho svelato questo piccolo mistero,vi spiego, la mia curiosita? nasce dalla lettura del bellissimo ,libro La Mototemporada Romagnola 1959-1971, scritto dai 3 membri dell?Associazione Otello Buscherini ,Alberto Garavini,Gilberto Giorgetti,Luciano Sansovini,in questo bel libro vengono narrate con dovizia di particolari le avventure delle gloriose gare in riva all?Adriatico,un particolare mi incuriosiva in maniera particolare, a Rimini il 14 Maggio del 1971 Mike the Bike corre e vince nella 500 con la Honda equipaggiata pero? con un inedito telaio a traliccio,costruito da un tecnico italiano, cosi? narra il libro, senza pero? svelare il nome di questo telaista cosi? autorevole per fregiarsi di un simile lavoro,cosi? ho chiesto prima in via confidenziale all?amico Luciano Buscherini poi scrivendo al buon Luigi Rivola che pubblica una esauriente risposta sul n.25 di Motosprint in edicola questa settimana.
    Il famoso telaio venne costruito in tempo record,dai telaisti, Antenore e Stelio Belletti,2 tecnici che collaboravano con Pattoni, e venivano da varie esperienze lavorative in campo aeronautico.
    I Belletti avevano gia? eseguito validi lavori in campo motociclistico,per la Guazzoni,la Puch-Frigerio e poi per la celebre Linto 500,progettata dal?ingegner Lino Tonti.
    Ad inizio 1967,Mike insiste con la Honda per avere un telaio piu? stabile per la sua potente 500,ma i tecnici giapponesi, sono tutti concentrati sulla potenza del veicolo, cosi? Mike all?insaputa della Honda contatta gli specialisti inglesi Lyster e Reynolds,ma questi, gli chiedono tempi di attesa molto lunghi, cosi? tramite Pattoni Mike arriva all?officina dei Belletti, che in soli 16 giorni gli costruiscono un telaio a doppia culla in acciaio al cromo-molibdeno.La moto era inoltre equipaggiata con doppio freno a disco Lockheed e forcella Ceriani.Purtroppo pero? dopo questa gara la Honda proibi? tassativamente a MIKE di usare questa moto in gara.Chissa? cosa avrebbe potuto fare ancora Mike con quella moto ,e chissa? che sviluppi futuri poteva avere questa collaborazione,e ultima domanda chissa? dove sara? ora questo pezzo rarissimo???

    Kaciaro 2010-06-23
    Ricordo , il telaio ed i freni a disco

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      #3
      ecco l'articolo

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        #4

        Da motociclismo giugno 67 ecco Mike impegnato in quella gara di rimini con il telaio che hai cosi' bene descritto
        Last edited by kaciaro; 27-09-14, 18:22.

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          #5
          Originally posted by virgilio View Post

          Da motociclismo giugno 67 ecco Mike impegnato in quella gara di rimini con il telaio che hai cosi' bene descritto
          ah stupenda virgilio grazie....
          Last edited by kaciaro; 04-03-11, 13:16.

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            #6
            Originally posted by kaciaro View Post
            Ho svelato questo piccolo mistero,vi spiego, la mia curiosita? nasce dalla lettura del bellissimo ,libro La Mototemporada Romagnola 1959-1971, scritto dai 3 membri dell?Associazione Otello Buscherini ,Alberto Garavini,Gilberto Giorgetti,Luciano Sansovini,in questo bel libro vengono narrate con dovizia di particolari le avventure delle gloriose gare in riva all?Adriatico,un particolare mi incuriosiva in maniera particolare, a Rimini il 14 Maggio del 1971 Mike the Bike corre e vince nella 500 con la Honda equipaggiata pero? con un inedito telaio a traliccio,costruito da un tecnico italiano, cosi? narra il libro, senza pero? svelare il nome di questo telaista cosi? autorevole per fregiarsi di un simile lavoro,cosi? ho chiesto prima in via confidenziale all?amico Luciano Buscherini poi scrivendo al buon Luigi Rivola che pubblica una esauriente risposta sul n.25 di Motosprint in edicola questa settimana.
            Il famoso telaio venne costruito in tempo record,dai telaisti, Antenore e Stelio Belletti,2 tecnici che collaboravano con Pattoni, e venivano da varie esperienze lavorative in campo aeronautico.
            I Belletti avevano gia? eseguito validi lavori in campo motociclistico,per la Guazzoni,la Puch-Frigerio e poi per la celebre Linto 500,progettata dal?ingegner Lino Tonti.
            Ad inizio 1967,Mike insiste con la Honda per avere un telaio piu? stabile per la sua potente 500,ma i tecnici giapponesi, sono tutti concentrati sulla potenza del veicolo, cosi? Mike all?insaputa della Honda contatta gli specialisti inglesi Lyster e Reynolds,ma questi, gli chiedono tempi di attesa molto lunghi, cosi? tramite Pattoni Mike arriva all?officina dei Belletti, che in soli 16 giorni gli costruiscono un telaio a doppia culla in acciaio al cromo-molibdeno.La moto era inoltre equipaggiata con doppio freno a disco Lockheed e forcella Ceriani.Purtroppo pero? dopo questa gara la Honda proibi? tassativamente a MIKE di usare questa moto in gara.Chissa? cosa avrebbe potuto fare ancora Mike con quella moto ,e chissa? che sviluppi futuri poteva avere questa collaborazione,e ultima domanda chissa? dove sara? ora questo pezzo rarissimo???

            Kaciaro 2010-06-23
            Infatti l' anno dopo la Honda si ritiro' dal Mondiale!.....

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              #7
              Originally posted by kaciaro View Post
              ah stupenda virgilio grazie....
              Kacia fatti raccontare dai vecchi marpioni come la Honda in accelerazione si muoveva altro che Ducati oggi!!!

              MIKE THE BIKE THE BEST

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                #8
                Ad onor del vero bisogna dire che Mike in quella gara vinse, ma senza Agostini al via per il forfait della MV Agusta e con Pasolini (miglior tempo in prova) ritirato a met? gara per guai tecnici. Lo stesso Paso lo aveva sonoramente battuto a suon di ripetuti record sul giro poco prima nella classe 350.
                Mike nel 1967 partecip? col "31" sulla carenatura alla Mototemporada nelle tre classi, 250, 350 e 500 con moto che avevano fatto il mondiale dell'anno precedente che, a dire il vero sembrava materiale abbastanza usurato, tanto che solo la sua grande classe gli permise di prevalere in un certo numero di occasioni, costringendolo per? a soccombere in altre.
                Il telaio italiano lo us? solo a Rimini, mentre a Cesenatico dovette correre col motore 500 adattato ad un telaio della 350/4 (mantenendo comunque la soluzione del doppio freno a disco Lockheed e forcella Ceriani) e a Milano Marittima addirittura con una 350/4 (forse maggiorata...) agghindata con le tabelle gialle sulla carena e con la quale fece una gara opaca nelle posizioni di rincalzo per ritirarsi poi verso met? gara.
                E' interessante notare che Mike non si arrese all'idea di cambiare il telaio della Honda 500, infatti nel 1968 us? in un certo numero di gare il telaio Reynolds Tubes realizzato dal tecnico Ken Spreyson dotato di forcella Rickman e doppi dischi Lockheed, col quale debutt? a Rimini, col "9" sulla carena, il 24 Marzo senza averla mai provata.
                Nonostante tutto part? in testa ma al decimo giro cadde alla staccata del doppio rampino di ritorno sul lungomare di P.zza Tripoli - [lo ricordo benissimo. Rialz? la moto che aveva la carena strisciata e ammaccata sul lato sinistro e il cupolino rotto dalla stessa parte , fece un rapido controllo inser? la marcia con la mano e la spinse nervosamente per quattro o cinque passi, poi diede il colpo d'anca sul sellino e la moto part? immediatamente. Un secondo dopo si ributtava all'inseguimento di Agostini, sfiorando me e tutta la prima fila di spettatori che si sporgevano impazziti dalle transenne. Ricorder? sempre il suo sguardo gelido dietro gli occhialoni e lo smanettare furioso mentre buttava dentro tutte le marce scomparendo verso Piazzale Kennedy seguito dall'urlo del quattro cilindri tirato al massimo] - caduta che lo releg? , nonostante il record sul giro, al secondo posto finale ben distanziato dal campione di Lovere.
                Last edited by rocketman; 05-03-11, 10:04.

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                  #9
                  Originally posted by rocketman View Post
                  Ad onor del vero bisogna dire che Mike in quella gara vinse, ma senza Agostini al via per il forfait della MV Agusta e con Pasolini (miglior tempo in prova) ritirato a met? gara per guai tecnici. Lo stesso Paso lo aveva sonoramente battuto a suon di ripetuti record sul giro poco prima nella classe 350.
                  Mike nel 1967 partecip? col "31" sulla carenatura alla Mototemporada nelle tre classi, 250, 350 e 500 con moto che avevano fatto il mondiale dell'anno precedente che, a dire il vero sembrava materiale abbastanza usurato, tanto che solo la sua grande classe gli permise di prevalere in un certo numero di occasioni, costringendolo per? a soccombere in altre.
                  Il telaio italiano lo us? solo a Rimini, mentre a Cesenatico dovette correre col motore 500 adattato ad un telaio della 350/4 (mantenendo comunque la soluzione del doppio freno a disco Lockheed e forcella Ceriani) e a Milano Marittima addirittura con una 350/4 (forse maggiorata...) agghindata con le tabelle gialle sulla carena e con la quale fece una gara opaca nelle posizioni di rincalzo per ritirarsi poi verso met? gara.
                  E' interessante notare che Mike non si arrese all'idea di cambiare il telaio della Honda 500, infatti nel 1968 us? in un certo numero di gare il telaio Reynolds Tubes realizzato dal tecnico Ken Spreyson dotato di forcella Rickman e doppi dischi Lockheed, col quale debutt? a Rimini, col "9" sulla carena, il 24 Marzo senza averla mai provata.
                  Nonostante tutto part? in testa ma al decimo giro cadde alla staccata del doppio rampino di ritorno sul lungomare di P.zza Tripoli - [lo ricordo benissimo. Rialz? la moto che aveva la carena strisciata e ammaccata sul lato sinistro e il cupolino rotto dalla stessa parte , fece un rapido controllo inser? la marcia con la mano e la spinse nervosamente per quattro o cinque passi, poi diede il colpo d'anca sul sellino e la moto part? immediatamente. Un secondo dopo si ributtava all'inseguimento di Agostini, sfiorando me e tutta la prima fila di spettatori che si sporgevano impazziti dalle transenne. Ricorder? sempre il suo sguardo gelido dietro gli occhialoni e lo smanettare furioso mentre buttava dentro tutte le marce scomparendo verso Piazzale Kennedy seguito dall'urlo del quattro cilindri tirato al massimo] - caduta che lo releg? , nonostante il record sul giro, al secondo posto finale ben distanziato dal campione di Lovere.
                  che spettacolo rocket ma perche' non scrivi un libro, ne sai veramente tante, meno male che tempo fa' riuscii a portarti qua

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                    #10
                    grazie rocket

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                      #11
                      Amarcord ? sempre una garanzia! grandi tutti!

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                        #12

                        altra immagine tratta sempre dalla rivista Motociclismo 06/67

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                          #13
                          Originally posted by virgilio View Post

                          altra immagine tratta sempre dalla rivista Motociclismo 06/67
                          si vede che la moto e' messa su un po' spartana,i freni a disco anteriori di che marca erano???

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                            #14
                            Originally posted by catoblepa View Post
                            Amarcord ? sempre una garanzia! grandi tutti!

                            vero

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                              #15
                              peccato le immagini...

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